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Autore: mari05    17/10/2017    0 recensioni
Sono semplicemente delle riflessioni su l'anno scolastico che sta passando dal punto di vista di una ragazza con molti pensieri ed ansie inutili... essendo la mia prima storia siate clementi! ;-)
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Perché, Perché, perché?
Perché, quando mi ha chiamato, nell’ora di grammatica, non ho saputo rispondere?
Perché ho blaterato cose a caso, colta dall’agitazione in un momento così stupido?
Per ché ha chiamato proprio me, perché proprio io? Perché ha continuato a guardarmi, come per rimproverarmi di non essere perfetta ed impeccabile?
Il suo sguardo pretenzioso e allo stesso tempo deluso mi ha lasciato una cicatrice talmente profonda e visibile che credo non la dimenticherò mai.
Vorrei piangere, gridare, farle capire che mi ha fatto male, che è dalla fine dell’anno scorso che continua a premere, a volere di più, a pretendere qualcosa che non c’è più, che se n’è andato quando ho capito di non essere la migliore, di non essere come lei vuole.
La odio, la odio con tutta me stessa.
Perché proprio io? Perché doveva scegliere me, segnarmi, marchiarmi?
La odio, la detesto, vorrei solo uscire da questo schifo di vita, morire e poi risuscitare e poi sputarle in faccia e dirle basta.
Non voglio essere al centro dell’attenzione, non voglio che mi guardi, che pretendi, che parli.
Ma ho troppa paura di farlo.
E so che peggiorerei solo le cose.
Quindi piango in silenzio, muoio dentro mentre lei mi guarda.
E mi guarda.
E mi guarda.


 
Vorrei morire.
Ѐ l’ora di antologia, la prof sta parlando delle poesie e di come siano legate al rap, ci fa aprire il libro e ci fa andare alla pagina di una poesia molto ritmata.
Poi chiede chi vuole leggerla, ma visto che nessuno si offre decide di leggerla lei.
Le parole sono graffianti, dure, si schiantano contro le nostre orecchie,e ci incantano nel miglior modo possibile.
Dopo chiede nuovamente chi vuole leggerla.
Alzo la mano. Sono la prima.
La prof non è affatto sorpresa, anzi.
Per lei è ovvia una cosa del genere.
Pensando sia semplice, comincio a leggere. Mi blocco quando capisco di star leggendo uno schifo.
Lei mi guarda il suo sguardo è un misto di delusione e rabbia, mi trafigge e mi pugnala, più e più volte.
Mi copro la faccia con le mani. Mi è passata la voglia.
Lei mi incita a continuare, ma, non appena, ricomincio, mi ferma, frustrata e tesa.
Sto perdendo il ritmo, pare. Lei me lo dice più e più volte, e, quando finisco, mi copro nuovamente il viso con le mani: non voglio guardarla.
Anche se mi rivolge rare occhiate fugaci, so che mi fissa, so che vuole vedere la mia reazione.
Io continuo a non volerla guardare, anche se mi fissa.
E continua.
E continua.
E continua.
 
Angolo autrice.
Allooooooooorrrrra!
Piaciuta? Be’, devo ammettere che non è malaccio… comunque, per chi lo volesse sapere, ho unito due “capitoli” (ovvero i foglietti di carta che conservo nel diario scolastico)  visto che erano entrambi molto corti.
Detto questo, vi lascio, un bacione <3
p.s. a breve pubblicherò una ff, preparatevi!

   
 
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