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Autore: allsecrets    20/06/2009    5 recensioni
Sequel di 'maybe, or maybe not'. Due anni sono passati da quando Naruto ha scelto Sai su Sasuke, ma puó veramente una scelta razionale essere più valida di quella dei tuoi sentimenti?
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sai, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Maybe isn't the answer


Era una giornata normale, come una qualunque. I ragazzi e le ragazze che stavano tranquilli davanti all'edificio color grigio morto a scherzare, spettegolare, flirtare, noncuranti che tra poco sarebbero iniziate le lezione, poi si zittirono di colpo.


Una sigaretta in bocca, occhi scuri, jeans neri strappati, cintura con le borchie, maglietta aderente e giacca jeans, un passo sicuro di se, un portamento virile, uno sguardo seccato, questo era Sasuke Uchiha, un incrocio di sensualità e minacciosità.

Con rapidi passi attraversò il cortile scolastico, non era mai solo, ma si trovava sempre in compagnia del suo gruppo, erano amici, se si voleva dire in quel modo.


Entrarono nell’aula e subito tutti gli sguardi erano puntati su di loro, le ragazze adoranti, i ragazzi con ammirazione e timore. Il suo gruppo si sedette infondo all’aula giusto poco prima che la campanella suonasse e il professor Iruka entrasse nell’aula.

Il capoclasse, Neji Hyuga s’alzò in piedi seguito da tutti gli altri e disse: “Inchino!” e gli alunni imitandolo si inchinarono leggermente, una forma di riverenza che non venne eseguita dal gruppetto in fondo.

Quando tutti erano tornati al posto l’insegnante controllò attentamente le presenze e alzò lo sguardo verso il gruppetto che stava seduto in modo completamente scoordinato. Sospirò e scosse la testa in disapprovazione, si ricordava anni fa, il giovane Uchiha era un ragazzo modello. Poi era partito per Oto, tornando un anno dopo e ora, a tre anni dal suo ritorno, era tutto tranne il giovane ragazzo dalle buone maniere e rispettoso delle autorità: “Non capisco dove volete arrivare con questo atteggiamento, sapete che vi state rovinando il futuro?”

Non vi fu risposta e così il professore firmò il registro con un sospiro.


*


Naruto stava in ginocchio davanti a un rosaio, in mano teneva una piccola forbicina e stava accuratamente tagliando i rami morti e superflui, per permettere ai nuovi rami di crescere senza impedimenti e ai boccioli freschi di aumentare ancora. Gli piaceva fare giardinaggio, ecco perchè si era iscritto al club, lo rilassava, permettendogli di farsi sfuggire tutto lo stress e la rabbia. Cosa di cui aveva decisamente bisogno al momento.

Naruto-kun?”

Il biondo si voltò verso la voce che l'aveva chiamato, era una ragazzina dai capelli corvini, occhi chiarissimi e l'espressione molto timida.

Ciao Hinata! Che ci fai qui?”

Beh... mi chiedevo... ho sentito di quello che é successo e ho pensato se magari volessi mangiare dei dolci. Per tirarti su di morale.” Mostrò una piccola scatoletta, probabilmente era piena zeppa di dolcetti fatti in casa. Il ragazzo le sorrise dolcemente: “Grazie mille Hinata, è molto gentile da parte tua.”

Si tolse i guanti e ci appoggiò sopra la forbice, poi si diresse verso una panchina lì nelle vicinanze. I due si sedettero e si misero a mangiare. All'inizio rimasero in silenzio, osservando i fiori, assaporando la dolcezza del vento che accarezzava la loro pelle, poi la dolce voce della Hyuga interruppe quel silenzio confortevole.

Se ne vuoi parlare...”

Cosa sai?”

Beh, tutta la scuola ne parla... diciamo che so solo quello che tutti sanno. Che é finita.”

Ah... e tu vorresti sapere?”

Hinata arrossì leggermente e poi annuì: “Devo ammettere di essere curiosa, ma se preferisci non parlarne, io non ti obbligherò, ti sto solo offrendo il mio supporto.”

Naruto infilò in bocca una pastina tutta fatta di cioccolato e poi le sorrise: “No... va bene parlarne.”

Passò un attimo di silenzio e poi Naruto incominciò a parlare: “L'ho beccato a letto con Sakura. So che per entrambi era solo sesso e non voleva dire niente, ma per me vuol dire tutto. Ha tradito la mia fiducia, i miei sentimenti, ha tradito quello che avevamo, quello che eravamo. Che tu ci creda o no, io ero pronto a vivere tutta la mia vita con lui, lo amavo sul serio e poteva ferirmi in tanti modi, ma il tradimento è l'unico che non gli perdono. Ci ho provato, ho provato a non pensare al sua tradimento, ma non ci riuscivo, sopratutto dato che era con Sakura. Se fosse stato solo una volta l'avrei perdonato, ma l'ha fatto tre volte e non riesco neanche a guardarlo negli occhi.”

Sono sicura che Sakura disperata e terribilmente dispiaciuta, si starà torturando continuamente per quello che ha fatto.”

Lo so. Al momento proprio non ce la faccio, quando mi sarà passata, forse le parlerò. Intanto dille che se si avvicina a meno di dieci metri da me, prenderò i suoi capelli e li venderò come zucchero soffiato.”

Hinata sorrise: “Meno male riesci ancora a fare battute, ero già preoccupata.”

Hm. Sono buonissimi questi pasticcini.”

Grazie.”

C'era una domanda nell'aria, entrambi sapevano che quell'argomento sarebbe arrivato prima o poi e Naruto decise di togliersi il cerotto subito, con un solo colpo: “Sasuke... lo sa?”

Hinata sospirò, era una delle poche che sapeva della relazione di Naruto con l'Uchiha, Neji era stato il migliore amico del ragazzo prima che sparisse e Hinata, beh, diciamo che avere una cotta sul biondo le aveva permesso di accorgersi di cose che molti altri non avrebbero mai scoperto.

Non credo, non ascolta le altre persone, ma prima o poi Suigitsu glielo dirà, è sempre stato uno a cui piaceva vederlo arrabbiarsi.”

Quell'uomo é un pettegolo.”

Si può dire anche così.”

I due rimasero in silenzio, poi Hinata chiese: “Qualcosa in contrario se lo dico agli altri?”

No, dillo pure, oramai non m'importa più.”

Il vento che gli accarezzava e finalmente, grazie al cioccolato, un vero sorriso apparve sul volto del biondo, stava incominciando a superare la situazione.


*


Sasuke osservava estremamente interessato il cielo, mentre tutti attorno a lui stavano parlando, non distolse lo sguardo neanche quando una voce maschile lo chiamò.

Sasuke?”

Nh?”

Ho sentito qualcosa che potrebbe interessarti, è fresca fresca e assolutamente vera.”

Non mi importa dei pettegolezzi Suigitsu.”

Ma questo ha a che fare con Naruto.”

L'attenzione del capo della banda venne attirata come un pezzo di ferro da un magnete. Si mise in posizione eretta e, insieme a tutti gli altri del gruppo, si mise in ascolto.

Naruto e Sai si sono lasciati.”

Una luce si accese negli occhi del giovane, ma si spense subito, subodorava dell'altro: “Come mai?”

Sembra che Sai abbia tradito Naruto con Sakura. Lui gli ha fatto le valigie e lo ha buttato fuori dall'appartamento senza battere un ciglio, ho sentito che sembrava fatto di ghiaccio. Sakura sta cercando di farsi perdonare in tutti i modi possibili e Sai lo sta riempendo di messaggi, e-mail e regali. Lui li butta via ogni volta.”

Come diavolo fai a sapere queste cose? Lo pedini?” chiese una ragazza dai capelli rossi e gli occhiali che era seduta vicino a Sasuke.

No Karin, ho i miei contatti.”

Sei uno stalker.”

E tu sei una puttana.”

Tu...”

Zitti.”

Il battibecco tra quei due stava innervosendo Sasuke, lo facevano ogni volta che uno dei due apriva la bocca, forse dovevano solamente andare a letto insieme e scaricare questa dannata tensione sessuale che si era creata tra di loro. Ma non aveva voglia di pensarci sopra, ora doveva pensare alla sua di tensione sessuale che doveva liberare.

Naruto era di nuovo... beh per essere scurrili, sul mercato. Naturalmente la cosa doveva averlo ferito molto e lui era un tipo sensibile, perciò non poteva semplicemente andare lì e dire: “Mio.” No, ci voleva ben qualcos'altro, qualcosa di carino, romantico, dolce, che gli tirasse su il morale facendogli scordare la terribile delusione con Sai. Eliminò subito il rosa da qualunque cosa dovesse fare, anche se non aveva la minima idea di cosa fare.

Qualcosa di scioccamente romantico, così sdolcinato che avrebbe fatto arricchire un dentista. Bene. Ora gli bastava vedere una decina di stupidi film per ragazzine in piena crisi ormonale.


*


Camminava tranquillamente verso il suo appartamento, i suoi pensieri che vagavano verso la giornata che aveva appena passato. Il giorno dopo che aveva raccontato tutto a Hinata la voce di quello che era successo si era sparsa come un incendio in un bosco, tutti sapevano e quando passava gli lanciavano delle occhiate piene di significato.

Non che gliene fregasse qualcosa di quello che pensava la gente, ma aveva incrociato gli occhi di Sasuke, quegli occhi color carbone che mai mancavano di cacciargli un brivido su per la schiena. In quegli occhi profondi come la notte aveva letto i suoi pensieri: “Sto venendo a prenderti.”

Sinceramente lo aveva sorpreso che si ricordasse veramente della sua promessa. Quella del essere lì a prenderlo quando lui e Sai si sarebbero lasciati. Era dannatamente scioccato, ma si era scoperto di essere tutt'altro che scocciato, anzi, ne era persino felice.

Si riprese subito dai suoi pensieri quando vide un ragazzo dai capelli neri e la pelle diafana attenderlo davanti alla porta di casa. E non era certamente Sasuke.

Sai si staccò subito dal muro quando lo vide avvicinarsi e gli andò incontro: “Naruto...”

L'Uzumaki giocò con l'idea di ignorarlo, ma poi cambiò idea, era passata la fase dell'ignorarlo, ora era arrivata la fase dell'affrontarlo: “Sai.”

Io, ti prego, mi dispiace, non volevo. È stato uno sbaglio. Uno stupido sbaglio e non si ripeterà più.”

Certo che non si ripeterà, perché io e te non staremo più insieme.”

Il ragazzo a quell'affermazione afferrò Naruto per le spalle stringendola in un esasperato tentativo di convincerlo: “Ti supplico Naruto, ti prego. Io ti amo, giuro, farei qualsiasi cosa per te. Dimmi cosa devo fare per venir perdonato e lo farò, ma ti prego, non lasciarmi!”

I due rimasero a guardarsi, Naruto stava combattendo una battaglia interiore, odiava vedere Sai in quello stato, nessuno doveva mai venir visto in quello stato, ne era ben conscio, era lo stesso in cui si era trovato lui dopo la 'scoperta'.

Se fosse stata una cosa di una volta avrei potuto anche perdonarti. Ma diamine, tre volte mi sembra tutt'altro che 'non intenzionale' o 'presi dall'attimo'. Tre volte. Sai cosa vuol dire per me che tu sei andato tre volte da qualcun altro?”

E in risposta Sai lo abbracciò, lo strinse forte a se, accarezzandogli i capelli con delicatezza.

Naruto...”

Sai. Lasciami andare.”

Non posso.” la sua voce era scossa dai singhiozzi.

Si che puoi.”

Non ci riesco.”

Si che ci riesci.”

Un attimo di silenzio e poi un flebile: “Non voglio.”

Beh, Sai, credo che al momento quello che vuoi, non vale molto. Non dopo tre volte in cui io non sono valso molto. Non credi?”

Mai più? Non torneremo mai più insieme? Qualunque cosa io faccia o dica?”

L'Uzumaki scosse la testa: “No, mai più.”


*


Sasuke stava passando le tre giornate peggiori di tutta la sua vita, aveva saltato scuola per rimanere a casa a vedere tutti i film che Karin gli aveva dato, aveva detto che erano: “Ridicolmente romantici e assolutamente ed esageratamente stupidi.”

Fino ad ora aveva tenuto ragione, kami-sama, quella roba era inguardabile. Sopratutto quelli di Moscia? No Moccia. Erano ridicoli (scusate se a voi piacciono, ma a me i libri di Federico Moccia fanno venire voglia di buttarmi fuori dalla finestra, esattamente come Twilight che dopo i primi due capitoli ho chiuso e buttato contro il muro. Metaforicamente intendo. Ok, mi sono persa, torniamo alla storia. nda me) erano stupidi e gli facevano voglia di rompere una finestra prendere i cocci ed infilarseli negli occhi per provare qualcosa. Qualsiasi cosa, che non fosse la noia più totale.


In ogni caso il risultato di quei terribili giorni di tortura furono solo un milione di idee confuse e niente di concreto. Si rifiutava di fare qualsiasi cosa che avrebbe distrutto la sua reputazione per sempre. Come per esempio partecipare ad un musical.

Oddio. Non era tagliato per quelle cose.

Uscì dalla sua stanza, si diresse in cucina, aprì il frigo e ne estrasse un budino alla vaniglia e si mise a mangiarlo appoggiato contro il lavandino. Fu presto raggiunto da suo fratello. Sasuke non lo guardò neanche e rimase immerso nei suoi pensieri.

Finalmente finito tutti quei film otouto (fratellino)?”

L'Uchiha più giovane gli lanciò un'occhiataccia e gli rispose acidamente: “Non sono affari tuoi.”

Sei così cattivo con il tuo ainiki (fratellone), è tanto preoccupato per te.”

Smettila di parlare in terza persona.”

Itachi si sedette a tavolo e incominciò a pelare una mela: “Ho sentito che Naruto è di nuovo sul mercato.”

Hn.”

E tu cosa intendi fare?”

Sasuke buttò via la scatola del budino: “Non che siano affari tuoi, ma ho intenzione di riprendermelo.”

Beh, quei film non ti serviranno proprio a niente. Qualcosa di romantico e sorprendente sarà più che appropriato, meglio ancora se fatto da te personalmente.” Incominciò a tagliare la mela a fettine.

Il fratello più giovane alzò gli occhi al cielo, magnifico, suo fratello, mister 'una-botta-e-via' gli stava dando consigli di corteggiamento. Come se ne sapesse qualcosa.

Hn.” uscì dalla cucina, ritornando nella sua stanza.

Forse avrebbe dovuto vedere qualche telefilm?

 

*


Era diventato qualcosa di abitudinario.

Ogni volta che entrava in classe trovava una margherita sul suo banco, un segno dolce per augurargli una bella giornata, poi sarebbe andato a pranzo e avrebbe trovato un tulipano nel suo armadietto, infine avrebbe trovato un girasole davanti alla sua porta di casa. Chissà chi era. Nessuno conosceva il numero del suo armadietto. Nessuno.

Era molto dolce e non poteva non ammettere di esserne molto rincuorato. Sapere che qualcuno li fuori stava pensando a lui, beh, lo metteva di buon umore. Avrebbe tanto voluto sapere chi fosse.


Sakura aveva tentato di parlargli più volte, ma uno sguardo freddo come il ghiaccio aveva subito scoraggiato i suoi intenti di riconciliazione. Essere stato insieme a Sasuke Uchiha per tutto quel tempo aveva i suoi vantaggi, certo non si poteva dire che il suo sguardo era freddo quanto quello del moro e sicuramente non erano così efficaci, ma si poteva dire che ne aveva sviluppato uno abbastanza buono. Di solito lo usava in risposta allo sguardo assassino che il giovane Uchiha gli lanciava quando litigavano.


Ultimamente quel teme continuava a tornargli in mente, era assillante, sembrava quasi che lo facesse apposta .

Qualche volta giocava con l'idea che fosse proprio lui a fargli quei regali, ma poi scartava subito l'idea. Sasuke non era un tipo romantico, per niente.


*


Questo era assolutamente inimmaginabilmente ridicolo.


Non riusciva a credere che stava veramente seguendo i consigli di suo fratello. No, non riusciva a credere che stava seguendo il piano ideato da suo fratello. Era ridicolo! Diamine quello lì non aveva mai avuto un ragazzo fisso in tutta la sua vita eppure aveva avuto un idea molto migliore di tutte quelle che aveva avuto lui in giorni!

Infilò con forza il giglio nel vaso di cristallo posizionato sul tavolo, lanciò uno sguardo in giro, si era tutto perfetto, in ordine, niente era sporco, fuori posto o altro. Lanciò un'occhiata al suo cellulare, aspettando il messaggio che avrebbe dato l'okay a tutto quello che stava facendo.

Kami-sama, sperava solo che Naruto seguisse il piano. Certo gli sembrava impossibile che il dobe non volesse scoprire chi fosse il suo ammiratore segreto, ma forse era troppo stanco per prendere sul serio tutta la faccenda.

Sentì il cellulare vibrare e quando lesse il messaggio un piccolo sorriso gli apparve sulle labbra. Show time.


*


Era stata una giornata abbastanza piena, i venerdì doveva sempre passarli con il suo club di giardinaggio a mettere a posto il giardino, pulire il prato, concimare le piante, mettere a posto tutti gli utensili ed infine programmare gli annaffiatoi automatici per il finesettimana avvenire e lui come presidente del club doveva sorvegliare tutto fino alla fine.

Quando arrivò davanti alla porta vi trovò un mazzo di fiori, una piccola scatola di cartone quadrata e un bigliettino. Gli alzò ed entrò in casa, lasciando cadere lo zaino scolastico subito vicino alla porta e sedersi sul divano per aprire la lettera. Subodorava che fosse un altro regalo del suo 'ammiratore segreto'. Oddio! Si sentiva come un protagonista di quei stupidi film per adolescenti!


Ti offro orchidee perchè esse rappresentano, anche solo in minima parte, la tua bellezza.

Vorrei tanto incontrarti, mostrarmi a te per ricevere il tuo giudizio, offrirmi a te e sperare di venire accettato.

Spero che i miei sentimenti verso di te non siano irrichiesti, perchè sono troppo grandi e mi stanno divorando il cuore, lentamente.


Indossa ciò che è dentro alla scatola e vieni al parco dei cigni, alla fontana c'è un'altra sorpresa per te...


con amore.


Naruto sorrise contento, aprì la scatola e vide all'interno un elegante abito da sera bianco, lo indossò e dopo aver messo i fiori in un vaso, non voleva che appassissero rapidamente.


Il parco dei cigni era vicino al quartiere in cui l'Uzumaki viveva, le famiglie ci andavano durante il giorno, ma alle sette di sera, a parte qualche coppietta, era quasi totalmente deserto. La fontana era una piccola fontanella adornata con dei eleganti cigni.

Naruto prese in mano una rosa rossa che era appoggiata sul bordo della fontana e sospirò. Si ricordava che il primo appuntamento che avesse avuto con Sasuke era terminato lì, il teme era talmente agitato perchè non sapeva cosa fare che era persino arrossito ed aveva incominciato a balbettare. Il biondo sorrise al ricordo, Sasuke era così carino quando era imbarazzato e non sapeva cosa fare, alla fine era stato lui a baciarlo velocemente sulle labbra. Il loro primo bacio.

Beh infondo avevano solo undici anni...


Prese in mano il biglietto e lo lesse:


Sto aspettando trepidante il tuo arrivo e ti prego, non giocare con il mio cuore, non farmi aspettare ancora...

C'è una limousine all'entrata principale del parco, prendila, l'autista ha ricevuto precise indicazioni su dove portarti...

E non cercare di stillare la tua sete di conoscenza con lui, non dirà nulla.


Gelosia è la sorella dell'amore, come Lucifero è fratello degli angeli e non vi altro angelo diabolico, che l'amore...


Con amore.


La limousine lo stava attendendo come diceva il biglietto e come aveva detto il biglietto, l'autista non aveva detto una parola sull'identità del suo capo. Tutto quello che si era fatto scappare era: “La sta aspettando con impazienza.” poi aveva mandato un messaggio con il cellulare.

L'unica cosa che sapeva di questo misterioso uomo era che era ricco. Non che fosse esattamente difficile, alla scuola privata frequentata da Naruto lo erano quasi tutti. Lui poteva frequentarla solamente perchè era il nipote della direttrice, Tsunade.


Dopo una mezz'ora raggiunsero il porto. L'autista aprì la porta al suo passeggero e disse: “Vada dritto, la c'è un uomo su una barca che la sta aspettando. La porterà nel luogo in cui il signorino la sta attendendo.”

Naruto sorrise. Il signorino, beh, almeno era sicuro che non si trattava di un vecchio riccone con il fetish dei ragazzini.

Salì sulla barca aiutato da un uomo, che slegò la corda che teneva ferma la barca e la fece partire verso l'ignoto.

Poco dopo, quando ormai il porto era lontano e praticamente svanito dalla sua vista raggiunsero uno yacht, una piccola imbarcazione di lusso.

Dopo aver ringraziato l'uomo che l'aveva accompagnato con un sorriso vi salì sopra, fece alcuni passi, non vide nessuno e per un secondo, ebbe l'irrazionale pensiero che qualcuno si era permesso uno scherzo a sue spese, ma poi, di colpo, due fredde mani gli coprirono gli occhi, facendolo desistere da quei pensieri. Due fredde labbra si posarono sul suo orecchio sussurrando: “Indovina chi sono?”

Quella voce mandò una scossa su per la schiena di Naruto. Era stato lui, tutto quel tempo, i fiori, i regali, i bigliettini, era stato lui, pur non essendo una persona romantica, l'aveva fatto per lui. Sentiva lentamente le lacrime salirgli agli occhi e sussurrò: “Sas'ke.”

Sentì le labbra sorridere e le mani togliersi dagli occhi: “Hai indovinato.”

Naruto si voltò di colpo e si ritrovò faccia a faccia con il suo ex.

Allora te lo sei ricordato.”

Certo. Ho detto che quando tu e Sai vi sareste lasciati io sarei stato la a prenderti e non intendo venir meno alla mia promessa.”

Allora mi hai fatto andare al lago del cigno per farmi ricordare del nostro primo appuntamento.”

Un altro bacio, più profondo, più completo, pieno di sentimenti e amore: “Volevo ricordarti che proprio in questo giorno, sei anni fa, ho trovato le palle per chiederti di uscire e voglio rifarlo. Ti voglio avere di nuovo con me. Voglio essere tuo. Mi accetterai?”

Naruto rimase in silenzio a guardarlo in quegli occhi color carbone. Certo era difficile accettarlo. Lo aveva abbandonato, trattandolo come una merda e anche peggio. Ma guardandolo neglio occhi ci vide quegli stessi sentimenti, imbarazzo, speranzosità, amore, che vide tanti anni fa e si sciolse completamente, si rinammorò di Sasuke e sapeva che l'avrebbe rifatto, ancora e ancora. L'aveva fatto anche due anni fa, quando lui gli aveva chiesto di lasciare Sai, ma lui, troppo orgoglioso e disperato di innamorarsi e legarsi a una persona che aveva sacrificato tutto per lui, a differenza di uno che l'aveva abbandonato, non l'aveva accettato. Aveva ignorato i propri sentimenti per seguire la ragione.

Abbracciò il corvino, baciandolo sulla bocca: “Sarai anche uno stronzo bastardo, ma kami-sama se ti amo e si, voglio che tu sia mio, se io sarò tuo.”

Si baciarono ancora, ancora e ancora, finchè i loro respiri non furono pesanti e il giovane Uchiha sorrise: “Ho preparato del sushi.”

Naruto alzó un soppracciglio e chiese divertito: “Tu hai...”

Si, io ho preparato del sushi e ora per favore non ridere, ma siediti e mangia.”

Il biondo eseguì l'ordine mordendosi la guancia per non mettersi a ridere. Il sushi non era il massimo, ma il sempice fatto che Sasuke l'avesse preparato per lui, pur non essendo in grado neanche di cucinare due uova senza bruciarle, bastava.

I due sorrisero, arrosirono, parlarono, si imboccavano e baciarono, poi, a notte fonda chiusero gli occhi e s'addormentarono, uno nelle braccia dell'altro.


*



Ci fu un putiferio a scuola quando i due il lunedì dopo entrarono dell'edificio mano nella mano. Alla vista dei due Sai corse fuori dalla scuola e cambiò immediatamente scuola, mentre Sakura non fece altro che andare verso di loro, inchinarsi davanti a Naruto in segno di scuse e supplicarlo di perdonarla: “Mi... mi dispiace tanto Naruto, io, sono stata una stupida e non ho pensato...”

Uzumaki le sorrise e le accarezzò i capelli: “Ho capito Sakura-chan, ti perdono.”

La ragazza alzò lo sguardo verso il suo amico con un sorriso enorme sulle labbra.

Ma, non farlo mai piú Sakura, non ti perdonerò due volte.”

Lei annuì abbracciandolo, baciandolo sulla guancia, poi si voltò verso Sasuke e disse: “Fallo soffrire ed userò le tue ossa come stuzzicadenti, Uchiha.”

A quel commento il corvino aveva schioccato la lingua e si era voltato da un'altra parte dicendo: “Non ne ho nessuna intenzione, Haruno.”

Naruto sorrise alla scena davanti a se, erano tornati insieme, come anni fa e in un movimento inconsiderato gli abbracciò entrambi stringendoli a se con forza: “Vi amo entrambi, lo sapete vero?”

Sasuke ringhiò in disappunto, ma si arrese quando venne baciato sulla guancia dal suo ragazzo.


Naruto convinse Sasuke a rimettersi a studiare per potersi diplomare ed andare all'università per studiare economia, come aveva sempre voluto.

All'inizio era stato restio, ma quando il biondo ragazzo lo aveva guardato con quei suoi occhi pieni di determinazione e gli aveva detto: “Mi rifiuto di permetterti di abbandonare il tuo sogno in questo modo, dopo che hai rinunciato a tutto per andare in una scuola migliore.”

A quella frase aveva solo potuto arrossire un po' per la vergogna ed annuire, anche se titubante.

Dunque dieci anni dopo Sasuke si ritrovò a guidare, insieme ad Itachi una delle più potenti società a livello mondiale, possedendo così tanti titoli personalmente della Uchiha Corp. che il padre non poteva neanche più minacciarlo di diseredarlo per il suo rapporto con Naruto, dato che oramai apparteneva quasi tutto ai due fratelli.

Sakura era diventata la manager che aveva scoperto le newcomer star che stavano spopolando in mezzo mondo e anche se entrambi erano occupatissimi, si incontravano spesso per mantenere il loro legame, per amore di Naruto.


Sasuke si sedette difronte a Sakura, che, seduta al tavolino di un bar con davanti a se una tazza di caffé freddo stava leggendo un articolo su una dei suoi clienti. Lui non disse niente, facendola finire di leggere, poi, fu lei a parlare per prima, mentre piegava il giornale e lo appoggiò per terra: “Nami Haruka ha venduto un millione di CD solo in Giappone.”

Complimenti, sei riuscita a farla diventare una stella.”

La rosa alzó il caffé e ne prese un sorso: “Non durerà a lungo, io cerco di dirle di darsi una regolata, ma lei si creda giá una star, ma deve capire ch enon siamo tutti Madonna. Se ha fortuna anche il prossimo CD venderà, ma poi crollerà.”

Sasuke annuì e poi ordinò.

Come va al lavoro?” chiese la ragazza che era diventata donna.

Abbiamo acquistato un terzo dell'Apple, e alla borsa c'é stato un'incremento del due percento.”

Sei grande, come al solito.”

Grazie.”

E lo devi tutto a Naruto.”

Lo so.”

Si creò subito un'aria piena di tensione attorno a loro, tensione che venne interrotta da un voce squillante: “Sa'ske! Sakura!”

Subito i due si voltarono verso la voce del ragazzo e videro un biondo, ormai diventato uomo sorridergli e venire verso di loro, attaccato alla sua gamba aveva un bambino con dei bellissimi capelli rossi.

Naruto fece sedere il bambino su una sedia e si piegò verso Sasuke, baciandolo in bocca, poi si sedette sulla sedia: “Scusate il ritardo, ma Gaara non voleva andare all'asilo e alla fine ho dovuto portarlo con me.”

Sasuke sorrise dolcemente al bambino e disse: “Ciao Gaara, come stai?”

Il bambino arrossì e strinse con forza l'orsacchiotto, nascondendoci dentro il viso.

Dai Gacchan, saluta otou-san.”

Il bambino di si e no quattro anni aprì un occhio, osservò l'Uchiha davanti a se e poi sussurrò: “Ciao otou-san.” per poi tornare a nascondere il suo viso nel peluche.

Sakura sorrise, accarezzandoli la testa: “È proprio carino, da quanto l'avete addottato?”

Tre settimane.” rispose Sasuke che aveva uno strano sorriso sulle labbra, che sconcertò parecchio la rosa.

Fino ad ora non ha mai parlato con Sasuke, questa è la prima volta che lo saluta.”

È parecchio timido, vero?”

Naruto prese in braccio Gaara e se lo mise sulle ginocchia, abbracciandolo dolcemente, accarezzandogli i capelli e sussurrando: “Saluta Sakura Gacchan, vedrai, sarete ottimi amici.”

Il rosso si accoccolò ancora di piú nell'orsacchiotto e la rosa sorrise: “Va bene così Naruto, devo andare. Jennifer Kreiston ha il suo primo shooting con Vogue e sono sicura che farà la principessina.”

Baciò velocemente Naruto sulla guancia, lanciò un'occhiata a Sasuke e disse: “Uchiha.”

Lui rispose tranquillamente: “Haruno.”

Poi la manager lasció dei soldi sul tavolo e se ne andò chiamando un taxi.

Subito dopo l'abbandono di Sakura, Sasuke si avvicinò a Naruto, prendendo in braccio Gaara, stringendolo a se e baciandolo sui capelli: “Non vuoi dare un bacio a papà?”

Il bambino rimase un attimo completamente fermo, poi si staccò dall'orsacchiotto e diede un bacio all'erede degli Uchiha, per poi tornare a nascondersi nel suo orsacchiotto. Il corvino sorrise a Naruto e si piegò verso di lui: “Ti amo.”

La bionda kitsune lo baciò sulle labbra e sorridendo rispose: “Anch'io.” poi sentì qualcosa tirargli la manica e vide due occhi color acquamarina fissarlo inquisitori.

Uzumaki subito diede a suo figlio un bacietto sul naso: “E amo anche te. Vi amo entrambi.”

Sasuke sorrise di nuovo e portò un braccio attorno alle spalle del suo fidanzato, stringendolo a se, mentre Gaara si accoccolava tutto contento al petto del suo chichiue.

Naruto sorrise felice, erano la sua vita, la sua famiglia, erano le persone che piú amava al mondo e sarebbe rimasto così per sempre.



Ciao!


Allora, spero che la ficcy sia venuta bene, ero molto esitante su se e come scriverla così alla fine è uscito questo. Niente lemon, perchè non mi andava e in ogni caso non ci stava con la storia. Scusate per chi ci sperava!


Vi dico subito che non mi aspetto nulla, dato che l'avevo scritto perchè molti volevano un continuo e non per un mio impulso spontaneo.


Spero non faccia troppo schifo in ogni caso.


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BACI

 

 


  
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