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Autore: 7vite    22/10/2017    0 recensioni
La vita di Doremi e le sue amiche è cambiata definitivamente da quando le sei apprendiste hanno deciso di rinunciare per sempre all'uso dei poteri magici, scegliendo di restare a vivere nel mondo degli esseri umani.
Le loro strade si sono divise, ognuna di loro ha intrapreso un cammino diverso, promettendosi però di restare amiche per sempre.
Ed è qui che le incontriamo nuovamente, alle prese con i problemi che affliggono tutte le adolescenti.
Riusciranno a gestire le nuove avversità senza l'aiuto della magia?
Genere: Commedia, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-IL CONSIGLIO HA VOTATO-
 
 
Le Streghe del consiglio fecero per alzarsi, ma una figura magra e di media altezza, avvolta in un lucido mantello nero, fece il suo ingresso in aula. Il rumore dei tacchi dei suoi stivali echeggiò per tutto l’androne. Le ragazze alzarono gli occhi per cercare la fonte di quel fragore.
«Ma quella è…»
Iniziò a dire Melody.
«Sì, è proprio lei!»
Confermò Sinfony sorpresa.
«Sapevo che non sarebbe mancata!»
Esclamò Doremi tornando a sorridere ed asciugandosi le guance umide.
Eufonia si fermò solo quando raggiunse il centro dell’aula e fu certa di ottenere l’attenzione di tutti i presenti.
«Credo che nessuno debba prendere una decisione senza aver prima consultato la sottoscritta.»
Dichiarò con tono aspro, scrutando le Streghe con gli occhi ridotti a due fessure.
«In fondo sono io la Strega che conosce queste pasticcione meglio di chiunque altro.»
Le ragazze si rabbuiarono.
«Ma cosa crede di fare? Vuole metterci i bastoni fra le ruote?»
Domandò Doremi a voce troppo alta.
«SILENZIO! Se non te ne fossi accorta, sto parlando!»
La sgridò Eufonia spalancando le fauci. Doremi perse quasi l’equilibrio a causa dei forti decibel.
«Oh, e va bene, scusami…»
Disse, cercando di rimettersi a posto.
«Doremi ha scoperto il mio segreto quando aveva appena otto anni. Mi trasformai in ranocchia, e dovevo tutto alle sue abilità di apprendista per riacquistare le mie sembianze umane. Non immaginate lo strazio!»
Qualche Strega sorrise, Doremi corrugò le sopracciglia, poteva quantomeno risparmiarle tutti quegli insulti.
«Per quanto ci provasse, era una Strega incapace! Ogni incantesimo era fine solamente a sprecare note magiche, e non vi dico quanto tempo ci abbia messo prima di imparare a controllare il suo manico di scopa!»
Una risata pacata si levò in aria.
«Poi, come se non bastasse, si è persino fatta scoprire da due delle sue amiche, e poi da sua sorella!»
Urlò con la sua voce arrabbiata che Doremi conosceva fin troppo bene.
«Vi confesso che presto iniziai a perdere le speranze, non sarei mai più tornata alla mia forma originale. Dopo aver superato la prova del primo livello sembrava finalmente tutto reale, Doremi aveva acquistato il suo cristallo fatato ed io ero ad un passo dal ritornare una Strega! Ma come ben sapete, il potere del Cristallo si è esaurito quando le quattro apprendiste cercarono di risvegliare Lullaby dal suo sonno, fino a che non si ruppe del tutto.»
Lullaby abbassò gli occhi sentendosi nuovamente in colpa per quell’episodio. Mindy aprì bene le orecchie, dal momento che non era presente quando era successo.
«L’anno dopo, quelle quattro squinternate hanno ben pensato di tornare nel nostro Mondo, imbattendosi nell’Albero della Vita e assistendo alla nascita di Hanna. Oh, ho dei pessimi ricordi legati a quel periodo. La notte non riuscivo più a chiudere occhio, quella mocciosa frignava di continuo senza sosta! Le prove erano ancora più dure, e Hanna non facilitava certo le cose lanciando incantesimi a destra e manca priva di qualsiasi controllo!»
«Ehi!»
Strillò Hanna sentendosi chiamata in causa, mentre le risate diventavano contagiose.
«Ma l’amore per quella bambina era più forte di qualsiasi altra cosa.»
La sua voce era cambiata, diventando improvvisamente molto più dolce.
«Devo confessarvi, Streghe colleghe, di non aver mai visto Doremi così responsabile. L’anno passato insieme alla piccola Hanna l’ha fatta maturare, in qualche modo. Doremi aveva capito perfettamente cosa significasse essere madre, e antepose i bisogni della piccola Hanna ai propri. L’amore per la sua bambina non possedeva confini, come ben ricorderete.»
In aula calò il silenzio, i risolini erano cessati, e tutte pendevano dalle labbra di Eufonia.
«Forse sembrerà una banalità, ma non lo è affatto se considerate che le apprendiste erano delle bambine di nove anni! L’anno dopo a quel disastroso gruppetto si aggiunse anche Mindy ed infine Hanna, sottoforma di adolescente. Credevo di non essere più in grado di gestire lo stress, ma in verità devo confessarvi che quell’anno è volato via. Non dovevo affatto occuparmi della viziata Hanna, perché Doremi e le sue amiche avevano tutto quanto sotto controllo. Le sei ragazzine che vedete davanti ai vostri occhi sono state in grado di gestire i capricci della futura Regina delle Streghe, trasformandola in una persona degna di rispetto. Un giorno Hanna sederà al trono, ed io sono certa che governerà nel migliore dei modi, semplicemente perché ha avuto un’ottima educazione da parte degli Umani. Se conosco bene la mia bambina, so che farà di tutto per aprire il portale tra il nostro ed il loro Mondo, e sapete una cosa? Io sono pienamente d’accordo!»
Le sette ragazze fissarono Eufonia con occhi lucidi. Rimasero  per un attimo senza parole.
«Se posso dire la mia, concordo pienamente con Eufonia.»
La voce di quella Strega era abbastanza familiare. Più che parlare, aveva cantato. Doremi non si meravigliò quando vide alzarsi Dela, la Strega piazzista.
«Dela…»
Riuscì a dire con voce rotta.
«Già… Doremi e le altre  hanno saputo darci ottimi consigli su come crescere le nostre bambine.»
Stavolta aveva parlato una Strega più anziana, ed aveva pronunciato ogni parola con estrema lentezza.
«Ma sono Mota e Mota Mota!»
Disse Melody, sorridendo alle due Streghe, che ricambiarono il saluto.
«Beh, per una volta devo confermare la versione di Eufonia, sebbene io detesti trovarmi d’accordo con lei!»
Un’altra Strega dal tono antipatico si era fatta avanti per parlare.
«Malissa!»
Lullaby riconobbe immediatamente la Strega che aveva trasformato in ranocchia.
«Prima di conoscere Doremi e le altre, Lullaby era un’insopportabile egocentrica che pensava solamente ai suoi interessi! Ma poco dopo la vidi cambiare, maturare in qualche modo. L’amicizia delle altre le aveva fatto comprendere che al mondo ci sono cose ben più importanti della fama e del successo.»
Contrariamente a quanto aveva previsto, Lullaby non si offese, ma le sorrise benevolmente uscendole la lingua.
A quel punto anche Alexander si alzò in piedi e corse al centro della sala.
«Se è per questo, le ragazze hanno anche aiutato il nostro Regno!»
Disse in maniera teatrale, felice di trovarsi sotto ai riflettori. Purtroppo però la sua esibizione non durò a lungo, perché qualcun altro parlò, richiamando l’attenzione su di sé.
«Già, hanno dato prova di grande coraggio!»
Era una voce giovane e gioviale che Doremi riconobbe all’istante.
«Akatsuki!»
Il  ragazzo le si avvicinò e le prese le mani tra le sue.
«Doremi, sono così felice di rivederti!»
Le confessò il ragazzo esibendo un sorriso perfetto.
«Mi sei molto mancata in questi mesi. Sai? Credo che non ci sia niente di meglio, sarebbe splendido pensare che altre persone come te possano entrar a far parte del nostro mondo. A quel punto, non ci sarebbe nulla di male a sposare un Umano e vivere per sempre al suo fianco.»
Normalmente una simile dichiarazione l’avrebbe fatta arrossire e lasciata senza parole, ma in quel momento Doremi riuscì solamente a sorridergli con gratitudine.
«Sono felice di sapere che anche tu sia dalla nostra parte. L’appoggio del Principe dei Maghi è esattamente ciò di cui abbiamo bisogno per realizzare questo progetto.»
Akatsuki fece una strana espressione e la studiò con interesse.
«Sai una cosa? Sei molto cambiata dal nostro ultimo incontro.»
Sinfony si avvicinò alle altre e parlò sottovoce, in modo che solo le sue amiche potessero udirla.
«Ehi, non vi sembra strano che Doremi non stia annaspando in presenza di Akatsuki?»
«That’s weird, normalmente s’irrigidisce come un bastone in sua compagnia.»
Notò Mindy, osservando l’amica stare a suo agio in presenza del ragazzo che tanto aveva agognato.
«Sapere una cosa? Credo che si comporti in maniera così naturale perché i suoi sentimenti nei suoi riguardi sono cambiati.»
Spiegò Lullaby saggiamente.
«Stai dicendo che…?»
Avanzò Melody, prima che l’attrice la interrompesse.
«Che credo che il cuore di Doremi appartenga ormai a qualcun altro.»
Inclinò la testa di lato socchiudendo un occhio e tirando fuori la lingua.
«Melody!»
«Sinfony!»
«Lullaby!»
A distrarle dalla conversazione era stato l’intervento di Fujio, Leon e Tooru, gli altri membri dei FLAT4.
«Ah, ragazzi, che piacere rivedervi!»
Ripeterono in coro le ex apprendiste.
«Non mi aspettavo di trovare anche voi qua.»
Confidò loro Sinfony con una nota di sorpresa nella voce.
«Dici sul serio? A dire il vero oggi non manca quasi nessuno all’appello.»
Le fece notare Fujio, allargando le braccia ad indicare tutti i presenti.
«Beh, sì, in effetti solo adesso mi rendo conto di quanta gente sia presente.»
Si giustificò la ragazza dai capelli corvini.
«Vorrei richiamare un po’ di ordine.»
Sentenziò la Regina, riconvocando il silenzio in aula.
«C’è forse qualcun altro in sala, che desidera spendere due parole a favore delle Umane?»
Doremi e le altre si guardarono intorno, cercando qualche mano alzata.
«Io, mia Regina.»
Disse Maia, la Strega che si occupa delle visite pediatriche delle Neostreghe. Le mani delle due infermiere gemelle, Pi e Pon si allungarono all’istante come fossero la sua ombra.
Come un’ola non programmata, alla sua dichiarazione seguirono le mani di Majomiller, Majosloan, Majosullivan, Majoprima, Majovanilla, Majoreed, Majoroxanne, Majocross, Majotoron e Majoran, che per l’occasione era tornata nel suo Mondo natio. Con enorme sorpresa delle ragazze, alla riunione aveva partecipato anche la Regina di due regni fa, Majo Tourbillon, ed adesso teneva issata la mano proprio come le altre. La Fatina Baba, al suo fianco, imitava il suo gesto.
Il loro cuore sembrò sciogliersi di colpo, non avevano certamente immaginato di ricevere così tanto appoggio da parte di tutte le Streghe che avevano avuto modo di incontrare durante le esaminazioni.
Ora che ci facevano caso, anche Majoririka era presente, ed ovviamente si era sporta per dare loro anche il suo voto.
«Tutto questo è così commovente.»
Esclamò Doremi alle sue amiche con la voce incrinata dall’emozione.
«Chi l’avrebbe detto che tutte quante sarebbero accorse in nostro aiuto?»
Sinfony sventolava in alto i pugni.
«A quanto pare, abbiamo dato del nostro meglio in questo Mondo.»
Sorrise Melody socchiudendo gli occhi.
La Regina contò ad una ad una tutte le mani che si erano innalzate verso il cielo, e non si dimenticò ovviamente di valutare anche quella di Majorin e della piccola Hanna, che si era alzata sulle punte dei piedi per non passare inosservata.
«A questo punto, anche se la decisione non è unanime, è la maggioranza a vincere. Il progetto ideato da me e dal Re dei Maghi troverà la sua realizzazione negli anni futuri. Cara Hanna, immagino che tu sappia bene quanto lavoro ci sia da fare per portare il progetto a termine.»
La biondina incrociò le sopracciglia in un’espressione decisa.
«Non m’importa quanto ci sarà da lavorare, farò tutto il possibile per riaprire il varco tra i due Mondi.»
Poi diede un’occhiata alle sue amiche, che la guardavano con ammirazione.
«Perché in questo modo potrò rivedere finalmente le mie mamme!»
 
 
Poche ore dopo, la Carrozza Reale le stava riconducendo al MaHo. Eufonia le aveva seguite sul suo manico di scopa, e al suo fianco volavano Lalà e le loro ex fatine.
L’incantesimo che era stato lanciato su Hanna era svanito, per cui si ritrasformò in una bambina dell’asilo e si godeva il viaggio sul grembo di Doremi.
«Volevo ringraziarvi per tutto quanto, care ragazze. Ancora una volta ho avuto bisogno del vostro supporto, e per fortuna, le cose hanno preso la giusta piega. Tutto ciò non sarebbe stato possibile senza il vostro aiuto.»
La Regina fece una cosa strana, s’inchinò al loro cospetto.
«Regina, anche se non siamo più delle apprendiste, noi ci saremo sempre per dare una mano nel Regno delle Streghe.»
La informò Doremi esibendo un largo sorriso. Le ragazze alle sue spalle confermarono allegramente.
«Mi fa piacere udire queste belle  parole, ma da adesso, credo che non ce ne sarà più bisogno. Avete già fatto abbastanza.»
Con quelle ultime parole si congedò e salì sulla Carrozza, diretta al suo Castello e sparendo per sempre.
Eufonia si avvicinò alle ragazze ed approfittò del suo turno per salutarle un’ultima volta.
«Sono fiera di tutte voi bambine. Abbiate cura di voi stesse, mi raccomando.»
Disse, guardandole una alla volta. Senza nemmeno rispondere, Doremi e le altre si fiondarono tra le sue braccia soffocandola in un abbraccio.
Eufonia si divincolò un pochino, boccheggiando per riprendere fiato, ma poi ricambiò il gesto affettuoso.
Le fatine svolazzarono intorno alle loro ex padrone, facendo i salti di gioia.
«Adesso però è giunto il momento di dirci addio.»
Eufonia guardò le ragazze un’ultima volta. Doremi la corresse.
«Non è un addio,solo un arrivederci un po’ più lungo.»
La Strega dovette contenersi per non farsi sfuggire qualche lacrima, ma si ricompose in fretta.
«Molto bene, adesso è giunto il momento di tornare indietro, ma prima suppongo di dover rispedire Sinfony, Mindy e Lullaby a casa propria.»
Le amiche si rivolsero un ultimo sguardo, accennando ad un saluto.
«Non è un addio.»
Iniziò Sinfony.
«Ma solo un arrivederci.»
Continuò Lullaby.
«Un po’ più lungo.»
Concluse Mindy.
Eufonia sollevò il suo cristallo fatato e le tre ragazze sparirono dietro una densa nube di  fumo grigiastro.
«E per quanto riguarda te.»
Disse infine Doremi sollevando Hanna in alto per guardarla dentro agli occhi.
«Comportati bene fino a quando non sarai la Regina. Sulle tue spalle ci sono molte responsabilità, dovrai essere pronta a tutto, ci siamo intesi? Quindi impegnati seriamente d’ora in avanti. Ci rivedremo il prossimo anno, e ti prometto che non commetterò mai più l’errore di dimenticarmi del tuo compleanno.»
Hanna sorrise agitando le manine di fronte al viso della rossa.
«Sì, mamma.»


 
WHO'S THAT?
Non so se vi ricordate i nomi di tutte le Streghe che hanno esaminato le apprendiste durante il corso delle quattro stagioni, se così non dovesse essere, vi allego un Link dove potrete ritrovarle:
http://ojamajowitchling.wikia.com/wiki/Majo
  
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