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Autore: the beast02    23/10/2017    1 recensioni
Mai imitare il Re delle Zucche
Genere: Horror, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Halloween





Quanto mi piace halloween, vestirmi da mostro, andare a fare dolcetto o scherzetto, decorare zucche...

Peccato che quest'anno non mi vada, non vi saprei dire il perchè, semplicemente non mi va, non che non abbai ricevuto inviti per feste o cose varie anzi, proprio stamattina sono stato invitato alla festa di una mia compagna di scuola, Erica, l'unica che veramente mi capisce, l'unica che mi piaccia.

Sono seduto sul divano e penso se andare o no, potrebbe essere bello, poi lei ha sempre palesato il suo interessamento verso di me, “Il fatto è che non ho niente da mettermi” Penso distratto ad alta voce, so che è una scusa, ma la preferisco alla realtà. Il rumore di un messaggio di watsapp mi fa trasalire, Erica:

“Vieni alla festa stasera?” Resto lì a pensare,

“Ti prego, mi faresti felicissima.” Ancora a pensare,

“Si” Senza aspettare la risposta mi alzo e vado a cercarmi qualcosa da vestire.

“Che mi metto? Questo? O quest'altro?” Immagino a che personaggio io voglia imitare, il lupo mannaro? Troppo peloso, lo zombie? Troppo banale, e perchè non l'idolo della mia infanzia un po' più inquietante? Si, mi vestirò da Jack Skellington, solo...un minimo più terrificante.

Senza pensarci due volte mi metto un cappotto ed esco di casa raggiante a cercare il costume, fuori tutto è addobbato per la notte delle streghe, un terribile vento squarcia l'aria, mi abbottono il cappotto e vado alla ricerca del costume perfetto.

Cammino molto prima di trovare ciò di cui avevo bisogno. Una semplice bancarella con dei costumi fatti pure bene.

La vedo, una zucca dove si può infilare la testa, e, per renderla inquietante come la volevo io, uno spazio per una finta candela tremolante. Comprai pure un mantello parte del set, il tutto lo pagai poco più di 20 euro, “Un po' caro ma vabbè”

Tornai a casa giusto in tempo per vestirmi a dovere, mi rimirai allo specchio e controllai, a luce spenta, l'effetto che davo, più che Skellington sembravo Jack O' lantern, ma andava bene, la zucca era inquietante, il ghigno, con dietro la finta candela, rendeva bene l'idea.

Diedi una controllata al telefono, si diceva di uno stacco di corrente verso le 9, ora per la quale contavo di arrivare, “Meglio così” pensai“ farò più paura, mi allenai davanti allo specchi a fare la risata maligna tipica degli spettri.




Arrivai davanti casa di Erica, quando, alle 9 precise, la luce andò via, bussai forte alla porta, grazie al temporale, al magnifico costume da me creato, e ad un provvidenziale lampo caduto non appena aperta la porta, le persone dentro si spaventarono, volli mantenere l'anonimato per un po', mi piaceva come tutti fossero terrorizzati da me, tuttavia l'inganno durò poco poiché Erica, che mi conosceva meglio di chiunque altro, mi smascherò quasi subito.

Aveva però un volto e una voce, abbastanza scosse, ora che guardavo meglio, tutti avevano un volto molto scosso, mi tolsi la maschera e dissi

“Ehi sono io! Non mi riconoscete?” “Erica mi guardò “Se questo è il tuo vestito, e solo tu ti saresti vestito in questo modo... Lui chi è?” disse indicando un ragazzo con un vestito uguale al mio che prima non avevo notato.

Quello si alzò, lo squadrai per bene, non c'era nulla dentro al costume, o almeno così credevo.

“Everyone hail to the pumping king” Questo mi pare disse, con un tono spettrale. Poi si librò in aria, e, con una risata tremendamente inquietante, prese fuoco, cominciando a ballare come Jack in “The nightmare before crhistmas”

Tutti urlavano, tutti provarono a scappare ma le uscite erano bloccate, nessuno si salvò quella notte, l'intera casa bruciò, mi fu addossata tutta la colpa come unico superstite, inoltre, testimoni oculari dicevano di aver visto un costume uguale al mio danzare mentre andava a fuoco. Nessuno seppe mai cosa successe veramente, quello era il vero Re delle Zucche, mi raccontò successivamente, dopo aver fatto impazzire tutte le guardie della prigione, che odiava essere imitato, lui era unico, nessuno poteva essere come lui, disse poi di dover andare ad un altra festa, dove qualcun altro lo stava copiando.

Non so di che festa trattasse, so solo che odia essere copiato, non mi ucciso, come fece con altri, perchè in fondo, gli piacevo, ma non sfidate MAI il Re, e, per l'amor di Dio, non imitatelo alle feste, lo pensa come una presa in girò, e la farebbe pagare cara a tutti quelli che lo fanno
   
 
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