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Autore: Riri9009    23/10/2017    0 recensioni
Due ragazzi innamorati, un bambino in arrivo, una nuova città e un passato...ricominciare ma non dimenticare si può?
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Contesto generale/vago
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Ciao a tutti,
sono Erika ma tutti mi chiamano Riri. Questa è la prima volta che pubblico un mio scritto, spero di migliorare nel tempo. Spero che questo scritto vi piaccia

~~Phoebe stava svuotando gli scatoloni, dopo il trasloco nel nuovo appartamento, a Verona, ed ora toccavano le scatole dei ricordi. La prima che aprì conteneva alcune magliette, felpe e fasce provenienti da concerti, a cui era andata anche con il suo ex ed ora suo migliore amico, a musical ma una maglietta sotto a tutte quelle cose, attirò la sua attenzione così la prese e nel riconoscerla gli occhi le diventarono lucidi. Era la sua maglietta del Celtic, squadra nella quale giocava Luca, la scritta Luca e il numero 13 con tutte le firme dei compagni di squadra.
Rimise via tutte queste cose dentro una scatola, perché alcuni erano ricordi che ancora non era pronta a rivivere e la posò sotto il letto e andò ad aprire un altro scatolone dove trovò foto e un quadernino, che ricordò essere il suo diario segreto. Iniziò a guardare le foto, finché non ne trovò una dove c’era raffigurato il suo vecchio gruppo di teatro e la sua compagnia di amici e una lacrima, le scese sulla guancia.
A un certo punto, sentì qualcuno posare la mano sulla sua spalla e si spaventò perché credeva di essere sola, non si era accorta che qualcuno era entrato in casa e le si era avvicinato e fu solo, quando questa persona parlò che capì chi fosse “ehi eccoti qua, quando sono entrato ti ho chiamato ma nessuno mi ha risposto e mi stavo preoccupando!”, lei prima di girarsi e guardarlo si asciugò le lacrime ma non riuscì a trattenere un singhiozzo e disse “Ehi Davide non ti avevo sentito entrare, sto svuotando gli scatoloni e …” a quel punto Davide si arrabbiò e disse “sai bene che non devi fare sforzi!” e lei scuotendo la testa disse “stavo svuotando questi scatoloni, tranquillo nessuno sforzo! Guarda che cosa ho trovato!”, gli mostrò con un sorriso le foto, cercando di distrarlo dal fattore sforzo, e il quaderno e lui sorrise e disse “so cosa stai cercando di fare…ma comunque siamo in vena di ricordi eh? “ e lei annuì e rispose “mi aiuti?” e lui sorridendo annuì.
Si sedette a terra, facendole segno di sedersi tra le sue gambe ed appoggiarsi al suo petto, e quando lei lo fece gli circondò i fianchi con le sue braccia, poggiando le mani sul pancione e lo accarezzandolo disse “qui come va, fatto il bravo?”, lei sorrise e disse “tutto bene, allora iniziamo a vagare tra i ricordi?”. Iniziarono a sfogliare le varie foto che gli ritraevano, nelle rispettive passioni: il calcio per lui e il teatro per lei.
A un certo punto presero la foto di gruppo che avevano fatto tutti insieme l’ultima sera passata insieme ai loro amici in Italia. E a quel punto, fu inevitabile aprire il diario per Phoebe e Davide vedendo quel gesto si stupì e disse “davvero lo stai aprendo davanti a me, posso leggerlo sul serio?” lei senza guardarlo negli occhi disse “solo se prometti di non ridere e non giudicarmi, per quello che c’è scritto!”, lui annuì e lei aprì il diario sulla prima pagina e cullata da quelle braccia della persona amata, si sentì amata e protetta ed iniziò a leggere
“04 Giugno 2015
Caro diario,
il mio 24esimo compleanno è appena passato e tu sei stato, il regalo più bello e importante che ho ricevuto. Sei il regalo dalla persona più importante per me, non so come potesse sapere che ti desideravo anche perché non ne ho mai parlato con nessuno.
Sarai il mio migliore amico, insieme a Luca. Iniziamo questa nuova avventura”
Prima di girare la pagina, Phoebe sentì un calcio sulla pancia e sia lei che Davide, scoppiarono a ridere e lui disse “anche lei vuole che tu legga, vedi siamo qui tutti ad ascoltarti” e lei annuisce, sorridendogli e mentre girava la pagina sentiva che la tristezza di quei ricordi sarebbe arrivata di li a poco, ma comunque girò la pagina ed iniziò a leggere.
6 Giugno 2015
la pagina segnava, la prima cosa che era cambiata quell’estate. Quella data era particolare, perché lì  tutto iniziò a cambiare e così iniziò a leggere con Davide, che le accarezzava la pancia 
“06 Giugno 2015
…stamattina, mi sono svegliata con una strana sensazione addosso e infatti alle 10 Luca mi ha scritto un messaggio, chiedendo di poterci vedere oggi e la cosa mi sembrava al quanto strana e infatti alle 14, mi è venuto a prendere e mi ha portato al parco. Lo vedevo strano e triste, così gli ho chiesto cosa ci fosse e lui…” intanto che leggeva, la sua mente tornò a quel giorno a quando il suo ragazzo divenne il suo migliore amico.
Erano al parco seduti su un asciugamano e Phoebe voleva sapere che cosa era successo, ma conoscendolo non gli chiese nulla anzi aspettò che fosse lui a parlare primo. E quando lo fece iniziò così “intanto ti chiedo subito scusa, per quello che ti sto per dire non te lo meriti! Ieri sera ti ricordi che sono uscito, con gli amici di calcio ed è successa una cosa, ti giuro che non me l’aspettavo…” abbassò lo sguardo e Phoebe disse “che è successo?”, lui senza guardarla continuò a torturarsi le mani e disse “ti ho tradita!”, lei sbalordita rimase ferma e lo lasciò continuare “ma non chi pensi tu, io…io ti ho tradita con un uomo”. Phoebe non lo guardava e disse “Ah! Bello almeno?”, lui la guardò e rispose “mi spiace…” lei allora lo guardò rimanendo seria e disse “Luca me lo aspettavo, vai tranquillo…cioè ovvio non ne sono felice ma va bene così”. Luca la guardò e avendo paura disse “io io forse non sono nella posizione di chiedere, quello che ti sto per chiedere…ma ci provo lo stesso”, lei lo guardò rimanendo seria e lui continuò “volevo sapere se…se ptevamo rimanere amici”. Lei lo guardò sbattendo gli occhi, decise di rimanere seria respirare e rispondere “Amici? Fammici pensare, mmm…eravamo fidanzati e tu mi hai tradito, non con una donna ma con uomo...un minimo di ritegno, vorrei tenerlo. Cmq noi non potremmo mai essere amici” Luca abbassò lo sguardo triste e fece per alzarsi e andare via, Phoebe gli prese la mano e lo trattenne dicendo “ma possiamo essere migliori amici, in fin dei conti chi conosce meglio l’altro di noi due?” lui alzò lo sguardo e disse “sul serio?”, lei a quel punto sorrise ed annuì. Si abbracciarono e parlarono tutto il pomeriggio, lui scoprì che lei il pensiero che fosse gay lo aveva già da qualche tempo ma che aspettava che fosse lui, a farsi avanti ed a dire tutto quanto.
La sera uscirono, con il resto del gruppo e annunciarono che non erano, più fidanzati ma senza dire il motivo che rimaneva una loro cosa. Quella sera Phoebe vide per la prima volta, Francesco con i suoi occhi neri profondi guardarla in modo diverso e non fu l’unica ma ci avrebbe pensato, al momento opportuno.
A fine serata, Francesco disse a Phoebe “Phoe vuoi che ti accompagno a casa?”, lei accanto a Luca lo guardò e rispose “ma se devi allungare la strada per portare me, torno con Luca senza problemi”, con la coda dell’occhio lo guardò e girandosi verso Luca disse “grazie cmq Francesco”. Luca le portò una mano dietro la schiena abbracciandola e avvicinandola a lui, guardando male Francesco che ricambiò con lo sguardo di sfida.
Tornata a casa Phoebe, espose il suo pensiero a Luca che gli promise che lui per lei ci sarebbe sempre stato abbracciandola aspettò che entrasse e ripartì. Quando arrivò a casa, le scrisse di essere arrivato a casa e la rassicurò, che non c’era nulla di quello che lei pensava e di stare tranquilla ma soprattutto si fece promettere che per qualsiasi cosa ci sarebbe stato.
Phoebe finì di leggere e si asciugò le lacrime, che le rigavano il viso e Davide si preoccupò dicendo “ehi che succede?”, l’abbracciò e lasciò che si sfogasse. In quel momento suonò il telefono di Davide, che tirandolo fuori dalla tasca disse “aspetta un attimo che rispondo” e tenendola tra le braccia rispose “pronto? Si siamo a casa, risulta occupato perché il telefono fisso ancora non c’è…si aspetta!”, richiamò l’attenzione di Phoebe e le disse “ci sono i tuoi al telefono, vuoi parlarci?” lei lo guardò e annuì, così rispose “Pronto? Si tutto bene. No niente tranquilla sbalzi ormonali…si mangio e si sto attenta, Dave mi aiuta con le cose più pesanti…mamma sono solo al 5 mese…si domani, abbiamo la visita e certo appena abbiamo finito vi mostriamo tutto  non preoccuparti! Mamma ci saremo anche trasferiti a Londra, ma non vi abbiamo dimenticati” ripassò il telefono a Davide e andò a sciacquarsi il viso in bagno, lui subito salutò ed attaccò per andare da lei, trovandola davanti allo specchio della camera da letto, che si guardava la pancia di profilo e poi di fronte come a cercare qualche imperfezione.
Quella visione per Davide era la cosa più tenera, che appoggiandosi allo stipite della porta disse “Speriamo che prenda tutto da te, anche i capelli biondi e gli occhi verdi ma soprattutto spero assomigli a te”, lei lo guardò dal riflesso dello specchio e disse “io invece spero che somigli a te, da come calcia so già che avrò un altro calciatore…una cosa però, io…io vorrei, è da 4 mesi che ci penso e vorrei chiamarlo Luca! Ti andrebbe bene?”, Davide si avvicinò a lei e guardandola dallo specchio disse “certo è il nome perfetto! Ma soprattutto renderebbe orgoglioso lo zio Luca” si sorrisero e tornarono in sala, dove decisero che per ora non avrebbero più letto, ma che essendo le 19 era ora di mangiare. Decisero di ordinare la pizza a casa e nel mentre avrebbero visto un film, che era stato il primo film visto insieme al primo appuntamento e questo pensiero fece ridere Phoebe. A fine film andarono subito a dormire, perché il giorno dopo sarebbe stato un nuovo giorno.
   
 
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