In The Spider’s
Web
“Passione
in calma,
esitazione
in risolutezza,
amore
in lapide.
Questo
è il maggiordomo dei Trancy”
Parole tormentanti,
sono le tue.
Penetrano le
orecchie, fanno male.
Chiudo gli occhi, ma
continuo a vedere la tua figura accanto alla mia.
Il mio corpo giace
morente sul mucchietto di foglie secche,
mentre tu rimani
silente alla visione, beandoti di questa vista, così agghiacciante, quanto
delicata.
Non riesco a sentire
più nulla, è un silenzio assillante, questo che ci circonda.
Ciò che sarebbe
dovuta essere una notte normale,
si è rivelata,
invece, prova tangibile del tuo
orgoglio,
stesso orgoglio che
ti sta consumando pian piano.
‘Attento, demone, il tuo spirito trabocca con il fetore della
corruzione.’
Il mio ultimo
pensiero prima di lasciare questa Terra, l’ho rivolto a te.
Un viscido e
orripilante demone, che in qualche modo, ha catturato la mia attenzione,
colorato un mondo la cui vista m’appariva in bianco e nero.
Trattengo il mio
ultimo respiro benevolmente dentro me stesso, sono luce evanescente che
scomparirà nel buio, imprigionato in una stasi, avvolto in un angosciante limbo
oscuro, destinato a consumarmi gradualmente e brutalmente;
Il mio ultimo attimo
di vita arriva.
Percepisco le tue fredde
mani contro la mia pelle, altrettanto fredda.
Ed ecco che appare
di nuovo, il mio mondo in bianco e nero.
Avverto l’oscurità
circondarmi, mentre la disperazione scava sempre più a fondo: lascia la mia
mente in uno stato di declino, un camminare di un cadavere, la cui psiche è
persa, persa in un limbo per il resto dei giorni, vagando alla ricerca della
Luce, invano;
Sarò bloccato nel
disturbo dell’inferno per l’eterno,
frenato nell’onda
dei miei ricordi in un loop senza fine.
Guardati, Claude
Faustus.
Non sono nient’altro
che una delle tue vittime, la più marcia tra quelle che hai servito. Non sono
degno nemmeno del tuo appetito, un essere vergognoso.
Ho tentato di
sopprimere il mio dolore,
ma non ho che peggiorato
la situazione.
Sto versando
rimorsi, caldi e scarlatti,
crogiolandomi nell’abisso
della disperazione e del dolore,
voltato le spalle alla Luce, per cedere
all’Oblio;
La mia partita è
terminata, ho fallito miserabilmente, mea culpa.
Un giorno
dimenticherai il mio nome, del resto,
questi anni trascorsi insieme non sono che attimi, per te.
Un caro giorno,
annegherai nel mio dolore, mentre le mie ceneri arderanno nelle fiamme.
La mia anima scivola
via tra le tue braccia, del mio corpo, ormai, non c’è più traccia.
“Giorno
in notte,
zucchero
in sale,
vita
in morte e blu scuro in oro”
Già, è finita.
Non rimane altro che
rimanere qui e guardarmi bruciare.
Ma so che andrà
tutto bene, perché nonostante tutto, io sarò sempre invaso da te.