Anime & Manga > Lupin III
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Autore: ThiefOfVoid    24/10/2017    2 recensioni
E' passato poco meno di un anno da quando Alexis ha lasciato l'Interpol e si è unita alla banda di Lupin III, cambiando per sempre la sua vita. Ma non immagina neanche che cosa sta per accadere. Siamo sicuri che i nemici che credono morti lo siano davvero? E come si evolverà il suo rapporto con Jigen?
Sequel di Interpol no more.
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jigen Daisuke, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Finalmente siamo arrivati a Tokyo, e durante il viaggio sono riuscita a mettermi in contatto con un venditore del mercato nero: avrò finalmente un drone degno di questo nome. Con elevata resistenza agli urti, permette non solo di montare una telecamera collegabile direttamente al computer, ma anche di portare avanti hackeraggi complicati wireless. Il beneficio del drone è quello di potersi infiltrare senza rischi. Una volta preso però dovrò programmare un po' di cosette per poterlo usare al meglio, sfruttandolo a pieno. Posso anche montare un piccolo spara dardi, narcotizzando i vari nemici, per farlo però devo programmare come si deve il controllo wireless. Sono talmente entusiasta che chiedo ai ragazzi di andare al rifugio senza di me, pensando ai miei bagagli. Mi reco poi al punto di incontro prestabilito, aspettando che qualcuno mi chiami con il nome in codice prefissato

"Burning phoenix?" sento finalmente all'improvviso, annuendo semplicemente "la tua è stata un ottima scelta, è un ottimo drone, ancora migliore se affidato ad un degno hacker"

"Così mi lusinghi amico, ma non indorare la pillola, mi viene a costare un patrimonio"

"Ma questo non ti impedisce di comprarlo"

"Touchè" controbatto sorridendo

Pago il mio costosissimo acquisto, e torno alla base, soddisfatta. Non avevo detto a nessuno che mi sarei appropriata di questo gioiellino. Mi chiedo se anche Charles abbia attrezzature simili...in realtà credo che abbia anche di più, calcolando che sta lavorando per Riez, che lo foraggerà di sicuro. Non è certo questo scomodo dettaglio a fermarmi, perché a loro manca qualcosa: la determinazione dovuta al voler proteggere delle persone care, che è più forte della determinazione data dalla sete di vendetta. Se vogliono uccidermi avranno pane per i loro denti, hanno sbagliato i loro conti se credono che sarà una cosa facile. Finalmente davanti al nostro nascondiglio, entro entusiasta, con la voglia di condividere con gli altri l'evoluzione dei miei sistemi. Non faccio però in tempo nemmeno ad aprire bocca che sento una voce molto famigliare, quella di Fujiko

“Come diavolo hai fatto a trovare il mio conto!?”

“Ti voglio bene anche io Fujiko” rispondo divertita

“Chi ti ha passato le informazioni?”

“Assolutamente nessuno, sono stata io a trovarlo con i miei mezzi. Sono o non sono il miglior hacker dello stato di New York e uno dei migliori di tutta l'Interpol secondo le statistiche?”

“Sei veramente a questi livelli?”

“Così dicono. In ogni caso è inutile che tu faccia la dura che si interessa solo ai soldi, perché so che ti sei preoccupata per me durante il mio coma” avendola spiazzata, cambio repentinamente argomento “immagino che tu ci abbia raggiunti per il nuovo colpo, ed è di questo che volevo parlarvi. Mi sono procurata un nuovo gioiellino in vista della nostra permanenza a Firenze. Ancora non lo sapete, ma tutto il sistema di sicurezza è violabile solo dall'interno, non posso infiltrarmi come al solito. I computer della sicurezza non sono collegati a nessun server di matrice pubblica, e questo mi impedisce di accedere in sicurezza comodamente direttamente dal mio computer come al solito, e di conseguenza anche di vedere il posizionamento delle telecamere”

“Quindi? Come risolveresti il problema?”

“Apprezzo la tua curiosità Lupin” con un sorriso sicuro, apro la valigetta che contiene il mio nuovo acquisto “Questo tesorino ci aiuterà a risolvere questo problema”

“Un drone? Come può aiutarci in questo caso?” chiede Goemon perplesso

“Semplice, una volta programmato a dovere sarà lui ad entrare la sera del colpo per disattivare tutto. Con la telecamera vedrò di non farmi scoprire mentre lo manovro, e con il sistema wireless che installerò farà da tramite, così che io possa hackerare il sistema di sicurezza comodamente a distanza. E non è finita, perché sempre grazie a quel sistema potrò sparare dardi soporiferi” per quanto io ci provi, non riesco a trattenere la mia euforia, sembro una bambina in un negozio di caramelle

“Cominciavo a chiedermi perché ci stessi mettendo tanto a prenderlo” commenta Jigen, alquanto divertito

“Ero messa in difficoltà dal prezzo”

“Come se potesse essere quello a fermarti"” conclude con un sorriso

Riesco fortunatamente a programmare tutto entro sera, e impaziente decido di andare fuori per fare pratica con i comandi. Pensavo che avendo il brevetto di volo, per quanto non abbia mai volato molto, sarei stata facilitata a pilotarlo: mi sbagliavo. Non essendo abbordo e avendo uno scarso senso della misura non è affatto facile come sembra. Più di una volta rischio di farlo schiantare o lo faccio schiantare, e in un secondo realizzo di aver fatto benissimo a scegliere un drone super resistente. Decido così di adottare una nuova tattica, e di allenarmi sulla frenata e sulla regolazione della velocità. Lentamente lo faccio arrivare in un punto dove ho ampio spazio di manovra, per poi farlo volare a tutta velocità e fermarlo all'improvviso, così per due o tre volte. Passo poi all'accelerazione graduale, che mi risulta già un pelino più difficile, ma alla fine riesco a calibrare bene il tutto. Avrò bisogno di esercitarmi ancora, visto che ancora confondo la levetta della velocità con quella direzionale, ma già sono ad un buon punto. Il problema più grande però ora sarà l'atterraggio

“Come va con il gioiellino, dolcezza?” esordisce dal nulla Jigen, raggiungendomi fuori

“Magnificamente, se non fosse per il fatto che si è rovinosamente schiantato un paio di volte”

“A questo punto direi che non dovremmo mai darti in mano un elicottero se ci teniamo alla pelle” continua scherzando, incapace di trattenere una risata

“In elicottero è tutta un'altra cosa, perché essere abbordo è tutta un'altra cosa”

“Comunque credo che sia meglio interrompere l'allenamento per oggi, fra non molto ceniamo e abbiamo ancora un sacco di cose da preparare per la partenza”

“Mi hai dato un ampio margine per avvisarmi, vero?” chiedo quasi impanicata. Annuisce semplicemente, un tantino perplesso dalla mia domanda “L'atterraggio è forse una delle cose più difficili, non so quanto ci metterò” Inizio la manovra con calma, e convinta di essere sulla strada giusta aumento la velocità fino a che non raggiungo il punto da me desiderato, per poi iniziare a lavorare sulla direzione. O almeno è quello che vorrei fare: confondo ancora una volta la levetta della velocità e quella direzionale, e senza sapere bene come rischio di prendere in pieno Jigen, che fortunatamente riesce ad evitare il drone che fermo immediatamente lasciandolo sospeso in volo “Oddio scusami!”

Scoppia nuovamente a ridere, divertito dalle mie disavventure “Forse se mi lasci provare eviterai di uccidere qualcuno”

Perplessa, gli passo i comandi, preoccupandomi che non molli la levetta della velocità, perché se così fosse cadrebbe al suolo, rischiando di spaccare le pale. Con una sicurezza praticamente impossibile per chi non ha mai avuto a che fare con un drone, lo fa atterrare con estrema facilità. Decollo e atterraggio sono frutto di una sapiente gestione coniugata di entrambe le levette, per questo mi sembrerebbe strano se non avesse mai controllato un drone prima d'ora “Non so quando tu abbia pilotato un drone e non mi interessa, ma devi assolutamente insegnarmi la tecnica”

“Questo è poco ma sicuro se non vuoi essere la prima donna ad uccidere qualcuno con un drone fuori controllo”

Finalmente è arrivato il giorno della partenza. Nonostante sia mattina presto sono euforica peggio di una bambina in un negozio di giocattoli. Era da molto tempo che volevo visitare l'Italia, Firenze specialmente. Sono parecchie ore di volo, ma ne vale assolutamente la pena. Mentre ci sottoponiamo alla solita routine aeroportuale, per puro caso intravedo con la coda dell'occhio Conan, con quella che è la sua famiglia, o che per lo meno sembrerebbe se non si conosce il suo segreto. A quanto posso capire saranno anche loro sul nostro aereo, ma mantengo questa scoperta per me, già divertita da quello che accadrà. Quando finalmente saliamo, loro hanno già preso posto da qualche istante. Cercando i nostri posti mi accorgo irrimediabilmente che Conan è seduto dietro di noi, con al suo fianco due ragazze, e dietro ancora a loro c'è il padre di una delle due, com'è che si chiamava? Goro forse, ma questo non è importante. Facciamo a malapena in tempo a prendere posto quando i due si riconoscono

“Tu qui!?” dicono all'unisono

Jigen si volta per parlargli “Non è possibile, non ci credo. Ovunque vada in questi giorni finisco per trovarti da qualche parte, sei una persecuzione piccoletto”

“Potrei direi lo stesso, paparino. A Tokyo o addirittura all'estero non importa, finisco sempre per trovarti sulla mia strada”

Mi volto a mia volta, osservando la scena, e incrociando lo sguardo della ragazza che gli sta a fianco. Ha i capelli a caschetto e porta una fascia per tenerli un po' indietro. Ci scambiamo uno sguardo complice per un breve istante. Improvvisamente lo prende in braccio, mentre io mi alzo: Conan ora è al mio posto e io al suo “Mi sembrava più pratico per voi cambiare disposizione, ora almeno potete dialogare comodamente” esordisce prima che il ragazzino possa obiettare

Lo sento protestare, ma mi perdo le sue esatte parole, e incrocio invece lo sguardo dell'altra ragazza, che sembra perplessa ma divertita da questa scena “Hai fatto bene, in fondo in fondo, proteste o non proteste, si vogliono bene”

“Assolutamente no, mi dispiace dirtelo ma sei completamente fuori strada” controbatte Jigen, praticamente brontolando

“E' inutile che cerchi di sembrare insensibile, è solo una facciata, in fin dei conti ne sono la prova vivente” rispondo sicura di me “Ma ora vi lascio parlare in pace, avrete un sacco di cose da dirvi...”

Perdo completamente il filo della conversazione fra quei due “Io comunque sono Sonoko Suzuki” dice la ragazza che mi ha aiutata nel mio piano malefico tendendomi la mano

Accetto la sua stretta “Alexis, è un piacere conoscerti”

“Io invece sono Ran” continua l'altra ragazza, sorridendomi “Come mai a Firenze?” chiede poi con sospetto, avendo realizzato pienamente con chi viaggio

“Diciamo viaggio di piacere” dico quasi divertita

“Sì, come no. Vi ci vedo proprio a fare i turisti” risponde Conan con aria beffarda

“Anche i ladri vanno in vacanza, piccoletto” questa volta è Lupin a rispondere

“Mi raccomando Lupin, alza ancora un po' la voce, altrimenti non ti si sente abbastanza” il rimprovero di Jigen arriva puntuale, e anche giustamente

“Comunque ti sbagli, i due piccioncini qui non hanno difficoltà a sembrare due turisti”

“Devo ricordarti che ho il completo accesso al tuo cellulare e che posso eliminare permanentemente tutto ciò che c'è di interessante? Se capisci che intendo”

“Calma vecchia mia, calma, il mio voleva essere un complimento. Sbaglio o dopo il coma sei ancora più sarcastica e irriverente?”

“In un certo senso” torno poi a dare attenzione alle due ragazze “Per quanto starete a Firenze?”

“Un mese, anche se gireremo un po' la Toscana e i dintorni, Sonoko ha ottime conoscenze”

“Il che non mi stupisce. Vi consiglio di non perdervi San Marino, dicono che sia molto bella”

“San Marino ci ha perseguitati, lo sai?” borbotta ancora Jigen

“Sì, ma ci andremo comunque, ho intenzione di fare almeno un po' la turista, altrimenti cosa l'ho portata a fare la Canon?”

Passo le prime due ore di volo parlando con le due ragazze, molto simpatiche e solari, e mi trovo particolarmente bene con Ran. Siamo tutte entusiaste del viaggio in Italia, io ancor di più: Lupin ha rifugi disseminati un po' ovunque, e potrei vedere molte altre città oltre Firenze, basta un freccia rossa e il gioco è fatto. Poi però mi riapproprio del mio vero posto in aereo, e del mio fidanzato anche. Troviamo sempre modi originali per passare il tempo in volo. Negli ultimi tempi sono riuscita a coinvolgerlo un po' nella mia passione videoludica, e siccome non ho saputo trattenermi dal comprare la Switch, Mario kart e Zelda in aereo sono d'obbligo. I controller sono un po' piccolini, ma ci si adatta. Partita dopo partita, si fa ora di pranzo, così metto in carica per un po' la console, nel mentre ci godiamo un film, e dopo qualche altra partita arriviamo finalmente in aeroporto. Nonostante sia un po' frastornata dopo tutte queste ore di volo, scendo entusiasta, ansiosa di arrivare al rifugio e andare subito a cena in un bel posticino di Firenze. Prima di andare saluto Conan e le ragazze, che mi evitano il corteggiamento di Goro. Prendiamo un'auto che Lupin ha preso in prestito da fonti affidabili e ci mettiamo in strada per arrivare a destinazione. Quando finalmente arriviamo, ci diamo una sistemata, poi io e Jigen usciamo, già sapendo a quale ristorante fare affidamento.

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Angolo dell'autrice

Sì, sono ancora viva, e no, non ho abbandonato questa storia, non potrei mai. Da quando ho pubblicato il capitolo 5 in febbraio per un motivo o per l'altro non sono riscita a scrivere molto. L'ispirazione c'è stata fino ad un certo punto, ma da fine marzo/aprile il tempo è mancato, la fine della quarta mi ha portato via l'ispirazione...e poi ho comprato Overwatch a maggio...e lo adoro, e fra i personaggi c'è Jesse McCree, che ha la stessa voce italiana di Jigen, e ci assomiglia anche un sacco caratterialmente e...chiedo venia. E ora come se non bastasse sono in quinta, di liceo scientifico. Ho già una simulazione di terza prova l'8 novembre, dico solo questo. Ammetto di non poter garantire la continuità di pubblicazione per questa storia, e nemmeno per l'altra che ho iniziato a pubblicare il mese scorso (se siete interessati si tratta di Piracy and Creed, fanfction di Assassin's Creed Black Flag; per quella ho già diversi capitoli pronti, ci sarà continuità fino a dicembre o gennaio), ma cercherò di fare del mio meglio. Ho sinceramente preferito prendermi diverso tempo per portare qualcosa di qualità piuttosto che rispettare le solite tempistiche ma con risultati non degni di me, e credo che da qui alla maturità la mia politica sarà questa, anche se spero di non lasciare di nuovo un buco di pubblicazione così ampio. Spero solo che i miei recensori di fiducia siano ancora lì ad aspettarmi, mi ci sono affezionata e a volte rileggo le vecchie recensioni dei capitoli con un sorriso sulle labbra. 
Mi scuso ancora per questa mancanza di aggiornamenti per ben otto mesi (quasi nove a dire il vero), forse in parte evitabile, e spero che vi sia piaciuto anche questo capitolo, per quanto "di transizione" dopo tutta quest'attesa.
Alla prossima c:

  
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