Fumetti/Cartoni americani > Gravity Falls
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Autore: TallyWevy    01/11/2017    0 recensioni
Attenzione: Questa storia è presente anche su Wattpad, sempre mia.
Per troppo tempo siete stati separati. Ogni volta la stessa storia: tu, lui, un bacio. E tutto svanisce.
L'unica sua richiesta é di ricordarlo attraverso i secoli.
Il tuo dovere é soddisfarlo. O cambiare il vostro destino.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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Noia. L’unico sentimento che puoi provare in questo momento. É una giornata di luglio, piuttosto afosa e soleggiata. Vorresti uscire, andare a trovare Mable e Dipper, divertirti con loro. Ma non puoi. Sai che hanno litigato, non vogliono più parlarsi. Non hai ben capito cosa sia successo, sai solo che da quando il loro prozio, Ford, è arrivato a Gravity Falls, Dipper é stato troppo impegnato ad aiutarlo nel suo lavoro (che lavoro sia poi non ne hai idea) e Mable ci é rimasta male. Fratelli… Sempre a litigare. Fortuna che tu sei figlia unica. Tua madre dice che sei talmente scorbutica che litigheresti persino con un albero. Ma tu non sei scorbutica. Cinica e attaccabrighe sì, ma scorbutica no! Forse un po’. Sbuffando ti alzi dal letto, allungando il braccio verso il tuo cellulare. Potresti chiamare Wendy per chiedere se lei e gli altri vogliono andare in piscina. Stai per comporre il numero, quando un boato assordante ti blocca. Istintivamente guardi fuori dalla finestra. Il cielo, prima limpido e azzurro, diventa nero. Delle bolle giganti e coloratissime iniziano a fluttuare nell’aria. Senti delle urla in strada. La terra trema, prima piano, poi sempre più forte. Cadi a terra. 《Ma che diamine…?!》. Le urla si fanno più forti, il boato più assordante. Afferri il davanzale della finestra e ti alzi reggendoti a quello. Non credi ai tuoi occhi. In cielo si è creato una specie di vortice, sotto il quale fluttua una gigantesca piramide. Vedi delle cose strane volare. Realizzi che sono giganteschi occhi. Giganteschi occhi alati! Vedi una donna in strada. Sta correndo, vuole mettersi in salvo. Tiene per mano un bambino. Cadono e uno di quei mostri li raggiunge. Dalla pupilla esce un raggio. La donna e il bimbo, piano piano, diventano di pietra. Un muto urlo d’orrore rimane scolpito sui loro volti… E sul tuo. Sei troppo scioccata dalla scena per accorgerti che un altro di quei cosi è pericolosamente vicino alla tua finestra. Lo noti troppo tardi, quando ormai ha già preso la rincorsa e sfondato il vetro. Urli, cercando di scappare. Ci riesci e ti chiudi la porta alle spalle. << Mamma! Mamma, dove sei?! >> Strilli scendendo le scale. Nessuna risposta. Una cosa però è certa: devi uscire di casa, trovare i tuoi amici e nasconderti. Sei in salotto, stranamente buio. Non vedi una pila di libri sul pavimento, inciampi e cadi a terra. Atterri proprio sul telecomando. La TV si accende, proprio sul canale del notiziario interno di Gravity Falls e mostra il volto terrorizzato di Shandra Imenez. << La fine del mondo è iniziata! Il cielo è affollato da stranissimi occhi alati, mentre in strada è possibile venire colpiti dalle bolle dell’assurdo>> Dice. Alle sue spalle alcune case bruciano, delle persone fuggono e vengono pietrificate, oppure escono dalle bolle dell’assurdo completamente cambiati. Vedi dei… Dei mostri correre in giro a seminare il terrore. << E’ iniziata l’apocalisse del caos! Mettetvi in salvo, finchè potete! Mettetevi in sal…>> La linea si interrompe, lasciandoti immobilizzata davanti alla schermata statica della TV. Scuoti la testa con forza: quell’ affare al piano di sopra potrebbe liberarsi. Devi sbrigarti ad uscire. Devi trovare tua madre e i tuoi amici. Subito. Prendi la MUSTO, ci cacci dentro una torcia e qualche merendina che hai trovato in cucina. Indossi un berretto di lana e la grossa giacca nera che era di tuo padre. Ti fermi davanti alla porta e cerchi di calmarti. Non devi farti prendere dal panico. << Coraggio, (t/n)! Sei forte, puoi farcela! >> Ti dici. Fai un bel respiro. Uno… Due… Tre! Apri la porta, proprio nello stesso momento in cui l’occhio alato al piano di sopra si libera. Ti metti a correre alla cieca, sperando che nessuno di strano ti veda. Devi raggiungere il Regno del Mistero. Adesso! Sei quasi nel bosco, quando una mano ti afferra e ti trascina nel centro commerciale abbandonato… Inizi a divincolarti e a cercare di urlare, ma la mano preme ancora più forte. Senti una voce decisa nell’orecchio: << (t/n), calmati! Sono io, Dipper! >>. A quel punto ti calmi e finalmente la mano ti lascia andare. 《 Vieni, di lá ci sono Wendy e Tiler》. Iniziamo a camminare nel corridoio deserto. 《Dipper, ma… Che succede? Dov’è Mable?》. Lui si ferma, cupo in volto. 《Vieni》. Ti afferra il polso e correte verso una finestra che si affaccia sul lato nord della città. 《Vedi quell’enorme bolla laggiù? Quella col lucchetto a forma di stella cadente?》. Come potresti non vederla? È gigantesca. 《Mable è laggiù. Vedi… Un tizio, Bill, ha creato… Combinato, tutto questo. E Gideon (te lo ricordi?), che si è alleato con lui, vuole tenerla lì finché…》 Il ragazzo mima le virgolette con le dita e fa il verso a Gideon: 《Lei non imparerà ad amarlo》. 《Disgustoso》 Commenti. 《Da pazzi》 Replica lui. Cala il silenzio, rotto solo dalle urla e dalle esplosioni. 《Dipper… Chi è Bill?》. 《Vedi…》. E così inizia a raccontarti una storia, una storia assurda su un demone nemico del prozio del tuo migliore amico… (Tanto la storia la sapete). 《E ora che faremo? Come lo sconfiggiamo?》 Chiedi tormentandoti le mani. Dipper batte il pugno sul palmo della mano. 《Andiamo a riprenderci Mable》.
   
 
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