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Autore: MaryFangirl    05/11/2017    0 recensioni
Sentendosi romantico durante la vigilia di Natale, L decide di festeggiare il Natale insieme a Light e Watari. L tenta di preparare lo zabaione e si prende alcune libertà creative con la ricetta. Light sa che è una cattiva idea, ma non è esattamente in grado di mettere un freno alla follia di L.
[Storia in cui L e Light sono felicemente fidanzati].
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: L, Light/Raito, Watari | Coppie: L/Light
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Questa è la traduzione di una storia dall'inglese all'italiano.
Titolo originale: Sweet December

 

Era la vigilia di Natale ed erano appena passate le quattro quando L dichiarò il suo piano.
"Devo contattare la polizia locale per far sapere che abbiamo risolto il caso, ma dopo...festeggeremo il Natale"
Light guardò L con aria sorpresa, mentre Watari si limitò a scrollare le spalle, probabilmente abituato alle decisioni spontanee di L dopo aver trascorso tanti anni con lui. L trattenne un sorrisetto di soddisfazione alla consapevolezza di non aver smesso di rappresentare un enigma per Light perfino dopo un intero anno di collaborazione. A dire la verità, occasionalmente anche Light era totalmente un mistero per L. La maggior parte delle volte, i due si capivano a un livello che nessun altro poteva neanche sognare, ma in altri momenti era come se si nascondessero completamente l'uno dall'altro. Certamente in quel modo le cose continuavano a essere interessanti, e L aveva fiducia che l'intrigo non sarebbe svanito facilmente. Light era il partner, l'amico e l'amante più adeguato che avrebbe mai potuto trovare.
"Natale?" domandò Light, "Non sarebbe una perdita di tempo? Ci sono parecchi casi dopo questo e sembrano piuttosto importanti"
"Sì, lo so, ma l'America mi sta facendo diventare più romantico. Si tratterebbe solo di un giorno o due, e approfitteremo di un po' di tempo durante la pausa per lavorare, ovviamente" spiegò L.
"Tu, romantico?" lo prese in giro Light.
"Watari e io festeggiavamo il Natale quando ero più giovane. È una festività eccessivamente commercializzata, e alcune persone non l'apprezzano, ma a me ancora piace", L guardò fuori della finestra della casa che serviva come rifugio a New York, rivolgendosi alla neve che cadeva lentamente, non potendo fare a meno di immaginarsi alla Wammy's House da bambino, mentre fissava silenziosamente la stessa visione. Era passato un po' da quando si era anche solo ricordato di quella festività. Certamente non era riuscito a festeggiare l'anno prima mentre stava lavorando in Giappone al caso più difficile della sua carriera, aiutato dal brillante detective Light Yagami. Era stato il mistero più interessante e l'unico ad avergli garantito un vero alleato. Era valsa la pena perdersi il Natale per quello, ma era ora di recuperare la tradizione.
"Watari, mi serve che recuperi gli ingredienti per lo zabaione" istruì L, attingendo ad altri piacevoli ricordi. Offrì a Light un piccolo sorriso dopo il cenno affermativo di Watari. "È una delle cose che preferisco. A te piace?"
"In realtà non l'ho mai assaggiato" ammise Light.
L fece una smorfia, "Allora, Light-kun, non hai mai festeggiato come si deve"
"Beh, se abbiamo intenzione di festeggiare, potremmo almeno decorare questo posto" disse Light, scorrendo con gli occhi lungo le pareti e i ripiani piuttosto nudi, "Andrò con Watari per trovare le decorazioni"
"Mi lasci qui da solo a finire il caso?"
"Sono sicuro che te la caverai" disse Light roteando gli occhi. Si abbassò per lasciare un rapido bacio sulle labbra di L prima di raggiungere Watari alla porta. L continuò a digitare il suo rapporto sul laptop per un momento, poi improvvisamente balzò dalla sedia, "Aspetta, Watari!"
Si avvicinò all'anziano compagno che si stava mettendo il cappotto, allungandosi per sussurrargli qualcosa all'orecchio. Light guardò L con aria sospettosa quando gli offrì un sorriso innocente, tornando poi al suo lavoro. La polizia fu grata di avere il caso risolto prima di Natale, nonostante la sostanziale irritazione per aver avuto bisogno di aiuto per quell'omicidio. Era stato un compito piuttosto complicato, L dubitava che quei detective incompetenti avrebbero avuto fortuna senza il suo aiuto. 
La porta si riaprì un paio d'ore dopo e Light e Watari risultarono ovviamente avere avuto successo con i loro acquisti. Light aprì la porta con la schiena, le braccia piene di almeno sei buste di plastica. Watari ne trasportava altre due in una mano, mentre con l'altra teneva un piccolo pino sulla spalla. L fu rapido ad aiutarli nell'entrare e nel mettere giù le compere. Watari gli porse una delle buste, e L l'aprì per esaminarne il contenuto. C'erano gli ingredienti richiesti per lo zabaione. 
"Vuoi che inizi a prepararlo?" chiese Watari.
L scosse il capo. "Quest'anno lo preparerò io, Watari"
Non gli sfuggì l'occhiata ansiosa che Light scambiò con il suo tutore.
"Ne sei sicuro, L?" chiese Light.
"Sono sempre sicuro"
Light rilasciò un sospiro esasperato. "Hai mai-? Sai una cosa, lascia perdere. Ovviamente non riuscerò a convincerti di accettare aiuto. Cerca soltanto di renderlo mangiabile"
"Quanto può essere difficile, Light-kun?"
L si diresse in cucina e tirò fuori gli ingredienti che aveva richiesto – uova, zucchero, latte, panna, e noce moscata per aggiungere sapore e finezza. Aveva trovato la ricetta online mentre Watari e Light erano fuori e l'aveva trascritta sulla pagina di un quaderno per ritrovarla più facilmente. La lasciò sul ripiano accanto agli ingredienti. Quando tutto fu sistemato, rovistò nelle credenze alla ricerca di terrine per mescolare, una frusta, uno sbattitore elettrico e una grattugia. Con tutti gli ingredienti e gli utensili a disposizione, era pronto per iniziare. Prese due uova, ma prima di cominciare a romperle la sua curiosità venne attratta da una conversazione e delle risate provenienti dalla stanza accanto. Si avvicinò e tirò fuori la testa dalla cucina per vedere Watari che stava sistemando l'albero, mentre Light tirava fuori da una scatola le lucine natalizie. Bene, stavano decorando. Light lo beccò a guardare e sorrise, "Sei sicuro che preferisci cercare di preparare lo zabaione invece di aiutarci con le decorazioni?"
"Certo" rispose L, "e non dire 'cercare di preparare' come se dovessi sbagliare. Abbi un po' di fiducia nelle mie abilità in cucina, Light-kun"
"Certo, L, come vuoi" disse Light risultando ancora dubbioso. L era un genio e uno dei migliori due detective al mondo – soltanto Light lo equivaleva, ma per fortuna erano partner e non rivali - , sarebbe stato sicuramente in grado di preparare una semplice bevanda per Natale. 
L tornò in cucina, e iniziò con il primo passo, cioè separare le uova. Sbagliò completamente al primo tentativo, sporcandosi le mani e il piano di lavoro, dovendo poi lavare la terrina che stava usando. Il successivo tentativo andò un po' meglio, anche se non rispettò lo standard che si era predisposto. Riuscì finalmente a separare il sesto uovo, dopo altri tre fallimenti, combinando un disastro tra gusci di uovo, albumi e tuorli. Si sarebbe occupato più tardi della sporcizia; l'unica cosa che aveva importanza era che era riuscito nel completare la prima parte della ricetta. Ora doveva aggiungere lo zucchero, forse il punto più cruciale di qualsiasi ricetta. Aggrottò la fronte leggendo la quantità che era indicata nelle istruzioni. Una tazza non gli sembrava plausibile visto che ricordava di aver apprezzato lo zabaione per la sua dolcezza. Forse Watari ne aveva aggiunto di più per incrementarne il gusto. Non c'era ragione per cui lui non potesse fare la stessa cosa. Decidendo di non seguire le istruzioni, mise due tazze e mezza di zucchero insieme ai tuorli prima di iniziare a mescolare con la frusta. Quella parte non fu difficile. Aggiunse la panna e il latte, riuscendo facilmente anche in quel compito. Mentre L sbatteva gli ingredienti, udì dei passi entrare nella stanza e un ansito sorpreso: Light.
"Cos'hai fatto su quel ripiano?" lo accusò Light, gli occhi fissi sul caos di uova, zucchero e latte che L aveva lasciato. L scrollò le spalle, "La cucina può provocare un po' di caos"
"Non così tanto, L" ribatté Light, "Spero che tu abbia intenzione di ripulire tutto"
"Sì, cara"
Light roteò gli occhi prima di tornare al proprio compito. Tirò fuori un paio di graziosi ninnoli a forma di pupazzo di neve e renne che piazzò in diversi punti della cucina, poi recuperò un nastro dorato da appendere.
"Stai seguendo la ricetta?" chiese Light.
"Mi sono preso le libertà in diversi punti, ma posso garantire che miglioreranno il risultato finale"
Light gemette, "Non è troppo tardi per ricominciare seguendo la ricetta con precisione, o per uscire e comprare lo zabaione già pronto"
L strinse gli occhi guardando il partner con aria pericolosa, "Già pronto? Non puoi essere serio, Light-kun. Bisogna prepararlo come si deve"
Light capì che era una battaglia persa, quindi non fece altri commenti e finì di appendere il nastro. L tolse la frusta e coprì la terrina con della pellicola, poi la mise in frigo per far raffreddare il tutto. Sarebbe stata pronto dopo un'ora. 
Light era accanto a lui quando lo vide chiudere lo sportello del frigo, facendo ciondolare il sulle loro teste. L rise piano, attirando Light dalla spalla e posando un bacio sulle sue labbra. Il bacio durò alcuni momenti in cui i due si permisero di rilassarsi e lasciarsi andare. Quando si separarono, L disse, "Devo preparare una cosa in privato, torno tra poco"
"Non pulisci quel disastro?" gli ricordò Light.
"Suppongo che tu non possa farlo?"
"No. Non sono la tua cameriera"
"Certo che no, mio Light. Presumo che il compito spetti a me"
"Hai ragione, è così. Buona fortuna" e con quel commento di grande aiuto, Light fece un sorrisetto e uscì. L ricordò che una relazione doveva basarsi sul lavoro insieme e sul supporto reciproco, ed era ovvio che Light non fosse un partner molto amorevole. Gli ci volle più tempo del previsto per ripulire, alla fine Watari dovette giungere ad aiutarlo parzialmente. Watari porse poi a L una busta – il regalo che L gli aveva chiesto di recuperare per Light – e andò ad impacchettarlo in privato. Le sue abilità nell'impacchettare avrebbero potuto migliorare, ma il fiocco dorato e scintillante che campeggiava sopra il pacchetto rendeva il tutto redimibile. Quando L tornò in salotto, Light era sul divano a leggere un libro, concentrato e rilassato. I suoi occhi lasciarono immediatamente la pagina e si posarono sul regalo quando notò L. Questi si limitò a sorridere a posare il pacchetto sotto l'albero. Era trascorsa più di un'ora, quindi si diresse verso il frigorifero e tirò fuori la terrina con il mix per lo zabaione. Fu veloce ed efficiente nel portare a termine la ricetta, usando lo sbattitore elettrico per gli albumi che aveva lasciato fuori, poi riuscendo ad unirli al resto della mistura. Watari lo aveva aiutato grattugiando la noce moscata, quindi L dovette limitarsi a spargerla sopra i tre bicchieri pieni una volta pronti. L uscì dalla cucina e si sedette sul divano accanto a Light. Porse a Light il suo bicchiere e il partner lo guardò con aria esitante. L suppose di doverlo incoraggiare, quindi sorseggiò la bevanda per primo. Portò il bicchiere alle labbra, bevendo un ampio sorso. Light fu attento ad osservare la sua reazione. Era...delizioso! Era ancora più dolce e gustoso di quanto ricordava! Sorrise, piuttosto orgoglioso dell'intruglio che era riuscito a realizzare. Light, vedendo che era bevibile, sorseggiò dal proprio bicchiere. Si ritrasse quasi subito e praticamente si strozzò. Tossì un paio di volte, il viso accartocciato per il disgusto.
"L...è la cosa più schifosa che abbia mai assaggiato!" si lamentò. "Hai idea di quanto sia dolce?"
"Sul serio? Io penso che sia buono"
"Naturalmente la pensi così"
"Watari, a te piace?" chiese L, concentrandosi sul suo tutore.
"Poteva venire meglio. C'è un po' troppo zucchero per i miei gusti" rispose onestamente. 
L si imbronciò appena. "Se avete intenzione di lamentarvi, sarò felice di berlo tutto io"
A lui la dolcezza andava perfettamente bene, era un peccato che i suoi compagni non sapessero apprezzarla. "Probabilmente è meglio" concordò Light, posando il bicchiere sul tavolino.
"Allora possiamo passare ai regali?" suggerì L. Light e Watari furono felici di spostare l'attenzione dallo zabaione e acconsentirono. Anche se i regali non furono particolarmente impressionanti, Watari sembrò soddisfatto del nuovo impermeabile che L gli aveva comprato, e Light rimase colpito dal costoso completo su misura con tanto di cravatta che ricevette. L fu grato del carico di dolci che ricevette da entrambi, e del nuovo e più avanzato laptop da parte di Watari. Quello vecchio era un po' superato, mentre quello nuovo sicuramente era superiore.
Quando Watari uscì qualche momento dopo per mettersi in contatto con la Wammy's House, L decise che era il momento di portare via Light per la questione del secondo regalo.
"Ti andrebbe di fare una passeggiata, Light-kun?" chiese.
"Dipende. Hai altri motivi per uscire?"
L sorrise, "Ovviamente"
"Bene, anch'io" disse Light, alzandosi e avviandosi verso l'uscita.
-Beh, la cosa sembra interessante.-
Entrambi indossarono i cappotti, i guanti a manopola e i cappelli per combattere il freddo. L insistette di non aver bisogno del cappotto, ma Light cercò di convincerlo del contrario. Non riuscendoci, uscì con veemenza borbottando che se ne sarebbe fregato se L fosse congelato. Visto che L non voleva Light di cattivo umore, alla fine acconsentì mettendosi addosso una giacca all'ultimo secondo. Light sembrò soddisfatto, con un sorrisetto trionfante mentre L lo precedeva fuori dalla porta. L aveva voluto fare il bravo per una volta, ma quel sorrisetto lo fece andare fuori di testa. Doveva fargli abbassare la cresta. Quindi quando Light si voltò e iniziò a camminare, L gli sgattaiolò dietro e gli lanciò una palla di neve dietro al collo. Fece centro, e la palla di neve iniziò a scivolare dal collo di Light lungo la sua schiena.
"RYUZAKI!" gridò Light, usando lo pseudonimo per salvaguardare la sua sicurezza nonostante la collera.
-Bene, è rimasto leale anche sotto attacco.-
L si abbassò sul marciapiede quando Light si chinò per preparare una propria palla di neve. Una volta formata, L si abbassò e la vide volare verso di sé. Riuscì a colpirlo sulla testa nonostante gli sforzi.
-Sembra che anche Light-kun abbia una buona mira...-
Entrambi si chinarono nello stesso momento, radunando neve per realizzare la perfetta palla. L terminò per primo, inseguendo Light che tentava effettivamente di completare la propria. Il gioco era iniziato e nessuno dei due aveva intenzione di perdere. Corsero lungo il marciapiede, gridandosi addosso, e occasionalmente emettendo alti strilli e risate che nessuno dei due avrebbe ammesso di aver liberato, più tardi. Le palle di neve volavano da una parte all'altra in un rapido turbinio. Si colpirono a vicenda sui cappotti, sulle gambe, in testa, in faccia e sul collo, implacabili nel loro inseguire la vittoria. Erano bagnati e gelati, ma troppo competitivi per immaginare lontanamente di arrendersi. Si inseguirono a vicenda finendo abbastanza lontano, fino a un piccolo quartiere periferico, correndo lungo il lato di una strada che sarebbe stata affollata se la sera di quella vigilia di Natale non fosse stata così nevosa. Aumentando il ritmo, L corse per raggiungere Light e lo placcò facendolo finire in un cumulo di neve. Questa era soffice e appena caduta, i due vi affondarono e ne vennero ulteriormente ricoperti.
"Ammetti la sconfitta?" chiese L, rimanendogli sopra.
"Mai" disse Light, spingendolo via con un forte urto. Nonostante le proteste e i proclami di vittoria, né Light né L si rialzarono per continuare la battaglia. Si limitarono a stendersi e a guardare il cielo mentre nuovi fiocchi di neve scendevano dal nuvoloso cielo serale.
In segno di tregua, L fece intrecciare le sue dita con quelle di Light. 
"Quindi il tuo motivo era quello di costringermi a partecipare a una battaglia di palle di neve?" chiese Light.
"No, quello è successo solo perché mi irritavi" ammise L, "In realtà volevo parlarti di un altro regalo per te"
Light osservò con curiosità gli occhi di L per un momento, alla ricerca di una qualsiasi menzogna potenziale celata in quell'affermazione. Annuì quando si convinse, "Va bene, ma prima usciamo dalla neve"
Si aiutarono a vicenda per alzarsi e scrollarsi la neve ancora incollata loro addosso prima di arrancare lungo la strada fino al rifugio di L.
"Per fortuna non l'ho piegato quando ti ho placcato" mormorò L, frugando nel cappotto e tirando fuori un quaderno con una lucida copertina nera. Lo offrì a Light con un cenno e un lieve sorriso. Light si fermò e accettò il quaderno, esaminandone la parte anteriore prima di aprirlo alla prima pagina. 
"Durante l'anno in cui abbiamo lavorato insieme, mi sono reso conto che sei determinato a risolvere i casi tanto quanto me. Sai essere spietato nel perseguire la vittoria, e i tuoi occhi sembrano brillare quando la raggiungi" spiegò L mentre Light voltava le pagine con aria meravigliata. "Ho trascritto tutti i tuoi traguardi da quando ti sei unito a me, e ti incoraggio a continuare finché il quaderno non sarà pieno"
Light era una persona vanitosa e orgogliosa. Accarezzare il suo ego ricordandogli della sua genialità deduttiva era una cosa che L sapeva avrebbe apprezzato. Il lieve sorriso riconoscente di Light indicava che aveva avuto certamente ragione. 
"Ryuzaki, è fantastico" disse Light.
"Ho anche acquistato un altro rifugio in Giappone. È una casa più periferica come quella che abbiamo qui. La considero tua, puoi andarci e operare come preferisci. Se mai desidererai andare e seguire autonomamente i casi da lì, sarai libero di farlo" aggiunse L.
Lo stupore attraversò il viso di Light di fronte a quel secondo regalo, e per diversi momenti sembrò rimanere senza parole. L sorrise tra sé, soddisfatto di aver portato il grande Light Yagami a lottare sul trovare qualcosa da dire.
"Grazie" sussurrò Light. "Lo apprezzo. Non posso negare di essere intrigato dal fatto che tu hai una considerazione così alta di me e delle mie abilità"
"Ma certo che ce l'ho, Light-kun. Se vuoi, sono disposto a continuare ad accarezzare il tuo ego soltanto per stasera, ma non pensare di mollarmi e di diventare un rivale invece che un alleato"
"Non lo farei mai"
"Bene"
I loro occhi si incontrarono e improvvisamente riuscirono a concentrarsi soltanto l'uno sull'altro. Il resto del mondo divenne insignificante. Loro due stavano sopra a tutto il resto, ed era sempre stato così. L'uno era l'unica cosa che valesse davvero l'attenzione dell'altro in quel mondo ottuso, spento e miserabile. L'intensità e il silenzio furono interrotti da un'alta risata che echeggiò da una casa lì vicina. Il contatto visivo subì un arresto, ma rimasero concentrati l'uno sull'altro. Light colse l'occasione per riprendere a parlare, "Anche se non è stravagante come i tuoi regali, io ti ho preso un'altra cosa"
Cercò nella tasca del cappotto e tirò fuori una scatolina, che gli porse. L la prese e l'aprì, rivelando un orologio. Era di un argento scintillante con un semplice cinturino nero, di bellissima fattura. Osservò brevemente il quadrante mentre le dettagliate lancette ticchettavano con calma. Girandolo per un esame più approfondito, scoprì che c'era un'incisione, delle lettere in corsivo dicevano 'La giustizia vince sempre' e, sotto, le loro iniziali, 'L.L. & L.Y.' 
L non era mai stato patito per gli accessori, ma sembrava che avrebbe dovuto fare un'eccezione.
"È bellissimo" disse, "Mi piace, Light"
"Bene" replicò Light con un luccichio d'orgoglio negli occhi.
"Visto che hai fatto incidere le nostre iniziali su questo orologio, suppongo che significhi che rimarrai per davvero al mio fianco"
"Mmh, sembra proprio così"
-Grazie-. L non diede voce alla gratitudine che provava nel poter rimanere con il suo compagno ed eguale, ma attirò Light in un bacio che sperò essere in grado di recapitare il messaggio. 
Era un momento adorabile, finché-
"Ugh, sento il sapore del tuo zabaione" si lamentò Light, scostandosi da L.
"Davvero? Presumo che dovrai tentare di fartelo piacere"
"È disgustoso e non succederà mai"
"L'anno prossimo ti piacerà, ne sono sicuro"
"Non lo preparerai di nuovo!"
"Beh-"
"Mai più, Ryuzaki!"
Lungo la strada si poteva udire l'eco delle lamentele di Light e della risata di L mentre tornavano nel loro rifugio provvisorio. 
  
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