Ci sono giorni in cui semplicemente ti chiudi in te stessa e ti chiedi PERCHE'.

Perchè se ne è andato.

Perchè ha lasciato Matilda.

Perchè non ha salutato.

Stupido pensare per un attimo che potesse tornare, che fosse tutto uno scherzo tipico del joker .. una stupida coincidenza.

Invece no, Heath se ne è andato, ci ha lasciato.

Fa male pronunicare la parola morto perchè è qualcosa di freddo e immobile che non riesco a collegare a lui.

Perchè per me è come se fosse seduto su un trono, lassù e che ci guardi con un binocolo sgangherato; tra una surfata e una sigaretta troppo corta.

Perchè anche se la morte dev'essere un periodo di lutto e rinchiusione in noi stessi, io mi immagino Heath con quel sorriso che ti fa mancare il respiro.

Me lo immagino con quegli occhi che parlano languidi, che ti raccontano le storie più assurde e divertenti.

Quegl'occhi che Matilda ha sempre guardato curiosa, quasi volesse imparare dal suo papà come si faceva ad accendere quella scintilla.

Lo imparerà da sola Matilda, vivrà senza l'uomo buono che l'ha amata più di se stesso.

Magari vede le sue compagne di scuola tenere per mano il proprio papà, senza poter stringere il suo; sentirà freddo dentro.

Quanto vorrei sussurrarle che il suo papà è un angelo, che le rimbocca le coperte la notte e che la stringe forte appena sveglia; che non se ne è andato, che c'è .. ci deve essere.

Perchè gli angeli hanno le ali per volare e per tornare all'amore, in ogni momento.

Perchè un uomo così straordinario non può spegnersi e non lasciare un piccolo spiraglio di speranza nel suo ricordo.

Perchè certi uomini sono immortali.