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Autore: Arciere    09/11/2017    0 recensioni
Rickyl
Sono passati mesi dal risveglio dal coma. Lo sceriffo ha riabbracciato la sua famiglia, ha perso e trovato nuovi amici. L'unica persona che gli è sempre stata vicino, anche nei momenti peggiori ora è lontana da lui... vagante chissà dove. Riuscirà a ritrovare la sua spalla destra? Ma soprattutto riuscirà a dichiarare ciò che prova?
Rickyl ambientata dopo la caduta della prigione- 4 stagione.
Genere: Drammatico, Erotico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Beth Greene, Carol Peletier, Daryl Dixon, Rick Grimes, Un po' tutti
Note: Lemon, OOC, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Non-con, Violenza
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L'alba di un nuovo giorno si affrettava ad arrivare,l'aria umida della Georgia non lasciava scampo a nessuno.
La vegetazione diveniva sempre più fitta, con l'arrivo dei vaganti e la scomparsa della civiltà, sembrava proprio che madre natura si stesse riprendendo tutto ciò che le apparteneva.
Lunghe ore attendevano lo sceriffo,ogni secondo più consapevole di ciò che era successo pochi tramonti prima.

La prigione era stata distrutta. Rick si ritrovava a vagare da solo,perso nei suoi pensieri e soprattutto senza meta.
 Il senso di colpa lo divorava, non è riuscito a proteggere i suoi due figli, Carl e Judith. La bambina era sicuramente morta. Prima di perdersi, lui e Carl avevano trovato il sediolino ricoperto di sangue. Ed il suo ragazzo? Che fine avrà fatto il suo ragazzo? In un secondo si sono persi di vista, un secondo è stato fatale.
Distrutto e disidratato si accasciò sotto un albero, godendo della poca ombra che gli veniva offerta.
Se ne stava lì seduto, con gli occhi spenti e la mente ad assemblare gli ultimi avvenimenti.
Non è stato in grado di proteggere i suoi figli, la sua ragione di vita.
Con foga battè un pugno sul terreno duro. Le nocche bianche e screpolate continuarono per lungo tempo a scontrarsi con il suolo.

Il pensiero vagava anche ai suoi amici. Le sorelle Green, Michonne,Glenn... pensava a tutti,soprattutto a Daryl.
Perchè non era ancora riuscito a rintracciarlo? Non poteva o forse non voleva credere che anche lui fosse morto.
Da tempo sentiva un legame particolare con il giovane, qualcosa che andava ben oltre il legame fraterno ma non aveva mai avuto il coraggio di affrontare l'argomento. E ora, ora era probabilmente troppo tardi. Si sentì uno stupido.

Daryl era un uomo particolare,era creciuto molto dal loro primo incontro ad Atlanta. Rick ancora ricordava quando lo vide uscire dal bosco, un trentenne incazzato con il mondo che li rimproverava per non mirare subito alla testa degli zombie.
Poteva sembrare che fosse passata un'eternità da quel giorno, in realtà era trascorso poco più di un anno. Rick si sentiva molto più vecchio, quella vita di sicuro aveva pesanti effetti su tutti.
I vestiti sporchi,la barba non più curata e l'aria rassegnata descrivevano perfettamente l'ex vicesceriffo della contea di King.

"Bene,bene. Cosa abbiamo qui?" una voce doppia gli  fece distogliere la mente dai suoi pensieri. Dannazione, un grupo di uomini lo aveva circondato e lui neanche se ne era accorto.
"Joe, guarda qui. E' armato, potrebbe farci comodo? " Rick vide un uomo alto e robusto,dalla chioma brizzolata e dal sorriso strafottente avvicinarsi. Quel ghigno gli ricordò Merle ed il pensiero non fece altro che peggiorare la situazione, i suoi figli e Daryl si insinuavano prepotentemente nella sua testa.

"Cosa ne dovremmo fare di te?" chiese colui che probabilmente era il capo di quegli energumeri.L'uomo oltre la mezza età,si presentava possente e sicuro di se.Una camicia ed uno smanicato di jeans... Dannazione, anche un qualsiasi smanicato gli portava alla mente il ricordo di Daryl.
Lo sceriffo rimase a fissarlo senza aprire bocca, aveva da poco affrontato un pezzo di merda, non aveva le forze e la motivazione per un secondo round.

"Oggi mi sento clemente. Hai due opportunità,o vieni con noi o muori" l'uomo girò attorno allo sceriffo, in attesa di una risposta.
Senza giustificate motivazioni per cui non avrebbe dovuto unirsi a questo gruppo e con la piccola speranza di poter ritrovare qualcuno del suo ancora in vita,acettò l'offerta.

"Bene, è deciso. Io sono Joe e questi baldi giovani sono Len,Dan,Billy,Harley e Tony" disse l'uomo poco sorpreso, come se la scelta del nuovo ospite fosse l'unica plausibile, se lo aspettava; alla fine o quello o la morta e chi sano di mente avrebbe scelto la morte?

"Rick,Rick Grimes" la voce dello sceriffo risultò un sussurro duro.
Controvoglia iniziò a muoversi con i suoi nuovi e indesiderati amici.
Passarono attraverso il bosco, quell'odore di terreno umido e selvatico a lui così familiare gli inondò le narici.
Schiamazzi e risatine giungevano alle sue orecchie, gli uomini camminavano disordinati e rumorosi,Daryl avrebbe sicuramente conficcato una freccia su per il culo ad ognuno di loro.
Sembrava ronzargli in testa la voce di quello che ormai era un fratello, o qualcosa in più - questi figli di puttana faranno scappare tutti gli animali- sì, lo avrebbe detto sicuramente.

"Sei stato fortunato,amico" un uomo,sulla quarantina. Se non ricordava male il suo nome doveva essere Dan "Sai, di norma chi intralcia la nostra strada non ha la tua fortuna.L'ultima persona trovata, prima di te, era una donna... ci siamo divertiti molto. Quella puttanella non smetteva di gridare e Len le ha tappato la bocca, un pò troppo, ha finito per soffocarla. Che ci vuoi fare? O lei o noi, avrebbe attirato i putrefatti" disse con tutta tranquillità.
Rick conosceva la spazzatura come loro, era stato tanto tempo nella polizia, avvertiva la puzza di marcio da km. Eppure ogni volta,provava lo stesso disgusto della prima...non ci si abituava mai.

Proprio mentre cercava di allontanarsi dall'interlocutore indesiderato, l'uomo continuò  parlare " Non ci creiamo molti problemi, certo sono preferibili le donne ma in tempo di crisi va bene tutto. Con la prossima persona che incontreremo,ci divertiremo parecchio. La modalità è la stessa, ti divertirai" a quelle parole seguì una pacca sulla spalla e Rick tremò, incredulo e fustrato. Sperava vivamente che nessuno si trovasse, anche solo casualmente lungo il loro percorso. Non avrebbe sicuramente partecipato ma sapeva che sarebbe stato anche impossibile non intervenire in favore della sfortunata vittima, con probabile conseguenza.. la morte .

Quanto ci è voluto perchè questo mondo si trasformasse così? Probabilmente niente, alla fine il mondo è sempre lo stesso... i più forti schiacciano i più deboli e non c'era più nessuna legge a tutelare niente e nessuno.

I giorni passavano e lo sceriffo imparava pian piano tutte le regole di questo gruppo, semplici e poche ma almeno erano qualcosa.
Passo dopo passo i suoi occhi inquadrarono delle piccole bacche selvatiche, purtroppo non fu il solo.
" Rivendicato" proprio mentre Rick aveva steso il braccio per staccarle, qualcuno aveva urlato qualcosa, rivendicato.

"Che cazzo significa?" lo sceriffo si girò furioso verso Harley, l'uomo che gli aveva sottratto il cibo.
"è la regola bello mio, il primo che rivendica ne è padrone" senza convenevoli ingurgitò le bacche e proseguì lasciandosi dietro un Rick arrabbiato e confuso.
Non ci volle molto che Joe lo affiancò e mentre camminavano gli spiegò che quella regola fu messa fin dall'inizio, dopo i primi scontri tra i membri del gruppo. Erano per lo più persone rozze e stupide, avevano bisogno di regole per poter minimamente coabitare senza uccidersi.
"Stiamo cercando una donna, quella stronza ha ucciso il nostro amico Lou" lo informò il capo.

Non sembravano cacciatori, o comunque non a livello di seguire le tracce come Daryl,probabilmente quella donna poteva stare tranquilla. Sarà stata sicuramente una delle vittime del branco, per sua fortuna è riuscita a scappare prima o durante lo scontro.



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Nella direzione opposta l'arciere e la giovane Beth stavano iniziando a conoscersi. Scappati insieme, dopo l'attacco del governatore, i due ragazzi ebbero subito delle divergenze.
Cresciuti in ambienti diversi e con punti di vista opposti Daryl e Beth affrontavano il dolore a proprio modo.
Stanco e sconfortato il cacciatore cercava di sopravvivere e basta. Passava il tempo a cacciare, gli animali erano sempre meno e trovarne divenne quasi impossibile.

Beth era ormai una donna, in cuor suo era convinta che sua sorella e gli altri fossero ancora vivi, proprio come lo era lei.
In quei giorni faceva molto caldo, il posto più sicuro sembrava essere il bosco.
La ragazza organizzò una rete di protezione attorno al perimetro che avrebbero occupato. Legati ad un filo vecchi copertoni, lattine vuote e altri arnesi di metallo che se scossi avrebbero subito allertato gli occupanti del suolo.

Daryl tornò al campo dopo poco, non voleva e non poteva lasciarla da sola a lungo. Adagiò sul fuoco un lungo serpente spellato, sarebbe stato il loro pranzo.
"Vorrei tanto bere" disse la piccola Green intenta a sfilare i piccoli ossicini dal suo pasto.
L'arciere le passò una bottiglina d'acqua senza neanche guardala.
"Non acqua, vorrei bere degli alcolici. Mio padre mi diceva che quella roba rendeva ciechi, ma ormai è la fine del mondo e vorrei provare" .
"Non c'è più niente che valga la pena di vedere" mormorò l'uomo sempre concentrato sul suo pezzo di carne.

Non si poteva di certo considerare un pranzo a cinque stelle, ma era quello che la natura aveva offerto loro ed era sicuramente meglio di niente. Per quanto riguardava Dixon, aveva mangiato di peggio.
La sua vita era sempre stata una sopravvivenza, da molto prima che scoppiasse l'apocalisse ed i morti prendessero il posto dei vivi.
La sua lotta ha avuto inizio nel momento in cui fu messo al mondo, uno sbaglio fu definito subito da suo padre, che non esitava a ricordarglielo ogni giorno in modi barbari, da quando ne aveva ricordo.

La ragazzina continuò ad infastidirlo e dopo aver capito che da lui non avrebbe avuto nessun auto per cercare ciò che desiderava, si alzò e si allontanò da sola.
Dopo alcuni metri due vaganti sbucarono all'improvviso e solo grazie alla velocità e alla prontezza di Daryl non si nutrirono della sua carne.

"Cazzo! mi hai riportata indietro! Non ne hai nessun diritto" gli urlò contro. Era davvero arrabbiata, cosa aveva che non andava quel ragazzo? Sembrava non provare nessun tipo di emozioni, non poteva essere... semplicemente aveva paura e lei lo sapeva.
"Se tu vuoi restare qui aspettando chissà cosa, lo farai da solo! Goditi il tuo stufato di serpente... io ho di meglio da fare" Green si voltò e scomparve nuovamente nella fitta vegetazione.

Dixon anche se controvoglia spense il fuoco e si mise sulle sue tracce, non l'avrebbe abbandonata. Nessun altro doveva morire,erano rimasti solo loro due.

Arrivarono ad un club per ricconi, campi da golf circondavano la struttura. Un tempo doveva essere un'ambiente a cinque stelle, ormai non era altro che quattro mura piene di spazzatura e puzza di morte.
Una volta entrati Daryl disse alla ragazza di mettersi al riparo e lui iniziò ad uccidere gli zombie presenti.
I cervelli dei non morti venivano trafitti dai suoi dardi, uno fu allontanato con un calcio ed un altro ucciso dalla lama del suo coltello, dritto in un lobo oculare.
L'ultimo zombie lo atterrò e iniziò a colpirlo con una mazza da golf. In quei colpi duri ma non mortali il giovane Dixon sfogò parte della sua fustrazione, fino a ridurre in brandelli il cranio del putrefatto.
Schizzi di sangue investirono non solo l'arciere ma anche la ragazza che lo guardava interdetta.

Con una smorfia di disappunto e disgusto, fu costretta a togliersi il sottile cardigan che aveva recuperato poco prima.
Sembrava proprio non riuscisse a restare pulita per più di qualche minuto.
Finalmente giunsero al bar, qui avrebbe sicuramente trovato degli alcolici.
Un lungo bancone ricoperto da scheggie di vetro e bicchieri sporchi di sangue attirò subito la sua attenzione, sarebbe stato il suo bottino.
"Vodka alla pesca, è buono?" chiese a colui che certamente era molto più esperto di lei.
"No" fu l'unica sillaba grugnita dal cacciatore, si poteva intuire una nota di disprezzo nella sua voce, la ragazzina stava facendo una grossa cazzata.

Beth si sedette e cercò di non far caso all'eccessivo ed inutile rumore che stava fancendo il suo compagno di viaggio. Era arrivata fin lì, aveva rischiato ed era pronta per il suo primo bicchierino quando sentì gli occhi bruciare e le lacrime sfuggire al suo controllo.

"Al diavolo" il minore dei Dixon afferrò la bottiglia dal bancone e la gettò per terra, riducendola in mille frammenti "Andiamo" ordinò con un tono che non accettava nessun tipo di replica.
"Dove andiamo?" chiese un po' spaventata, anche se cosciente del fatto che il giovane non le avrebbe mai fatto del male, era Daryl, lei lo conosceva e  suo padre si fidava del cacciatore.
"Se devi bere per la prima volta, non sarà una fottuta vodka del cazzo" abbaiò senza aggiungere altro.

Con passi decisi abbandonarono l'ex elegante struttura e si inoltrarono nuovamente nel fitto bosco.
L'arciere aveva una meta precisa, sapeva dove andare.


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Per Rick continuava la permanenza con il gruppo di Joe, iniziava a capire le dinamiche e cosa più importante era arrivato alla conclusione che stava sul cazzo alla maggior parte dei componenti. Il capo non si fidava di lui, erano continui i test a cui era sottoposto. Non era stupido lo sceriffo. Sì, con l'arrivo dell'apocalisse e la morte di Shane si era dato una promozione da vicesceriffo a sceriffo... di una contea che ormai non esisteva più.
"Novellino, cosa hai da fissarmi? Hai problemi con me per caso?" Tony gli si avvicinò a grandi falcate, la puzza di liquore si sentiva abbondantemente e prima ancora che lo sceriffo potesse dire o fare qualcosa, venne colpito da un forte cazzotto.
   
 
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