Fanfic su attori > Chris Evans
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Autore: Eve79    10/11/2017    0 recensioni
"Sai che ti dico Chris?" chiesi arrabbiata, "puoi fingere che non sia così, puoi mettere su i muscoli che vuoi ed avere costantemente l'aria da eroe nazionale. Aldilà di questo sei palloncino che se non vieni tenuto saldamente da chi ti ama rischi di volare via e perderti" proseguii, "perciò non avrei carattere" trasse le sue conclusioni, "Bhè vedo che ci arrivi... Chris hai due minuti di tempo per volatilizzarti" dissi indicando la porta, "sai che ti dico io a te? Che sei una fifona, una vera fifona, non accetti i sentimenti e li nascondi, perfino il tuo modo di essere è una maschera per paura che possano ferirti, sai però io di armi per ferirti ne avrei, e forse dovrei usarle per ripagarti della tua stessa moneta. Non lo farò per l'amicizia e l'affetto che mi lega a te. Nicole mi dispiace averti detto delle bugie, ma non avresti avuto mai l'intenzione di capire." disse prendendomi il braccio, "Chris per favore vattene non voglio vederti" dissi fra le lacrime. "Io credo che questa sia il momento più brutto di tutta la mia vita, guardarti piangere e pensare che sia per me" sussurò.
[Dal capitolo 3]
Genere: Comico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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capitolo 20

"Nicole" la voce di Maya mi fece aprire gli occhi, "buongiorno" sussurrai ancora insonnolita, "dormito bene?" chiese sedendosi affianco a me, notai che India e mio padre già erano svegli, "che ore sono?" chiesi strofinandomi gli occhi, "le sei e quaranta, alzati piano" rispose aiutandomi ad alzarmi, "ce la faccio Maya" risposi sorridendo, "lo so, ma, meglio evitare... ti abbiamo preso la colazione e... sei agitata?" chiese sistemandomi davanti un succo di frutta e un pezzo di ciambellone, "mi viene da vomitare" sussurrai alzandomi di scatto, "Nicole" Maya mi seguì in bagno, "è tutto ok" risposi inginocchiandomi vicino alla tazza, sentii la testa troppo leggera, la vista si stava appannando, "Nicole, Noah... India... aiutatemi" urlò Maya tenendomi la testa, sentii correre e almeno tre sagome entrare in bagno, "Nicole, ci sei?" India mi prese la mano, "tieni" mia madre mi porse un bicchiere d'acqua e zucchero, "aspetta, mettigli lo zucchero sotto la lingua" Maya mi aprì la bocca lentamente, "ci sei?" chiese dopo un po', "devo..." mi bloccai sentendo un conato, "almeno parli..." guardai il viso di India rilassarsi, "Amanda, per favore, prendi il bicchiere che sta sul comodino" Maya si mise dietro di me tenendomi salda, mentre India mi teneva le gambe, "va tutto bene, rilassati" India mi accarezzò il viso delicatamente, "papà" sussurrai senza forze, "Nicole, sono qui" mi fece aria, "mi manca l'aria" farfugliai, "ce la fai a camminare?" chiese avvicinandosi, "aiutami" sussurrai, "vieni qui" mi afferrò con una mano sulla schiena, e l'altra sotto le gambe portandomi fuori al balcone, "va meglio?" chiese mettendomi giù, "Nicki, tieni" Amanda mi passò il succo di frutta, "grazie" lo afferrai tremando, le lacrime stavano rigando il mio volto, "va tutto bene, è solo l'agitazione, rilassati" mio padre mi accarezzò i capelli mentre sorseggiavo il succo di frutta, mangiai il ciambellone lentamente, "ci siamo?" chiese Maya sedendosi affianco a me, notai che sia lei che India e Amanda erano già truccate, "sì, andiamo" mi alzai lentamente entrando in camera da letto, presi l'intimo e andai a fare la doccia, sorvegliata da Maya, "stringimi il corpetto" dissi mentre India scattava le foto in camera da letto, "spiegami il perchè" risi, "in un futuro potrebbe averle Chris, no?" chiese ridendo, "diamogli anche materiale..." borbottai ridendo, posai le mani sull'armadio per farmi stringere la parte alta, sentii Maya stringere forte e annodare, "siediti" ordinò delicatamente, "sembri un'attrice hard" rise India, "grazie, sempre molto carina" risi, sentii il cellulare vibrare, "pronto" risposi senza leggere chi era, "Nicks, come stai?" la voce di Chris era agitata, "bene, che succede?" chiesi preoccupata, "no, lì che succede, mi ha chiamato Josh, mi ha detto che ti sei sentita male... Nicole... Se..." "calmati... è tutto ok" risposi mentre Maya cominciava ad arricciare i capelli con la piastra, "va bene, ci vediamo in chiesa" "a dopo" risposi attaccando, guardai le mani di Maya muoversi velocemente mentre mi sistemava i capelli, "che mal di testa" borbottò India mentre Amanda le sistemava i capelli in dei ricci morbidi legati in una coda alta, "ci è mancato che ti attaccavi ai detersivi ieri sera" dissi severa, "ho i miei motivi" rispose seria, "quali erano?" chiese Maya sorridendo, "Sebastian..." rispose guardando Amanda prendere i trucchi per truccarmi, "che ha fatto?" chiese Maya, "non mi ha risposto tutta la sera, alla fine mi ha scritto alle due e mezza" rispose aprendo la custodia del suo abito, "posso?" una fotografa entrò nella stanza, annuii mentre Amanda cominciava a truccarmi, "noi intanto vestiamoci" Maya si tolse i suoi vestiti per indossare l'abito, mentre la fotografa scattava foto a me e Amanda, "finito, e sono le nove e trenta, ci dobbiamo sbrigare... O per le undici non saremo mai in chiesa" annunciò Amanda, "il diadema... chiamo tuo padre?" chiese Maya, "no, mettimelo tu" risposi prendendole la mano, "sicura?" chiese sorridendo, "sì" risposi sicura, incastrò il velo sotto il diadema, poi me lo inserì tra i capelli laterali bloccandolo con dei ciuffi e la lacca, "sei bellissima" sussurrò emozionata, sorrisi sentendo gli occhi lucidi, "non la far piangere o ti uccido, ci ho messo un eternità per fare la sfumatura più naturale possibile" Amanda volò affianco a Maya captando il pericolo, "ti mancava tanto Zac?" chiesi guardando Maya, "a dire il vero no, anzi, ho apprezzato la sua assenza la sera prima, sai... un po' di solitudine" rispose ridendo, "beata te" risposi ridendo, "mettiamo il vestito... che poi devi posare per le foto" India aprì il mio vestito, e mi ricordai solo in quel momento che non l'avevo più provato, incrociai le dita che si chiudesse, "infiliamolo dal basso" India e Maya erano già vestite e mi aiutarono ad entrare nel vestito, sotto la macchina fotografica, "Nicole" mia madre entrò in stanza, indossava un abito blu, lungo che fasciava il corpo, "dove vai senza spalline?" chiese India ridendo, "siete tutte bellissime, ma Nicole... ti devo dare una cosa" mi si avvicinò con una scatolina di velluto, "cos'è?" chiesi aprendola, "collana di diamanti, la indossava tua nonna al suo matrimonio, volevo che l'avessi tu" disse porgendomela, mi abbassai per farla legare e poi Maya prese a chiudermi il vestito, "sei..." la voce di mia madre si spezzò, "la porto via io..." mio padre la prese per il fianco portandola fuori dalla stanza, "siamo tutte pronte" Amanda si guardò intorno, "aspetta... hai quasi tutto... ma devi avere qualcosa di blu!" disse battendosi una mano sulla fronte, "se non ci fossi io..." Maya tirò fuori un sacchetto blu, tirò fuori una giarrettiera blu, mi fece alzare la gamba posandola intorno alla coscia, "perfetta" Maya sorrise soddisfatta, "ma... c'è qualcosa che disturba no? Ad esempio questi dilatatori... bianchi, ma... orribili..." disse India avvicinandosi, siediti un attimo, li tolse e aprì una scatolina, "vedi? Questi sono più belli, li ho fatti fare solo per te... sono dei dilatatori d'oro con diamanti incastonati" "se mi rapiscono oggi fanno un affare" risposi ridendo mentre mi metteva l'altro, "vedi di non facilitargli il compito" rise Maya, "grazie ragazze" le abbracciai tutte quante, "è tardi... sono le dieci e venti... e ancora non hai fatto le foto... di là ci sono già alcuni invitati..." mio padre entrò nella stanza rimanendo senza parole, "Nicole..." bofonchiò, "papà" risposi mettendo le scarpe.
Tagliai il nastro fuori dal portone, sentii l'ansia crescere sempre di più. Salii in macchina guidata da Josh con mio padre e mia madre, lui mi prese la mano sorridendo, "tranquilla" mimò con le labbra, annuii vedendo che Josh si stava accostando nel retro della chiesa, "stanno entrando tutti, vuol dire che è arrivato già Chris" sussurrai, "stai calma" mia madre mi accarezzò il braccio appena scesi dalla macchina, in sacrestia già c'erano tutte quante e i nipotini di Chris, "lui è già in posizione..." il prete ci avvertì, "se sei pronta... io farei iniziare la cerimonia" continuò, "sì" risposi sentendo il cuore a mille, lo vidi allontanarsi e subito dopo partire la marcia di Mendelssohn, "ci siamo" sussurrai mentre Maya mi calava il velo davanti al viso, "forza" disse al mio orecchio, non vidi nulla di ciò che stava accadendo sulla navata, sentii la musica crescere, l'orchestra stava suonando ed io sentii le gambe leggere, "papà, qualsiasi cosa..." "ci sono io, tranquilla" rispose sorridendo, "la musica si è calmata, ora tocca a te" disse poi prendendomi sotto braccio, aspettammo che riprese vigore e uscii, camminai sicura, seguendo l'andamento lento di mio padre, notai tutti gli sguardi degli invitati, alzai gli occhi verso Chris, era così bello, e sembrava stoicamente tranquillo, sentii di potercela fare, era lui, ero io... eravamo noi. Lisa mi sorrise mentre le passavo affianco e mio padre posò la mia mano su quella di Chris, "ciao" mimò con le labbra, "ei" sussurrai mentre mi conduceva sull'altare, lo bloccai sistemandogli la cravatta un po' storta, gli accarezzai la barba delicatamente mentre lui mi ispezionava con lo sguardo, alzò lentamente il velo scoprendo il mio volto, "bel look" sussurrò, feci l'occhiolino. "Seduti. Seduti. Siamo qui per unire in matrimonio due anime..." guardai Chris, i suoi occhi, la bocca, i lineamenti angelici. Mi misi di fronte a lui, mi ero persa gran parte della messa senza neanche accorgermene, lui pronunciò le promesse ed io ripetei le mie, "vuoi tu Christopher, prendere Nicole Sidney Walker come tua legittima sposa?" chiese il prete, "sì, lo voglio" rispose Chris, mi impallai mentre il prete lo chiese a me, guardai gli occhi di Chris, lui mimò con le labbra un sì, "sì, lo voglio" risposi, arrivarono Miles e Stella con le fedi mentre Ethan portò una rosa porgendomela, "e questa?" chiesi confusa, lui indicò Chris e tornò al suo posto, ci scambiammo le fedi guardandoci negli occhi, "ora lo sposo può baciare la sposa" annunciò il prete, "sei mia moglie" sussurrò fra le mie labbra, "io sono tua e tu sei mio... no?" chiesi mentre continuava a baciarmi, "sì" rise baciandomi di nuovo, sentii Maya e Zac spostarsi per uscire seguiti da Scott e Carly, "sei bellissima" Chris mi accarezzò una ciocca di capelli delicatamente, "quindi ti piace la mia sorpresa?" chiesi sedendomi al posto dietro della macchina, seguita da lui che si faceva spazio dal vestito, "decisamente" annuì, mi baciò di nuovo e poi mi guardò le mani, "sei così bella..." sussurrò, "tu dici?" chiesi ridendo, "sì" accennò un sorriso sghembo.
Arrivammo al castello un'ora dopo, "congratulazioni" Maya mi venne ad abbracciare per prima e poi abbracciò Chris, "grazie" rispondemmo in coro, "aspetta, ti tolgo il velo" disse sganciandolo dal diadema, "ah, grazie... era maledettamente fastidioso" dissi sentendomi più libera, "sembravi una regina in chiesa" Lisa mi abbracciò, "grazie" risposi sorridendo, "congratulazioni ragazzi" Bob abbracciò prima Chris e poi me, e poi una sfilza di persone. Ci mettemmo seduti al tavolo più in alto, solo da due, "ecco, ora andrei volentieri a casa" guardai Chris posando un gomito sul tavolo e la mano sotto il mento, "anche io" rispose imitando la mia posizione, "vuoi dirmi che è successo questa mattina?" chiese avvicinandosi con la sedia, "nulla, ho avuto un mancamento" risposi guardando il piatto, "hai bevuto?" chiese indagatore, "ti pare?" chiesi indignata, "chiedevo..." rispose alzando le mani, "ecco... già è entrato nel circolo vizioso del matrimonio... dove il marito alza solo le mani in forma di resa" Rob urlò facendosi sentire da tutta la sala, risero tutti, "capito? Come mi sono ridotto" scherzò Chris tirandomi a sè, "zia..." Miles e Stella arrivarono al nostro tavolo, "ciao" li salutai prendendo in braccio Miles, mentre Stella andava da Chris, "Ethan" lo chiamò Chris, andò anche lui lì prendendo anche lui in braccio, "possiamo averne anche tre" scherzò Chris, "mi vuoi morta? Già uno mi sta uccidendo" risposi ridendo, "vado da mamma" Miles scese dalle mie gambe correndo per la sala, e gli altri due lo seguirono, "quando vuoi..." feci segno al cameriere che stava chiedendo quando portare l'antipasto, "dici che si accorgeranno che io non mangerò nulla di ciò che mangiano loro?" chiesi guardando Chris, "no, siamo qui giù" rispose serio, si avvicinò al mio orecchio, "come si toglie il vestito?" sussurrò, "chissà" risposi vaga. Cominciò ad arrivare da mangiare e mangiammo in totale quiete con solo un cantante e il suono del pianoforte in sottofondo, "sta andando tutto bene no?" chiese Chris, "sì... temevi di no?" chiesi sorridendo, "in un certo senso temevo di non arrivare a questo punto della giornata" ammise assaporando un pezzo di carpaccio di salmone, "temevi che mi tirassi indietro?" chiesi seria, "non si sa mai cosa ti frulla in quel cervello malato" rise di nuovo, "non ti avrei mai detto di no... ti amo troppo per dirti di no" dissi ridendo, "ma non abbastanza per non lasciarmi" posò la forchetta guardandomi, "me lo rinfaccerai ancora per molto?" chiesi incrociando le braccia, "no, solo che ci sono rimasto male, tutto qui..." rispose fissandomi, "dobbiamo per forza litigare ora?" chiesi continuando a mangiare, "no" mi sorrise, "e va bene, cosa vuoi che ti dica? Che ho fatto una cazzata? L'ho fatta ok? Ho sbagliato... E chiunque mi ucciderebbe per ciò che ho fatto, perchè tu sei perfetto, perchè non ti manca nulla... perchè sei perfetto, perchè sto bene con te e perchè non ti arrabbi mai... neanche quando sono una pazza isterica. HO SBAGLIATO E HO CHIESTO SCUSA" alzai la voce e lui mi fissò, "senti, non mi va di litigare ora, ne tantomeno oggi... possiamo darci un taglio?" chiese accarezzandomi la guancia, "sì" annuii, "zio... mi accompagni al bagno?" Ethan lo chiamò, Chris si alzò dandomi un bacio, ed io approfittai per girare per i tavoli, "come stai?" mio padre mi afferrò la mano delicatamente, "bene" risposi sorridendo, "voi? Come va?" chiesi posando le mani sulle spalle di Josh, "ho un post sbornia... colossale" India mi fissò, "eh, Nicole non la passi liscia che l'hai fatta bere in quel modo..." mio padre mi fissò, "io? Vai a vedere che lei beve più di Jack Sparrow e io sono colpevole..." dissi ridendo, "la dovevi vedere ieri sera" proseguii rivolta a Josh, "che ha fatto?" chiese ridendo, "niente" mi bloccò India, "poi te lo racconto, Seb" lo chiamai raggiungendo il suo tavolo, "Nickiii" mi prese la mano ridendo, "che avete fatto ieri sera?" chiesi curiosa, "siamo andati in un pub a bere... ma alle due e mezza già eravamo a casa" rispose serio, "voi che avete fatto?" chiese curioso anche lui, "niente, volevano bere anche altre persone, ma India ha deciso di ubriacarsi... e quindi... Spugnaaa" urlai chiamando India, lei diventò tutta rossa, "ha bevuto?" chiese ridendo, "oh sì, la dovevi vedere" risposi ridendo, "ok, adesso basta... dov'è tuo marito?" chiese India raggiungendomi, "certo che puoi anche salutarmi quando mi vedi!" Sebastian si alzò, ed io sentii che la mia buona azione giornaliera l'avevo fatta, si stavano parlando di nuovo, raggiunsi il tavolo dei parenti di Chris e vidi che erano decisamente più di quelli che conoscevo, "come state?" chiesi dolcemente, "bene, tu?" Lisa mi guardò preoccupata, "Chris ti ha parlato di stamattina vero?" sussurrai, "sì" rispose, "sto bene..." risposi sorridendo, "voi tutto bene?" chiesi guardando gli altri, "sì sì, tutto perfetto” Bob sorrise, “ok, torno più tardi, feci un giro a tutti i tavoli, tornai al nostro tavolo sedendomi affianco a Chris, mi guardò con uno sguardo strano, “pensavo… tecnicamente abbiamo concepito il giorno dopo che ci siamo messi insieme…” disse fissandomi, “impossibile…” ma pensandoci bene poteva essere, “ma come ti viene in mente di pensare a queste cose?” chiesi ridendo, “perché, stavo pensando a stasera… E poi ho pensato a tutti i nostri momenti… E ho pensato a sotto la doccia, ed io non ho messo il preservativo… Ma…” “l’hai fatto apposta?” chiesi capendo cosa voleva dire, “no, giuro… ma deve essere stato istintivo” rispose arrossendo, “Chris…” gli accarezzai la gamba, “che c’è?” chiese guardandomi malizioso, “mandiamoli via tutti” sussurrai ridendo, “guarda che posto per approfittare c’è” rispose baciandomi, “meglio attendere no?” chiesi posando la mano tra le sue gambe, “sto cominciando a pensare che sei proprio la donna per me” rise, “te ne accorgi solo ora?” chiesi ridendo, “no, ma non mi sarei mai aspettato che lo facessi così, qui davanti a tutti…” rispose socchiudendo gli occhi, “mi sottovaluti sicuramente” risposi baciandolo, “il primo” annunció il cameriere mettendoci i piatti davanti, “grazie” dissi staccandomi da Chris, “te ne approfitti perché hai un vestito che occupa sei posti” rispose ridendo, “non credo” alzai il sopracciglio e lui si abbassò velocemente, “che stai facendo?” chiesi ridendo, lo sentii spostare il vestito e le sue labbra lasciarono baci lungo la gamba, sentii i denti aggrapparsi alla giarrettiera, la sensazione di brivido tardó lasciarmi il corpo, quando si alzò la stringeva ancora fra i denti, “tu sei matto Evans” lo presi in giro togliendola dalla sua bocca, “avrei potuto fare di più” rispose compiaciuto, “e in tutto questo, tu sei eccitata, te lo leggo negli occhi… Mi vuoi, lo so” disse leccandosi le labbra, “Chris, ti prego…” ”stai serrando le gambe?” chiese mordendosi il labbro, “dai…” risposi sulle sue labbra, “dai cosa?” chiese posando la lingua lentamente sulle mie, “mi stai torturando” risposi, “ti chiederei di sposarmi altre mille volte” mi baciò con passione, “Chris, non stai mangiando…” borbottai, “sì mamma” rispose prendendo la forchetta, mangiammo ogni singola portata, finché non mi sentii scoppiare, “fra poco c’è la torta” Chris mi baciò la tempia sorridendo, i più giovani si alzarono per raggiungere la sala da ballo dove era stata allestita una festa vera e propria, Chris mi prese la mano portandomi al centro della pista, Give me Love di Ed Sheeran risuonó nella stanza mentre lui mi prendeva le mani delicatamente, guardandomi negli occhi, mi guidò in passi lenti, afferrandomi la vita con un braccio mi strinse a sé, posai la testa sul suo petto inebriandomi del suo profumo, e solo in quel momento mi resi conto di quanto mi sentivo vulnerabile se lui non era con me. Lo guardai negli occhi e lui sorrise, sentii la canzone sfumare, ed attaccó una canzone italiana, “e questa?” chiesi, “me l’ha consigliata mia madre, corrisponde a noi” rispose sorridendo, “I belong to you” annunció il titolo della canzone, “e tu la capisci?” chiesi ammirata, annuì con un sorriso dolce, quando attaccó la parte della donna sorrisi, “Anastacia” dissi meravigliata, “vincerò per te, le paure che io sento” sussurrò al mio orecchio, sentii un tuffo al cuore, “lampi nel silenzio siamo noi” stava traducendo le ultime strofe, “io ti appartengo e tu mi appartieni” sussurrai anche io rimanendo colpita dalla verità di quella canzone, “adesso io ti sento” rispose stringendomi di più, “io apparterró sempre a te” risposi dandogli un bacio leggero sulle labbra. “Posso?” mio padre prese la mia mano e Chris annuì, una canzone risuonó nella stanza, father and son. Mio padre mi prese il fianco facendomi ballare con lui, “non piangere papà” dissi guardandolo negli occhi, erano lucidissimi e rossi, come chi si sta tenendo da tanto, “è tutto così…” sentii la sua voce spezzarsi,”papà” lo abbracciai dimenticandomi che stavamo ballando, rimanemmo abbracciati mentre lui mi guidava in un ballo lento, alzai lo sguardo notando che anche Chris stava ballando con sua madre, India e Josh stavano cercando di non farsi vedere commossi, mentre mia madre stava parlando con i genitori di Maya, per il resto non riuscii a vedere molto di più. “Papà, posso…” Josh mi indicò e mio padre mi lasciò, non era da mio fratello ballare, tantomeno, o commuoversi, “posso avere un ballo con mia sorella?” chiese prendendomi la mano, sentii le lacrime farsi strada, annuii senza parlare, non ascoltai neanche più le canzoni che si susseguivano, o con chi stessi ballando. Chris ormai non sapevo neanche più dove fosse, la sala da ballo era piena di persone che si stringevano e ballavano, “Nicole” Maya mi afferró la mano mentre uscivo dalla pista, “Maya” sorrisi, “ti voglio bene” mi abbracciò forte, e lì sentii le lacrime scorrere, “anche io” risposi stringendola, “grazie per rendermi sempre partecipe della tua vita” sussurrò, “grazie a te che ci sei sempre” risposi, vidi il flash della macchina fotografica , ma non mi importó, stava andando tutto bene.
“Nicole… dove eri finita?” chiese Chris dopo molto tempo che lo stavo cercando, “io sono stata sempre qui” risposi sorridendo, “ti presento qualcuno, vieni” mi prese la mano portandomi dove era stato allestito un open bar e un buffet di dolci, “lui è Chris Pratt e lei Anna Faris” ci presentò, “lei è Nicole, penso che l’abbiate capito” Chris rise e anche loro due risero, “piacere” strinsi la mano a entrambi, “zia” Miles mi chiamò facendomi girare, “ei” risposi sorridendo, “ho fame e non trovo mamma e papà” disse triste, “vieni qui, prendiamo qualcosa e li cerchiamo” lo presi in braccio andando al tavolo dei dolci, “fragole e cioccolata fusa?” chiesi indicandolo, “mmh” annuì, Chris venne verso di me, “vieni da zio” lo prese in braccio, “potevo anche tenerlo io” risposi borbottando, “non puoi” rispose categorico, “che palle” riempii il piatto a Miles e cercai con lo sguardo nella sala, “non li vedo” dissi porgendo il piatto a Chris, “ci penso io” mi fece l’occhiolino, “ciao zia” Miles mosse la manina, “ciao” la mossi anche io, “ma allora ci sei ancora… Non ti vedevo più” Scarlett si avvicinò ridendo, “non ci sto capendo più niente” risi anche io, “India e Seb si stanno praticamente baciando per tutto quello che non hanno fatto prima” li indicò, “beati loro” bofonchiai, “e le mani di Sebastian sono ovunque su India” Josh sembrava irritato, “ribadisco il beati loro” risposi riempiendomi un bicchiere di acqua frizzante, “si può sapere perché non ti trovo?” Grace mi bussò la spalla, “e tu? Dov’eri?” chiesi ridendo, seconda fila in chiesa e tavolo con i genitori di Maya, “scusami, non ti ho proprio vista” la abbracciai, “congratulazioni tesoro” sorrise, “tuo marito?” chiesi cercandolo con lo sguardo, “sta parlando con il padre di Maya, persone deliziose” disse indicando un tavolo, li salutai con la mano, sentii due mani calde sui fianchi, “chi è” saltai, riconoscevo le mani di Chris e non erano le sue, “sono io” Dylan mi posò un bacio sulla guancia rimanendo con le mani sui miei fianchi, “ehm…” mi spostai in tempo, “portiamo gli ospiti di sopra? C’è la torta” Chris si avvicinò, “sì” risposi facendo ancora un passo avanti, non fu difficoltoso portarli tutti di sopra, soprattutto perché mio padre già aveva sparso la voce di salire. “Che hai?” chiese Chris girandomi verso di lui, mi sentivo dannatamente in colpa per non avergli detto di Dylan ma non volevo rovinare le cose, “niente” risposi pensierosa, “faccio finta di non essermi accorto che hai qualcosa” rispose leggendo il mio sguardo, “seriamente, niente” risposi, “Nicole, vedo tutto e ti conosco… non sono così scemo!” rispose prendendomi la mano,”quindi hai visto tutto” trassi le mie conclusioni, “ovviamente” rispose sorridendo, “perché sorridi?” chiesi guardandolo confusa, “perché non posso?” chiese guardandomi anche lui, “sì che puoi” lo baciai, lui lo fece diventare un bacio passionale, posai la mano sulla sua nuca, “se cado per le scale, non ridere” dissi tirando su il vestito, “Nicks, non preoccuparti di me” indico gli invitati fermi sulle ringhiere del piano di sopra, “non…”” non ti farò cadere, lo giuro” mi prese la mano tenendomi salda mentre salivamo, “se m…” sentii l’equilibrio vacillare, lui prontamente portò la mano sul fianco e mi tenne, facendolo sembrare solo un misero cambio di posizione, mi teneva salda, “grazie” sussurrai all’ultimo scalino, “dovere di marito” rise, “no… Non ridere…” lo guardai imbarazzata, “perché?” chiese aprendo la porta della stanza, mi fece passare, “perché sembra che non so camminare sui tacchi” risposi mettendomi vicino alla finestra, “ma non è vero, è solo che questo diadema pesa un quintale e il vestito mi stringe e mi fanno male le gambe… E…” “e va bene così, per me potevi sposarmi anche in pigiama, ma così sei perfetta, stringi i denti… Sono le nove di sera e fra poco torneremo a casa…” sussurrò al mio orecchio mentre gli invitati entravano nella stanza, “dove andiamo in luna di miele?” chiesi fissandolo, “eh…” si girò, “bene… Attenzione” l’amico di Chris fece spazio a un tavolo con una torta enorme sopra, a tre piani, e due sposi sopra. “il taglio della torta” ci porse un coltello. Posai la mano su quella di Chris, e tagliammo un pezzettino di torta. “Nicole, prendiamo un po’ d’aria nel frattempo?” chiese Chris facendomi uscire dal balcone, “sì” lo seguii e mi stupii che ci fosse spazio anche per gli invitati che ci seguirono, lui mi posò una mano sulla schiena e con l’altra indicava il cielo, “cosa?” chiesi curiosa, “guarda che bello” e mentre lo diceva il cielo ormai notturno si illuminó di mille colori, e dei fuochi d’artificio gli illuminarono il volto, “sei bellissimo” sussurrai al suo orecchio, “tu sei bellissima” rispose baciandomi.
Il resto della serata passò mangiando e ballando, fino alla consegna delle bomboniere, una statuina di cristallo che raffigurava due ragazzi su una panchina che si tenevano la mano, mentre per i testimoni e le nostre famiglie avevamo deciso di fare anche un’altra bomboniera in porcellana che raffigurava due mani intrecciate.
“Ed ora che ore sono?” chiese Chris parcheggiando sotto casa, “mezzanotte e mezza” risposi guardando il quadrante della macchina, “mmh… relativamente presto” rispose facendo il giro della macchina, mi aprì lo sportello facendomi scendere, “e… andiamo” chiuse lo sportello portandomi in ascensore stretta a lui, “siamo soli…” annunciò felice, “finalmente” aggiunsi baciandolo, uscimmo dall’ascensore dirigendoci verso la porta, “ferma qui” Chris prese le chiavi dalla tasca e aprì la porta, poi tornò indietro prendendomi in braccio, “ah, proprio all’antica” risi, “mi sembra ovvio” rispose chiudendo la porta con il piede. Mi mise giù in salone, vado in bagno, torno subito. Disse lasciandomi lì, sfruttai l’occasione per sfilarmi il vestito, e lo buttai a terra, tolsi il diadema sciogliendo l’acconciatura ed anche la collana la posai sul tavolino, rimasi con l’intimo e i tacchi, mi misi davanti la porta della camera da letto appoggiata allo stipite. “Wooh” Chris spalancò gli occhi, decisi di prendere iniziativa togliendogli la cravatta, aprii la camicia facendogliela scivolare via e poi sbottonai i pantaloni inginocchiandomi sotto di lui, “Nicole…” sussurrò guardandomi con desiderio, presi la sua cravatta e gliela porsi, “che…” si soffermó guardando i polsi che gli stavo porgendo,” ah, vuoi giocare” sussurrò, “sono tua” sussurrai con aria di sfida, “fai ciò che vuoi” proseguii mentre lui accettava, la strinse salda e mi girò attaccandomi al muro con le braccia in alto, “sei sicura?” chiese mentre con le mani mi accarezzava lentamente il corpo, “sì” risposi piegando il collo di lato per lasciare spazio ai suoi baci, “sbagli” con la mano scese fino all’estremità del mio inguine e con il piede mi spalancó le gambe, mi massaggió delicatamente per poi andare più giù, mi girò verso di lui e mi accarezzò lentamente le gambe, sganció il bustino dalle calze e mi sfiló la mutandina, alzai un piede per volta per toglierle, s’inginocchió lasciando baci lenti sulle gambe e si soffermó sulla coscia, salì ancora più lentamente fino ad arrivare in mezzo alle gambe, affindai le mani tra i suoi capelli, “Chris” ansimai, con una mano salì fino alla schiena sciogliendo il nodo di Maya, lo allargò fino a slegarlo completamente, tirandolo nel corridoio, tornò su, mi afferró le mani portandole sopra la mia testa e mi prese in braccio, portandomi in camera da letto, mi posò a pancia sotto, lo sentii spogliarsi del tutto e con presa delicata mi allargò di nuovo le gambe, lo sentii su di me, era così frustrante, entrò e sentii il senso di appagamento, “Chris” sussurrai, “ssh” mi baciò muovendosi, lo sentii uscire e poi afferrarmi per il fianco, mi girò velocemente mettendomi sopra di lui, sentii il fuoco dentro, si mise seduto sotto di me e mi guidò, era tutto così lento, ed intenso, il suo sguardo nel mio, “non ce la faccio più” sbottò girandomi di nuovo sotto di lui, mi sciolse il polsi e cominciò a muoversi ad andatura veloce, lo guardai negli occhi ed era più bello di tutte le altre volte, posai le mani sulla sua schiena e lui allungó le braccia vicino alla mia testa accarezzandomi i capelli, lo sguardo era caldo, mi baciò profondamente, come se fosse disperato e venimmo.
Mi spostai i capelli dal viso guardando il letto ormai sfatto, “io con te non ce la faccio” Chris mi guardò sbattendo le ciglia, “in che senso?” chiesi posando la testa sul suo petto, “che sei eccessivamente come vorrei… In tutto…” mi accarezzò il fianco con il dorso della mano, “Chris” lo guardai, “dimmi” rispose accarezzandomi i capelli, “come faremo con il bambino quando nascerà?” chiesi giocando con i suoi tatuaggi, “non ho capito la domanda” rispose, “io lavorerò e tu lavorerai… Come facciamo? E poi con i fan… E…” “vedremo Nicole, abbiamo sempre fatto le cose all’ultimo” disse fissandomi, “Chris il bambino non è un matrimonio organizzato due settimane prima” dissi incrociando le braccia, “dobbiamo litigare? Perché a me non va… Abbiamo nove mesi per organizzarci” “ma se…” “ti fidi di me? Andrà tutto bene…” “mi fido.” sussurrai mentre mi lasciava teneri baci sulle labbra, “sai, stavo pensando a dei nomi… e… mi piace anche Brandon se maschio e Charlotte se è femmina” mi guardò con uno sguardo strano, “vada per Charlotte ma, Brandon Nicole?” rise, “lo puoi accorciare chiamandolo Bran” “a questo punto spero sia una femmina” rise, “a te Nathan piace?” chiesi poco convinta, “no, e non mi piaceva neanche prima, ma a te sì.” rispose togliendomi una ciocca di capelli dal viso, “Oliver?” “neanche se mi pagano” rispose, “che nome piace a te?” chiesi mettendomi fra le sue gambe posando il busto sul suo, “dobbiamo sceglierlo così il nome? Perché credimi quando ce lo chiederà noi dovremo raccontare che eravamo nudi sul letto e tu stavi sopra di me” rise, “puoi omettere la parte che eravamo nudi e che stavo sopra di te… conosci le mezze verità?” chiesi ridendo, “mmmh, mmmh” posò una mano sul mio collo baciandomi, “mi domando chi mai possa resisterti” sussurrò mettendomi una mano sulla schiena, “a te” risposi accarezzandogli il viso, “io…” “baciami” sussurrai baciandolo, mi strinse forte.
“sai che mi sono resa conto di una cosa, prima quando ballavamo insieme” lui mi strinse al suo fianco ed io posai la testa sulla sua spalla, “cosa?” chiese curioso, “che per tutto il tempo che tu non sei stato con me, mi sono sentita vulnerabile, come se qualsiasi cosa avrebbe potuto farmi male” ammisi, “e invece?” chiese, “e invece se ci sei tu, io mi sento protetta, ma non fraintendermi, non che non voglia proteggermi da sola, ma sento che sono più forte perché se ci sei tu so che non permetto che mi capiti nulla” dissi guardandolo, “pensi che io permetterei che ti capiti qualcosa?” chiese accarezzandomi il viso, “no” risposi giocherellando con le unghie, “darei tutto per te” ammise, “dove andiamo in luna di miele?” chiesi guardandolo negli occhi, “lo vedrai” rispose sorridendo, “dai” sussurrai accarezzandogli l’addome, “non te lo dico” rispose fissando il vuoto, “ma per favore, dai papino” scherzai, “che sensazione strana” disse ridendo, “cosa?” chiesi posando il gomito sul cuscino e il viso sulla mano, “sentirmi chiamare papà o padre e sapere che è vero” disse ridendo, “già, fa strano anche a me” risposi togliendo le auto reggenti e sdraiandomi affianco a lui, “sei stanca?” chiese abbracciandomi, “un po’” risposi posando la testa sul suo petto, “ce la facciamo domani mattina la doccia” disse dandomi un bacio sulla fronte, “buonanotte” lo baciai, “buonanotte piccola” mi baciò.
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Abito da sposa:
https://shop.ca-bridalss.com/images/bridal-gowns/princess_wedding_dresses_040.jpg
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Note dell'autrice:
Perdonatemi il ritardo, ma tra lavoro e vari problemi con l'account sono stata bloccata. Chiedo scusa in ginocchio.
Sto già lavorando ai prossimi capitoli.
Stay Tuned.
To Be Continued.
Vi ringrazio come al solito della pazienza e del feedback che mi regalate. Immensamente grazie. Spero di non deludere mai. Baci e alla prossima.
  
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