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Autore: SarahDLawn    12/11/2017    1 recensioni
Tokyo, 2015.
Megara Scarlett, diciassettenne americana fredda e distaccata, si trasferisce in Giappone insieme ai genitori, con la speranza di vivere la sua nuova vita in tranquillità. Tranquillità rotta già il primo giorno nel nuovo liceo, a causa del presedente del consiglio studentesco, Akahiro Yamazaki.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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PROLOGO.


Si avvisano i signori passeggeri che siamo appena atterrati a Tokyo, sono le 19.30 e la temperatura esterna è di 21°C. 

Vi ringraziamo per aver viaggiato con noi”


«Tesoro, svegliati, siamo arrivati» disse una voce accanto a me. A fatica aprii gli occhi e vidi mia madre che mi sorrideva.

Mi alzai dal sedile e seguii lei e mio padre giù dall’aereo. Avevamo fatto più di 12 ore di volo e gli effetti del jet lag avevano già iniziato a farsi sentire.

Uscita dall’aeroporto, mi guardai attorno. Questa città sarebbe stata la nostra casa, d’ora in avanti. I miei genitori, infatti, avevano deciso di aprire una catena di alberghi in Giappone, lasciando quelli in America in mano ai miei fratelli maggiori. Andare con loro era stata una mia scelta: la vita americana non faceva per me.

«Maggie, il taxi è arrivato» la voce di mia madre mi distolse dai miei pensieri.

«Insomma mamma, quante volte ti devo dire che quel nomignolo non mi piace?» le dissi, mentre mi sedevo accanto a lei.

«Suvvia, è sempre più bello di quello intero».

 Il mio nome vero era Megara Scarlett ed era stato scelto da mio padre, mentre i nomi dei miei fratelli erano stati scelti da mia madre. Nonostante questa specie di accordo, a lei il mio nome non era mai piaciuto.

«A me piace» risposi, prima che l’auto si fermasse davanti a una casa enorme. 

Alzai un sopracciglio «Era proprio necessario prenderla così grande?».

«Beh sì, almeno avremo i nostri spazi» mi disse mio padre mentre scaricava le valigie.

«Guarda che siamo in tre, non in sei come in America».

Mio padre non rispose, si limitò semplicemente a fare un sorriso condiscendente.


Una volta entrata presi i miei bagagli e mi diressi al terzo e ultimo piano, che era la mia stanza. Avevo un intero piano a mia disposizione, questo mi aveva comunicato mia madre sprizzando allegria da tutti i pori. 

Sistemai velocemente la mia roba, perché volevo subito mettermi a letto a dormire. Il giorno dopo iniziava la scuola e volevo essere riposata. In Giappone, diversamente dagli stati occidentali, le scuole iniziano ad aprile e hanno anche regole più severe e rigide.


Nonostante ciò, mi sentivo fremere dalla voglia di iniziare.




Angolo autrice:
Salve a tutti,
Questa è la prima storia originale che decido di pubblicare sia qui sia su un altro sito (di cui non se sono autorizzata a nominare), perciò mi sento piuttosto nervosa a riguardo. I primi due capitoli sono già scritti e li pubblicherò entrambi divisi in due parti. La prima parte del primo credo di metterla in giornata o al massimo domani, perciò mi "risentirete" presto. 
Detto questo, fatemi sapere se il prologo stuzzica la vostra curiosità.

A presto,
Sarah D. Lawn

 
   
 
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