Serie TV > Teen Wolf
Ricorda la storia  |      
Autore: DolceCantoDellaNotte    14/11/2017    4 recensioni
Dalla finestra in camera sua, Stiles non vede nessuno, eppure era convinto ci fosse qualcuno in giardino.
Sulla neve non ci sono impronte umane, solo quelle di un cane.
O di un lupo.
Genere: Fluff, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ciao a tutt*
sono DolceCantoDellaNotte ed è la prima volta che scrivo in questo fandom (nonostante sia uno dei miei preferiti).
Ho parecchie OS già scritte e pronte per essere pubblicate e…spero vivamente vi diano le stesse sensazioni, o anche di più, che hanno dato a me nello scriverle! ^-^
I prompt arrivano dall’event di Halloween sul gruppo di WAOP su facebook.
I personaggi non mi appartengono e non scrivo a scopo di lucro, tutt’altro: scrivo per liberare la mia fantasia e soprattutto sfogare la mia testolina malata xD.
Vi auguro una buona lettura!

PROMPT: Teen wolf, Sterek: Dalla finestra in camera sua, Stiles non vede nessuno, eppure era convinto ci fosse qualcuno in giardino. Sulla neve non ci sono impronte umane, solo quelle di un cane. O di un lupo.

 
                  TRAK OF A MATE

Era una notte invernale fredda e silenziosa.
La neve ricopriva praticamente tutto.
Candida, morbida.
Stiles, com'era solito fare, si era preparato una dose abbondante di Cioccolata calda; aveva acceso il camino che aveva in Sala e si era messo a vedere una serie tv che passavano su Top Crime.
Adorava le serate di quel tipo,
Suo padre al lavoro, la casa libera, l'università in pausa per le vacanze invernali,
il rumore rincuorante del fuoco scoppiettante, il telefilm di sottofondo, la neve all'esterno.

Erano da poco passate le dieci quando,
Durante la pausa tra un episodio e l'altro, abbassò il volume e si indirizzò verso la cucina con l'unico obiettivo di riempire (per quella che sarebbe stata la terza volta di fila) la propria tazza.
Era esattamente a metà strada, quando udì un rumore proveniente dall'esterno.
D'istinto si bloccò e tese le orecchie, pronto a captare qualsiasi suono o rumore ci potesse essere da li a poco.
Non udì nulla quindi, rilassandosi e scuotendo la testa leggermente, arrivò in cucina dove appoggiò la tazza sul piano da lavoro.
La riempì e la mise nel microonde.
Ormai era tiepida e lui la preferiva bella calda, quasi bollente.
Azionò l'elettrodomestico, mettendo il timer sui due minuti e si avviò in camera sua.
Iniziava ad aver sonno, sicuramente si sarebbe addormentato a metà del nuovo episodio ma poco gli importava.
Se aveva una coperta per non patire il calo di temperatura che sarebbe arrivato in tarda nottata, avrebbe potuto rilassarsi davanti alla televisione ancora per un po'.

Aprì la porta di camera ed andò diretto all'armadio situato sulla parete opposta.
Solitamente aveva parecchie coperte per tenersi al caldo, freddoloso com'era!
Cercò a destra e a manca per due minuti buoni, alla fine dei quali il 'ting' che annunciava che la cioccolata era pronta, riecheggiò nell'abitazione.
Stiles si avventò sulla prima coperta che trovò, chiuse l'armadio e stava per uscire dalla camera quando un rumore molto simile al precedente, lo fece fermare.
Aspettò un attimo e quella volta il rumore si ripropose.
Era come un guaito ma era talmente gutturale da sembrare strozzato.
Un' ombra, furtiva e veloce, passò indisturbata da una parte all'altra del giardino.
Stiles non la vide, ma la percepì forte e chiaro.
"Cos..." si ritrovò a formulare, esattamente poco prima di riudire quel verso e captare con la coda dell'occhio l'ombra.
Immediatamente, si precipitò alla finestra ma non vede nessuno, eppure era convinto ci fosse qualcuno in giardino.
Ad un tratto, qualcosa catturò la sua attenzione.
Qualcosa che non c'era poco tempo prima e che non doveva assolutamente esserci neanche in quel momento.
Sulla neve non c'erano impronte umane, solo quelle di un cane; o meglio, di un lupo.
Sconvolto e con una strana sensazione che scese lungo la sua spina dorsale, il ragazzo afferrò la sua mazza da baseball e il suo giubbino; dopodiché si fiondò giù dalla scala, fermandosi solo per mettere gli stivali doposci.
Si bloccò per una frazione di secondo davanti alla porta d'ingresso, prendendo così un profondo respiro.
Afferrò con una mano la maniglia, mentre con l'altra strinse ancora di più l'arma bianca che brandiva in mano.
Se qualcosa era entrata nel suo giardino con l'intento di cacciare bé, lui sicuramente non sarebbe stato una preda facile.

Uscì di corsa, chiudendosi la porta alle spalle; ritrovandosi così in mezzo alla semi-oscurità, il silenzio ed il freddo che lo avvolgevano come coperte.
Iniziò a voltarsi a destra e sinistra, scrutando attentamente il terreno attorno.
La mazza impugnata pronta ad attaccare al bisogno,
i nervi tesi,
il fiato corto smorzato da quella leggera ansia mista a tensione per via del momento.
Chiuse impercettibilmente gli occhi, facendo un ampio e profondo respiro.
Li riaprì contemporaneamente al rieccheggiare del rumore di alcuni rami secchi che venivano spezzati.
Il suono proveniva da dietro la sua schiena, quindi tutto ciò che doveva fare sarebbe stato voltarsi e prepararsi all'attacco imminente.
Stiles, stava girandosi con cautela quando, all'improvviso un ombra nera come la notte balzò fuori dai cespugli e gli si gettò addosso.
Il ragazzo non ebbe il tempo di reagire che si ritrovò supino con un enorme peso che gli schiacciava il petto.


Preso dal panico, il castano strinse gli occhi e cercò di rallentare il proprio battito; doveva calmarsi o quell' essere l'avrebbe percepita, la sua paura.
Volse lo sguardo, allontanando il proprio viso da dove doveva esserci la bocca dell'animale.
Un fremito lo percorse dalla testa ai piedi e, conscio di essere in trappola( la mazza era a parecchia distanza da lui!) aspettò impaurito la mossa successiva della creatura.
Aspettò.
Aspettò ancora, trattenendo il respiro.
Aspettò ad occhi chiusi.
Aspettò fino a quando, qualche tempo dopo, qualcosa di umido e caldo non prese a bagnargli la faccia.
Un mix tra Pino e lavanda gli invase le narici.
"Ma che diav..." sbottò Stiles, ritrovando la forza ed il coraggio di riaprire gli occhi.
Ciò che non si aspettò di trovarsi davanti era Derek in forma lupina, sopra di lui, scodinzolante e intento a leccargli tutta la faccia, divertito.
"Derek! Ma che diavolo???" Sbuffò lui, cercando di rialzarsi ed ottenendo solo il supporto sui propri gomiti.
Il lupo nero difronte a lui, per tutta risposta si spostò indietro lasciando così abbastanza spazio per permettere al ragazzo di mettersi seduto.
"Ehi...che ci fai qui?" Sorrise Stiles, portando una mano per accarezzare dietro le orecchie il suo compagno.
L'alpha per tutta risposta, avanzò fino a quando non arrivò ad una distanza tale da fargli permettere di appoggiare il muso a metà fra l'incavo del collo e la spalla del partner.
Il muso puntato sul segno del legame che gli legava.
Un profondo respiro e un odore di marmellata, biscotti e casa invase le narici del lupo che, in risposta, liberò un suono gutturale di apprezzamento.
"Ahahaha...capito! Afferrato il concetto Ahahah tranquillo!" Rise Stiles in modo cristallino.
"Mi sei mancato anche tu!" Finì, accarezzandolo e dandogli un dolce bacio sulla testa, esattamente nello spazio a metà fra le due orecchie.
Un altro verso di gioia e apprezzamento uscì dal lupo che, istintivamente, si spinse ancora più vicino all'umano.
"Hey, che ne dici di tornare sotto sembianze umane e di entrare in casa?
Qua si congela ed io non sono ancora provvisto di pelliccia!" Scherzò il ragazzo, rialzandosi ed incamminandosi verso casa; esattamente poco prima di indirizzarsi verso dove era caduta la mazza da baseball poco tempo prima.
Il tutto sotto uno sguardo attento e vigile del proprio compagno.
"Anche perché ho fatto della cioccolata calda IN PIÙ.
Quindi se ti va: Divano, Cioccolata e fuoco nel camino.
Come ti sembra?" Chiese con aria raggiante e speranzosa Stiles.

Conosceva fin troppo bene il suo Alpha.
Nonostante si ostinasse a mostrare il lato da Duro, sotto sotto era un tenerone che adorava quei piccoli momenti fra di loro: dove c'erano solo coccole e tenerezza.
Per tutta risposta, il lupo mutò il suo aspetto riprendendo così la sua forma umana.
Derek sorrise, in quel modo raro e genuino che aveva fatto innamorare il più giovane, ormai cinque anni prima.
"Ok, questa è una risposta affermativa, giusto?" Chiese per conferma, fissando il compagno negli occhi azzurro-acqua.
"Assolutamente" rispose il maggiore, circondando con le mani il viso del compagno ed adagiando un bacio pieno di dolcezza sulla fronte di quest'ultimo.
 
  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Teen Wolf / Vai alla pagina dell'autore: DolceCantoDellaNotte