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Autore: DolceCantoDellaNotte    14/11/2017    1 recensioni
Il loro é e sará sempre un amore impossibile, rigettato da cielo e terra.
Genere: Angst, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate, Violenza | Contesto: Nel futuro
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 SPOILER 12ESIMA STAGIONE!

PROMPT: Destiel, angst: il loro é e sará sempre un amore impossibile, rigettato da cielo e terra
EVENT: Settimana di fine settembre
GRUPPO: We Are Out of Prompt

 
FORBIDDEN LOVE


Che succede?
Sono morto?
Ma...com'é successo?
Aspetta...ora ricordo: la seconda dimensione, Lucifer...eppure io gli avevo, oh.
Oh.
É lui che ha ucciso me, non il contrario.
Che stupido, ci credevo fine in fondo a questa assurda crociata.
Ma ora? Non ho più nulla, non ho avuto neanche il mio momento di riscatto.
Tutti quei casini che ho causato negli anni.
Soprattutto ai Winchester, oltre modo a Dean.

Dean, quell'umano straordinario che con il tempo si è fatto sempre più spazio verso il centro della mia Grazia.
Ogni insegnamento, ogni pezzetto di fiducia che ha riposto in me, tutte le chance date e non meritate...che mi hanno fatto innamorare di lui sempre di più.
Ed Io, povero illuso sono morto senza far nulla.
Sono morto da codardo, non da eroe.
Eppure Dean è qui!
Accanto a me, a fissarmi...perché? Perché Dean?
C'è qualcosa però che non mi convince.
Questa morte, non sa di morte.
Probabilmente sono solo troppo impaurito per pensare lucidamente, forse...forse...
 
■□■
 
Sono passati cinque mesi, eppure non ho cessato la mia esistenza.
Non sono svanito, non sono morto, ma non sono neanche vivo.
Uno spirito senza meta, un essere incompleto.
Ecco cosa sono.
Eppure quella connessione, c'è ancora.
Viva e pulsante.
Dean.
Il legame con lui è tutto ciò che sento.
Sarò impazzito?
O veramente questa congiunzione è ancora così forte da superare tutto?
Vorrei che Dean potesse vedermi, sentirmi...
Vorrei tanto che sapesse che sto ancora vegliando su di lui, giorno e notte.
 
■□■

Altri due mesi sono volati.
Eppure, Dean non so cosa sia ma...ho bisogno di starti accanto ancora più di prima.
Probabilmente è colpa di questa stupida convinzione che così facendo, sarai più al sicuro; che così magari in un futuro non troppo distante...riusciremo a stare insieme, di nuovo.
Perché Dean, io non sono morto.
No, ora lo so...ma è come se per te non esistessi più.
Sono vapore, sono etereo al contempo però sono reale, fisico, in carne ed ossa.
È come se ci fosse una barriera tra noi.
Sono fermo a mezz'aria.
Ho smesso di cadere, ma non posso neanche rispiccare il volo.
Esattamente a metà.

Come puoi non sentirmi Dean?
Come puoi non avere più fede nel nostro legame?
Eppure, ti ho dato prova e... ed il tempo ti ha fatto capire esattamente come sia fatto d'adamanto questo nostro legame.
Dean...per favore, ti prego...anche solo un attimo...ritorna a vedermi.
Ritorna a credere in me, ritorna a sperare. Per noi.
Son qui. Per te.
Cielo e terra ci sono contro, lo so.
Ciò che ti ho detto in quel capanno, ciò che sento nei tuoi confronti è visto come una blasfemia ai piani alti...così come in terra.
E lo Sai, ne sei cosciente.
Ma come può, una cosa pura come l'Amore incondizionato essere ritenuto blasfemo?
Cosa vieta a due esseri provenienti da realtà diverse...di stare assieme?
Perché non possiamo vivere la nostra vita uno accanto all'altro?
Cosa c'è di sbagliato nella nostra relazione?
■□■


Dean, inizio ad aver paura...c'è qualcosa che mi segue.
C'è qualcosa che mi sta dando la caccia.
Sono in balia dell'ignoto.
Ho paura, non so cosa accadrà.
Dean, ho freddo.
Dopo sette mesi di prigionia, inizio ad aver freddo.
È normale?
Dean...quello che sento è normale?
 
■□■

É l'ottavo giorno dell'ottavo mese.
Mi chiami.
Non ci posso credere, questo é il regalo più bello che potessi avere.
Dean, tu stai pregando.
Sei inginocchiato con mani giunte verso la finestra del motel.
Capo chino, corpo appoggiato al letto, occhi chiusi.
Ti sento, la gioia immensa che provo é indescrivibile.
"Cas, so che sei da qualche parte.
Mi rifiuto di credere che tu sia morto.
Non posso... non posso aver perso anche te, soprattutto te.
Ho bisogno di un miracolo.
Ho bisogno di parlarti.
Devo dirti delle cose di cui non ho mai avuto il tempo di spiegare.
Il coraggio di ammettere.
Ho paura, ok?
Ma tu non ci sei e, per qualche arcano motivo mi sento vulnerabile.
Mi sento solo...ma chi al mio posto non ne avrebbe?
Cas, ho bisogno di te.
E ne ho bisogno qui ed ora."
É un attimo, alzi la testa, e ti blocchi.

Io sono in lacrime, ormai un freddo perenne che mi congela da ormai settimane.
Ho un bisogno viscerale di abbracciarti, di starti più vicino che così.
Vorrei poterti sorridere.
Ma sono devastato dalla coscienza che, in nessun caso tu riuscirai a vedermi.
C'é una forza negativa che si contrappone a noi, la sento.
Fa male.
Calde lacrime rigarono il mio viso.
Il dolore al petto é straziante.
Sono pronto ad allontanarmi, ma una parola mi blocca.

Tu, Dean Winchester hai bloccato sul posto un angelo del Signore.
Quanto darei per poterti far vedere te stesso attraverso i miei occhi...capiresti quanto speciale sei!
"C-Cas?" Chiedi incerto.
Il mio volto si alza di scatto.
Ti fisso negli occhi.
"D-Dean?" Tento.
Sono timoroso che sia tutto parte di uno scherzo del destino,
un momento storpiato dalla mia mente malata per via di questa tua assenza incolmabile e dolorosa.
É così anche per te, giusto?
Ti fa un male assurdo...ma non vuoi lasciarti aiutare od andare.
Ormai ti conosco fin troppo bene.
Non dici nulla.
Silenziosamente e con occhi sgranati ricchi di speranza e al contempo timore,
ti avvicini e ti posizioni davanti a me, a qualche centimetro di distanza.
Allunghi la tua mano e...é come se afferrassi un telo invisibile, una pellicola isolante.
Non appena tiri verso il basso...gli occhi ti si arrossiscono e per qualche motivo a me non molto chiaro, diventano carichi di lacrime.

Che sia felicità nel vedermi?
Preoccupazione?
"CAS?! Sei... sei... vivo...??" Chiedi.
"Si... Dean..." inizio io.
"Ti vedo. Cas, ti vedo!" Esclami con la voce carica di emozione.
Mi abbracci di slancio, il tuo viso posizionato tra il mio collo e la mia spalla.
Piccoli singhiozzi ed un leggero tremore ti percuotono il corpo.
Finalmente ti sei lasciato andare.
Ti abbraccio a mia volta.
Calde lacrime sgorgano indisturbate.
Padre, quanto mi é mancato questo tipo di contatto!
Mi allontani di poco, una leggera distanza da noi che può  significare innumerevoli scenari.
Ho seriamente paura.
Davvero.
Flussi di pensieri affiorano nella mia mente, per essere fermati dalla tua voce poco dopo:
"Ho creduto che eri morto.
Morto, Cas!
Ho visto Lucifer pugnalarti, ho visto l'angel blade...
Ma poi un attimo sei sparito.
Nel nulla.
È non saresti mai tornato...ne ero certo.
Ed io...Cas, voglio che tu sappia che...riguardo la cosa nel fienile...
Io....vale lo stesso anche per me."
Credo di star sognando.
Un mix di gioia, speranza e leggerezza si sono impossessati del mio corpo.
Eppure, li fermo.
E Se, e se sto davvero sognando?
E se tutto questo é un'allucinazione?
Un gioco meschino creato dalla mia mente?

Una mano calda mi riporta al presente.
É una carezza sulla mia guancia, delicata ma decisa.
Sei tu.
"Cas, so a cosa stai pensando...ma non è così." Dici avvicinandoti un po' di più.
La tua mano fissa sul mio viso, istintivamente vengo incontro ad essa; sospiro.
"Cas....io ti vedo" mi dissi fissandomi negli occhi.
" Ti ho sempre visto...sempre ti vedrò.
Siamo reali, ciò che c'è tra noi lo è.
Non importa se cielo e terra saranno contro.
Ti voglio qui, ho bisogno di te qui: umano od angelo, maledetto o no.
Non osare più lasciarmi così!
Hai capito?!"
Finisci con un abbraccio ancora più stretto di prima.
Il tuo viso di nuovo al suo posto.
Dei sussurri si susseguono, alcuni indistinti altri molto più chiari, mormorii spezzati:
"Cas..." "...io non posso..." "...ti prego...non di nuovo...per favore...per favore..." "Cas... .io, io ti...io ti....".
Vederti così, spezzato e tremante...mi stringe il cuore.
Questa volta mi stacco io.
Ti prendo il viso tra le mani, ti asciugo le lacrime perdendomi  in quei prati d'Irlanda che sono i tuoi occhi.
"Dean, non importa cosa accadrà in futuro o chi avremo contro.
Tu e Sam siete e sarete sempre la mia famiglia.
Lotterò sempre per voi.
Ti starò sempre a fianco.
Sempre."
"Cas...per favore, fermati!
Fermati...ora....per sempre..."
I tuoi occhi, occhi terrorizzati che perforano la mia Grazia.
"Va Bene Dean...lo sai che rimango.
Lo sai che trovo sempre un modo per tornare da voi, da te.
Ti amo Dean, l’ho già detto una volta...lo ripeterò altre innumerevoli volte ancora."
"Non lasciarmi Cas, ti prego" sussurri.
"Mai Dean, mai!" Rispondo io con un filo di voce.
In un attimo, le tue labbra sono sulle mie.
Chiudo gli occhi con l'intento di memorizzare tutto di questo momento così prezioso.
Il tuo calore così  vicino,
il tuo odore di menta, whisky e motori.
Il tuo sapore unito a quello delle lacrime.
É un bacio dolce e ricco di significato.
Vuol dire "ci sono", "ti amo", " non lasciarmi", "grazie", "ti proteggerò" ed altri infinite parole non dette.
Mi stringi a te, ed io mi sento come un bambino che trova rifugio tra le braccia del padre.
Un rifugio che sa di casa, di sicurezza ed amore.
Perché tu lo eri, lo sei e lo sarai  sempre per me.
Apro gli occhi lentamente, sulle labbra appare un dolce sorriso, la sensazione ormai fantasma delle tue labbra ma l'emozione ancora viva.

É un attimo.
Gli occhi che avevo di fronte non sono più verdi ma rossi.
Rosso sangue, rosso morte.
Non sono gli occhi di Dean quelli.
Una ventata nauseabonda mi colpisce in pieno.
Non é l'odore di Dean, ma di vomito, sudore, sangue, carne putrida e zolfo.
La realtà mi colpisce all'improvviso:
Sono da qualche parte dove le stanze son parecchio calde,
L'aria asfissiante ed umida,
Le mie braccia duolono,
Le mie ali sono bloccate da chiodi e ganci nella stessa posizione delle ali degli insetti che vengono messi in vetrine per i corsi di scienze e biologia.
Il mio dorso brucia.
Il mio petto é una tela intricata di tagli, lividi e pelle scuoiata.
Mi sento come se fossi in un forno.
Puro terrore s'impossessa di me.

"Bentornato fratellino!
Sai, iniziavo a domandarmi quando avresti ripreso conoscenza."
"Lucifer? Ma tu...i Winchester ti hanno intrappolato nella seconda dimensione...non puoi...come...no, no, non può essere" l'idea di essere all'inferno con il fratello abusivo é tutto fuor ché  calmante.
"Interessante vero, come possono essere ingannati gli esseri umani?
Bastano due cloni e...puff...il gioco è fatto" sorride il caduto mellifluo.
"No....non...non puoi essere così potente...non...non" nuove lacrime rigano il mio viso.
Le labbra screpolate limitano la mia parlata.
La gola secca raschia come carta vetrata.
"Allora, Cassy....che ne dici di divertirci un po'  come quando eravamo piccoli, nell'attesa che Sam ritrovi i suoi poteri e Dean ritorni al suo posto?
E poi sai...i peccatori di cuore hanno sempre un posto privilegiato quaggiù!" Una risata gelida e meschina riecheggia tutto intorno.
Con sguardo truce fisso mio fratello, il mio carceriere e boia.

Che cosa sta dicendo?
Che centra tutto questo con...
Una realizzazione  arriva immediata quando una figura usce dall'ombra e, con ghigno famelico e sadico commenta "Ohhh...Lucifer, non vedo l'ora che il mio animaletto preferito torni a casa!"
La figura si volta per fissarmi, sangue e grazia mi si congelano istantaneamente.
Alastair è  davanti a me, più vivo che mai.
"Ho parecchi modi per passare il tempo, sai Castiel?
...sarà divertente aggiungere un nuovo gioco per le mie lezioni, credo che i miei allievi apprezzeranno parecchio l'opportunità di testare quanto tempo s'impiega per sentirti pregare per una morte veloce e puoi star certo uccellino, che tutto questo sarà più che reale."
 
  
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