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Autore: DolceCantoDellaNotte    15/11/2017    0 recensioni
Un thé tra Signore...o forse qualcosa di più?
Genere: Azione, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: John Watson, Mary Morstan, Molly Hooper
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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PROMPT: Molly&Mary: un the tra Signore...o forse qualcosa di più
CONTEST: Event di fine Settembre
GRUPPO: WAOP, su Facebook
TEA TIME

A: JOHN W.
'BK's ORA' SH

A:SHERLOCK
'GRAZIE! MARY E MOLLY CONTINUANO A PARLARE DI GATTINI E SHOPPING DA FARE...CORRO! JW'


"Se né andato?" Chiese Molly ridacchiando.
"Oh si, ora si!
Finalmente...non ci speravo più!" Rispose Mary ridendo ed alzandosi dal proprio posto per posare entrambe le tazze del the nel lavabo.
"Pronta?" Chiese voltandosi verso Molly.
Un gancio colpì in pieno volto Mary, facendola sbilanciare all'indietro.
Sconvolta, tentò di ritornare in posizione ma, un gancio dritto nello stomaco la fece cadere a bocconi per terra.
In un attimo, Molly era sopra di lei.
Gambe ben chiuse  ai lati, mani sul collo e pressione che aumentava.

Fu un attimo, Mary ruppe la presa ferrea e con una mossa scaraventò dalla parte opposta della cucina l'amica.
L'ex assassina, non perse tempo e con scatto felino afferrò il coltello da cucina che era vicino al piano cottura.
Nel mentre che Molly si rialzava barcollando, Mary fece il giro della  penisola e si avviò verso la sala.
Occhi puntati sulla patologa, coltello alzato e stretto in pugno.

Molly avanzò verso Mary, posizione di guardi con braccia alzate e pugni chiusi all'altezza del viso.
Girarono in tondo per qualche secondo, dopodiché Mary attaccò mirandole il viso.
Presa alla sprovvista, Molly si sbilanciò e cadde all'indietro.
L'aria che aveva nei polmoni, improvvisamente assente.
La schiena duoleva.
La testa pulsava.
Il panico prevalse.

Mary avanzava imperterrita, coltello puntato verso la mora.
Molly cercò di arretrare ma i movimenti erano più lenti.
I riflessi più frenati.
Tentò di calciare.
Invano.
L'ex combattente l'aveva bloccata ed ora la stava sovrastando.
Una mano fissa nei capelli,
Per tenerla ferma.
Il coltello premuto contro la gola.
La pressione che aumentava via via sempre di più, l'inclinazione che si elevava e diventava precisa per un taglio netto e mortale.
D'istinto la patologa chiuse gli occhi aspettando il momento cruciale.

Ad un tratto, la lama svanì così come il peso sopra di lei.
Lentamente aprì gli occhi, Mary era di fronte a lei.
Una mano appoggiata sul mobile accanto a loro, l'altra appoggiata sul fianco.
Un sorriso genuino sulle labbra.
"Non male per essere solo la seconda lezione" disse lei "il gancio iniziale non me lo aspettavo proprio e, anche la correttezza dei movimenti era davvero molto buona!
Unica cosa, non andare nel panico se ti portano a terra o ti prendono alla sprovvista.
Usa quel cambio di scenario a tuo vantaggio...sempre!
E mai chiudere gli occhi, devi saper controllare e memorizzare ogni cosa che essa appaia insignificante oppure no.
Molly?....ehi, sei tra noi?" Chiese ad un tratto preoccupata.
"Molly??" Chiamò ancora Mary, accovacciandosi a fianco all'amica e scuotendola leggermente per le spalle.
"MOLLY!" sbottò.
" Io...scusami!" Fece la mora riprendendosi, mettendosi a sedere e prendendo la testa fra le mani.
" Non hai nulla di cui scusarti, ma ti avevo avvisato già l'altra volta: un combattimento così realistico non va bene.
Sei ancora alle prime armi e il controllo delle emozioni è fin troppo basico.
Uno scontro come questo, si può fare tra qualche mese...non dopo due lezioni.
La scarica di adrenalina ed il mix emotivi che si provano sono troppo forti ed elevati, sopratutto per una persona emotiva ed empatica come te!" Spiegò con calma la bionda.

" Io credevo che sarei...scusami...ho sopravvalutato troppo le mie capacità e sottovalutato la tua bravura..." rispose mortificata Molly.
"Ehi, no...Molly guardami!" Disse Mary appoggiandole una mano sul ginocchio "Sei andata bene, sul serio.
Non devi sminuirti troppo ne sottovalutare le capacità che hai.
Ci siamo allenate tre giorni fa per due ore, ed oggi abbiamo fatto neanche mezz'ora...non pretenderei mai di vedere un livello avanzato in questo momento.
Sarebbe a dir poco utopistico.
Quello che importa a me, e che deve essere il tuo obiettivo primario è il saperti difendere da una possibile minaccia: che essa sia a mani nude, con una pistola, un coltello od un'arma improvvisata.
Non voglio che ti trovino impreparata.
Capisci?" Sorrise lei.
"Capisco, anzi...grazie!
Apprezzo sinceramente la tua pazienza e la tua voglia di aiutarmi ad essere pronta per un futuro scenario apocalittico." Cercò di scherzare Molly "Ma...Mary, posso togliermi una curiosità?" Chiese incerta la patologa.
"Certo, dimmi!" Incoraggiò l'amica.
"Come mai non vuoi che John, Sherlock e gli altri lo sappiano di questi nostri allenamenti clandestini?" Chiese visibilmente curiosa l'anatomo patologa.
"Perché, Regola numero 1: meno gente sa, meglio è!
Quindi, più tempo riusciamo a tenere un basso profilo, più sicurezza abbiamo di essere sottovalutate dai nemici...ed è quello che serve di più!
Ed ora in piedi, rivediamo un po' di mosse di Krav Maga e dopo ti faccio imparare a tenere in mano un coltello" Spiegò facendole l'occhiolino.
"Sono Pronta!" Rispose Molly rialzandosi, Con un sorriso sulle labbra e la determinazione negli occhi.
 
  
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