Prima del salto.
“Buttati
dalla terrazza sul tetto”.
Le
carpe avevano tentato di mangiare la carta dei quaderni di Izuku,
ma non era buona come briciole di pane. I suoi sogni (r)esistevano ancora in
forma di ideogrammi, ma più come determinazione: gli occhi potevano essere
lucidi, ma la ragione era ancor più lucida.
Le storie degli eroi hanno trascorsi più drammatici, un’istigazione al suicidio
è cosa vana: la sua pelle non è carta, la speranza non è inchiostro, vive
nell'iperuranio al di sopra di ogni crudele realtà.
Un giorno salterà da una terrazza, sì, per volare incontro a una vita da
salvare.
La perfect drabble è
ispirata al primo capitolo del manga: rileggendolo mi ha ispirata una profonda
tristezza, ma di quelle positive, che non diventano pensieri deprimenti, ma si
traducono in possibilità e speranze.
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