16/11/2017
0 recensioniLo spadaccino rivolse la sua attenzione alla streghetta.
Aisha: Ti va di frequentarci?
...
Dopo quelle poche parole dirette e concise seguì qualche momento di silenzio.
Elsword era stupido si, ma sapeva bene cosa intendesse dire con "frequentarci". Il tempo di cui aveva bisogno era per metabolizzare proprio quel concetto; il fatto che proprio in quel momento, senza preavviso, avesse fatto una sparata del genere.
E' vero, in fondo non ha tutti i torti; sono passati diversi anni da quando si sono incontrati la prima volta per cercare l'eldrit, ne hanno passate di cotte e di crude, hanno riso e scherzato, sempre insieme. Non sono più cane e gatto come all'inizio perché, dopotutto, quando si passa molto tempo con qualcuno si sviluppa anche una maggiore confidenza, e cose come grattarsi il sedere non le creano più disagio. Ma nonostante questo, per assurdo, non si era ancora interessato a lei come ragazza. Però finora il rapporto tra loro due era più come fratello e sorella.
Come avrebbe potuto rispondere alla richiesta della streghetta? E in base a questa, cosa sarebbe successo al loro rapporto di amicizia?
Lo spadaccino era sommerso da questi pensieri, e più tempo passava, maggiore era anche la tensione nell'aria.
Elsword: Cosa vorresti dire con "frequentarci"? - chiese facendo finta di non aver capito per avere una conferma.
Inaspettatamente non reagì male, anzi sembrava proprio che si aspettasse qualcosa del genere.
Aisha: Intendo dire se ti va di passare più tempo insieme, per conoscerci meglio..
Elsword: Perché? Non ci conosciamo ancora? - chiese pulendosi l'interno dell'orecchio con il dito indice.
Aisha: Non in quel senso - rispose con una smorfia di disgusto - voglio dire per fare ancora più cose in mia compagnia, divertirci, condividere più momenti e...
... ...
stare insieme.
La ragazza era visibilmente rossa in viso per l'imbarazzo, e un poco anche Elsword che sembrava aver capito. Entrambi guardarono verso il basso per evitare di vedersi in faccia.
Non aveva ancora finito di parlare: alzò la testa e raccolse nuovamente il coraggio, risoluta nel voler continuare e concludere.
Aisha: Il punto è che tu mi piaci, Elsword. Anche quando il nostro gruppo si scioglierà e prenderemo tutti strade diverse, io vorrei continuare a stare con te.
In quel momento stava vedendo Aisha sotto una luce diversa: occhi e capelli viola, pelle liscia e chiara, seno non troppo sviluppato ma che le donava. Il vestito da void princess che indossa solitamente faceva risaltare il suo fisico nei punti giusti. Insomma, era proprio carina!
Lei aveva raccolto tutto il suo coraggio per dichiararsi, abbattendo la vergogna e qualsiasi altra parete tra di loro.
Il cuore dello spadaccino aveva saltato un battito.
Come ho potuto..
Elsword: Chiuderesti un secondo gli occhi?
Aisha: C-certo! - rispose perplessa.
Dopo che chiuse gli occhi, successe in un momento..
... si sentì stretta in un abbraccio e baciata sulle labbra.
Come ho potuto non capirlo prima?
Le lacrime di lui scorrevano sul viso per poi mescolarsi nelle lacrime di lei.
La mia vita ti appartiene, Aisha.
Ti prometto che ci sarò sempre per te e che ti proteggerò a qualsiasi costo.
Ti prometto che ci sarò sempre per te e che ti proteggerò a qualsiasi costo.