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Autore: kennylove89    18/11/2017    1 recensioni
"Dici? Cosa dovrebbe mangiare?"
"Latte? Pappette? Non lo so, dovremmo guardare nella borsa che ha lasciato tua cugina"
"Potresti allattarlo tu"
Jasmine si girò accigliata a quell'affermazione, lo guardò cercando di capire se stesse scherzando o fosse serio.
"Ma sei coglione?"
"Perchè? Le tette ce le hai e anche piuttosto gro-"
"Jungkook!" urlò bloccando qualsiasi altra cosa avesse voluto dire. Non riuscì però a trattenere una risata alla visione dell'espressione del moro. La stava prendendo in giro, era ovvio, lo capiva dal labbro intrappolato fra i denti, intento a trattenere una risata.
"Non posso dire che hai delle tette belle?" la provocò, questa volta lasciandola senza parole.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jeon Jeongguk/ Jungkook, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Baby sitter



Jasmine aprì gli occhi sentendo un raggio di luce persistente batterle sul volto, maledí mentalemente chiunque la sera prima avesse deciso di non abbassare la tapparella o almeno di chiudere le tende. Spostò lo sguardo sulla finestra bianca alla sua destra e ci mise qualche secondo a realizzare di non essere nella sua camera, quella che divideva con Ily al campus dove frequentava i corsi di arte.
Si guardò intorno e di certo quello non era l'arredamento che aveva scelto per la sua stanza, quelle specie di impalcatura su cui era posta una tv abbastanza grande e una scritta luminosa 'goldel closet', non erano di sua proprietà.
 La sua attenzione venne attirata da quacosa di morbido che le avvolgeva la vita e un respiro caldo che le solleticava il collo. Sentì un gran calore sulle guance quando incontró il viso della persona accanto a lei, e no, sicuramente non era la sua amica bionda quella. I capelli corti neri, le ciglia lunghe che quasi toccavano gli zigomi, le labbra rosee e carnose che piú di una volta aveva considerato invitanti, le braccia nude abbastanza muscolose che la stringevano. Solo il quel momento si accorse dell'esistenza  di due piccoli nei, uno un po' più grande dell'altro sul braccio sinistro del ragazzo, li trovò carini finché non si soffermó con lo sguardo sul petto nudo. Il calore sulle guance si espanse maggiormente costringendola a portare le mani su si esse, come a voler nascondere l'imbarazzo nel vederlo in quella circostanza. Jungkook si mosse inconsciamente stringendosi a lei ancora di più, la castana si immobilizó di colpo non volendolo svegliare, e di sicuro non avrebbe voluto che la vedesse in quello stato, imbarazzata per l'effetto che la sua presenza le faceva.
Era passata esattamente una settimana da quando lei e Ily erano piombate in casa Jeon a passare le vacanze estive, aveva accettato la proposta di trascorerre un po' di tempo con la famiglia della sua amica bionda, proprio perchè quest'ultima era l'unica famiglia che si ritrovava in quel momento.
I genitori e i fratelli di Jasmine erano rimasti in California, non li vedeva da quasi sette mesi e gli mancavano terribilmente, ma ci stava lavorando, prima o poi sarebbe riuscita a rivederli. Aveva trovato da poco lavoro ad un bar accanto all' università, si trovava bene anche se non veniva pagata poi così tanto, però si faceva bastare quei soldi per pagarsi gli studi e comprarsi da mangiare. Gli ultimi spiccoli che le rimanevano li custodiva gelosamente nel suo salvadanaio a forma di coccinella che avrebbe rotto soltanto quando i soldi sarebbero stati abbastanza da potersi pagare i biglietti del volo Corea - California.
Tutta via, aveva scoperto che Subin e Eunji, gli zii di Ily erano proprio delle brave persone. Si preoccupavano sempre di come stava, si interessavano alla sua vita chiedendole dei suoi genitori e la facevano sentire a suo agio come se fosse a casa sua. Incontrò per la prima volta Jung-hyun, il figlio maggiore, trovandolo molto simpatico e carino, le aveva fatto vedere diversi disegni di cui lui stesso era l'autore e doveva ammettere che era davvero bravo, mentre Jungkook.. beh Jungkook lei lo conosceva più che bene. Lo vedeva spesso in giro per l'università e molte volte si fermavano per bersi un caffè e raccontarsi qualche avvenimento divertente. Si ricordava benissimo il loro primo incontro, quando un anno fa, Ily aveva riconosciuto la testolina del ragazzo fra la folla di studenti e si era avvicinata presentantolo a Jasmine come suo cugino. Ed era da quel momento che si era presa una cotta per lui, facendola sentire una ragazzina alle prime armi con il genere maschile. Forse per i suoi  bellissimi occhi scuri e grandi, per il suo sorriso e quella risata così tremendamente adorabile, o per l'accento tenero con cui pronunciava il suo nome, Jasmine-ah. Forse per il suo fisico alto e muscoloso al punto giusto. Amava il fatto che non si dava delle arie, non metteva eccessivamente in mostra il suo corpo come altri ragazzi che frequentavano quella scuola, nonostante metà delle ragazze dell'istituto erano a conosceza del suo fascino, non si vantava mai. 
O probabilmente per il suo carattere dolce, gentile ma anche divertente. Lo vedeva spesso come si comportava con il suo gruppo di amici, li predeva in giro nonostante fossero tutti più grandi di lui, sapeva farli ridere, ma non aveva mai visto una volta in cui gli avesse mancato rispetto.
Jungkook e Jasmine avevano uno strano rapporto, si erano avvicinati molto in quei ultimi mesi, e lei non poteva non essere felice di questo, dal salutarsi quando si incontravano nei corridoi, erano passati a dei piccoli contatti in amicizia come qualche pacca sulla spalla o dei bacetti sulla guancia a fine serata dopo un uscita insieme agli altri ragazzi. Fino ad arrivare a dei veri propri abbracci che talvolta duravano più di cinque secondi.
 Ily del resto, non poteva essere più contenta di così, vedere il suo cugino preferito e la sua migliore amica che flrtavano senza neanche rendersene conto, era una gioia per gli occhi. Non sapeva esattamente  quando quel qualcosa fra di loro era nato, fatto sta che per riuscire a farsi confessare da Jasmine i propri sentimenti era dovuta saltargli addosso, immobilizzarla e minacciarla. Si era anche emozionata ed aveva sorriso talmente tanto che gli ziogomi aveno cominciato a dolerle quando la castana era riuscira a mormorare un 'probabilmente mi piace.. è carino".
I due ragazzi erano riusciti a farsi delle specie di 'coccole' una sera quando erano rimasti a casa. Taehyung aveva portato fuori a cena Ily - una coppia fresca di qualche mese, dopo un anno di corteggiamento da parte del ragazzo-, avevano mangiato pizza tutti insieme, poco dopo gli zii erano andati a dormire, lasciandoli soli. Si erano accomodati sul divano a guardare dei stupidi show in tv, poi Jungkook si era sdraiato appoggiando la testa sulla coscia di Jasmine, provocando in lei uno sfarfallamento esagerato nello stomaco. Desideradolo da tempo, aveva portato la mano sui capelli morbidi di lui e senza pensarci troppo aveva cominciato a giocarci massaggiandoli, Jungkook del resto, trovò quel gesto tanto tenero e rilassante da addormentarsi, cullato dal profumo dolce della ragazza.
Jasmine un pochino, infondo sapeva di piacere al moro, lo notava dal modo in cui la guardava intensamente, o dal modo geloso in cui si comportava quando si avvicinava un po' di più agli altri ragazzi. Lo capiva quando ogni scusa era buona per stare vicini, lui cercava lei e lei cercava lui.
Ma oltre a quella serata, non avevano avuto altri momenti intimi, almeno fino alla notte precedente.
Cercò di ricordare gli avvenimenti che l'avevano portata a dormire nel letto di Kook, erano state forse le due o le tre di notte quando Taehyung l'aveva svegliata sussurrando più volte il suo nome. Si era alzata di soprassalto spaventata in quella stanza degli ospiti che divideva con Ily, facendo ridere il ragazzo dai capelli grigi. Il volto illuminato solo dalla luce fioca dell'abatjour, aveva chiesto se fosse accaduto qualcosa, ma in poche parole Tae la cacciò dal letto per poter passare la notte con la propria ragazza, dicendole di andare a dormire al suo posto con Jungkook. Aveva spalancato gli occhi, più sveglia che mai a quell'affermazione, recuperando il suo cellulare da sotto al cuscino era scappata in salotto pronta a passare la notte sul divano. Non era una novità che Tae dormisse in quella casa, anzi dormiva praticamente più nel letto di Kookie che nel suo, ma era prima volta che le faceva una cosa del genere, le sarebbe piaciuto dormire con Jungkook, eccome se le sarebbe piaciuto, ma non aveva proprio il coraggio di infilarsi nel letto del ragazzo come se fosse una cosa da niente. 
Dopo un'ora intera sul divano a navigare su internet fra i suoi social media per cercare di riprendere sonno, inutile dato che proprio i suoi occhi non avevano intenzione di chiudersi, si spaventó nel momento in cui sentí dei rumori provenienti dalla cucina, e proprio come se avesse sentito gli occhi di Jasmine su di sé, Jungkook si era voltato facendo assumere un'espressione sorpresa e confusa al suo volto.
"Che ci fai qui?" aveva chiesto avvicinandosi alla ragazza che in quel momento non sapeva dove posare gli occhi. 
Le spalle larghe, gli addominali pronunciati e quella tuta che gli avvolgeva i fianchi e che gli stava dannatamente bene, provocarono un misto di emozioni in Jasmine. Probabilmente, se il suo autocontrollo non fosse stato tanto potente, gli sarebbe saltata addosso e avrebbe realizzato tutti i pensieri poco casti che la tormentavano.
"Tae mi ha cacciato dalla stanza per dormire con tua cugina " aveva risposto scatenando la risata del moro.
"E pensi di dormire li?"
Tutto quello che ricevette in risposta Jungkook, fu una semplice alzata di spalle.
"Non riuscirai mai ad addormentarti sul quel divano, ti ritroverai con un mal di schiena assurdo domani. Dai vieni."
"D- dove?"
"A dormire con me" come se avesse detto la cosa più normale del mondo, Jungkook le aveva sorriso e Jasmine si sentí il cuore martellare nel petto, quasi minacciando di voler uscire fuori.
"Non devi sentirti costret-" non era riuscita a terminare la frase che il ragazzo l'aveva caricata in spalla, non badando alle sue proteste e le pacche che gli tirava sulla schiena lo avevano fatto solamente ridere.
Jasmine si riprese dai ricordi, lasciando che il suo sguardo si posasse per la seconda volta sul viso di Jungkook, cominciò a farle male lo stomaco talmente gli piaceva quella vista, probabilmente un giorno sarebbe finita in ospedale per tutte le le emozioni dolorose le faceva provare quel ragazzo.
In quel momento desiderò baciare le labbra del moro così ardentemente che non si rese conto del fatto che si era già fatta più vicina al suo volto, si fermò quando ci fu un solo centrimentro di distanza fra i loro nasi, portò la mano sulla guancia morbida di Jungkook e la accarezzò con il pollice facendolo sospirare.
Lo vide arricciare le labbra, sbattere più volte le palpebre e poi aprire lentamente gli occhi, sorrise per le sue espressioni buffe.
La guardò confuso per qualche secondo, poi quando parve ricordare quello era successo la notte scorsa, sorrise.
"Buongiorno" mormorò con voce bassa, roca.. estremamente sexy, che la fece rabbrividire.
In quel momento si ricordò di avere ancora la mano sulla sua guancia, la tolse velocemente sentendosi un po' in imbarazzo, ma venne bloccata da Kookie che la strise fra la sua.
"Buongiorno" riuscì a sussurrare in risposta, ancora sopraffatta da quel gesto.
"Perchè sei già sveglia?" domandò Jungkook richiudendo gli occhi. Si sentiva stanco e tanto assonato, non gli sarebbe dispiaciuto affatto dormire ancora.
"Hm.." Jasmine decise di non rispondere nell' istante in cui si accorse che ormai si era riaddormentato.
Ridacchiò, pensando che quella, era una delle visioni più tenere a cui avesse mai assistito.
Se avesse avuto il cellulare a portata di mano, probabilmente gli avrebbe scattato una foto che poi sarebbe diventata lo sfondo per qualsiasi cosa.
Si guardò intorno e non sapendo cosa fare, ma sopratutto non volendosi staccare dalla presa calda del gran pezzo di manzo al suo fianco, si concesse un'altra piccola dormita. 
Non seppe esattamente quanto tempo era già passato da quel secondo pisolino, ma aprì gli occhi dopo aver sentito un leggero solletico che dalla caviglia saliva fino al ginocchio. 
Sbattè le palbebre più di una volta per accertarsi che quello che stava vedendo fosse la realtà e non gli avanzi di un sogno ancora incastrato nel suo cervello.
"Jungkook" disse muovendo la mano del ragazzo che ancora dormiva beato.
"Jungkook" chiamò di nuovo non ricevendo nessuno segno di vita.
"Jungkook!" esclamò facendo alzare il moro di colpo, evidentemente spaesato.
"Che succede?" mormorò stroppicciandosi gli occhi, ovviamente non fece caso a quel qualcosa, o meglio a quel qualcuno che aveva svegliato Jasmine.
Non ricevendo alcuna risposta, Jungkook alzò lo sguadò e si bloccò nell'esatto momento in cui incontrò un faccino adorabile a lui conosciuto. "Bae, o mio Dio cosa ci fai qui?" sussurrò ricevendo dal quel tenerissimo ometto un sorriso, facendo cadere il ciuccio dalla bocca.
"Kookie, perchè c'è un bambino sul questo letto?" domandò la ragazza ancora confusa da quella situazione. Osservò meglio il piccolo che con le mani tamburellava ancora la sua gamba. Era molto, molto bello, avrà avuto poco meno di un anno, gli occhi leggermente a mandorla erano di un colore misto al verde e l'azzurro, i capelli corti castano scuro le fecero capire che uno dei genitori sicuramente fosse occidentale.
Jungkook si alzò, fece il giro del letto e accolse fra le braccia Bae, il quale lo abbracciò subito pronunciando parole in una lingua ancora non comprensibile alla razza umana.
"E' mio nipote" spiegò accarezzando la testolina del bambino.
Jasmine rimase per un attimo incantata da quella scena, i muscoli delle braccia nude del si flettevano sotto al peso del piccolo sui cui aveva poggiato le sue manine, la testa adagiata sul petto nudo provocò in lei una tenerezza mai provata prima. Già se lo immaginava il meraviglioso padre che sarebbe diventato in futuro. 
"Ma come ci è arrivato qui?" chiese Jasmine una volta ripresa dai suoi pensieri.
Jungkook alzò le spalle non sapendo dare una risposta e le fece segno di seguirlo uscendo dalla stanza, annuì, raccolse il ciuccio del piccolino dal letto e lo raggiunse, immaginando che si sarebbe diretto in salotto.
Quando entrarorno in soggiorno, una visione ancora più strana fece comparire delle espressioni confuse sui volti dei ragazzi.
Sul divano una donna piuttosto giovane, mai vista prima, dai lineamente molto simili a quelli di Jungkook, smanettava insistemente sul cellulare, talmente concentrata da non accorgersi di quello che le stava accadendo intorno.
"Yoora?" Chiamò Jungkook, ricevendo finalmente l'attenzione della cugina da parte di padre.
L'interessata alzò la testa sbuffando, poi quando vide il proprietario di quella voce, sorrise lasciado cadere il telefono sul cuscino.
"Jungkookie" rispose entusiasta, aprì leggermente la bocca sopresa nel vedere il figlio fra le braccia del ragazzo. "Pensavo stesse dormendo - spostò lo sguardo sul seggiolino da trasporto vuoto. 
"Vi ha svegliato lui?" domandò facendo annuire il cugino "assurdo, si è ricordato dell tua stanza, deve proprio volerti bene" ridacchiò Yoora.
"Sei da tanto qui?" Chiese Jungkook ancora confuso da quella situazione.
"Da mezza ora, ma ho visto che stavi dormendo insieme alla tua ragazza e non volevo svegliarti" spiegò riprendendosi in braccio Bae.
Jasmine si sentì arrossire, abbassò lo sguardo per non far notare il colore delle sue gote, era ovvio che a vederli abbracciati così mentre dormivano, chiunque avrebbe frainteso la situazione.
Certo che però, non le sarebbe dispiaciuto essere chiamata sempre con quell'appellativo, proprio per niente. E il fatto che Jungkook non disse niente per smentire le parole di Yoora, le provocò un sorriso da cogliona e dovette mordersi il labbro per cercare di scacciarlo via.
"Non vorrei sembrarti scortese, ma posso sapere cosa ci fai esattamente in casa mia a quest'ora?"
"Allora" cominciò Yoora mettendosi più comoda sul divano con in grembo in piccolino "Ho una conferenza di lavoro super importante oggi, e già con la gravidanza e la meternità ho perso un sacco di opportunità per la mia carriera. Dylan sarà al lavoro tutta la giornata e non mi può curare Bae. Ho chiesto alle mie amiche ma sono tutte occupate, ho chiamato tua mamma, ma mi ha spiegato che è via con tuo padre per un viaggio di lavoro, però mi ha anche detto che ci sei tu a casa e me lo potresti guardare tu per oggi. Vuoi?" domandò speranzosa rendendo la vocina sottile per cercare di intenerirlo.
Jungkook ci pensò su un attimo, non aveva mai curato un bambino così piccolo per più di cinque minuti, amava Bae su questo non c'erano dubbi, ma aveva paura di non essere in grado. Cosa avrebbe dovuto fare quando si sarebbe messo a piangere? E quando avrebbe dovuto cambiargli il pannolino? Come faceva a sapere quando avrebbe dovuto dargli da mangiare?
"Ti aiuterò io" si intromise Jasmine vedendo il ragazzo pensieroso.
Yoora le sembrava una brava persona, non appariva come una di quelle madri che buttavano i figli in giro per potersi godere la propria vita, e infondo non gli costava nulla badare un marmocchio per un giorno. Non doveva essere così difficile, no?
"Davvero lo faresti?" domandò Yoora con uno sguardo supplichevole.
Annuì sorridendole e restituendo il ciuccio che ancora teneva in mano.
Jungkook si voltò alle parole della castana, la guardò per qualche istante e poi le sorrise facedogli pure un occhiolino, prima di ritornare con lo sguardo sulla cugina. Jasmine si sentì il fiato mancare, il cuore battere veloce e lo stomaco in subbuglio.
Possibile che quello stronzo potesse provocarle tutte quelle emozioni con un piccolo occhiolino?
"Grazie ragazzi, sul serio mi avete salvato!" urlò entusiasta Yoora alzandosi per poter abbracciare entrambi con un solo braccio, mentre con l'altro teneva stretto il piccolino.
"Posso?" chiese timidamente Jasmine riferndosi proprio a lui, ricevendo una risatina da parte della mora, che le porse il bambino. Quando lo afferrò fra le sue braccia, si lasciò scappare un gemito interito e per poco non le si sciolse il cuore. Era così piccolino, leggero, cicciotto, super morbido e sopratutto aveva quel tipico profumo che avevano i bebè.
"Non mi ricordo l'ultima volta che ho tenuto in braccio un bambino" mormorò facendo ridere Yoora.
"Sai che ti dona parecchio..."
"Jasmine" rispose rivelandole il suo nome.
Ormai catturata da quel angioletto, si sistemò sul divano e cominciò a giocarci insieme, non badando più a quello che si dicevano fra di loro i cugini.
Gli faceva battere le mani, gli solleticava il pancino e gli lasciava lievi carezze che lui sembrava apprezzare parecchio, per via delle risate che le regalava.
"Tutto quello che vi serve lo trovate li" spiegò Yoora indicando una borsa con dei orsetti disegnati sopra. "Pannolini, pappe, fazzoletti umidi, biberon.. se avete problemi non esitate a chiamarmi, sono disposta a farmare la conferenza per rispondere" disse facendoli ridere.
Finite le ultime raccomandazioni, e dopo aver sbaciucchiato per bene il suo piccolino e intimidendogli di fare il bravo, Yoora uscì di casa lasciandoli soli.
"Kookie, è talmente tenero che lo mangerei! Guardalo lo bacerei dalla mattina alla sera e non me ne stancherei" si lasciò scappare Jasmine osservando Bae gattonare sul tappeto.
"Jasmine-ah perchè dici una cosa del genere?"
"Cosa ho detto di male?" domandò dubbiosa rivolgendosi a Jungkook.
Perse un battito mentre nel voltarsi, se lo ritrovò così vicino e così.. nudo.
Avrebbe dovuto dirgli qualcosa, avrebbe dovuto dirgli di andare a vestirsi se non voleva che la sua sanità mentale venisse compromessa.
"Gli regaleresti attenzioni che in ogni caso non ricorderebbe mai.. piuttosto fallo con me" le rispose facendo nascere sul suo viso un sorrisetto quasi malizioso.
Jasmine in quel momento non seppe come sentirsi, era sorpresa e anche un po' -molto- compiaciuta del fatto che ci stesse provando con lei così apertamente.
"Vorresti essere baciato dalla mattina alla sera?" lo provocò evitando di pensare a quelle farfalle bastarde nello stomaco.
"E me lo chiedi pure?" ribattè lui tirando infuori il labbro inferiore, avvicanandosi maggiormente.
Si morse l'interno della guancia e contò mentalmente fino a cinque prima di rispondere o agire. Aveva l'impressione che se avesse assaggiato una sola volta le labbra di Jungkook, probabilmente non se ne sarebbe più staccata.
"Se farai il bravo, avrai la tua ricompesa" lo prese in giro, pensando che in realtà non stava scherzando proprio per niente.
"Guarda che sono ser-"
"O mio Dio!" Ily fece il suo ingresso nel soggiorno interroppendo i loro sguardi e il loro discorso.
Avrebbe voluto picchiarla in quel momento, aveva interrotto qualcosa, che era sicura sarebbe diventato qualcos'altro.
La bionda si fiondò su Bae accarezzandolo e dedicando quelle attenzioni e carezze che solo ai bambini si potevano fare. 
Pensandoci, capì che il piccolino in effetti era nipote di secondo grado anche per la sua migliore amica. 
Subito dopo entrò anche un Taehyung ancora mezzo addormentato, che si svegliò del tutto nel vedere il bimbo fra le braccia della propria ragazza.
"Cosa ci fa Bae qui? Dove sono Yoora e Dylan?" domandò guardandosi intorno alla ricerca della giovane coppia.
"Non ci sono" spiegò Jungkook incamminandosi in cucina, un open space con il salotto. "Avevano cose da fare e per oggi dobbiamo fare i baby sitter" finì prendendo da un armadietto dei cerali.
Jasmine lo seguì sentendo il bisogno disperato di una caffè, lo affiancò per accendere la macchinetta e un brivido le percosse la schiena quando per sbaglio sfiorò il fianco nudo del ragazzo.
"Scusa" mormorò allontanadosi un poco. 
In tutta risposta Jungkook le fece semplicemente un piccolo sorriso prima di sedersi sullo sgabello dell'isola.
Lo osservò versare il latte nella ciotola, mescolarlo insieme ai cereali, portare il cucchiaio alla bocca e distolse lo sguardò solo quando si leccò il labbro alla ricerca di una goccia di latte caduta dalla posata.
Quella visione era troppo per lei, sopratutto per i pensieri che le faceva venire in mente.
"Dov'è il bambino?" domandò a Ily cercando di concentrarsi su qualcos'altro che non fossero quelle dannate labbra sexy di Jungkook.
"L'ho chiuso nel seggiolino e ora sta guardando spongebob" rispose l'amica prendendo posto accanto al proprio ragazzo.
"Sei sicuro di saper fare da baby sitter?" chiese a un certo punto Tae guardando Kook fra il divertito e il preoccupato.
Il ragazzo alzò semplicemente le spalle "Lo scoprirò oggi" disse per poi continuare a imboccarsi dei cereali. 
"Oppa non preoccuparti, c'è Jasmine con lui, ed è piuttosto brava con i bambini" lo tranquillizò Ily, lasciandogli una carezza sul braccio, al quale rispose dandole un casto bacio sulle labbra.
Alzò gli occhi al cielo, vedere le loro smancerie la faceva sentire ancora più forever alone di quel era già, dato che lei e il ragazzo che le piaceva, non erano ancora arrivati da nessuna parte.
"Oppa senza di te non potrei vivere, chi mi terebbe le borse durante lo shopping" prese in giro l'amica appoggiando teatralmente una mano sul cuore, mentre l'altra la allungava verso il moro, che la guardava divertito.
Jungkook ridendo avvicinò e incastrò la sua mano in quella della ragazza " amore mio, saranghaeyo, chi soddisferebbe i miei biso-" scoppiarono a ridere nell'esatto momento in cui Tae buttò in faccia un cereale al suo amico per farlo ammutolire.
"Stronzi" mormorò sovrastato dalle continue risate dei due ragazzi.
Jungkook e Jasmine si guardonoro e non riuscirono a trattere un' altra risata se possibile ancora più grossa, accadeva spesso che prendevano in giro i due piccioncini e il colorito rosso che assumevano le loro guance era qualcosa di troppo divertente. 
"Ridi ridi, che intanto sappiamo tutti delle voglie che vorresti soddisfasse mio cugino su di te" se ne uscì Ily in un perfetto inglese fissando la castana.
Jasmine si fermò di colpo, beccata in pieno da quelle parole, non poteva rispondere.. semplicemente perchè non sapeva proprio come rispondere.  Alzò il dito medio, facendo ridacchiare Ily e lasciando perplessi Jungkook e Taehyung che di quella conversazione non avevano capito niente. Grazie al cielo, pensò.
"Vabbè, ci aiuterete anche voi a fare da baby sitter, no?" domandò Kookie.
"No abbiamo già dei programmi per oggi." si sentì rispondere dal ragazzo dei capelli grigi.


Jasmine si insaponò per la seconda volta i capelli, mentre l'odore dolce della pesca si insinuava fra le narici, aveva deciso di farsi una doccia per potersi sentire più fresca, ma sopratutto per lasciare tempo a Jungkook di vestirsi.
Taehyung e Ily erano usciti, non si sapeva dove e francamente non le interessava sapere tutti i particolari della loro vita amorosa, anche perchè - pur non volendolo - se li sentiva raccontare ogni sera prima di andare a dormire.
Lasciò che l'acqua tiepida le scorresse sul corpo, si immobilizzò nel momento in cui sentì dei rumori. Si domandò se avesse chiuso la porta a chiave, non essendone più tanto sicura.
"Jasmine." 
Fece quasi un salto all'indietro quando sentì la voce di Jungkook chiamarla.
 Cosa diavolo ci faceva lui nel bagno?
"Mi hai spaventato da morire" girò la manopola fermando il getto d'acqua per riusciure a sentirlo meglio.
"Scusa è che Bae piange e non so cosa fargli" si giustificò.
Per foruna non riusciva a vederlo e in quel momento ringraziò mentalmente chiunque avesse messo una tenda opaca e non una porta a vetro. Si sarebbe vergognata da morire se lui l'avesse vista in quello stato, praticamente tutta nuda.
"Ma io non sento niente" e in effetti nessun pianto rimpiva la stanza.
"Si vede che gli piace il bagno" ridacchiò Jungkook.
Sporse la testa verso la fine della tenda giusto per poter capire quello che stava accadendo.
Le venne da ridere quando vide il ragazzo -questa volta vestito- seduto sul water col il piccolino in braccio, che apparte gli scherzi, sembrava davvero affascinato da colore azzurro delle pareti.
"Hm.. Jungkook" richiamò la sua attenzione "Ti dispiacerebbe passarmi un accapatoio o un asciugamano?" domandò non sapendo se ridere o piangere di quella situazione.
Non era cosa da tutti i giorni farsi la doccia con dei spettatori.
Aspettò qualche attimo vedendolo alzarsi e recuperare dall'armadio un accappatoio, glielo passò con un sorriso divertito stampato in viso.
"Non guardarmi" lo ammonì scatenando soltanto una sua risata.
"Non ti guardo giuro" rispose, mentre Bae fece un piccolo verso quando la vide.
"Okay ora chiudete gli occhi, tutte e due" disse prima di infilarsi l'accapatoio.
Quando uscì dalla doccia, vide Jungkook seduto come qualche attimo fa con gli occhi chiusi, mentre il piccolino si moridicchiava la mano.
"Ti avevo detto di chiudere gli occhi" lo rimproverò ridendo.
"Ma ce li ho chiusi" protestò Jk sentendosi preso in causa.
"Non stavo parlando con te scemo" spiegò, osservandolo aprire gli occhi "io vado a vestirmi, tu.. tu aspettami qui visto che gli piace" raccolse i suoi vestiti da terrà e li buttò nella cesta dei panni sporchi, poi uscì incamminandosi verso la stanza dove c'era la sua valigia.
Indossò dei semplici jeans chiari a vita alta e una camicetta leggera, recuperò l'accapatoio e ritornò in bagno.
Trattenne un sorriso quando ritrovò il ragazzo nella stessa identica posizione in cui lo aveva lasciato, l'aveva ascoltata sul serio.
"Ti assicuro che questo posto gli piace davvero" momorò Jungkook una volta accorto della sua presenza. "Non capisco perchè piangeva prima."
"Magari ha fame" ipotizzò Jasmine afferrando il pettine dalla mensola posta accanto allo specchio e riflettendosi cominciò a spazzolare i capelli umidi.
"Dici? Cosa dovrebbe mangiare?"
"Latte? Pappette? Non lo so, dovremmo guardare nella borsa che ha lasciato tua cugina"
"Potresti allattarlo tu"
Jasmine si girò accigliata a quell'affermazione, lo guardò cercando di capire se stesse scherzando o fosse serio.
"Ma sei coglione?"
"Perchè? Le tette ce le hai e anche piuttosto gro-"
"Jungkook!" urlò bloccando qualsiasi altra cosa avesse voluto dire. Non riuscì però a trattenere una risata alla visione dell'espressione del moro. La stava prendendo in giro, era ovvio, lo capiva dal labbro intrappolato fra i denti, intento a trattenere una risata.
"Non posso dire che hai delle tette belle?" la provocò, questa volta lasciandola senza parole.
Non se lo aspettava, insomma si, lo sapeva che la sua terza di seno non veniva proprio ignorata, ma non si sarebbe mai aspettata una confessione del genere, soprattuto da lui.
"Tu sei proprio tutto scemo" commentò riponendo la spazzola al suo posto. "Dai, andiamo a riempire il pancino di questo amore" disse rubandogli Bae dalle braccia.
Una volta in salone, frugarono nella borsa riuscendo a trovare degli omogenizzati e un cucchiaino azzurro.
"Mela o pollo?" domandò Jungkook con le due confezioni in mano "Okay, faccio scegliere a lui" continuò avvicinandosi al piccolino mettendogli davanti i pachettini.
"Ma dove l'hai trovato uno zio del genere" sussurrò Jasmine all'orecchio del bambino che teneva sulle gionocchia, come se potesse ricevere una risposta.
Lo fecero mangiare - quello al pollo- riuscendo a non creare troppi danni, apparte la maglietta che ormai era tutta sporca, pranzarono anche loro con un semplice panino, giusto perchè la voglia di cucinare non ce l'aveva nessuno dei due.
Poco dopo decisero di portare Bae al parco, per fargli prendere un po' d'aria fresca, lo misero sull'altalena quella chiusa fatta apposta per i bambini più piccolini.
Ricevettero tante occhiate, molte signore gli fecero i complimenti pensando che il figlio fosse veramente il loro.
Le risposte di Jungkook la facevano morire sia dalle risate, sia dalla tenerezza quando diceva " E' mia moglie che gli ha donato tutta la bellezza". 
Ma la parte migliore fu quando, preso dall'euforia, si infilò nell'altalena accanto a quella di Bae, si cullò per una buona decina di minuti poi, quando volle uscire capì di essere rimasto incastrato.
Jasmine rise talmente tanto che caddè sulle ginocchia, mentre le forze la abbandonavano sempre di più. 
"Yah Jasmine-ah! Aiutami, smettila di ridere!" le urlò Jungkook in preda alla disperazione.
"Io giuro che sei proprio un deficente!" si asciugò le lacrime tentando di alzarsi, si avvicinò al ragazzo che le posò le mani sulle spalle, mentre lei strinse le braccia intorno alla sua vita.
"Penso che stiamo facendo una figura di merda" le sussurrò all'orecchio.
"Ma non mi dire" replicò sarcastica, tirando con tutta la forza che le era rimasta in corpo.
Dopo vari tentativi, in qualche modo riuscirono a farcela, cadendo però rovinosamente tutte e due per terra.
Il cuore di Jasmine fece una capriola all'indietro quando realizzò la vicinanza dei loro visi, era rimasta bloccata sotto al corpo del moro, che in reatà non pesava neanche così tanto.
"Penso sia arrivato il momento di andarcene" momorò Jungkook facendo quasi sfiorare le loro labbra.
L'urletto di Bae li fece muovere all'istante, ma si tranquillizzarono capendo che stesse semplicemente esprimendo il suo divertimento.
Tornarono a casa, passando il resto del pomeriggio sul divano a guardare i cartoni con il piccolino, andò tutto a gonfie vele fino al momento in cui un odore non proprio piacevole si disperse nell'aria.
"No, no, no! Bae perchè ci fai questo?" piagnucolò Kookie, mentre il bambino se la rideva all'espressione dello zio. " Lo cambi tu?" si rivolse a Jasmine tirando infuori il labbro inferiore.
"Anche no"
"Dai"
"No"
"Dai"
"Uffa Nochu"
"Facciamo così, giochiamo, chi distoglie prima lo sguardo perde" propose Jungkook nella speranza che il compito di cambiare il pannolino al mocciosetto, non capitasse a lui.
Jasmine annuì, mettendosi di fronte al ragazzo che già aveva assunto uno sguardo serio.
"Uno, due.. tre" inziarono a fissarsi mentre i versi di Bae erano gli unici suoni udibili.
La guardò così intensamente, che Jasmine sentì un brivido attravesarle la colonna vertebrale, le sorrise facendo comparire una piccola fossetta al lato destro della bocca, sorrise di rimando pensando che il quel momento, si stavano comportando come due bambini. Poi, a un certo punto Jungkook alzò un soppracciglio e inclinò di poco il capo, rendendo quell'espressione davvero, davvero sexy. La povera ragazza, pregò mentalemente Dio in tutte le lingue del mondo, per cercare di resistere e non distogliere lo sguardo, si morse il labbro talmente forte che a momenti potè sentire il sapore ferreo del sangue sulla lingua. Ma quando gli occhi del moro si spostarono proprio su di esse, si alzò iniziando a saltare euforica.
"Ho vinto, ho vinto" urlò facendo una linguaccia al suo avversario.
"Ma.. non vale!"
"Si invece, ti ho battuto!" rispose fermando il balleto improvvisato del momento.
"No, ti sei morsa le labbra"
"E allora?" domandò confusa, non era mica contro le regole.
"Non puoi morderti il labbro e non aspettarti nessuna reazione da parte mia" si giustificò Jungkook, scatenando in lei una serie di emozioni. Si chiese, forse per la milionesia volta da quando aveva conosciuto quel ragazzo, per quale motivo la facesse sentire così, si chiese perchè gli altri ragazzi o il suo ex fidanzato non erano mai riusciti a provocare neanche una minima parte delle sensazioni che Kookie, con un semplice sguardo riusciva a farle provare. 
Avrebbe voluto urlargli qualcosa come ' allora baciami stupido' o anche un 'puoi farmi tutto quel che vuoi', ma si limitò a fissarlo senza aprire bocca.
Si schiarì lo gola, dopo essersi ripresa "Hai perso in ogni caso, vai a cambiarlo tu."

"Cavolo Jas!" esclamò Jungkook richiamando l'attenzione della ragazza, intenta a capire come realizzare lo stesso trucco su di se, vedendo quel video su instagram.
"Hm?"
"Mi sono completamente dimenticato tra poco devo uscire con i ragazzi! Jin è da una settimana interà che elogia quel ristorante vicino a casa sua."
Jasmine distolse finalmente lo sguardo dal suo cellulare per posarlo sul moro al suo fianco.
"Beh, vai allora" disse laciando una rapida occhiata a Bae sul tappeto, impegnato a mordere un piccolo elefante in gomma.
"E tu?" Domandò Kook sentendosi un po' triste, al pensiero di lasciare Jasmine.
"Io rimango con Bae, alla fine è un bravo bambino è facile da gestire" rispose la castana sorridendogli flebilmente.
Jungkook ci pensò su, l'idea di lasciare tutti e due a casa da soli non lo attraeva proprio per niente. Anche se cambiare il pannolino di suo nipote non era stata la cosa migliore della giornata -anzi sperava di non rifarlo più almeno per i prossimi cinque anni-, stava così dannatamente bene in loro compagnia.
"Andiamo tutti" disse a un certo punto, felice dell'idea che gli passò per la mente.
"Che?" si lasciò scappare Jasmine sorpresa.
"Si, andiamo tutti" ripetè alzandosi dal divano "ci divertiremo dai."
"Penso che ti divertiresti di più da solo con i tuoi amici" ridacchiò la ragazza facendo fare uno strano movimento con la mano a Jungkook.
"Non ti preoccupare, vivo praticamente più con loro che con la mia stessa famiglia. Vedrai che non dispiacerà a nessuno di loro vedervi" spiegò tendendogli la mano, Jasmine dopo varie occhiate si lasciò convincere stringendo quella mano grande e calda.
Quando entrarono nel ristorante, le espressioni ad accoglierli di quei ragazzi - che a parer di Jasmine potevano competere tranquillamente contro dei modelli professionisti- furono talmente esilaranti, da non poter essere descritte a parole.
"Fatemi capire, avete scopato e in un solo giorno siete riusciti ad avere un bambino?" Domandò Namjoon sorpreso nel vedere la ragazza, ma sopratutto, sorpreso nel vedere quel bimbo abbastanza famigliare, ma non troppo da ricordarsi di chi fosse realmente.
Jasmine trattenne una risata, mentre un lieve calore le accarezzò le guance.
"Joon" lo riprese Jin per le espressioni usate dal ragazzo.
"Questa me la devi proprio spiegare" si intromise Jimin fissando il migliore amico, che si sedette proprio di fronte a lui.
Jasmine cercò con lo sguardo un seggiolino per bambini e quando lo trovò nell'angolo infondo alla sala, andò a prenderlo.
Sistemò Bae in modo da farlo stare comodo e poi prese posto accanto a Jungkook.
"In poche parole, siamo dei baby sitter oggi" si limitò a dire, molto più concentrato sul menù del ristorante.
"Ma è il figlio di tua cugina, vero?" domandò Yoongi sorridendo adorabilmente a Bae.
"Si" rispose Jasmine osservandolo. Lui e Jimin erano seduti vicini e un piccolo sorriso si fece spazio sulle sue labbra, l'aveva confidato soltanto a Ily, il fatto che li shippasse tantissimo. Non era sicura del fatto che stessero insieme, in ogni caso non erano affari suoi, ma li vedeva spesso in piccoli gesti essere intimi e per qualche strana ragione, le scaldavano il cuore.
"Quanti mesi ha?" Hoseok la distrasse dai pensieri, portandola alla realtà.
"Dovrebbe averne tipo otto o nove, non sono sicuro" rispose Jungkook, riponendo al suo posto il menù.
C'erano tutti i suoi amici, tranne Taeyhung, ovviamente in giro da qualche parte con Ily.
Alla fine Jasmine ordinò del Bibimbap  ovvero del riso con verdure e carne bovina, nonostante fosse un piatto molto buono, non si era ancora abituata del tutto alla cucina coreana, non era passato neanche un anno intero da quando si era trasferita a Busan.
"Ma quindi.. ora state insieme?" Domandò Namjoon.
La castana dopo aver sentito quella domanda, per poco si strozzò con l'acqua che stava bevendo.
Tossì un po' di volte ricevendo diverse occhiate preoccupate da parte dei ragazzi intorno.
Si sentì la gola bruciare e lo sterno dolere, cos'aveva oggi quel tipo?
"Namjoon!" lo riprese per la seconda volta in quella serata Jin.
"Che c'è sono solo curioso" cercò di giusticarsi alzando le mani in segno di resa.
"Stai bene?" le domandò Jungkook battendogli leggermente la mano sulla schiena, annuì cercando di tranquillizarlo.
"Allora vieni domani a lezione di ballo?" 
Ringraziò mentalmente Jimin, che accorgendosi della situazione, aveva cambiato completamente argomento.


"No, no senti questa te la devo raccontare" disse Hobi in preda all'eccitazione e al divertimento.
Era da dieci minuti che i ragazzi continuavano a raccontarle delle storie imbarazzanti su di loro, e lei non poteva far altro che continuare a ridere come una cretina.
"Eravamo fuori da un centro commerciale e dalle vetrate trasparenti si vedeva un gruppo di ragazze che continuava a fissarci, Jimin voleva fare il figo e si è messo a camminare per andare a parlargli, vedi a un certo punto che non si accorge del vetro e cade come una patata a terra" la risata di Hoseok e di Jin fu talmente forte che le persone intorno si girarono a guardarli.
"Hyung perchè devi raccontare sempre questa storia, non è per niente carino da parte tua. Ho avuto il mal di testa per una settimana per quella botta" si lamentò Jimin facendo ridere Jasmine ancora di più. 
Poverino, però era davvero divertente.
"Oddio" mormorò Jungkook ricordando qualcosa " ti ricordi quella volta che tu e Ily siete venuti con noi in quel locale.. come si chiamava?" cercò di concenstrasi guardandando la ragazza.
"Il ' the light?" suggerì.
"Si si quello, eravamo io, Jin e Namjoon e sai come ballano, no?" le fece un'espressione divertita, perchè si, tutti sapevano che specialmente loro due erano mostri della danza. Sarcasmo made on.
"Cosa stai insinuando moccioso!?" urlò Jin provocandogli una risata adorabile.
"Comunque" lo evitò il minore continuando a raccontare " c'erano loro due intenti a fare una specie di 'dance battle', e alla fine non erano neanche così male, poi vedi Jin che inizia a muovere le braccia all'indietro come se stesso nuotando"
Jasmine si immaginò davvero quella scena e si morse il labbro per evitare di ridere e offendere il protagonista della storia.
"E?" domandò curiosa di sapere come sarebbe andata avanti.
"E per sbaglio colpisce una ragazza in viso, che tra l'altro era la stessa che gli aveva offerto da bere" finì Jungkook, contagiando tutti con la sua risata. 
La castana scoppiò in una risata, spaventando Bae al suo fianco intento a mangiucchiare un pezzetto di pane.
"Penso che non vorrà rivedermi mai più" sussurrò Jin un po' dispiaciuto.
Stava per rispondergli, che con la sua bellezza sarebbe riuscito a trovarsene altre migliaia di belle ragazze, ma non fece in tempo che Yoongi, che era andato al bagno con Joon, corse al loro tavolo cercando di riprendere fiato tra le risate.
"Che succede?" Gli domandò Jimin incuriosito.
"Dobb- dobbiamo andare" riuscì a dire tra gli spasmi.
"Perchè?"
"Namjoon in -risata-  in bagno -risata- ha rot -risata- ha rotto la maniglia del rub -risata- del rubinetto e ora -risata- l'acqua continua a uscire fuori, andiamo prima -risata- prima che scoprano chi è stato"
"Oddio è sempre il solito" sospirò Jungkook coprendosi il viso con la mano.
"E dov'è lui ora?" 
"E' scappato fuori dal ristorante"
Jasmine non seppe se ridere o piangere di quella situazione.
"Forza andiamo" disse Yoongi muovendo le mani come da incoraggiamento.
Raccolsero le loro cose, Jungkook prese Bae in braccio e in men che non si dica uscirono fuori, dopo aver lasciato i soldi del conto sul tavolo.

"Non me lo sarei mai immaginata, un fine serata del genere" confessò Jasmine una volta rientrati in casa.
"Credimi, con Namjoon hyung, non sai mai cosa potrà accadere" rispose Kookie sedendosi sul divano con in gremo il piccolino.
"Dici che dovremmo metterlo a dormire?" domandò controllando l'orologio appeso alla parete, segnava le nove di sera e probabilmente era arrivata l'ora della nanna per lui, considerando che non avesse neanche fatto un pisolino al pomeriggio.
Jungkook annuì lasciando cadere all'indietro la testa, forse anche lui era stanco.
"Facciamo così, gli facciamo in bagnetto e poi gli prepariamo il latte, poi vedrai come dormirà" suggerì Jasmine.
Andarono in bagno, quello al primo piano dove c'era la vasca, la riempirono d'acqua tiepida e lasciarono giocare Bae per un pò con una paperella in plastica.
Si sedettero per terra appoggiando i gomiti sul bordo della vasca, controllando ogni movimento del piccolo, per paura che potesse accadergli qualcosa.
"Posso chiederti una cosa?" la voce di Jungkook le fece voltare il viso, incontrando i suoi grandi e scuri.
Mamma, se era bello.
"Si"
"Come mai hai deciso di venire qui? In Corea?"
Jasmine si sistemò meglio, non aspettandosi una domanda così.
"Ero arrivata a un punto della mia in cui non sapevo più cosa volessi fare o dove volessi andare. Sai, conosco tua cugina da quando ho nove anni, il che vuol dire che sono già undici anni di amicizia.."
"Sul serio?" la interuppe Jungkook, non sapendo di quel particolare, facendola annuire.
"Quando abbiamo finito il liceo, non ero invidiosa.. non so spiegarti, ma non sapevo come sentirmi sul fatto che lei invcece avesse le idee chiare. Aveva deciso che sarebbe tornata nella sua città natale e avrebbe frequentato i corsi d'arte per poter diventare la designer che ha sempre voluto essere. Ero felicissima per lei, non fraintendere, ma ero anche super triste a sapere che la mia migliore amica non sarebbe stata più accanto a me, ma dall'altra parte del mondo. Poi un giorno gli ho confessato tutto quello che provavo e mi ha fatto la miglior proposta che potesse fare."
"Ovvero?"
"Ha semplicemente detto 'vieni con me, la tua strada riuscirai a trovarla prima o poi'."
"E tu hai accettato" Jungkook sorrise accarezzandole la mano, per poi intrecciarla perfettamente fra la sua.
"Mi attirava più la visione di farmi nuove esperienze, che quella di me a lavorare in un fast food qualsiasi" rispose facendolo ridacchiare.
"Mi sembra giusto.. e poi?"
"E poi niente, ho cercato di convincere i miei genitori e i miei fratelli maggiori, sono molto iperprottetivi nei miei confronti, essendo l'unica figlia in famiglia. Ma in qualche modo ci sono riuscita, ho passato settimane intere a guadare serie tv coreane con i sottotitoli per imparare un po' la lingua, a volte mi facevo anche aiutare da Ily e i suoi genitori" 
"Allora è per questo che sapevi già parlare, più o meno, quando ti ho conosciuta"
"Si beh, non che ora sia meglio" ridacchiò sapendo che avrebbe dovuto migliorarsi ancora un po'.
"A me piace il tuo accento, è adorabile" disse Jungkook facendola sorridere.
Sentì una goccia d'acqua bagnarle la guancia e quando si voltò verso il responsabile, non riuscì a trattenere un sospiro.
"Aw" mormorò vedendo Bae giocare sbattendo le mani sull'acqua, era davvero tenerissimo.
"Io direi che è arrivato il momento di metterlo a dormire" Jungkook si alzò per recuperare un asciugamano dalla mensola, lo avvolse intorno al corpicino di suo nipote e lo tirò fuori dalla vasca, incamminandosi subito dopo verso la propria stanza.
Jasmine lo seguì senza dire una parole, alimentando sempre di più l'idea che fare il padre, per lui era una dote innata. Lo osservò mentre lo rivestiva con il pigiama lasciandogli qualche carezza e qualche pernacchia sul pancino, facendo nascere la risata amorevole di Bae.
Lasciò la stanza per poter recuperare il biberon con il latte, frugò nella borsa con gli orsetti che si era rivelata davvero importante, e ritornò ritrovandoli sdraiati sul letto.
"No ma guardalo, è pieno di energie" si lamentò Jungkook coprendosi il viso con il braccio mentre Bae lo guardava divertito.
Jasmine si lasciò scappare una risata, prima di avvicinarsi al letto e dare il biberon al piccolino che lo prese subito, essendo per lui un oggetto piuttosto famigliare.
"E ora?" domandò il moro puntando gli occhi su Jasmine.
"Boh, aspettiamo che si addormenti" rispose non proprio sicura delle sue stesse parole.
Spensero la luce, accesero una piccola lampadina e attesero per una decina di minuti, ma quando sentirono la risata di Bae ci rinunciarono.
"Hai mai visto tua cugina farlo dormire?" chiese pensando a un modo per far chiudere gli occhi a quella piccola peste.
"No"
"Sai se gli canta una ninna nanna, o qualsiasi altra cosa?"
"No"
"Kookie sei inutile" disse ricevendo uno sbuffo da parte del ragazzo.
"Prova a tenerlo in braccio mentre gli canti qualcosa, non so magari le tue tette gli potrebbero sembrare famigliari" replicò in una mezza risata.
"La smetti di mettere sempre in mezzo le mie tette?"
"Scusa è che sono bel-"
"Facciamo così" lo interuppe Jasmine " io lo cullo fra le braccia e tu gli canti una ninna nanna, dato che sono stonata"
"Ma non ne conosco una "
"Allora canta qualsiasi cosa che possa assomigliare a una ninna nanna" rispose esasperata.
Un modo dovevano pur trovarlo.
"Okay" sentì Jungkook fare un lungo respiro prima di iniziare a cantare.
"Remember the way you made me feel
Such young love but
Something in me knew that it was real
Frozen in my head"
Jasmine trattene il respiro, non aspettandosi assolutamente una voce del genere. Era qualcosa, che non sarebbe mai riuscita descrivere a parole, era dolce, così rilassante e la canzone di Tory Kelly sembrava essere stata scritta apposta solo per lui. 
"Pictures I’m living through for now
Trying to remember all the good times
Our life was cutting through so loud
Memories are playing in my dull mind
I hate this part paper hearts
And I’ll hold a piece of yours
Don’t think I would just forget about it
Hoping that you won’t forget about it
I live through pictures as if I was right there by your side
But you’ll be good without me and if I could just give it some time
I’ll be alright
Goodbye love you flew right by love"
Persino il suo respiro fra una parola e l'altra era qualcosa di meraviglioso.
La voce di Kookie era come la nutella sul pane, come la panna sulle fragole, come la cigliegia sulla punta della torta e come la doppia mozzarella sulla pizza. Perfetta.
Abbassò lo sguardò su Bae fra le sue braccia, e per poco non urlò di gioia quando lo vide con gli occhi chiusi.
"Si è addomentato" sussurrò sistemandolo sul letto per poi coprirlo con il lenzuolo.
"Meno male"
"Da quando hai una voce del genere?" domandò Jasmine ancora sorpresa.
"Da quando sono nato" la prese in giro ridacchiando.
"Perchè non mi hai mai detto che sai cantare così bene?"
"Perchè non me lo hai mai chiesto"
"Spiegami perchè hai una pronuncia perfetta cantando, ma poi dici non saper parlare l'inglese"
"Ecco.. questo non lo so"
Jasmine rise coprendosi il viso con le mani, si era innamorata di un cretino.
"Io vado di la, vieni?" le chiese alzandosi dal letto.
"Vai pure, arrivo tra un attimo" disse vedendolo uscire dalla stanza.
Si alzò a sua volta e raccolse i cuscini sparsi sul materasso, sistemandoli sui lati, in modo da creare una specie di barriera per  Bae. Rimase a guardarlo per una buona manciata di minuti, per assicurarsi che stesse dormendo davvero.
Quando tornò nel salone, ritrovò Jungkook addormentato sul divano, una mano sotto al cuscino e una stesa sul fianco.
Non riuscendo proprio a trattenersi, tirò fuori dalla tasca dei jeans il cellulare e gli scattò una foto, trovandolo davvero, davvero adorabile.
Si spostò, sedendosi ai piedi del divano per poterlo osservare meglio. I capelli ricadevano leggermente spettinati sulla fronte, le ciglia lunghe che quasi sfioravano le guance e le labbra.. ah Dio quelle labbra la facevano impazzire.
Si alzò sulle gionocchia e si avvicinò, accorciando sempre di più la distanza che li divideva.
Si concesse l'opportunità di potergli dare tre piccoli baci, tanto stava dormendo.. non se ne sarebbe accorto, giusto?
Il primo, per quando sorrise facendole provare per la prima volta le farfalle nello stomaco. 
Si avvicinò maggiormente appoggiando le labbra sulla guancia destra del ragazzo, sentendola quasi soffice e calda.
Il secondo, per la prima volta che l'aveva abbracciata, lasciandogli il tempo di poter inalare il suo profumo.
Si avvicinò una seconda volta per potergli baciare la guancia sinistra.
Il terzo, non c'era una vera motivazione, voleva solamente baciarlo un'altra volta.
Accorciò le distanze defintivamente, posando le proprie labbra su quelle di Jungkook. Le trovò estremamente morbide, più di quel che aveva immaginato, sentì il cuore martellare nel petto e lo stomaco avvolgersi su se stesso provocandole quel dolore piacevole che solo lui sapeva farle sentire.
Seppur riluttante, si concesse due secondi in più per poter assaporare ancora un po' quelle labbra. Nel momento in cui decise di staccarsi, avvertì una mano posarsi dietro al suo collo, eliminando quella piccolissima distanza che si era creata.
O l'aveva svegliato, o lui non stava dormendo davvero.
Le labbra di Jungkook si socchiusero, lasciando che quelle di Jasmine si potessero insinuare un po' più in profondità.
In poche mosse, si ritrovò a cavalcioni sopra di lui, mentre quel bacio all'iniziò casto, si trasformò in uno più sensuale e voglioso, desiderato da entrambi da troppo tempo.
"Non volevo svegliarti" sussurrò fra uno schiocco di labbra all'altro.
"Se mi svegliassero così tutte le volte, sarebbe fantastico" disse Jungkook prima di baciarla un'altra volta e morderle il labbro inferiore. Scese verso il collo baciandolo, leccaldolo e succhiandolo, mentre dei piccoli gemiti uscirono dalla bocca di Jasmine.
In una mossa veloce e i ruoli si invertirono.
"Ce ne hai messo di tempo" mormorò lui, ora sopra di lei, sorridendole malizioso.
"Sei una pappa molla, hai aspettato che facessi io la prima mossa" lo prese in giro mordendosi un labbro.
Jungkook si allontanò quel poco per poterla vedere in viso, lasciandogli uno sguardo pieno di malizia.
"Ora ti fa vedere la pappa molla di cosa è capace."
Non le diede il tempo di realizzare e capire cosa avesse detto, che portò la mani sul primo bottone della camicia poco sopra al seno.
"Non ho tempo per queste cose" sussurò afferrando entrami i lati e con forza la strappò rivelando il reggiseno rosa carne in pizzo. Jasmine lo vide sospirare e poco dopo sentì la sua lingua leccare e succhiare la pelle partendo dalla clavicola e scendendo sempre più in basso verso il seno destro.
Trattenne un gemito quando le dita di Jungkook stuzzicarono il capezzolo già turgido e si sentì morire quando quei movimenti vennero sostituiti dalla sua bocca.
"Oh.. dio" sospirò affondando la mano nei suoi capelli scuri e morbidi.
"No, sono Jungkook" rispose facendola ridere.
"Dovres-" 
Il suono del campanello li fece muovere all'istante, cercarono di ricomporsi nel miglior modo possibile e Jungkook si alzò per aprire la porta.
Yoora fece il suo ingresso in casa con il viso stanco, dimostrazione del fatto che non avesse passato una giornata proprio divertente.
Alla visione dei ragazzi però, cambiò totalmente espressione, non sapendo se ridere o rimanere seria.
Jasmine nascondeva con le braccia conserte una camicia che sembrava aver vissuto momenti migliori -o magari no.
Jungkook aveva i capelli arruffatti, e lo sguardo di uno che era stato colto in pieno in momento di.. Oh.
"Ho interrotto qualcosa?" domandò "No, anzi non voglio saperlo, ditemi dov'è mio figlio e domani vi chiamo e mi raccontate com'è andata."
Dopo aver preso Bae dalla stanza di Jungkook, raccolse tutte le sue cose mentre un silenzio non proprio confortevole si diffondeva nell'aria. 
Soltanto quando Yoora chiuse la porta dietro alle sue spalle, i due ragazzi riuscirono a tirare un sospiro di sollievo.
"Imbarazzante" disse Jasmine lasciandosi andare contro allo schienale del divano.
"Tu dici?" rispose Jungkook ridendo.
Si avvicinò dando il via a una sessione di baci molto più dolci e calmi.
"Dici che adesso potrò farlo ogni voltà che vorrò?" chiese guardandola negli occhi.
"Che cosa?"
"Toccarti le tette"
"Jungkook!"





Salve, se siete arrivati fino alla fine di questa storia vuol dire che non vi ha fatto poi così schifo, Lol.
E' la prima volta che mi cimento in una one shot su questo fandom, per cui abbiate pietà di me.
Ho scritto questa storiella leggera per divertimento e perchè non avevo nulla da fare, mi piacerebbe molto sapere cosa ne pensiate, se vi sia piaciuta o meno. Scusate per eventuali errori, Annyeonghaseyo <3

  
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