Una pausa, indietro, io e Marie, che una volta aveva spolverato un intero piatto dei wafers di Mamma, all’ora del te, la cena non saltata per l’intervento dello zar, che rilevava che era una bambina, non un angelo a cui crescevano le ali.
Che da grande voleva sposare un soldato e avere 20 bambini, PAPA’, osservò che sarebbe stata una brava moglie e una splendida mamma.
Le piacevano i soldati, la prendevamo spesso in giro sul punto e Miss Eager la nanny ripeteva che le brave bambine non baciano i militari, tanto che dopo aveva rifiutato l’abbraccio del dodicenne figlio del granduca Costantino. “Via, sei un soldato e io non bacio i soldati”
Io, l’ultima del quartetto di sorelle, aveva sempre qualche monelleria da combinare, di cui Marie si scusava, “The Little Pair”che divideva la stanza, i giochi ed i vestiti, come Olga e Tata erano “The Big Pair”, non avevamo segreti e andavano molto d’accordo. E poi Alessio e io eravamo diventati legatissimi, la zarina si occupava dello zarevic, lo zar del governo. Olga stava parecchio con Catherine, Tata era spesso silenziosa e pensava ai suoi casi e Marie ne faceva le spese, si lagnava di essere sola e stava molto con Irina, la figlia di Xenia, nostra cugina. Almeno lei non la chiamava “Piccola grassa bau-bau”, che era un pochino più paffuta rispetto a noi
“.. io ero ritenuta troppo alta e magra, Marie, avevo il complesso di essere un corvo” una pausa, Cat che parlava quando avevamo il morbillo “E quando ero in Spagna, nel 1909, nessuno rimase più allibito di me per i complimenti..” parole a caso, per essere utile.
. Quando era scoppiata la guerra, avevamo 15 e 13 anni, troppo giovani per fare le infermiere. Era stato fondato un ospedale con il nostro patrocinio e visitavamo spesso i feriti, recando fiori, chiacchiere ed allegria. Lo zar a Mogilev sorrideva per le lettere "Ieri pomeriggio io e Anastasia eravamo alla scuola degli infermieri... (..) I bambini hanno bevuto il tè e ho dato loro da mangiare la pappa, ho subito pensato a te quando la minestra ti finisce nella barba, corre giù per il mento e dobbiamo affrettarci a ripulirti il mento con i cucchiai" nel suo diario aveva annotato altri momenti di svago “È stato così divertente! Krylov ha perso il rottame di ferro più grande che era caduto dalla prua nel laghetto; Khadov ha cercato di aiutarlo a tirarlo fuori e sono quasi caduti in acqua. Alla fine li ho afferrati per le loro uniformi. Tutto questo è accaduto su un pezzo di ghiaccio già alla deriva e alcune suore hanno cercato di renderlo stabile con dei ganci. (..) Fetodov non era in servizio oggi, così è venuto l'altro, quello con delle guance rosse e paffute che io e Anastasia abbiamo soprannominato "guance". Ha fatto un polverone terribile e urlava gli ordini dal ponte. Mamma era seduta lì sul ponte, nella sua sedia. Abbiamo riso forte e a lungo."
Rideremo di nuovo?
Che da grande voleva sposare un soldato e avere 20 bambini, PAPA’, osservò che sarebbe stata una brava moglie e una splendida mamma.
Le piacevano i soldati, la prendevamo spesso in giro sul punto e Miss Eager la nanny ripeteva che le brave bambine non baciano i militari, tanto che dopo aveva rifiutato l’abbraccio del dodicenne figlio del granduca Costantino. “Via, sei un soldato e io non bacio i soldati”
Io, l’ultima del quartetto di sorelle, aveva sempre qualche monelleria da combinare, di cui Marie si scusava, “The Little Pair”che divideva la stanza, i giochi ed i vestiti, come Olga e Tata erano “The Big Pair”, non avevamo segreti e andavano molto d’accordo. E poi Alessio e io eravamo diventati legatissimi, la zarina si occupava dello zarevic, lo zar del governo. Olga stava parecchio con Catherine, Tata era spesso silenziosa e pensava ai suoi casi e Marie ne faceva le spese, si lagnava di essere sola e stava molto con Irina, la figlia di Xenia, nostra cugina. Almeno lei non la chiamava “Piccola grassa bau-bau”, che era un pochino più paffuta rispetto a noi
“.. io ero ritenuta troppo alta e magra, Marie, avevo il complesso di essere un corvo” una pausa, Cat che parlava quando avevamo il morbillo “E quando ero in Spagna, nel 1909, nessuno rimase più allibito di me per i complimenti..” parole a caso, per essere utile.
. Quando era scoppiata la guerra, avevamo 15 e 13 anni, troppo giovani per fare le infermiere. Era stato fondato un ospedale con il nostro patrocinio e visitavamo spesso i feriti, recando fiori, chiacchiere ed allegria. Lo zar a Mogilev sorrideva per le lettere "Ieri pomeriggio io e Anastasia eravamo alla scuola degli infermieri... (..) I bambini hanno bevuto il tè e ho dato loro da mangiare la pappa, ho subito pensato a te quando la minestra ti finisce nella barba, corre giù per il mento e dobbiamo affrettarci a ripulirti il mento con i cucchiai" nel suo diario aveva annotato altri momenti di svago “È stato così divertente! Krylov ha perso il rottame di ferro più grande che era caduto dalla prua nel laghetto; Khadov ha cercato di aiutarlo a tirarlo fuori e sono quasi caduti in acqua. Alla fine li ho afferrati per le loro uniformi. Tutto questo è accaduto su un pezzo di ghiaccio già alla deriva e alcune suore hanno cercato di renderlo stabile con dei ganci. (..) Fetodov non era in servizio oggi, così è venuto l'altro, quello con delle guance rosse e paffute che io e Anastasia abbiamo soprannominato "guance". Ha fatto un polverone terribile e urlava gli ordini dal ponte. Mamma era seduta lì sul ponte, nella sua sedia. Abbiamo riso forte e a lungo."
Rideremo di nuovo?