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Autore: hinata93    19/11/2017    6 recensioni
Lena è scomparsa, cosa è successo? Dov'è? Perché nessuno sembra sapere dove è andata?
E Kara? Kara cosa farà?
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Alex Danvers, Kara Danvers, Lena Luthor, Winn Schott Jr
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quando quella mattina Kara Danvers si svegliò nel suo letto si sentì persa.

Mon-El era andato via da mesi ormai, ma comunque si sentiva sola.

Non era riuscita ancora ad abituarsi alla solitudine di un letto deserto, di una casa sgombera, di una vita vuota.

Prese una ciotola di cereali e li bagnò nel latte. Lesse qualche notizia e sorrise nel vedere il suo articolo su Lena. Lena aveva pagato le spese mediche dei bambini avvelenati da Edge pur non essendo obbligata. Era gentile, come potevano le persone dubitare ancora di lei?

Accese il telefono e navigò su Facebook ed Instagram emozionandosi per un video di gattini e cagnolini che venivano a contatto tra loro per la prima volta.

Con il sorriso sulle labbra si diresse verso Cat-co, pronta ad iniziare una nuova giornata.

Quando il suo telefono squillò, prese la chiamata senza nemmeno guardare il mittente. Incastrò il cellulare tra collo e spalla e continuò a muoversi, sorseggiando di tanto in tanto il caffè.

“Pronto?” Disse.

“Ehi Kara.” una voce la salutò.

“Alex? È successo qualcosa?” Chiese subito in allerta.

Alex dall'altra parte sorrise “No sorellina, tranquilla. Mi chiedevo se stasera potessi venire da me, sai... la serata delle sorelle?” Le chiese la donna.

Kara annuì, ma realizzando che la sorella non potesse vederla le rispose affermativamente.

“Bene, allora ti aspetto qui per le sette?” Le chiese ancora l'agente Danvers.

“Alle sette va più che bene. Ordiniamo dall'italiano?” Chiese speranzosa, aveva voglia di pasta.

“E italiano sia. A più tardi sorellina” Le disse Alex che riagganciò.

Kara sorrise e continuò verso il palazzo dei media.


Una volta arrivata si affacciò nell'ufficio di James, dandogli un saluto veloce prima di andare nella sua postazione.

Snapper le aveva chiesto di scrivere un pezzo sulla nuova collaborazione della L-corp con la Green-corp, una società che si occupava di energia verde. Si sentì onorata a scrivere un pezzo riguardante la nuova padrona di Cat-co e sospettava che Snapper gliel'avesse affidato perché era una delle poche persone a non essere prevenuta nei confronti di Lena.

Si mise a lavoro, ininterrottamente, facendo ricerche su ricerche e quasi non si accorse dell'ora di pranzo finché Eve non venne a chiamarla.

“Kara?” Le disse la bionda. “Non vai a mangiare oggi?”

Kara sobbalzò alla voce, troppo impegnata nella ricerca. “E' già ora di pranzo?” Chiese dando un'occhiata alla stanza che pian piano si stava svuotando. Si alzò per sgranchirsi le gambe e si guardò intorno confusa. “Hai visto Lena oggi?” Domandò ad Eve.

La ragazza fece spallucce. “No, in realtà non ha neanche avvisato stamattina che non sarebbe venuta.” Eve si mise una mano sotto il mento. “E' strano. Non l'ha mai fatto, ma credo sia stata occupata.”

Kara non poté che sentirsi inquieta. Era un comportamento molto strano da parte di Lena.

Provò a chiamarla al cellulare trovandolo staccato. Iniziò ad innervosirsi.

Chiamò Samantha che, fortunatamente, raccolse la chiamata al secondo squillo.

“Sam ehi, sono Kara.” Le disse.
Sam la risalutò chiedendole cosa potesse fare per lei.
“Ecco, hai sentito Lena?” Le chiese.

Sam dissentì e Kara non poté che sentirsi mancare.

“No. No, non è successo niente. Ora devo andare. Grazie ciao.” Così dicendo chiuse la chiamata senza darle l'occasione di rispondere.

Lasciò la borsa nella stanza e corse verso le finestre.


Volò quanto più velocemente possibile verso la casa di Lena. Non sapeva cosa aspettarsi. Valutò tutte le possibili opzioni, dalla più stupida alla più grave ma non riusciva a capire cosa avesse provocato la sparizione di Lena.

Una volta giunta all'attico della donna scansionò lo stabile sperando di trovarla accoccolata sul divano mentre leggeva qualcosa, come faceva spesso durante le serate più fredde o magari ancora a letto ma quello che vide fu solo un gran disordine.

Lena era una persona ordinata.

Strano.

Scusandosi silenziosamente con la padrona di casa ruppe il vetro della grande porta finestre dove si era fermata più di una volta per parlare con la donna ed aggrottò le sopracciglia quando non sentì l'allarme suonare.

Lena non usciva mai di casa senza attivare l'allarme.

Fece un respiro profondo ed entrò nella casa della bruna.

Sussultò quando vide il caos. La stanza era sottosopra, segno che c'era stata una colluttazione.

Nervosamente scansionò la stanza da pranzo vedendo delle macchie di sangue a terra e corse verso di esse.
Notò come le macchie formassero una scritta.

“CSSFORT” Lesse. Cosa significava?

Terrorizzata accese il comunicatore. “Alex. Ho bisogno di te. Qualcuno è entrato a casa di Lena.” Disse tutto d'un fiato.

“Cosa? Chi?” Chiese la donna.

Kara si guardò intorno spaventata. “Non lo so, penso che Lena abbia voluto lasciare un qualche indizio col suo sangue.” Disse nervosamente. “Dice CSSFORT, sai cosa potrebbe significare?” Chiese.

Alex ci pensò qualche secondo. “Penso sia cassaforte Kara. Lena ha una cassaforte?” Domandò.

Kara scansionò la stanza “Non ne vedo una.”
“Prova nella sua stanza da letto.” Disse allora Alex.

Kara corse nella stanza da letto di Lena, sentendosi a disagio ad entrare in un luogo così privato. Attivò la vista a raggi X e vide un piccolo quadratino nel muro. “Penso di averla trovata.” Tolse il quadro che la copriva, un bellissimo quadro che raffigurava delle colline verdi. “E ora? Come la apro?” Disse ad Alex.

“Kara, hai la super forza, fracassala.” Le disse allora la sorella.

Kara esitò, le sembrava di mancare di rispetto alla sua migliore amica, ma ripensò a ciò che l'aveva spinta a compiere tale atto e decise di farlo.

Diede un pugno alla facciata frontale della cassaforte piegandola e strappò lo sportello anteriore.

“C'è una valigetta.” Scansionò la valigetta. “Sembra avere un liquido nei bordi.” Continuò.

“Non forzarla” Le urlò Alex. “Se la forzi il liquido, probabilmente acido, corroderà tutti i documenti.” Disse.

Kara annuì. “Cosa facciamo?”

“Sono già in viaggio con la squadra. Aspettami lì e cerca qualche altro indizio.” Le disse Alex.

Kara chiuse la comunicazione.

Iniziò a cercare nella stanza qualcosa che potesse spiegare il motivo del rapimento di Lena, ma non riuscì a trovare nulla.

Si sentiva spaesata, vuota, arrabbiata. La sua migliore amica era stata rapita e lei non aveva fatto niente per fermarlo. Non era riuscita a mantenere la sua promessa. Non l'aveva protetta.

Urlò per il nervosismo e riprese a cercare nella stanza. Vide l'agenda che le aveva regalato qualche giorno prima e la aprì. Dentro c'erano tutte le annotazioni che Lena aveva fatto su come gestire una compagnia giornalistica. Notò come la donna fosse ordinata e quanto elegante fosse la sua scrittura. Si soffermò a studiare come tenesse tutto in assetto. Girò le pagine fino ad arrivare alla data odierna e lesse “anniversario della carcerazione di Lex”. Che questo c'entrasse qualcosa? Sussultò quando sentì Alex e il resto della squadra fare irruzione in casa di Lena. Prese l'agenda e la mise nel taschino interno del mantello.

“Alex!” Urlò “Sono qui.” Disse.

Immediatamente la sorella entrò nella stanza.

Ordinò ai suoi uomini di perquisire la casa da cima a fondo alla ricerca di indizi e si avvicinò alla valigetta di Lena.

Kara gliela tese e Alex iniziò ad osservarla.

“Come sospettavo, ha bisogno di un codice alfanumerico per sbloccarsi.” Fece segno sul piccolo computerino. “Qualunque cosa ci sia qua dentro, scotta.” Disse.

Kara annuì.

“Sarà difficile ricavarne qualcosa, ma penso che Winn possa riuscirci.” Le disse Alex. “Puoi darmi un passaggio al Deo? Ogni minuto può essere essenziale.”
Kara si affrettò ad annuire e fece per prendere Alex. “Attenta.” La bloccò la donna. “Se subisce un urto troppo forte si attiverà il meccanismo di distruzione e non avremo niente con cui lavorare.”
Kara annuì e, con la massima cura, scortò Alex e la valigetta al Deo.

Atterrarono qualche minuto dopo, Kara non si era risparmiata nel volo.

“Bene cosa avete per me?” Disse Winn avvicinandosi alle due sorelle. Osservò la valigetta e Kara si fece sempre più nervosa. “Allora? Sai come sbloccarla?”
Winn saltò. “Rilassati Kara.”
Kara alzò le sopracciglia sorpresa. “Rilassarmi? Lena è stata rapita!” Urlò nel mezzo del Deo, completamente ignara degli sguardi che presero a fissarla.

“Kara.” Alex le mise una mano sulla spalla.
“Winn, fai il prima possibile.” Disse la bruna e il ragazzo annuì mettendosi al lavoro. Collegò i fili alla valigetta e spinse qualche tasto sul computer. “Ci vorranno due ore.” Sentenziò.

Kara strinse gli occhi cercando di calmarsi. “Non puoi fare prima?” Disse tesa.

Winn la guardò scioccato. “No, è un codice alquanto complesso ma farò il prima possibile, te lo prometto.” Le disse. Kara lo ringraziò prima di andare via.


Alex seguì sua sorella nella stanza d'allenamento. Sentì il rumore di un blocco di cemento che si disgregava sotto le mani arrabbiate della ragazza.

“Kara...” Le disse avvicinandosi. Si aspettava urla, si aspettava rabbia ma quello che vide la lasciò sorpresa.

Kara stava piangendo.

“Ehi ehi... va tutto bene” Le disse stringendola al petto.

Kara singhiozzò. Alex ripensò all'ultima volta che l'aveva vista così. “Ho fallito Alex. Ho lasciato che le succedesse qualcosa.” Disse. La sorella la strinse più forte.

“Va tutto bene Kara, la troveremo.” Le disse.

La bionda si scosse. “Non posso perderla Alex, non posso...” Si fermò per tirare su col naso. “Non posso perdere anche lei, è troppo importante.” Le disse.
L'agente Danvers sollevò le sopracciglia. Possibile che... “Kara...” Le chiese con calma. “Cosa è per te Lena Luthor?”

Kara si staccò dall'abbraccio. “E' la mia migliore amica. E se stai di nuovo per dire che non devo fidarmi di lei solo perché è...” Fu bloccata dalla mano di Alex.

“Sicura sia solo un'amica?” Le chiese allora la bruna.

L'altra annuì non comprendendo. “Si lei è... importante per me. E' l'unica persona con cui posso essere solo Kara e non Supergirl o un'aliena. E' l'unica che mi fa sentire a casa, come te Alex.” Le disse. “E' l'unica che mi ha visto quando ho dato il peggio di me dopo che Mon-El è andato e che mi è rimasta accanto... è...” Singhiozzò. “E' importante.” Le disse.

Alex annuì comprensiva. “E ora è andata, Rao solo sa dove la tengono rinchiusa. Rao!” Urlò “Non so neanche se è ancora viva!” Disse pestando il piede e rompendo una mattonella.

Alex la strinse a sé, sorpresa dell'atteggiamento della sorella.
“E' ancora viva, vedrai che la troveremo.” Le disse trattenendola.


Rimasero così per qualche minuto quando sentirono la voce di Winn dal comunicatore.

“Ce l'ho fatta. Poi non ditemi che non sono un genio!” Urlò il ragazzo.

Alex non si accorse neanche che Kara era scappata via con la super velocità.

“Ci ho messo solo un'ora e ve-oh Kara ecc- va bene va bene tieni.” Sentì il ragazzo.

Corse verso la sala principale e non trovò sua sorella.

“Dov'è lei?” Chiese a Winn. Il giovane le indirizzò una delle stanze degli interrogatori e Alex corse verso sua sorella.

Per la seconda volta la trovò piangente.

“Kara cos...” Provò a dire ma si bloccò.

Kara stringeva tra le braccia un plico di fogli, disperata.



“Lo sa.”



Buona domenica a tutti! :)

Sono sempre io, Hinata 93. Come al solito grazie per essere arrivati fino a qui.

Vi dirò per la prima volta questa ff è conclusa (è una mini mini long di soli due capitoli e woho! Il secondo è già scritto. Che vi devo dire, ero ispirata.)

Nel prossimo capitolo vi dirò da dove è uscita l'idea ma niente... questa è la prima parte.

Al solito, mi piacerebbe sapere cosa ne pensate, se vi piace o meno... è la prima volta che provo a scrivere angst e niente... ho paura che faccia cagare.

Detto questo ringrazio come al solito  Cwtch , la migliore beta del mondo <3. grazie <3 <3 <3

Quindi la smetto. Grazie ancora per la lettura e, se possibile mi piacerebbe avere almeno 50 recensioni! (scherzo 10 bastano per il nuovo capitolo u.ù) con questo la smetto.


Ciao, Hinata93

  
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