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Autore: Vianne1013    20/11/2017    0 recensioni
Il destino a volte beffardo ci pone davanti a delle situazioni che ci rivelano quella parte nascosta di noi, che pensavamo non esistere più. Scritta in collaborazione con la mia amica Tsuki.
Genere: Azione, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inner Senshi, Outer Senshi, Starlights, Un po' tutti | Coppie: Mamoru/Usagi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la fine
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Prologo.
 
“Tra un paio di giorni torneremo sulla nostra stella, grazie di tutto Serenity e grazie anche a voi, guerriere Sailor!”
 
Questo aveva detto la principessa Kakyuu dopo la sconfitta di Galaxia.
Non c’era modo per loro di restare, nonostante la terra fosse il luogo più bello che avessero mai visitato, ma i suoi impegni da reggente incombevano e doveva riportare la pace sulla sua stella.
 
“Ci mancherete.” fece Usagi, inchinandosi come avrebbe fatto la regina della luna. La sua gattina la guardò stupita e felice si asciugò una lacrima.
 
La mia principessa è cresciuta!” pensò con gioia e un pizzico di nostalgia verso la vecchia Usagi, così paurosa e lagnosa.
 
“Spero facciate un buon ritorno a casa e mi auguro di vedervi nuovamente nel prossimo futuro.” concluse la neo regina con un sorriso smagliante.
 
“Sicuramente così sarà, presto!” esclamò Kakyuu, lanciando uno sguardo furtivo ad Haruka, Michiru e Setsuna che, per risposta accennarono un leggero inchino con la testa, non comprendendo il perché di quello sguardo.
La principessa venuta dalle stelle sorrise e, voltandosi, scomparve con le sue tre guerriere al seguito.
 
“Si può dire che è stata davvero una bella avventura!” fece Ami, rompendo il silenzio, tutti si voltarono torvi, “Ehmm…!” accennò lei e poi, rossa in volto, si immerse nella lettura dei quanti, cercando di scomparire nella sua stessa nebbia.
Anche il potere delle sailor aveva subito dei mutamenti, erano più forti, più capaci, ma anche meno in grado di controllarsi.
Le guerriere scoppiarono a ridere.
“Tranquilla Ami, siamo abituate alle tue freddure!” disse Makoto, con un enorme gocciolone sulla testa.
“Però da una parte, Ami non ha tutti i torti! Vi rendete conto che abbiamo conosciuto i Three Lights? I tre Idol più famosi del momento?! Quando avrebbe mai potuto capitarci?” fece Minako con gli occhi a cuoricioni e la bocca protesa in un bacio.
 
“Voi ragazze siete sempre con la testa tra le nuvole!” esclamò Haruka, interrompendo ogni piacevole sensazione, “Come se fossero i soli ad essere famosi.” e si voltò verso Michiru che, di risposta, sbatté più volte le palpebre dalle lunga ciglia.
 
Le Inner e Outer si guardarono per un lungo istante, si sentiva la tensione tra loro, ma un rumore sordo le distrasse e tutte si voltarono a guardare Usagi, in piedi a fronteggiarle tutte.
 
“Adesso basta!” disse con una nuova forza nella voce, tanto che lo stesso Mamoru abbassò lo sguardo davanti a lei in sottomissione.
Le guerriere si inginocchiarono tutte nello stesso istante in cui, dal cristallo d’argento illusorio una forte luce avvolse la principessa e il suo abito divenne lungo, bianco e semi trasparente.
 
“VOSTRA MAESTÀ!” dissero le ragazze in una sola voce.
 
Mamoru aveva subito la stessa trasformazione e adesso al suo posto c’era la versione terrestre del principe Endymion.
 
“Mi ripeterò una sola ultima volta.” fece Serenity, “Adesso basta! Sono stanca del vostro continuo battibeccare...e mi riferisco in particolare a te Haruka!”
 
Colta alla sprovvista, la principessa d’Urano, nel suo vestito blu, sollevò il viso, pronta a ribattere, ma distolse subito lo sguardo.
 
Serenity le si avvicinò e le mise una mano sulla spalla, “Comprendo il tuo dolore, è anche il mio.” le disse con voce gentile, “Ma discutere non porterà indietro il tempo e non salverà mia madre o il Silver Millennium.” poi sospirò, “Non è stata colpa loro se è successo quello che è successo, non è accaduto perché non mi abbiano protetta, semplicemente, doveva succedere.” la neo regina si alzò e abbracciò tutte le guerriere con un solo sguardo, “Ricominceremo tutte insieme, ritroveremo ciò che abbiamo perduto e riporteremo la pace sulla terra. Fidatevi di me, perché io mi fido di voi!” e sorrise così dolcemente che ognuna di loro non poté far a meno che annuire e lasciar scorrere le lacrime.
 
Le Inner Senshi sapevano che Usagi si riferiva agli Shitennou, ma non capivano cosa potessero aver perso le Outer e, a giudicare dai loro sguardi, neppure queste ultime lo sapevano.
 
“Però...” fece poi la regina, tornando seria, “...prima di allora bisognerà cambiare qualcosa nei vostri atteggiamenti.” disse con sfida nello sguardo, “Inner Senshi!” esclamò e quelle abbassarono ancora più profondamente il capo, “Andrete sulla luna all’inizio della nuova fase e vi addestrerete nella sala degli specchi, là dove avvenne il vostro primo addestramento.” le guerriere risposero con un assenso, “Outer Senshi!” chiamò, “Per voi invece ci sarà una punizione. Poiché siete a tutti gli effetti un gruppo esterno, pagherete l’errore della vostra compagna con lei, all’inizio della nuova fase sigillerò i vostri poteri finché non avrete imparato ad essere più umili e collaborative, non solo con le Inner ma con chiunque. Fintanto che nel vostro cuore albergherà rabbia e rancore non riavrete i vostri poteri. E spero che la cosa non perduri molto tempo ancora.” aggiunse in sussurro.
 
Usagi sciolse la trasformazione e tornò quella di sempre.
Anche le altre fecero lo stesso e si guardarono stupite.
La principessa era cresciuta, ma ciò che chiedeva era pericoloso, se fosse stata attaccata mentre erano via…
Mamoru lesse nei loro visi le paure, “Non preoccupatevi, ci sarò io con lei.”
La cosa non le rassicurava poi molto, ma confidavano di tornare presto al loro massimo.
Solo una di loro continuava ad essere contraria.
 
“Non credo sia giusto!” esclamò Haruka in tono rabbioso, “Preferisco allenarmi con loro che stare senza...” ma non terminò la frase.
 
Mamoru non aveva sciolto la trasformazione e la guardò da vero re, con il fuoco del golden cristal ardente negli occhi, “Come dici, Sailor Uranus?” chiese con sarcasmo.
 
Haruka, anche se controvoglia, abbassò la testa.
Aveva giurato fedeltà il giorno dell’incoronazione, aveva giurato di accettare e seguire qualsiasi ordine della sua regina e del suo re, non importava che adesso fossero semplici umani, non importava se la sua principessa era più piccola di lei, ogni sua parola era un ordine e volente o nolente doveva ubbidire.
 
Trattenne un sospiro e chiuse la bocca. La rabbia le cresceva dentro e la sfogò quella notte, prendendo la moto e correndo all’impazzata verso il circuito di gara.
 
 
 
 
Continua…,
   
 
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