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Autore: Atenah    26/11/2017    0 recensioni
One shot ispirata alla mitica serie di libri "Sherlock, Lupin e io"!
- Mila e Gutsby sono in giro per Londra a fare compere per conto di Holmes. Ma cosa può cambiare una waffle con zucchero a velo? -
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Irene Adler, Sherlock Holmes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi un’altra volta a pubblicare qualcosa in questa categoria… Potrò sembrare leggermente paranoica, ma Sherlock Holmes e il mondo che gli gira intorno è una parte di me.
Vostra Detective
 
 
 
“Gutsby!” risuonò la voce di Sherlock, per Briony Lodge “Vai a prendere anche una bottiglietta di iodio!”.
Il grande detective stava lavorando ad un esperimento scientifico e questo voleva dire lunghissime liste di compere da fare per il nostro maggiordomo.
Il cielo londinese era coperto di nuvole, ma non pioveva e tirava un venticello leggero. Era il 20 marzo e io quella mattina non riuscivo a stare ferma: l’indomani sarebbe stato il mio compleanno!
Così decisi di andare con Billy, per passare il tempo. Mi alzai dalla poltroncina e mi diressi verso la porta infilandomi il nuovo cappotto azzurro che avevo comprato per la stagione primaverile.
“Dove vai Mila?” mi chiese Irene in quel momento, io mi sentii come se mi avesse beccato a fare una cosa vietata, che ovviamente non era così.
“Io… ecco… io pensavo di andare con Billy per dargli una mano.” dissi come per giustificarmi. Irene ovviamente capì immediatamente la mia situazione: “A te va bene Billy?” chiese al nostro tuttofare, alle mie spalle. Quest’ultimo annuì: “Certo signora Adler! Sarà un vero piacere!” disse mantenendo il suo portamento perfetto e educato di sempre.
Uscimmo di casa e ci dirigemmo, passando per la Aybrook Street, verso Baker Street. “Sappi che hai scelto te di venire.” mi disse Billy ad un certo punto. Io mi girai a bocca aperta verso di lui, decisa a dirgliene quattro, ma i miei occhi incontrarono un sorriso raggiante, che avrebbe convinto anche un serial killer di lasciare cadere l’arma.
“Mr. Holmes mi ha dato la più lunga lista di compere da prendere, fin dalla mia esistenza a Briony Lodge. Perciò ti avverto che questa giornata potrebbe diventare stressante!” mi disse. Io gli sorrisi: “Vedi che ho fatto bene a venire a darti una mano?”.
Svoltammo in Baker Street e passammo dalla famosa casa al numero 221b. Di nuovo mi venne da sorridere al pensiero che il consulente privato delle storie del dottor Watson, non era più solo il personaggio principale della mia serie di libri preferita, ma ormai una sorta di zio per me.
Riuscimmo a trovare la prima metà di cose della lista in quel quartiere, poi però ci toccò lasciare Marylebone e finire la nostra “tour” nel quartiere centrale di Westminster.
Billy diede un’occhiata al suo orologio a taschino: “Se ci muoviamo riusciamo a prendere il tube delle 12.20.” disse, poi mi afferrò per mano aumentando il passo. Quel contatto così improvviso mi fece arrossire e abbassai lo sguardo.
La prossima stazione dei tube, ovvero della metropolitana londinese si trovava alla fine di Baker Street. Riuscimmo ad arrivare appena in tempo, prima che le porte della vettura si chiudessero.
Non usavo spesso questo mezzo di trasporto, dato che ad Irene non piaceva e lo evitava categoricamente. Non ero abituata alle frenate brusche ad ogni fermata. Così a quella successiva, feci solo in tempo a chiedermi perché tutte le persone si tenessero strette ben salde, prima essere più o meno catapultata in avanti. Per fortuna ci furono una mano e un braccio forte a salvarmi dal pavimento.
“Si vede che non viaggi spesso in tube.” mi disse sorridendomi. Salirono altre persone e ci dovemmo stringere per starci tutti. Il braccio di Billy rimase cinto intorno al mio fianco e infine mi ritrovai ad appoggiare la mia mano sul suo petto.
Il quartiere di Westminster non era dall’altra parte di Londra, ma il viaggio durò comunque un po’ più di dieci minuti.
Billy mi toccò con leggerezza il braccio e a quel punto mi beccai ad avere appoggiato il viso nell’incavo del suo collo e ad avere chiuso gli occhi, rossa in faccia mi staccai da lui impacciatamente.
Gutsby come al solito fece finta di niente: “La prossima fermata è la nostra.” si limitò a dire.
Il vento fuori dalla stazione di Westminster mi riportò definitivamente alla realtà e alla seconda metà della lista di compere ancora da svolgere.
Passammo le due ore successive a passare da un negozio all’altro e finimmo con la bottiglietta di iodio.
Eravamo carichi di borse e pacchetti, inoltre il mio stomaco iniziò a brontolare per protesta.
Billy rise: “Che ne dici di lasciare le compere ad un reparto bagagli e andare a magiare qualcosa?” mi chiese. Io annuì entusiasta e così pagammo 50p al fattorino del reparto bagagli e andammo in cerca di un posto dove sfamarci.
Decidemmo di prendere delle waffles calde ricoperte di zucchero a velo, da una bancarella.
Con quello snack squisito e fumante in mano, andammo a sederci su una panchina in un parchetto. Mangiammo in silenzio e quando ebbi finito la mia waffle e mi girai verso a Billy scoppiai a ridere. “Che c’è?” chiese lui, imitando un tono irritato. Io mi misi a ridere ancora di più fino a quando non mi costrinsi a smettere, perché iniziava a farmi male la pancia.
“Ti è rimasto dello zucchero vicino alla bocca.” spiegai, notando il suo sguardo storto.
Billy si tocco un lato della bocca: “Dove?” chiese. “Dall’altra parte.” dissi e istintivamente allungai la mano per pulirlo. Le mie dita sfiorarono la sua pelle liscia e per un momento indugiarono sul suo viso, poi però mi ripresi e tolsi lo zucchero dalla sua bocca.
Abbassai lo sguardo quando lui mi ringraziò. Dopo un po’ si schiarii la voce: “So che in realtà il tuo compleanno è domani, ma… ora mi sembra il momento giusto.” ruppe la quiete.
Poi Billy tirò fuori dalla tasca una scatolina e me la passò. La aprii con attenzione come se temessi che si rompesse. Rimasi a bocca aperta quando vidi cosa si trovava all’interno: un anello d’argento sottilissimo, ornato con un minuscolo uccello di cristallo turchese chiaro. “Ti piace?” mi chiese Gutsby, io alzai lo sguardo: “Io… Io non so cosa… sì è bellissimo.” articolai le parole. “Posso?” disse e prese l’anello dalla scatolina, poi prese la mia mano e fece scorrere il gioiello sul mio dito.
Io rimasi incantata con la mano nella sua. Ad un certo punto sentii come una forza che mi attirava verso di lui. Mi fermai a pochi centimetri dalle sue labbra. E se stessi sbagliando tutto? Non avevo mai baciato, se avessi rovinato tutto? I suoi occhi azzurri mi osservavano con uno sguardo pieno di intensità e per un momento temetti che pesasse che la mia insicurezza si trattasse di un rifiuto.
Ma poi le sue labbra si posarono sulle mie e mi fecero dimenticare in un bacio più dolce di ogni cioccolata mai assaggiata.
Quando mi staccai da lui ero senza respiro. La mano di Billy mi passò su viso e spostò una ciocca di capelli dalla mia fronte. Mi sorrise e strinse la mia mano con l’anello, ancora nella sua.
Quando ci dirigemmo verso il reparto bagagli, lui teneva ancora la mia mano e quando fu obbligato a lasciarla per prendere le borse e i pacchi, sentii freddo. Desiderai più di ogni momento di essere tra le sue braccia forti.
Quando ritornammo a Briony Lodge, trovammo Irene e Holmes seduti sul divanetto, mentre discutevano su un articolo nel giornale e Lupin immerso nella lettura di un libro sull’arte cinese.
Ci togliemmo i cappotti e portammo le compere a Sherlock che diede un’occhiata veloce: “Come al solito hai fatto un ottimo lavoro!” si complimentò Holmes con il nostro maggiordomo. “Anche grazie a Mila.” rispose lui.
Lo sguardo del detective si posò sull’anello che avevo appena ricevuto: “Vedo infatti.” si limitò a dire e mi fece l’occhiolino. Anche Irene mi lanciò un sorrisetto compiaciuto, portando la mano al ciondolo dorato a forma di cuore che portava al collo. L’unico che sembrava non capire era Arséne, che ci guardava con sguardo interrogativo.
 
 
 
Ecco! Vi è piaciuta? Ho voluto sperimentare un nuovo tipo di coppia: Mila + Billy = Milly? della serie di libri Sherlock Lupin e io… Ditemi se vi piace!             
   
 
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