Fanfic su artisti musicali > Linkin Park
Ricorda la storia  |      
Autore: NinaBlueOceanAndSky    28/11/2017    0 recensioni
il titolo vero e proprio è al interno della fic. Questa Oneshot è speciale per me,spero che vi faccia sognare un po come quando l'ho iniziata a buttare giù...
intro della fic
"rientro in hotel dirigendomi nella mia stanza posando le buste sul letto ed opto per farmi un bagno...."
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Dopo una lunga ed estenuante giornata di lavoro finalmente la sera, ore 18,torno a casa, dirigendomi nella mia stanza buttandomi sul letto cercando di svuotare la mente dal caos che mi ha bombardato per tutto il giorno. Ma dopo neanche 5 minuti sento mia madre urlarmi dal piano di sotto che ho una telefonata da parte di Brianna

Mi muovo svogliatamente avvicinandomi al comodino prendendo la cornetta del telefono.

Pronto?.

Ciao.- la sua voce sembra al quanto dispiaciuta

Ehi, Brianna. Dimmi.- chiedo incuriosita

Scusami se ti disturbo,so che sei rientrata adesso a casa ma volevo chiederti se ti interessa andare al festival che si terrà a Madrid per una settimana nel mese di settembre,purtroppo ho degli imprevisti avendo vari impegni lavorativi e problemi in famiglia sono costretta a rimandare, il biglietto già pagato con alloggio.

So che non ti dispiacerebbe staccare un po da tutta questa monotonia, cosi ho pensato che ti farebbe piacere, ti prego dimmi di si...-

le dico che prima devo parlarne con il mio datore di lavoro e che l'avrei richiamata subito dopo. Lo chiamo e rimane sorpreso della mia telefonata improvvisa perchè stava per farlo lui. Dicendomi che dovevo prendermi un paio di ferie... felice richiamo Brianna e le dico che va bene, e in risposta passerà in serata a rendermi il biglietto.


Verso le 20 sento suonare il campanello e mi avvio verso la porta urlando ai miei che è per me.

Ciao.

Ciao, vieni- gli dico

non posso vado di fretta.- mi dice dispiaciuta, consegnandomi il biglietto

ti avviso che ci sono delle festività ed una di queste è al palazzo Sabatini il quale mi sarebbe piaciuto tanto visitarlo, e per di più è in maschera.-

Appena me lo dice rimango per un momento senza parole.

Tutto bene?- mi chiede

ah, si si. Stavo solo pensando a cosa portare per il viaggio e indossare per il ballo... -

sono certa che troverai una soluzione, e mi raccomando fai molte foto – dice sorridendo.

certamente.- sento il suo cellulare squillare,lo estrae dalla tasca destra del gilet e guarda la schermata con aria scocciata.

è mia madre, devo andare. Mi raccomando, divertiti.- dice abbracciandomi forte,mentre ricambio il suo gesto.

Contaci. Grazie.

No, grazie a te.

Sorride per poi avviarsi verso casa...

rientro chiudendo la porta,andando verso il salone per avvertire i miei che sarei partita per Madrid ,mio padre come sempre contrariato della cosa, mia madre invece la solita -miss prudenza, come se non mi conoscesse affatto...- ignoro i loro battibecchi e

salgo nella mia stanza prendendo la valigia iniziando a riempirla di tutto l'occorrente per il viaggio, costume compreso.


Ore 7:00 am

la mia sveglia suona come al solito chiassosa ,ma questa volta per un giorno diverso. Mi alzo,iniziando a prepararmi, una doccia veloce, mi asciugo velocemente, mettendomi allo stesso tempo l'asciugamano in testa legandolo a turbante in modo da farsi che i miei lunghi capelli si asciughino un po,nel frattempo comincio a vestirmi, lasciando per ultimo il sopra, scendo giù in cucina,preparandomi la colazione, scrivo un biglietto che attacco sul frigorifero con una calamita a coccinella.

La macchinetta del caffè comincia brontolare segno che è pronto, la spengo riponendola nella tazzina bianca con una spirale rossa, il resto lo ripongo in una boccetta di vetro nel caso mio padre voglia farsi un cappuccino quando si sveglierà, mi siedo tranquilla sulla sedia davanti al tavolo, che si affaccia proprio davanti alla finestra...e sorseggio il mio caffè con qualche pasticcino giusto per saziarmi lo stomaco, non ci metto molto a finire, sciacquo la tazzina riponendola sul lavabo alla mia destra,pulisco il tavolo dalle briciole, e ritorno nella mia stanza iniziando ad asciugarmi i capelli.

Massimo 3 minuti e finisco. Lisci,ben curati e profumosi di lavanda.

Mi metto la maglietta a maniche lunghe nera,stando attenta a non tirarmi i capelli,infilo il giacchetto di jeans, e non faccio in tempo a sistemarmi il colletto che sento suonare un clacson, il taxi è qui fuori, sorrido prendendo la mia valigia ed esco. Salgo in auto.

Dove deve andare signorina?- mi chiede l'autista.

All'aeroporto, grazie.-

Lieta che sia bel tempo

E dopo ben due ore di volo finalmente arrivo All'aeroporto di Madrid-barajas.

I passeggeri cominciano a scendere dal veicolo con i loro valigie e subito mi accingo anch'io a seguirli.

Una volta scesa mi dirigo allo smista bagagli per poi prendere un taxi e dirigermi all'albergo.

-Giardini di Sabatino-

le enormi e trasparenti porte dell'albergo si aprono e vi entro ammirando la lussuosità del posto, mi avvicino senza indugi alla reception, che con cordialità mi da il benvenuto,e gli mostro il biglietto, e mi porge subito la chiave della stanza, un altro di essi mi prende il bagaglio conducendomi al numero della mia stanza.

Le scale, i corridoi e tutto il resto dei pavimenti sono ricoperti da un magnifico ed elegante tappeto rosso tant è che percepisco a pena i rumori dei passi e dei carrelli notando che anche i muri sono insonorizzati.

Finalmente arriviamo alla mia stanza. Camera Numero 17.

Mi consegna la chiave, e con sorriso dice. Buena estancia.- Gracias. - rispondo mentre se ne va ed io apro la porta della mia camera. Assomiglia ad un mini appartamento.

Dinanzi a me vi è un enorme finestra che prende tutta la stanza, una piccola cucina sulla destra con pensili, frigorifero e sopra di esso un microonde, un piccolo tavolo bianco rotondo,sotto di esse un tappeto rosso anch'esso dalla forma rotonda.

Il letto matrimoniale sempre sulla destra coperto da un meraviglioso copriletto rosso,affiancato da due piccoli comodini neri, i muri sono decorati in stile gotico. Dinanzi ad esso un camino e un televisore a schermo piatto.

La finestra conduce proprio sul tetto, il quale è adibito a bar.

Si affaccia proprio davanti al palazzo reale di Sabatino

resto incantata da tanta bellezza,e tranquillità...

il mio stomaco comincia a brontolare, cosi rientro nella mia stanza dirigendomi verso la piccola e graziosa cucina preparandomi un rigoroso cappuccino con brioche,ma neanche il tempo di sedermi che ricevo una video chiamata su whattsapp.

Ehilà, come va?

Ciao Brianna!- dico sorridendo, è stupendo. Guarda ti faccio fare un live.

Dico girando la prospettiva del cellulare. -La stanza.-

Wow, è stupenda. Cioè proprio come a casa!- dice elettrizzata – non manca assolutamente nulla perfino il bagno è attrezzato di tutto punto. Davvero incredibile credimi, e non hai ancora visto il panorama, aspetta.-

Corro fuori, mostrandogli la zona bar e il maestoso palazzo.

Accidenti,che nervi! La prossima volta giuro che dirò no a tutto e parto! Porca miseria è tutto bellissimo.- dice con tono dispiaciuto mentre riposiziono la camera del telefonino verso di me in modo da parlare a quattro occhi con lei.

Vero. Non so come ringraziarti, credimi mi sembra di essere in un altro mondo.- dico sorridendo

Lo posso immaginare. Hai già scelto cosa indosserai?- dice incuriosita

immaginavo che me lo avresti chiesto, si, ma ti mostrerò la foto quando tornerò- sorrido facendogli l'occhiolino

aaah sei sempre la solita – dice con aria finta imbronciata, di mia risposta ha una pernacchia, per poi scoppiare a ridere entrambe

che stavi facendo adesso?- mi chiede. Stavo facendo diciamo una piccola pausa pranzo...-

gli mostro la mezza brioche e il cappuccino fumante.

Immaginavo che avevo interrotto qualcosa, ecco perchè avevi la bocca sporca...- dice sghignazzando, io subito mi passo la mano sulla bocca controllando se ci fossero briciole e lei inizia a ridere di gusto.

Aaah Brianna!!- grido fingendo di essere arrabbiata. Scusa ma non ho resistito.- e la sua risata contagia anche me.

Va beh dai ti lascio finire il breve pranzo, mi raccomando di-ve-rti-ti.- dice le ultime frasi spezzate, mentre mi fa l'occhiolino ed io ricambio mandandole un bacio chiudendo la video chiamata.

Mi rimetto seduta, finendo la mia mezza brioche, e nel frattempo metto il cappuccino oramai freddo nel mini microonde posto sullo scaffale in alto al frigorifero e in pochi minuti è di nuovo caldo. Sorseggio, mandando giù l'ultimo boccone uscendo tranquillamente dalla cucina dirigendomi sul tetto indossando i miei Rayban che avevo praticamente in testa dal mio arrivo in hotel,finendomi di gustare il mio cappuccino.

Dopo qualche ora ricevo un sms da parte di mia madre...

“tuo padre è molto contrariato, ma io sapevo che saresti andata lo stesso, spero che il viaggio sia stato piacevole, per favore avvisami appena puoi...sai che sono sempre in pensiero. Bacio, mamma.”

sorrido mentre clicco sul display per rispondere al suo sms, scrivendo che sono arrivata al hotel e che il viaggio è stato tranquillo, mandandole come allegato una mia foto con alle spalle il palazzo di Saladino.

Osservo l'orologio sul display le 14...

decido di uscire un po.

Il mio rientro in albergo è alquanto caotico, non avrei pensato che avrei preso tante cose. Qualche suvenir per i miei anche se mio padre non è il tipo uno svuota tasche con i colori della Spagna, almeno cosi non rischia di perdere le chiavi o altro...e ovviamente qualche regalo anche a Brianna che sono sicura le piacerà un sacco. Un jeco tutto colorato con frammento di vetro da appendere al muro...

Rientro in hotel dirigendomi nella mia stanza, posando le buste sul letto ed opto per farmi un bagno

Riempio la vasca idromassaggio mettendo il bagnoschiuma al profumo di lavanda...

in pochi minuti la vasca è piena d'acqua e schiuma,ripongo i vestiti in un cesto e mi immergo. La temperatura dell'acqua è giusta e mi rilasso, sentendo il profumo di lavanda invadermi le narici,sentendomi a casa...

dopo 20 minuti circa, mi sciacquo ed esco avvolgendomi nell'asciugamano appeso dietro la porta del bagno, dirigendomi in camera per preparare il costume che dovrò indossare tra un paio di minuti.

Una gonna lunga rossa, quasi bordeaux con fiori bianchi a vita alta con fascione in pelle nera, maglietta a rette con canotta nera, e stivaletti neri, e per concludere a giacca in pelle anch'essa nera con borchie metallo. Approfitto in tanto per cenare, anche se di certo ci sarà da mangiare anche li, ma preferisco sempre riempire prima lo stomaco, in modo che non mi abbuffi troppo, opto per un insalata mista e una frutta, sembra che non sazi molto, ma invece sazia per parecchie ore.

Mangio tranquillamente, beandomi del lieve caos di festa che si sente giù per le strade della città, il cielo è sgombro da nuvole ed è ricoperto di stelle. Finito di mangiare ripongo i piatti nel piccolo lavandino e mi dirigo nuovamente in bagno iniziando ad asciugarmi con un altro asciugamano e indossare l'intimo merlettato color blu scuro,e indosso la maglietta, mi metto davanti all'enorme specchio appeso al muro, e tirandomi indietro i capelli legandoli a coda di cavallo, prendo dall'armadietto del bagno il mio beautycase con tutti i trucchi e comincio a truccarmi mettendo la crema,tamponandola con un batuffolo di ovatta e poi fare la stessa cosa con il fondotinta su tutto il viso ottenendo un colorito pallido,prendo il matitone nero, con punta morbida e lo passo sugli occhi sfumandoli di poco e concludere con le righe che partono da sopra il sopracciglio sino a meta guancia, passando infine la stessa matita sulle labbra.

Indosso la gonna, calze nere, e stivaletti. Qualche foto sia cosi che con la giacca, borsetta in mano ed esco.

Decido di passare per i giardini, immergendomi nel favoloso labirinto che stamane ho ammirato dall'alto illuminato dalle luci poste in vari angoli, e quasi subito sia di fianco che dinanzi a me vedo altre persone anche loro mascherate ed hanno optato per passare da questa parte davvero favolosa, oltre che divertente.

Finalmente giungo davanti alla scalinata che porta all'entrata del palazzo.

Maestoso e splendido.

Le persone cominciano ad entrare mentre io rimango fuori ad osservarle e a scattare qualche foto,ma decido di rimanere ancora un po' fuori.

Una lieve brezza mi accarezza il corpo facendomi venire i brividi ,ma non mi accingo ad entrare , un rumore alle mie spalle attira la mia attenzione. È il getto d'acqua del enorme fontana che è stata accesa. Senza pensarci troppo decido di avviarmi verso di essa, scendendo le scale in pietra, riattraversando nuovamente quel magnifico e perfetto labirinto verde smeraldo...

Giungo dinanzi ad essa, è davvero gigantesca. Immagino che qualche follia a quei tempi l'abbiano fatta in questa fontana, rido pensando all'idea sedendomi sul piccolo gradino stando attenta a non cadere, mirando il mio riflesso nell'acqua e allo stesso tempo mi guardo intorno notando che non poco distante da essa vi sono delle statue dei re e dei principi, torno a guardare lo specchio d'acqua e il mio riflesso è incorniciato dal manto di stelle che sono nel cielo,l'acqua è limpida, e pulita cosi come il resto, tutto perfettamente curato.

Altro che una settimana, starei qui mesi. Penso tra me dandomi allo stesso tempo della stupida, dopotutto è solo il primo giorno e già mi lamento del fatto che una settimana sia poca e non ho ancora finito di vedere il resto...

“hai bisogno di staccare la spina, di svagarti un po e di non stare troppo in questa città, ogni tanto hai bisogno di cambiare aria..” mi ritornano in mente le parole che mi disse Brianna un paio di mesi fa e che io la prendevo sul ridere sé non delle volte con aria alquanto dispiaciuta perché l'idea mi allettava parecchio, anche al liceo Brianna è sempre stata una ragazza vivace, un po come ero io ai tempi delle medie,era sempre lei a darmi la carica e spronarmi,anche nei momenti difficili, realizzando entrambe alcuni dei nostri sogni nel cassetto.


Il suono della musica mi riporta alla realtà. Le danze sono iniziate, tuttavia si sta bene qui fuori.

Vi è una tranquillità particolare...

Purtroppo però sento dei passi avvicinarsi, di sicuro sarà una delle tante persone che è uscito a prendersi una boccata d'aria e magari fumarsi una sigaretta... -Ehi-

Una voce profonda e calma, si rivolge a me con tono amichevole ,trasalgo non essendomi ancora destata del tutto dal mio strato di trans, e seccata penso tra me “ecco un rompiscatole...-.-”

mi volto verso colui che mi ha fatto prendere un colpo oltre a distogliermi dai miei pensieri e rimango letteralmente immobile nell'osservarlo dalla testa ai piedi. Costui è alto 1.70 all'incirca,indossa il costume di un ufficiale a giudicare dalle numerose medaglie che porta sul petto, e un cappello a cilindro con un grosso fiocco di raso che gli ricade sull'occhio destro, tutto completamente in nero. Il trucco sul suo viso è simile al mio,imiterà un ufficiale vampirizzato?...

entrambi rimaniamo in silenzio, ma è lui a fare la prima mossa o meglio mi porge la sua mano invitandomi a ballare. Lo fisso negli occhi, scuri, in essi vi è sicurezza e dolcezza, se non una lieve e profonda tristezza ma forse potrei sbagliarmi, non lo lascio attendere a lungo e afferro la sua mano calda e fina, come le mani di un pianista, mi avvicina a sé cingendomi la vita e ammetto che siamo parecchio vicini a mio parere troppo, ma quel suo sguardo nascosto da quel trucco mi attira, e solamente ora mi accorgo che quelle note suonate al pianoforte mi sono famigliari e fanno sussultare il mio cuore e vibrare la mia anima, e il mio fiato si spezza riconoscendo colui che ho dinanzi a me -Chester...- sorride mentre io vorrei solo sprofondare nel non averlo riconosciuto subito.

Il mio cuore continua a martellarmi nel petto mentre ascolto quella melodia che cantava nei video ufficiali ed allo stesso tempo mi perdo nuovamente nei suoi occhi scuri. Vorrei dirgli tante cose ma è come se la mia mente fosse letteralmente andata in blackout.

Le ore diventano minuti, i minuti secondi, il resto infinito ed immutabile.

La melodia sta per concludersi e presto dovrò salutare i mio cavaliere che mi ha sempre accompagnata in ogni momento della mia vita, come vorrei non lasciare mai queste mani...

ad un tratto avvicina le sue labbra al mio orecchio, sento il suo respiro scostarmi i capelli

this is not the last final masquerade, i'm with you...anywhere, always-

rimango immobile rendendomi conto che nel dirmi quelle parole mi ha stretto a sé.

Mi sento al sicuro, protetta, capita, come mi ci sono sempre sentita ascoltandolo, le parole non servono. Alzammo gli occhi al cielo ammirando le miriadi di stelle che illuminano la serata...

mi appoggio al suo petto come quando si cerca conforto e avvolgo la sua ampia schiena tra le mie braccia con fare leggero, come se avessi paura di fargli male, alzandomi di poco vicino al suo orecchio sussurrandogli – thank you for this evening, thank you for everything...-

lo sento sorridere accarezzandomi con dolcezza la nuca, mi scosto dal suo abbraccio per immergermi nuovamente nel suo sguardo, mi da un bacio sulla fronte sfiorandomi con una carezza il viso allontanandosi lentamente per poi svanire come era arrivato, in una notte silenziosa colma di stelle.


Il giorno dopo mi sveglio con la sensazione che sia stato tutto un sogno, ma guardandomi intorno capisco che sono davvero in albergo in Spagna e che ieri sera c'è stata la festa al palazzo Sabatino vado in bagno e guardandomi allo specchio mi accorgo che indosso ancora i vestiti di ieri sera, per non parlare del trucco oramai squagliato da sembrare un panda, se non peggio una pessima copia di arlecchino. Mi spoglio ed opto per una doccia veloce,prendo i vestiti puliti, colazione, mi vesto, casual, mi son mancati i miei adorabili jeans blu, maglietta maniche corte nera con strass, borsa, cellulare e di nuovo fuori.

Altro luogo altre foto, fortuna che sia il cellulare che la macchina fotografica sono di ottime marche, e allo steso tempo comodo fare qualche selfie. Invio alcune foto a Brianna e a mia madre eccetto quelle poche di ieri sera che poi alcune mi ero dimenticata di scattare.

Decido anche di fare al mio ritorno in hotel una registrazione di tutto l'albergo dalla hall alla stanza, descrivendo ogni particolare in modo che quando lo vedranno sembrerà anche a loro di essere li.

Collego il cellulare al portatile del quale difficilmente me né separo, appoggiandomi sul piccolo tavolinetto bianco, iniziando a scaricare il file, comprese le foto.

Le giornate scorrono veloci e con mio rammarico dispiacere troppo veloci...

la settimana che mi è stata regalata si sta per concludere, ultimo giorno.

Preparo i bagagli,pc nel apposita valigia, vestiti e vari accessori nella valigia più grande borsa e cellulare compreso di trucchi, presi.

Infilo la giacca in pelle nera la stessa che ho indossato per la festa, mi volto per guardare nuovamente la stanza e infine uscire,il facchino è già fuori che come sempre mi da il buongiorno prendendo i miei bagagli accompagnandomi alla reception, restituisco le chiavi, saluto che allora volta ricambiando augurandomi il buon rientro casa, prendo il taxi e mi dirigo all'aeroporto.
Vi sono molte persone,e il rumore degli aerei che decollano e atterrano è assordante, a quanto pare come rientro ho un bel mal di testa, mi accingo a sedermi aspettando il mio volo.


Ma a quanto pare il mal di testa mi rende nervosa e mi alzo gironzolando vicino ai posti e allo sportello del check-in.

ad un tratto sento una voce famigliare -ehi you- quel tono, trasalto nel sentirlo, mi volto e non ci credo, lo vedo venire verso di me, è vestito con pantaloni neri una maglietta grigia e un giacchetto nero. Rimango un secondo immobile ma il suo sorriso mi fa destare dal mio stato di fermo e gli corro incontro buttandogli le braccia intorno al collo, ricambia la stretta -why you crying?- mi domanda asciugandomi una lacrima, e solo in quel istante mi accorgo che è partita una canzone che mi avvolge come un abbraccio l'anima. One more light. -I..I..- non riesco a finire la frase sentendomi completamente confusa, e di nuovo la testa svuotata.

Mi sembra di andare in panico ma lui mi riavvolge a sé dicendomi che è tutto ok, sento i battiti del suo cuore, calmi e regolari e il nervoso che si era impadronito di me si placa.

La canzone passa in modalità silenzio e dall'altoparlante squilla la voce che i passeggeri sono pregati di avviarsi agli sportelli. Il mio volo è arrivato.

La canzone riprende.

Mi sembra di essere sempre stata tra le sue braccia, e che questo non è un addio ma un arrivederci, un ciao. Lo stringo di nuovo -i love you so much- gli sussurro – i love you too- dice sciogliendo lentamente l'abbraccio,e sorridendomi di nuovo accarezzandomi il viso. -Hi- mi dice ed io rispondo lo stesso, un ultimo sguardo e mi dirigo alla reception timbrano il biglietto, mi volto di nuovo ma lui non c'è più.

Dispiaciuta ma felice allo stesso tempo torno a casa con un dolce e bellissimo ricordo nel cuore.


Note Autrice:
Ammetto che questa è la mia prima fiction a tema Linkin Park e che da quel giorno se non prima del 20 luglio non stavo passando un bel periodo oltre a non scrivere...
Li ho amati dal loro primo singolo...purtroppo però non ho potuto avere l'occasione di vederli dal vivo....
Ho scelto di ambientarlo a Madrid perchè quel live per me ha un qualcosa di speciale, unico. Non che gli altri non lo siano, ma quello di Madrid ha qualcosa di speciale.

I nomi delle due amiche sono puramente casuali.

  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Linkin Park / Vai alla pagina dell'autore: NinaBlueOceanAndSky