Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers
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Autore: american_STRAWBERRY    23/06/2009    4 recensioni
Perché tutto é possibile. O quasi.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas, Kevin Jonas, Nick Jonas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Paranoid


Premessa: non sono una fan accanita dei JB, quello che scriverò di seguito é solo frutto della mia immaginazione. Anche perché se fosse vero, a quest'ora non sarei qui.Bene, buona lettura a tutti! ;D


Il dove, il come, il quando e il perché.


Le 6.15.

Accidentalmente il giorno prima la mia sveglia é volta fuori dalla finestra in preda a una mia crisi. Chissà perché.

Quindi la mia sveglia di oggi é ancora peggio.

< Emily svegliati! Il treno non ti aspetta! >

< Muh? Uh.. auuuuuo! >

Ecco che inizia un'altra orribile, insensata stupida giornata.

Mi alzo, vado in bagno, mi guardo allo specchio.

Ho i capelli neri e rosa completamente arruffati e le occhiaie sotto ai miei occhi verde-azzurro.

L'unica cosa che amavo letteralmente di me.

Mi metto sotto la doccia gelida, esco mi asciugo e mi vesto.

Jeans neri strettissimi, maglia viola con un enorme teschio davanti.

Le mie Converse nere con i lacci in rete viola, la mia collana di Smarties, i mille braccialetti.

Vado in bagno e mi trucco. Matita nera e eyeliner nero. Metto gli orecchini in ognuno dei 3 buchi per orecchio, controllo che il mio piercing al labbro sia a posto.

Mi pettino stirandomi il ciuffo e cotonandomi leggermente i capelli dietro. Fiocchetto rosa e sono a posto.

Per molti posso sembrare una bimba emo, per altri una cattiva ragazza.

Ma sono solo la punk-rocker della scuola.

Quella che tutti cercano per la musica delle feste di fine anno e per dare un consiglio sui concerti sì e quelli no dell'estate.

Mentre medito davanti allo specchio su chi sono o meno, sento mia mamma che urla con quella sua voce roca da oca.

Insopportabile.

Il mio rapporto con lei non é dei migliori. Litighiamo spesso.

In teoria io dovrei stare in mano ai servizi sociali.

Mia madre é un'alcoolizzata e mio padre é in carcere per omicidio. Uccise mia sorella perché non gli diede ascolto e uscì lo stesso con il suo ragazzo.

Quella sera. Quella maledettissima sera di 2 anni fa. Lo ricordo come se fosse ieri. E fa malissimo.

Smetto di pensarci e scendo. Prendo la mia cartella della Eastpack, prendo il mio motorino argento e viola shock per andare alla stazione, senza mettere il casco. Non sento mai il bisogno di essere protetta da uno stupido pezzo di polistirolo.

Abito a 30 kilometri dalla mia scuola e ogni giorno devo andare fino lì. Una volta arrivata mi guardo intorno.

Vedo sempre le solite facce.

La mia scuola si divide in 3 categorie fondamentali.

I bravi ragazzi, i cattivi ragazzi e gli sfigati.

Nei bravi ragazzi ci sono tutte le figlie di papà, con i loro fidanzati figli di papà.

Nei cattivi ragazzi ci sono quelli che hanno i genitori alcoolizzati e che si “conciano” per andare a scuola.

Se non si era capito io sono fra questi.

Poi gli sfigati che sono..bhé, sfigati.

Entro in classe.

Matematica alla prima ora. Fantastico.

Ma dico, come si fa in un istituto alberghiero a fare matematica? Per lavorare alle reception dei vari Hilton é necessario sapere la radice quadrata di P Greco??


Commentate e io continuo!

Byeeee!


  
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