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Autore: Clauridice    30/11/2017    8 recensioni
Può un contrattempo aiutare due anime che si amano a dichiararsi?
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Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, André Grandier, Oscar François de Jarjayes
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Oscar stava finendo di mettere il necessario nel trolley, quella mattina sarebbe partita per l’Italia insieme ad Andrè , erano stati invitati al matrimonio di Alexandra una loro cara amica che si era trasferita lì per lavoro e ovviamente aveva anche  trovato il suo principe azzurro a cui era legata ormai da cinque anni e Oscar e Andrè erano stati molto felici di ricevere la splendida notizia e ancor di più essere partecipi della sua felicità.
Ma la sua felicità in quel momento non era solo quella, si perché la sua felicità quel giorno aveva anche un nome: Andrè si proprio lui  che in quel periodo occupava gran parte dei suoi pensieri ma nonostante questo non riusciva ad esternare i suoi sentimenti per via della sua educazione maschile che suo padre le aveva impartito fin da bambina, ma nonostante questo desiderava tanto averlo nella sua vita, essere sua moglie, padre dei suoi figli e nelle notti fredde d’inverno dormire sul suo petto avvolti da una calda coperta di pile.
Il corso dei suoi pensieri fu interrotto dal suono del campanello.
“Arrivo”! esclamò lei andando ad aprire
“Oh Ciao Andrè”! aggiunse aprendo la porta
Appena la vide rimase senza fiato, indossava un paio di leggings a pinocchietto che le aderivano come una seconda pelle, sotto di essi calzava un paio di anfibi estivi, in seguito indossava una maglietta colorata a mezze maniche , infine aveva raccolto i capelli sulla nuca insomma nonostante indossasse un abbigliamento casual era stupenda, anzi lei rendeva bello qualsiasi capo d’abbigliamento indossasse.
Più la guardava e più l’irresistibile voglia di averla cresceva sempre di più , voleva il suo corpo sul suo, le sue mani e la sua bocca su ogni lembo della sua pelle, desiderava tanto fondersi dentro di lei per farla sua per ore e ore, voleva i suoi seni cosi perfetti e rosei tra le sue mani, assaggiare oggi centimetro della sua bellissima pelle liscia e levigata tutta da accarezzare e consumare di baci, desiderava essere i suoi vestiti per stare a contatto con il suo bellissimo corpo snello per tutta la vita.
“Buongiorno Oscar, sono salito su per aiutarti con il trolley , sei pronta”? le disse lui
“Ti ringrazio tanto, ma non c’è ne era bisogno”! sorrise lei
“Tranquilla , lo faccio con piacere, allora andiamo”? disse lui prendendo il trolley
“Grazie infinite, si possiamo andare”! detto questo prese la borsa e le chiavi e uscì di casa insieme ad Andrè
Una volta raggiunta l’auto, Andrè caricò  il bagaglio di Oscar in macchina dopo di che partirono verso l’aeroporto.
Durante il tragitto nessuno dei due parlò ma si limitarono soltanto a guardare la strada di fronte a loro anche se ogni tanto lui con la coda dell’occhio le lanciava qualche occhiata.
La verità e che non poteva fare a meno di guardarla, di ammirare i suoi stupendi occhi azzurri, i suoi morbidi capelli biondi che avrebbe tanto voluto sentire sul suo petto e tra le sue dita, il calore del suo bellissimo corpo sul proprio , si era questo quello che voleva , era questo che sognava tutte le notti  prima di andare a dormire e più ci pensava e più il suo pensiero prendeva sempre più vita facendogli immaginare loro due sopra un grande letto matrimoniale che si concedevano con foga e passione e…
“Andrè puoi accendere l’aria condizionata , stamattina fa decisamente caldo”! le chiese lei riportandolo alla realtà
“Eh…hai detto qualcosa”? rispose lui ancora tra le nuvole
“Se puoi aprire l’aria condizionata, qui dentro si soffoca
“Certo che si , l’apro subito”! rispose lui carcando di celare l’imbarazzo che si era creato
“Andrè tutto bene”?
“Si perché”?
“Stamattina mi sembri un po' distratto”! osservò
“No tranquilla , va tutto bene “! sorrise lui
E cosi dopo circa mezz’ora arrivarono a destinazione, parcheggiarono l’auto , presero i bagagli e si avviarono dentro l’aeroporto, entrati si avvicinarono al Check-in per spedire i bagagli , una volta spedite le valige ed essendo arrivati in anticipo decisero di farsi un giro per i negozi che si rivelò molto piacevole, a dire la verità quando facevano una cosa insieme era sempre piacevole, forse perché tra loro due c’era stato sempre qualcosa di veramente speciale , un legame che li univa da sempre e poi c’era stata una grande amicizia tra di loro ma da qualche tempo si era trasformata in qualcosa di molto più forte e profondo, ma sarebbero riusciti ad ammetterlo questo sentimento che nutrivano l’uno per l’altra? Loro questo non lo sapevano ma forse l’unico a saperlo era proprio il tempo, si proprio lui, il solo in grado di riordinare ogni cosa.
L’ora di partire non tardò ad arrivare e i due ragazzi si accinsero a imbarcarsi.
Il viaggio in aereo fu molto tranquillo senza perturbazioni e altri fenomeni atmosferici tanto che i due essendosi alzati molto presto si erano appisolati l’uno accanto all’altro.
Dopo due ore e mezza arrivarono all’aeroporto di Palermo e dopo aver ritirato i bagagli presero un taxi che li avrebbe accompagnati a casa di Alexandra dove avrebbero alloggiato fino al giorno dopo in cui si sarebbe svolta la cerimonia per poi ripartire la sera stessa visto che l’indomani dovevano lavorare.
Durante il tragitto ebbero la possibilità di guardarsi intorno e di godersi i posti più belli che la Città offriva ai turisti e loro ne erano rimasti molto affascinati e non ne avevano tutti i torti perché Palermo era veramente una delle Città più belle che avevano visitato fin ora.
Arrivati a destinazione il Tassista li aiutò a scaricare le valigie dopo di che si avviarono verso il portone di casa dove abitava Alexandra.
Oscar suonò il citofono e subito sentì la ragazza scendere le scale per andare ad aiutarli con le valigie
“Ciao ragazzi, come sono felice di rivedervi”! esclamò la ragazza stringendoli in un caldo abbraccio
“Ciao anche noi lo siamo molto”! rispose Oscar con un sorriso
“Ciao Alexandra, come stai”? le chiese Andrè
“Benissimo Andrè , grazie , ma venite vi aiuto con le valigie”!
“Ti ringrazio”! rispose Oscar detto questo entrarono nel portone e presero l’ascensore
“Scusate se non sono venuta a prendervi all’aeroporto, ma stamattina dovevo sbrigare le ultime cose ed ero impossibilitata”! spiegò l’amica
“Non ti preoccupare, mi avevi già accennato qualcosa al telefono”! disse Oscar
“Grazie per essere così comprensiva”!
“Ma ci mancherebbe, si tratta del giorno più bello della tua vita quindi ne hai tutto il diritto”! sorrise Oscar
“Oscar ha ragione, quindi non ti preoccupare”! nel frattempo arrivarono al pianerottolo dove si trovava l’appartamento di Alexandra  uscirono dall’ascensore ed entrarono in casa.
Quel giorno trascorsero una giornata davvero speciale, a pranzo Alexandra aveva preparato alcuni piatti tipici della Sicilia, come primo piatto fece dei Paccheri con pomodorini confit , Calamari ripieni al forno, Cotolette alla parlemitana e infine come dolce i famosi cannoli era talmente tutto squisito e Oscar e Andrè fecero il bis fino a scoppiare.
Nel pomeriggio Alexandra li aveva portati a visitare la Città, gli aveva fatto visitare la bellissima Cattedrale Della Santa Vergine Maria Assunta, nota semplicemente come Cattedrale di Palermo, che era il principale luogo di culto cattolico della Città, in seguito la Fontana Pretoria con al suo interno delle statue allegoriche rappresentanti divinità mitologiche e in quattro fiumi di Palermo: Oreto, Kemonia, Papireto e Maredolce poi fecero un salto ai mercati di Palermo dove si trovavano innumerevoli bancarelle a cominciare da quelle del cibo, prodotti freschi come carne , pesce e verdura e altre bancarelle con vari prodotti.
Durante la passeggiata si fermarono in una gelateria per gustare una squisita coppa al cioccolato.
Verso sera si fermarono a cenare in una pizzeria dove trascorsero una piacevole serata, infatti quella sera era in corso un divertente karaoke dove tutti seppure stonati si divertivano a interpretare le loro canzoni preferite, anche Oscar e Alexandra furono chiamate a cantare nonostante le loro proteste perché non avevano mai cantato davanti a tanta gente ma soltanto nell’appartamento che avevano diviso durante gli anni universitari, alla fine però erano riusciti a convincerle con la complicità di Andrè .
Al termine dell’esibizione furono applaudite da tutti con molto entusiasmo e non ne avevano tutti i torti perché erano davvero molto intonate.
Dopo cena andarono a fare una lunga passeggiata per le vie palermitane dopo di che tornarono a casa.
 
 
Ore 08:00
Quella mattina Maria la madre di Alexandra aiutata da Oscar e Andrè aveva allestito l’appartamento della figlia che tra poche ore si sarebbe sposata con il suo Gabriele, aveva apparecchiato il grande tavolo del salone con la tovaglia più bella che aveva, sopra di essa vi erano vari tipi di dolci con varie bottiglie di liquori e infine al centro del tavolo l’immancabile bouquet di Calle bianche, infine aveva adornato la ringhiera del  pianerottolo con delle coccarde.
Quella mattina Oscar era più emozionata della sposa, era così felice per la sua cara amica che la notte scorsa non aveva chiuso occhio per l’emozione e poi quel giorno era talmente bella che Andrè appena l’aveva vista gli si era mozzato il fiato e non ne aveva tutti i torti perché l’unico aggettivo che potesse definirla era favolosa.
Oscar indossava un tubino azzurro laminato con scollatura a cuore e una bratella che faceva capolino sulla spalla sinistra, sotto di esso indossava delle scarpe argentate con tacchi vertiginosi e infine aveva raccolto i capelli in uno chignon, Andrè invece indossava un elegante completo blu con tanto di gilè, camicia e cravatta insomma quel giorno erano entrambi bellissimi.
Nel frattempo il salotto si era riempito di invitati tra loro ovviamente le sue sorelle Agnese e Federica con i rispettivi mariti e le loro figlie di tre e quattro anni e per finire il padre Andrea  che non era mai stato così emozionato come quel giorno, d’altronde tutto ciò era comprensibile visto che avrebbe accompagnato la figlia più piccola all’altare, anche Agnese era emozionata al pensiero che le avrebbe fatto da testimone insieme al marito mentre le piccole erano delle bellissime damigelle che quel giorno stavano ricevendo i complimenti da tutti per i loro candidi e meravigliosi abiti.
Finalmente era arrivato il momento di andare in Chiesa e tutti gli invitati si apprestarono a raggiungere il cortile di casa dove pochi minuti dopo arrivò la sposa insieme a suo padre.
Alexandra era bellissima fasciata dal suo meraviglioso abito stile sirena tutto in pizzo con delle piccole perline applicate su tutto il vestito compresi corpetto e le eleganti mezze maniche.
La sposa e suo padre furono accolti da un lungo applauso dopo di che si avviarono verso la Chiesa di Santa Caterina dove si sarebbe svolta la cerimonia.
Una volta arrivati tutti gli invitati entrarono in Chiesa.
L’edificio era ricco di decorazioni, apparati in marmi mischi e tramischi , stucchi ed affreschi che si fondevano in un’unica armonica lettura con le strutture architettoniche portanti.
L’altare maggiore era realizzato in pietre dure, agate grigie e verdi , con ornamenti in rame dorato, ai lati c’erano presenti due splendidi angeli lignei dorati con vesti e ali laminate in argento insomma quella Chiesa era davvero splendida.
Intanto ecco arrivare la sposa accompagnata dal padre, attraversarono la navata accompagnati dalla marcia nuziale fino all’altare dove Andrea consegnò sua figlia al suo futuro marito dopo di che la cerimonia iniziò.
Durante la cerimonia Andrè si ritrovò a fantasticare il giorno delle sue nozze con Oscar, se la immaginò entrare dalla porta della Chiesa di Arras dove andavano sempre da bambini con un meraviglioso abito bianco che esaltava tutte le sue bellissime fattezze, s’immaginò l’emozionante momento dello scambio degli anelli che li avrebbero uniti l’uno all’altra per tutta la vita e infine la loro prima notte di nozze nella loro nuova casa sulle colline di Arras, immaginava di spogliarla , di sdraiarla sotto di lui , di prendersi la sua bocca, i suoi seni e tutto il suo bellissimo corpo, di sentirla gemere di piacere mentre lui si fondeva dentro di lei e di amarla per ore e ore fino allo sfinimento.
Alla fine della cerimonia gli sposi furono applauditi con molto entusiasmo, poi si fermarono alcuni istanti per fare una serie di foto con amici e parenti dopo di che uscirono dalla Chiesa dove furono colti da piccole raffiche di riso, infine si avviarono al Borgo degli angeli dove si sarebbe svolto il ricevimento.
Dopo circa dieci minuti arrivarono a destinazione.
Il Borgo degli Angeli si trovava immerso in un magico verde dei vigneti siciliani , era molto poetico e suggestivo , era davvero molto elegante.
L’antica struttura era in calda pietra affiancata da due incantevoli aree piscina dal design sobrio e raffinato, la sala interna era impreziosita da eleganti allestimenti, a bordo piscina facevano capolino delle bellissime rose insomma quel luogo era davvero un paradiso terrestre.
Una volta lì entrarono nella sala dove avrebbero pranzato, gli sposi furono accolti da una giovane coppia che erano stati chiamati proprio da loro per allietare il loro matrimonio in musica.
Ognuno degli invitati prese posto al proprio tavolo, Oscar ovviamente con Andrè e altri amici d’università.
Il pranzo si rivelò molto piacevole ma non solo per i piatti eccellenti che stavano gustando , ma anche perché i loro amici universitari seduti all’ loro tavolo erano di ottima compagnia e così tra una portata e l’altra arrivò il momento del ballo e la maggior parte dei presenti si apprestava a raggiungere il centro della sala insieme ai rispettivi coniugi e compagni.
A un certo punto un giovane ragazzo si avvicinò a Oscar e la invitò a ballare il Valzer con lui e lei molto gentilmente accettò l’invito seguendolo al centro della pista sotto lo sguardo tagliente di Andrè che rimase lì seduto ad osservare il comportamento dei due con molta attenzione, anzi il comportamento di lui visto che non faceva altro che guardarla e mettere le mani nei posti proibiti , come osava quell’individuo fare certe cose con la sua Oscar? E poi neanche si conoscevano quindi non aveva il diritto ad avere certi atteggiamenti con lei, all’improvviso fu preso dall’irresistibile impulso di alzarsi dalla sedia per strappargliela dalle braccia e portarsela via, ma si rese conto che non poteva farlo perché avrebbe rischiato di rovinare la sua reputazione soltanto per una scenata di gelosia e poi avrebbe messo in imbarazzo anche lei che non c’entrava nulla , decise  allora di sopportare quello che per lui era come una terribile tortura.
Si distrasse un attimo per bere un sorso di champagne che gli era stato offerto gentilmente da un cameriere che stava passando tra i tavoli e quando tornò con lo sguardo sui due si accorse che il giovane le stava facendo una carezza sul viso a quel punto fu attraversato da una fitta di gelosia che lo trafisse come una lama affilata e si rese conto che era il momento di agire.
Mantenendo la calma si alzò dalla sedia e a passo spedito si avviò verso di loro.
“Mi scusi , posso”? disse invitando il giovane a concedergli di ballare con lei
“Certamente”! rispose il ragazzo con un sorriso
“La ringrazio”! esclamò
“Mi concedi questo ballo”? aggiunse rivolgendosi a lei
“Con molto piacere”! sorrise la ragazza detto questo iniziarono a ballare occhi negli occhi e meni nelle mani e mentre ballavano il mondo sembrò non esistere più per Andrè, gli sembrava di essere il principe azzurro di una favola divenuta realtà e poi era così bello stare a contatto con la sua pelle e perdersi nei suoi bellissimi occhi azzurri, era talmente felice di ballare con lei che gli sembrò di vivere in un sogno che desiderava non finisse mai, si perché Oscar era soltanto sua , sua e di nessun’altro , non voleva dividerla con nessuno, la voleva soltanto per sé, voleva gustarsela tutta, voleva godersi le mani nelle sue, il calore della sua pelle, i suoi bellissimi occhi fondersi nei suoi e cingerle la vita con il suo possente braccio mentre ballavano il Valzer.
Appena la musica s’interruppe tornarono alla realtà e tutti ritornarono ai rispettivi tavoli compresi loro due.
E cosi tra un passo di danza, un bicchiere di champagne , qualche chiacchierata e ovviamente il taglio della torta la serata volò via e dopo aver salutato i presenti e gli sposi si congedarono poiché  dovevano raggiungere l’aeroporto per tornare a Parigi perché il giorno dopo dovevano lavorare.
Fecero un salto a casa di Alexandra per prendere i bagagli e per cambiarsi dopo di che chiamarono un taxi per accompagnarli all’aeroporto.
Arrivati a destinazione si avviarono al Check-in per spedire i bagagli
“Mi dispiace comunicarvi ce il vostro aereo è partito proprio pochi minuti fa”! disse la signorina quando vide i loro biglietti
“Come partito”? disse Oscar incredula
“Signorina mi dispiace , ma avete perso il volo “!
“Ma non è possibile, domani dobbiamo lavorare”! rispose Oscar quasi con disperazione
“Tranquilla Oscar chiameremo in caserma per dire che abbiamo avuto un piccolo disguido”! la tranquillizzò subito lui lei annuì e afferrò il trolley
“Mi dispiace, sono davvero dispiaciuta”!
“Non si preoccupi , non è colpa sua”! rispose Andrè detto questo si allontanò insieme ad Oscar che nel frattempo aveva chiamato un taxi per farli accompagnare in qualche Hotel.
Dopo circa dieci minuti il taxi arrivò, il tassista li aiutò a caricare i bagagli nel cofano dopo di che li accompagnò all’ Astoria Palace Hotel dove avrebbero alloggiato in attesa di trovare un altro volo per Parigi.
Una volta lì entrarono nell’edificio e si avvicinarono alla reception.
L’albergo disponeva di 320 camere , di due bar di cui uno posto nelle terrazze solarium al dodicesimo piano , di quattro ristoranti e di un parcheggio con più di cento posti auto.
Il centro congressi era composto da sei sale di ampie dimensioni , di cui la principale , la Sala Normanni che aveva 700 posti.
A disposizione degli ospiti vi era una zona benessere e massaggi , una palestra e numerosi spazi interni fra cui una saletta fumatori.
“Buonasera “! salutò Andrè
“Buonasera Signore, posso fare qualcosa per lei “? disse il portiere
“Vorrei sapere se ci sono delle stanze disponibili, purtroppo abbiamo avuto un piccolo contrattempo e ovviamente non abbiamo prenotato”!  spiegò il ragazzo
“ Controllo subito Signore”! detto questo l’uomo lanciò un’occhiata al computer per controllare se ci fossero delle stanze libere
“Mi dispiace Signore le stanze singole sono tutte occupate , se vi interessa è rimasta soltanto una camera matrimoniale al primo piano”! comunicò l’uomo
Appena sentì quelle parole Andrè senti il cuore fermarsi per poi ricominciare a battere all’impazzata perché questo significava che lui e Oscar avrebbero dormito nella stessa stanza, non era la prima volta che dormivano insieme ma l’ultima volta che lo avevano fatto avevano dieci e nove anni, adesso invece erano adulti e questo cambiava le cose anche perché ambedue provavano dei sentimenti molto profondi l’uno per l’altra che non si erano mai azzardati a confessare.
“D’accordo la prendiamo”! rispose il ragazzo
“Perfetto Signore, sono sicuro che la stanza piacerà molto a sua moglie”! disse porgendogli la chiave a quelle parole Andrè e Oscar avvamparono era la prima volta che qualcuno li scambiava per una coppia di sposi e non erano certo abituati a tutto questo anche se Andrè aveva sempre sognato di avere Oscar come sua consorte e sperava che un giorno questo suo sogno potesse divenire finalmente realtà, lo desiderava talmente tanto che non chiarì neanche l’equivoco mentre Oscar ancora paonazza si limitò a prendere il suo trolley per raggiungere la stanza, di solito riusciva sempre a controllare le sue emozioni ma questa volta la situazione le era sfuggita di mano e per quanto potesse celarlo era chiaro che Andrè era molto importante per lei.
“Grazie mille”! disse prendendo la chiave detto questo raggiunse Oscar per le scale
“Sembra che il portiere ci abbia scambiato per marito e moglie”! le disse lui divertito
“Già”! sorrise lei
“Quell’uomo mi è molto simpatico”!
“Perché ci ha scambiato per una coppia”?
“Perché sembra avere un gran senso dell’umorismo e poi a dirla tutta ogni tanto queste cose fanno tanto piacere”!
“Sei incorreggibile”! sorrise lei
“A proposito sei un’ottima ballerina”! le disse lui aprendo la porta della stanza
“Cosa? io un’ottima ballerina? Ma se non ho mai ballato in vita mia”! rispose lei ridendo
“Bè nonostante tu non l’abbia mai fatto te la sei cavata egregiamente”!
“Devo ammettere che te la cavi bene anche tu”!
“Prego Signora Grandier dopo di lei”! la canzonò lui
“Piantala”! sorrise lei entrando nella stanza
La camera era arredata naturalmente da una camera da letto con una poltrona a fiori, una finestra e un armadio , una cucina, un bagno e un salotto con delle tende colorate infine aveva anche un terrazzo dove ti poteva ammirare la bellezza della Città.
Andrè chiuse la porta e depose le chiavi sul tavolino del salone dopo di che si avviò nella stanza insieme ad Oscar
“Oh no che guaio”! disse lei mentre frugava nel suo trolley
“Che succede”?
“Ho dimenticato la canotta e i pantaloncini a casa di Alexandra li avevo appoggiati su una poltrona e adesso non ho niente da mettere”! disse portandosi una mano sulla fronte
“Tranquilla Oscar, puoi indossare questa, spero vada bene “! le disse lui porgendole una sua maglietta a mezze maniche
“Ti ringrazio e tu”?
“Non ti preoccupare, ne userò un’altra che ho in valigia”!
“Grazie mille”! disse afferrando l’indumento
“Usa pure il bagno per cambiarti, io mi cambio qui”!
“D’accordo grazie”! detto questo si avviò in bagno mentre lui rimaneva a guardarla rapito da quella splendida creatura e poi a dirla tutta era felice che fosse rimasta solo quella stanza perché aveva tanto desiderato passare ancora del tempo con lei, di avere la sua dolce presenza anche nelle ore notturne , di ascoltare il suo respiro mentre dormiva, di osservare i suoi lineamenti e le sue bellissime fattezze e per lui non c’era nulla di più bello che potesse desiderare si perché era lei e solo lei la cosa più bella della sua vita, avrebbe tanto voluto che quella notte non finisse mai per poterle stare sempre accanto, tenerla stretta nel suo abbraccio, godersi il calore del suo corpo contro il proprio e consumare la sua bocca di baci.
Con un sorriso sulle labbra iniziò a spogliarsi per mettersi comodo indossando un paio di boxer e una maglietta, dopo circa dieci minuti la vide uscire dal bagno e rimase senza fiato per l’ennesima volta.
La maglietta che le aveva dato le stava talmente larga da lasciarle scoperta una spalla per non parlare della lunghezza che le arrivava sopra il ginocchio , ma nonostante tutto era ugualmente bellissima e pensò che avrebbe voluto essere quella maglietta per stare a contatto con il suo corpo caldo e stupendo, anche lei era rimasta folgorata da lui vedendo le sue bellissime gambe muscolose che anche se non osava ammetterlo le avrebbe desiderate intorno al suo bacino mentre la possedeva con tanto trasporto e poi quei pettorali cosi scolpiti che facevano leggermente capolino sopra la scollatura della maglietta.
“Ehm…vedo che nonostante tutto ti stia un po' larga stai benissimo”!
“Ti ringrazio”!
“Be adesso andiamo a dormire sei stanca”! lei annuì e si sdraiò sul grande letto insieme ad Andrè
Oh Dio ma come faceva a chiudere occhio con lei accanto? Al solo pensiero di averla vicino il desiderio che aveva di lei si faceva sempre più forte e irrefrenabile, come la voglia che aveva di impossessarsi della sua bocca , dei suoi seni , di tutto il suo corpo bellissimo e meraviglioso, anche Oscar in quel momento non desiderava altro che le sue braccia la stringessero forte per non lasciarla mai più e non solo desiderava le sue mani dappertutto, la sua lingua sui suoi seni perfetti e rosei e su tutti i posti più intimi.
Rimasero per un lungo istante a guardarsi negli occhi mentre i loro cuori battevano all’impazzata per l’emozione del momento, quel momento che avevano sempre desiderato fin da adolescenti e che finalmente pareva essere arrivato.
Lo sguardo di Andrè si fece così penetrante che Oscar fu costretta ad abbassare lo sguardo
“Ti prego non smettere di guardarmi”! le sussurrò lui alzandole il viso con le dita a quelle parole Oscar senti il cuore battere talmente forte che le parve che da un momento all’altro le rimbalzasse dal petto e fu proprio in quel momento che si prese le sue labbra baciandole con passione.
Oscar rispose al bacio con la stessa intensità e gli circondò il collo con le braccia.  
Finalmente stava assaporando il dolce sapore della sua bocca, ed era talmente buono che avrebbe voluto assaporarlo per tutta la vita, si era questo quello che desiderava, era questo che sognava avere la sua bocca nella sua per un tempo infinito.
Intanto le mani di Andrè raggiunsero l’orlo della maglietta e quando insinuò le dita sotto l’indumento si accorse che non indossava il reggiseno e ne fu soddisfatto perché ebbe la possibilità di accarezzare le sue bellissime rotondità cosi sode e rosee, Oscar gemette e rovesciò la testa all’indietro chiudendo gli occhi , era cosi bello sentire le sue mani sui suoi seni , sentire il loro calore e la piacevole sensazione che le stavano regalando e adesso non pensava ad altro che al momento in cui l’avrebbe denudata completamente, infatti quel momento non tardò ad arrivare.
Andrè la liberò dalla maglietta che indossava mentre lei a sua volta lo liberava della sua e quando finalmente si liberarono anche degli ultimi indumenti, Andrè le allargò le gambe con un ginocchio e si fece spazio dentro di lei e Oscar gli circondò la vita con le gambe invitandolo a farsi sempre più parte di lei, Andrè si muoveva piano sopra di lei mentre lo faceva i suoi gemiti lo invitavano a possederla sempre di più, a quel punto le sue spinte si fecero sempre più forti.  
Quando raggiunsero l’orgasmo Oscar affondò il viso nel suo collo per soffocare il grido di piacere che le aveva appena donato , ancora ansimante Andrè cominciò ad assaggiare ogni lembo del suo corpo con la lingua, Oscar rimase senza fiato, era persa nella meravigliosa sensazione che il suo lui le stava regalando.
Scese ancora più giù e quando arrivò a sfiorare il centro della sua femminilità si irrigidì per il piacere che cresceva dentro di lei tanto prepotentemente, Andrè continuò ad operare in mezzo alle sue gambe fino a quando non raggiunse l’eccitazione più estrema.
“Te l’ho mai detto che ti amo”? le disse lui quando i loro respiri furono tornati alla normalità
“No, ma potresti sempre dirmelo adesso”! sorrise lei
“Ti amo”!
“Anch’io”!
“Sposami”! le disse lui d’impulso
“Come”? rispose lei incredula
“Ti ho appena chiesto di sposarmi, vuoi diventare mia moglie Oscar Francois De Jarjayes”?
“Mille volte si”! sorrise lei
Lui le saltò addosso e la baciò per un tempo infinito per poi sussurrarle all’orecchio “Sei il dolce incanto della mia vita”!
 
 
Ed eccomi qui a pubblicare l’ennesima follia che spero vi sia piaciuta alla prossima
Cla P.S Forse questa volta ad Oscar lo rappresentata un po' più femminile ma non potevo certo mandarla al matrimonio dell' amica con la divisa militare vi immaginate ? 😂😂😂😂😂
  
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