Amo gli applausi. Se me lo chiedessero, non lo direi mai, ma li amo. Con tutta me stessa.
Muor giovane colui ch’al cielo è caro
Non chiedi il palcoscenico. Te lo scaricano addosso – ti dicono “fallo tuo”. E lo fai tuo, perché cos’altro vuoi fare? Vorresti scegliere: vorresti dire di no, andartene. Scendere da questo treno impazzito. Ma non puoi, perché l’abbraccio delle luci ti è caro, il sorriso del pubblico ti è caro, ogni singolo callo e storta e crampo ti sono cari. Hanno il sapore della vittoria.
Misera e vana,
Stimai la vita
Stimai la vita
Ogni colpo esploso è un battito. Il caricatore scatta indietro, sistole, scatta avanti, diastole. Uno dopo l’altro, tutti i moschetti fanno fuoco. Riempiono l’aria con le loro voci. Ad un mio comando, ad un mio battito di ciglio. Il labirinto della strega è territorio nemico, ma per me somiglia a casa. Per la prima volta dopo la fine ho un palcoscenico.
Tramontata è la luna
Non chiedi il palcoscenico. O forse lo chiedi, una parte infinitesima di te lo chiede, una parte che hai nascosto perché te ne vergogni, perché non sta bene farla uscire, perché è peccato, hybris, superbia. Non chiedi nemmeno un pubblico, ma nella solitudine del tuo cuore preghi gli dei di averlo. A volte ti esaudiscono. Ogni condannato a morte ha diritto ad un ultimo desiderio.
Tramontate le Pleiadi
Un passo dopo l’altro. Un proiettile dopo l’altro. Salto, schivo, attacco. La mia coreografia è cristallina. Ogni atterraggio, ogni famiglio distrutto. Seguo alla perfezione il copione che mi è stato dato. Il pubblico, dopo tutto, va soddisfatto.
Scendi dal cielo, Urania
Tutto quello che accade su di un palcoscenico è stato deciso. Non c’è libero arbitrio se non nelle sottigliezze dei gesti, nell’implicito della recitazione. Dall’altro lato, però, uno spettacolo come si deve appare imprevedibile. Squisitamente sorprendente. La mente segue ogni singola e microscopica evoluzione degli eventi, ma non è in grado di prevedere l’istante successivo. Fino all’ultima sorpresa. Il sipario.
Di fronte a sé, il Sole
Sotto di sé, la Morte
Imperterrito vola
Icaro
Sotto di sé, la Morte
Imperterrito vola
Icaro
Ogni spettacolo merita un Finale.
Ogni spettacolo ha il suo sipario.
Ed oltre il sipario, il buio. Il buio che ti inghiotte e ti digerisce. La fine di una narrazione. La fine della vita che hai preso in prestito.
Non pensavo che sarebbe mai giunto, il sipario.
Non ricordavo che un sipario, senza pubblico, non serve a nulla.
Acta est fabula: plaudite.