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Autore: Jichan    01/12/2017    3 recensioni
Cinque parole casuali come prompt, una storia da scrivere, un autore strampalato e la ship delle ship come protagonista.
Cosa ne uscirà fuori?
Nient'altro che una raccolta di one shot ancora più strampalata.
1 - Raspberries & Stars: Dove Hoseok è un (non tanto) ingenuo universitario fissato coi lamponi e Yoongi un astrofisico con una (non tanto) cotta segreta.
2- Home Run: "Che sport orribile. Come il sorriso soddisfatto del lanciatore"
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Yoonseok
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ATTENZIONE: il rating potrebbe cambiare, così come le avvertenze! Non ho un numero né minimo né massimo di storie da pubblicare, è tutto nelle mani della mia vena artistica.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jung Hoseok/ J-Hope, Min Yoongi/ Suga, Un po' tutti
Note: AU, OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Raspberries & Stars

 







 


 

Quando Yoongi usciva a bere con Namjoon, Jin, Jimin e Jeongguk spesso prendevano blandamente in giro le giovani matricole che fissavano ossessivamente Jeongguk, lo quasi stalkeravano, e trovato il coraggio si avvicinavano al loro tavolo e gli lasciavano numeri di telefono, mentre arrossivano e si spostavano nervosamente lunghe ciocche di capelli dietro le orecchie. Ancora più divertenti erano le risposte di Jeongguk; quando il più giovane si sentiva gentile si limitava a rifiutarle garbatamente, ma se era in vena di divertirsi, generalmente ficcava la lingua in gola a Jimin e tanti saluti.

Yoongi di solito ridacchiava e beveva la sua birra tutta in un sorso, per non pensare al fatto che quelle ragazzine fossero comunque meno patetiche di lui. Almeno loro avevano il fegato di dichiararsi alla loro cotta.

Yoongi di Hoseok sapeva che frequentava la facoltà di Ingegneria, che aveva una sorella, che aveva qualsiasi social possibile ma il suo preferito era twitter (Yoongi lo seguiva ovunque, ovviamente da nickname non riconducibili a lui), che non aveva molti amici se non l'amico di infanzia Taehyung, un coetaneo di Jimin dal sorriso quadrato e la voce molto bassa. Inoltre sapeva che Hoseok aveva un neo sul labbro superiore e delle tenere fossette quando sorrideva – che Yoongi osservava con attenzione dalle foto che l'altro postava su internet o dal vivo – e si accentuavano quando scherzava con Taehyung.

Neanche a dirlo, Yoongi non aveva mai parlato con l'altro.

La triste situazione andava avanti fin dal primo anno, quando Yoongi aveva visto per la prima volta l'altro alla fermata del bus, mentre si sistemava il volto in una morbida sciarpa. Da quel momento in poi, Yoongi cercava qualsiasi modo di rincontrare l'altro e sapere di più su di lui, ma di fatto senza avvicinarglisi.

Lo fissava nelle pause pranzo, essendo Ingegneria nella stessa sede della sua facoltà, da un tavolo tatticamente posizionato dietro una colonna, che permetteva a Yoongi di fissare l'altro ma di non essere visto. Erano i momenti migliori per osservare l'altro, grazie alla confusione generale intorno, ma anche perché Taehyung frequentava Veterinaria (prima regola dello stalker: stalkerare anche tutti ciò che circondano l'oggetto di interesse), situata in un'altra sede.

La cosa che preferiva di Hoseok era appunto il “rituale” che faceva ogni volta che mangiava. O almeno così lo aveva chiamato Yoongi, visto che era tanto metodico e preciso.

 

Finito il suo pasto, il ragazzo ogni giorno tirava fuori dalla sua borsa una scatolina contenente dei lamponi freschi, mai un frutto diverso. Prima di mangiarli, ogni volta tentava di costruire una piramide sempre più alta, cosa che faceva sempre sorridere Yoongi, specialmente quando questa crollava e le labbra di Hoseok si imbronciavano leggermente.

 

Ma ancora di più, Yoongi amava vedere quando l'altro li effettivamente mangiava.

 

Li metteva in bocca uno ad uno, mordendone prima metà, mostrando i denti bianchi e dritti che affondando nel piccolo frutto si sporcavano leggermente di rosso. Quindi Hoseok li puliva velocemente passandoci la lingua, e metteva in bocca il resto del lampone.


Lo faceva con ogni singolo lampone, e mandava Yoongi fuori di testa. Era così sensuale, che l'altro non poteva fare a meno di far viaggiare la sua mente in pensieri scabrosi, dove succo di lamponi e pelle bollente primeggiavano.

A quel punto Yoongi si dava mentalmente dell'idiota e soffocava la testa tra le braccia, nel tentativo di censurare quei filmini mentali.
 


Ormai la laurea era sempre più vicina, e Yoongi doveva decidere se valeva la pena di morire di imbarazzo e fare un tentativo, anche se fallimentare, o rinunciare e morire annegato nei rimpianti.

Nonostante morire nei rimpianti era probabilmente la scelta migliore, una calda giornata primaverile Yoongi si ritrovò in piedi davanti al tavolo di Hoseok, un milkshake al lampone in mano.
Dopo aver raggiunto un rossore pari al colore della bevanda che aveva in mano e aver mormorato degli insulti contro se stesso, decise di sedersi al tavolo senza essere stato invitato.

«Mi è capitato di vedere qualche volta le tue piramidi di lamponi, così ho pensato di portarti questo» e avvicinò il milkshake all'altro, evitando il suo sguardo.

Non era molto bravo con queste cose e lo mettevano a disagio. Ma quando vide di sottecchi il sorriso che gli rivolse l'altro, ritenne che valeva la pena di morire di autocombustione per vederlo almeno una volta.

«Spero che non sia avvelenato» scherzò Hoseok, per poi stringere le labbra attorno alla cannuccia e fare un lungo sorso «Ma è buonissimo» la sua faccia si illuminò «Devi dirmi assolutamente dove l'hai preso! Ah, e grazie mille~»

«In realtà l'ho fatto io» sentì di arrossire, così sviò «Yoongi» avanzò una mano, che Hoseok afferrò prontamente.
«Sei il mio nuovo dio» sorrise «Jung Hoseok, malato di lamponi, come hai già notato»

Il cuore di Yoongi perse un battito. Stava parlando con Hoseok.

Patetico.

«Che facoltà frequenti? Non abbiamo nessuna lezione in comune» iniziò a far conversazione l'altro, sorseggiando la propria bevanda.
«Astrofisica»
«Che cosa grandiosa» gli occhi dell'altro si illuminarono. Lo trovava interessante? Yoongi in quel momento si trovava noioso. E patetico. E imbarazzato. E rosso. Molto rosso «Devi essere molto intelligente per fare una facoltà così difficile, io faccio solo Ingegneria»
«Anche Ingegneria è interessante, credo» si grattò la nuca.
Hoseok rise «No no, la tua facoltà è mille volte più interessante. A che anno sei?»
«Mi laureo questa sessione»
«Oh, allora dovrei chiamarti hyung! A me manca ancora un anno»
«Non c'è bisogno, davvero, preferisco parlare in modo più informale»

«Come mai hai deciso di portarmi un milkshake?»
«Ci sto provando con te?» doveva essere un'affermazione, ma parve più una domanda. Yoongi si pentì subito di averlo detto, ma non era un gran bugiardo.

Hoseok lo fissò e poi scoppiò a ridere, battendo le mani. Se la sua risata non fosse stata tanto bella, Yoongi si starebbe già scavando la fossa.
«Diretto, mi piace. Quindi mi stai per invitare a un appuntamento?»

Hoseok era interessato. Interessato. Yoongi non se ne capacitava, soprattutto visto che la maggior parte delle persone lo considerava strano, ma decise di cogliere la palla al balzo, rilassandosi un po' di più.

«Dipende tutto dalla risposta»
«Allora facciamo che ti ho già detto di sì» Hoseok gli fece un sorriso splendente.
Yoongi non aveva programmato che andasse così bene, quindi dopo averci pensato un attimo disse «Hai detto che ti interessava la mia facoltà, giusto?»
Hoseok annuì sorridente.
«Ho qualcosa da mostrarti, dopo le lezioni vediamoci ai cancelli»


 

Yoongi non seguì un tubo durante le lezioni e passò tutto il tempo a fare tremendi scarabocchi sul quaderno, pensando che fra poco avrebbe visto Hoseok. Come sarebbe andata? Forse non gli sarebbe piaciuto quello che aveva in mente? Avrebbe voluto i consigli dei suoi amici, ma non c'era tempo per andare a piagnucolare dalle due coppiette. Se la sarebbe dovuta cavare da solo. Ce la poteva fare.

Quando la campanellà suonò osservò la pagina con il disegnino che aveva fatto di lui e Hoseok e lo appallottolò per poi buttarlo nel cestino. Si stava trasformando in una ragazzina di dodici anni o cosa?

 

Scosse la testa e si affrettò. Meglio non far aspettare Hoseok.

Al cancellò individuò subito l'altro, poggiato al muro e che guardava intorno a lui, chiaramente in attesa. Lo stava aspettando, non se n'era andato. Yoongi aveva temuto per qualche frangete che non l'avrebbe aspettato come deciso. Gli si avvicinò e gli afferrò la spalla, in uno scatto di coraggio.

«Ehi, andiamo?»
«Certo, guidami»

Fecero due passi, visto che la meta era vicina. Hoseok grazie al cielo parlava molto, anche per lui, così Yoongi stette in silenzio e imparò qualcosa di nuovo, che neanche il suo attento stalking aveva trovato.

Era piacevole passare del tempo con l'altro, dopo aver sognato quel momento così a lungo. Pian piano iniziava a sciogliersi, il che era un bene. Hoseok era capace di mettere chiunque a suo agio, con la sua parlantina e la sua affabilità, tanto che i quindici minuti a piedi durarono un battito di palpebre. Yoongi avrebbe voluto che ogni istante durasse qualche era.

Meglio smetterla con queste frasi smielate. Almeno non uscivano dalla sua testa.



«Casa mia» fece un cenno verso l'abitazione «Entriamo?»
 


«Le scarpe puoi lasciarle a me. Lì ci sono le pantofole. Fai come fossi a casa tua» borbottò frettolosamente, afferrando le scarpe di entrambi ed avvicinandosi allo scaffale dove le tenevano.

 

Finito di sistemare, notò che Hoseok si era fermato a vedere le foto di lui sul suo caminetto. In particolare stava osservando quella in cui un piccolo Yoongi sudato teneva fieramente una medaglia di una partita di basket stretta fra le mani, una smorfia in volto tra il felice e l'infastidito. Non gli era mai piaciuto farsi foto, ma in quel momento era molto contento.

«Eri adorabile» commentò Hoseok, osservando la medaglia messa vicino alla cornice

«Bugiardo» borbottò alzando gli occhi al cielo.

«Effettivamente lo sei anche adesso»
Yoongi sventolò una mano in aria, come a scacciare concretamente le parole di Hoseok «Aspettami un attimo qui, devo preparare una cosa in camera»


Abbassò le tapparelle e chiuse le tende il più possibile, in modo che la luce non filtrasse neanche di un raggio, poi prese delicatamente l'oggetto che gli serviva e con cura attaccò i cavi tra loro, per poi richiamare Hoseok, ancora perso tra le foto di famiglia.


Quando mise piede nella stanza, Hoseok rimase un attimo sbalordito.


Le pareti della stanza, il soffitto e anche il pavimento erano ricoperti di stelle. Notò al centro della stanza una piccola lampada che emetteva quella meravigliosa vista.

«Yoongi, è spettacolare»

«Abbastanza, entra su» lo invitò stendendosi sul letto a guardare il soffitto. Hoseok non se lo fece ripetere un'altra volta e si stese affianco a lui.

«Ti sarà costata tantissima»
«Un regalo anticipato per la laurea, diciamo un piccolo incentivo dai miei genitori» ridacchiò «Quello che stai vedendo ora è l'emisfero boreale in questa stagione, ma si può anche impostare quello australe»

«È fantastico» la bocca di Hoseok era leggermente schiusa, mentre osservava il cielo «Non so cosa dire scusa, è molto ammaliante» si girò verso di lui facendo un sorrisetto di scuse.
«Ti capisco, la prima volta che l'ho accesa sono stato a guardare il soffitto per mezzora senza dire una parola» dopo qualche minuto in silenzio, Yoongi decise di conversare un po' «Vedi quella costellazione che sembra una “V” con due rombi sopra? È la costellazione dei Pesci, il mio segno zodiacale»
«Wow! Io sono Acquario, dov'è la mia?»

«Proprio affianco» mormorò Yoongi arrossendo.

«Siamo vicini anche nelle stelle» ridacchiò Hoseok, coprendosi la bocca con la mano.

«Acquario e Pesci vanno molto d'accordo, secondo l'oroscopo» snocciolò Yoongi.

«Ti piace l'astrologia? Pensavo che un astrofisico non si interessasse di queste cose»

«I greci studiavano astronomia e astrologia come una singola materia» fece spallucce «Non credo molto all'oroscopo, ma è plausibile che i pianeti influiscano su di noi. Alla fine cosa siamo in confronto a un immenso pianeta?»

Hoseok annuì «Sei la persona più interessante con cui io abbia mai parlato»

 

Yoongi si chiese come facesse Hoseok a trovarlo interessante, visto che i suoi argomenti di conversazione erano talmente noiosi. Amava parlare di ciò che lo appassionava, ma quando ciò accadeva con i suoi amici questi dopo un po' si annoiavano, iniziavano a sbadigliare o iniziavano un'altra conversazione. Non lo facevano con cattiveria, Yoongi lo sapeva, ma avere al suo fianco una persona interessata a ciò che gli piaceva lo elettrizzava. Distolse lo sguardo dal volto dell'altro, e lo riportò al cielo proiettato.


Stetterò ancora in silenzio, guardando semplicemente le stelle, quando Hoseok esclamò stupito.
«Ma era una stella cadente!»
«Già, ho impostato il proiettore in modo che ne capitasse una ogni tanto» sorrise allo stupore dell'altro.

«Hai espresso il tuo sogno?» chiese Hoseok.
Yoongi pensò solo alle labbra di Hoseok mentre mangiava i suoi lamponi «Forse»
«Non è che esprimere un desiderio a una stella cadente fittizia porti male?»

«Dovresti essere tu a dirmelo»
Hoseok rise, ancora, comprendendo l'implicazione di Yoongi. Yoongi si sarebbe ubriacato della sua risata. L'altro, senza che Yoongi avesse palesato i suoi desideri, si sollevò e si sporse verso di lui, dandogli un delicato bacio sulla bocca.

 

«Dio, ho aspettato un sacco prima che ti facessi avanti» sussurrò a un soffio dalle sue labbra.

Yoongi batté le palpebre stupito.

Cosa?


«Cosa?»

«Credevi che per tutto questo tempo non avevo notato che mi osservavi?»

Sì?
«Inizialmente devo dire che lo trovavo un po' inquietante, ma poi mi ha lusingato e a quel punto volevo sapere di più su di te. Ho dovuto fare le cose più assurde pur di arrivare al tuo nome per cercarti sui social, ma una volta saputo quando ho provato a cercarti non ho ottenuto nulla, è come se non esistessi» continuò Hoseok «Era come cercare un ago in un pagliaio. Ho avuto un sacco di volte la voglia di venire a chiederti qualcosa personalmente. Mi avevi incuriosito»
«E perché non l'hai fatto?» Yoongi era confuso. Lo stava prendendo in giro? Come poteva essere interessato a lui? Ma lo aveva appena baciato, no? O si stava prendendo gioco di lui?

«Chi mi avrebbe portato un milkshake ai lamponi poi?» rise.

«Non sapevi che te l'avrei portato» borbottò Yoongi incrociando le braccia al petto «Avrei potuto non trovare mai il coraggio e laurearmi senza parlarti»

«In quel caso avrei fatto io il primo passo, ma volevo comunque che lo facessi tu»

Yoongi arrossì. Quindi non era uno scherzo?
«Perché mai?»
«Mi piace essere desiderato»

Yoongi alzò gli occhi al cielo «Sto iniziando a cambiare idea, era meglio che me lo bevevo io il milkshake»
La risata di Hoseok fu cristallina e forte, poi gli sciolse le braccia incrociate e si posizionò tra di esse, baciandolo a stampo un'altra volta.

 

«Sai che adesso ti toccherà portarmi a cena fuori?»
Yoongi rise e decise di rispondere rubandogli un bacio, approfondendo il contatto.

Finalmente potè passare la sua lingua sui denti dell'altro, come aveva sognato vedendo l'altro farlo. Sperò di avere l'occasione di baciarlo subito dopo mangiato, in modo da sentire ancora meglio il sapore di lamponi nella bocca dell'altro. Nonostante ciò un vago retrogusto di lampone era percepibile, e Yoongi se ne innamorò.

«Dovrò prepararti molti milkshake ai lamponi» gli sussurrò all'orecchio.

Pensò che con qualche altro bacio, sarebbero anche potuti diventare il suo frutto preferito.












 
Annyeong haseyo Jichan imnida~
E sono profondamente imbarazzato ^^''
Se è la prima volta che incappate in una mia storia, benvenuti!
Ma se invece siete dei miei "funz" affezionati, beh, perdonate l'assenza >.<
Ma guardiamo il lato positivo, ora sono tornato, volenteroso e determinato!
PARTE IMPORTANTE!!
Questa è la prima storia di una raccolta.
Il nome della raccolta, Penny Lovable, è riconducibile ai penny dreadful
sui quali potete trovare informazioni qui
Ma cosa accomuna le storie in questa raccolta?
Un prompt: cinque parole casuali.
Grazie all'ausilio di un sito web ho generato cinque parole casuali,
le quali dovevano rientrare nella storia in qualche modo.
In questa storia come prompt ho avuto:

Lampone, Denti, Astrologia, Censura, Lampada
Spero di aver raggiunto il mio obiettivo :3
Vi è piaciuta la storia?
Voi che trama avreste pensato con queste cinque parole?
Ditemelo con una piccola recensione~
Grazie mille a chiunque leggerà e
deciderà di lasciare un segno del suo passaggio ^-^


Se volete scrivermi in privato o semplicemente stalkerarmi,
sono anche su twitter qui

 
  
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