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Autore: Dreaming Ferret    23/06/2009    8 recensioni
«Eh, no, Nara! Mi servi!»
Ecco, ecco. Le uniche parole che non avrebbe mai voluto udire.
L’ultima volta che Temari gli aveva detto mi servi, si era ritrovato a fare shopping con lei e le altre oche.
«Allora te lo puoi anche scordare» rispose Shikamaru, ancora segnato da quel tragico ricordo.
E poi il resto è una bella litigata e uno...stare al gioco.
Buon ShikaTema Day! Black is Back, guys. Oh, yeah.
Genere: Generale, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Temari, Shikamaru Nara, Tayuya
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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actress

She's a good actress - Really!

La bionda era ferma sulla soglia della porta. Le mani sui fianchi - cattivo presagio -, gli occhi ridotti a fessura - altro cattivo presagio -.
«Tu adesso vieni con me»
Appunto.
«Suona tanto come un ordine»
«Ma dai, Einstein junior?! Forse perché è un ordine!»
«Tem, lasciami in pace»
«Eh, no, Nara! Mi servi!»
Ecco, ecco. Le uniche parole che non avrebbe mai voluto udire. L’ultima volta che Temari gli aveva detto mi servi, si era ritrovato a fare shopping con lei e le altre oche.
«Allora te lo puoi anche scordare» rispose Shikamaru, ancora segnato da quel tragico ricordo.
«Non osare!»
«Tem, lasciami viv-»
Dalla cucina, un grido perforò i timpani dei due ragazzi.
«Shkamaru!!! Chi è?!»
Eccola, l’altra isterica, si ritrovò a pensare Shikamaru, ancora stupito per gli acuti raggiunti dalla madre.
«È-è…Choji»
«Scusa?» esclamò Temari, perplessa.
«Eh…Poi si fanno strane idee»
«Perché una ragazza viene a casa tua…?» l’incredulità della bionda cresceva sempre più.
«Eh…»
«Capisco…» sibilò lei, sul cui viso iniziò a spuntare un sorriso malizioso.
«No! Temari, ferma! Non urlare…!»
Shikamaru la bloccò in tempo, spingendola lontana dalla porta e richiudendo questa dietro di sé.
«Tu sei pazza. Ma nel vero senso della parola. Cos’è successo questa volta?»
«Tayuya»
«Tem, ancora?!»
«Non è colpa mia se oltre ad essere stronza quella stronza è pure stupida e stronza!»
«Scusa, non ho afferrato: è stronza?»
«Fa’ poco il sarcastico o ti distruggo, potrei farlo, ora come ora»
«Non ti servivo?»
«Appunto, ho detto potrei. E adesso, forza, mi devi accompagnare da lei. In macchina, naturalmente»
«Ti ricordo che non ho accettato…»
«Devo urlare?»
«Ah…Spiegami cos’è successo, va’…»
Nel giro di due minuti, il moro prese le chiavi dell’auto e il primo paio di scarpe che aveva trovato, senza dimenticarsi di avvisare la madre che sarebbe uscito.
Giunti in macchina, Temari gli spiegò tutto quanto.
Morale della favola: stronzate di cui solo le donne possono preoccuparsi. Ovvero: Tayuya aveva dato a Temari della falsa, stronza e ipocrita. E visto che non era la prima che Tayuya le combinava, Temari era esplosa.
«Ecco, fermati lì, in quel parcheggio…La vedi? La vedi?! Con quell’aria da stronza appoggiata a quella stupida macchina rossa…!»
Shikamaru parcheggiò velocemente la macchina, dalla quale scese una Temari infuriata.
Il ragazzo, dal canto suo, aprì la portiera tranquillamente, scese dall’auto tranquillamente, si appoggiò alla portiera tranquillamente, si accese una sigaretta tranquillamente e, sempre tranquillamente, fece il primo tiro: ah! Com’era fresca l’aria della sera! Con una sigaretta in bocca poi…il massimo!
«Il tuo amico sembra rilassato…al contrario di te» provocò Tayuya, ridendo insieme a Sakon, il suo ragazzo, in piedi accanto a lei.
«Sì, ok, veniamo al dunque…Perché devi continuamente, assiduamente disturbare la mia tranquilla esistenza? Perché?! io mi chiedo, perché?!»
«Perché mi stai proprio sui coglioni»
La bionda rimase sbigottita.
Ok, se voleva la guerra, lei era pronta. Armata era armata, corazzata era corazzata. Dunque, perché non dare il via allo scontro? Ecco, appunto, non c’era nessun motivo, e allora alé! insulti, prediche, urla, per fortuna niente botte. Tutto questo per una buona mezz’ora. E le parole di Tayuya erano sempre quelle: “Sei falsa, stronza, ipocrita, mi stai sui coglioni, ti ritroverai senza amici, guarda io da quante persone sono circondata”; così come erano sempre le stesse le ragioni di Temari: “I tuoi discorsi non stanno in piedi, sembri proprio una bambina, almeno i miei amici sono veri, sei tu quella sola” e via dicendo, per entrambe. E Shikamaru, non avendo da fare altro che ascoltare le due galline, si ritrovò a pensare che, in effetti, Tayuya era proprio scema. Nel senso, si vedeva lontano un miglio: aveva solo voglia di litigare. I suoi discorsi non stavano veramente in piedi, aveva constato Shikamaru: forse, questa volta, aveva veramente ragione Temari.
«Ok, ho capito. Con te è inutile dialogare. Proprio non ci arrivi. Me ne vado»
«Scappa, scappa stronzetta!»
«È inutile, non raccolgo la provocazione»
«Mpf, fa’ come vuoi, tanto sai benissimo che rimarrai da sola, anzi…lo sei già!»
«Ok, ok…» biascicò stancamente la bionda, dirigendosi verso la macchina.
«Si va?» domandò Shikamaru, buttando a terra la sigaretta e spegnendola con la punta della scarpa
«Per mia fortuna, sì»
«Per mia fortuna, direi…» corresse il moro, rivolgendo un’ultima occhiata a Tayuya, che non smetteva di parlare.
«…oh, beh, la principessina non è sola! Ha tanti amici, tante persone le vogliono bene! Uh, e poi ha anche una lunga fila di pretendenti, già! Ma dov’è il tuo ragazzo? Dov’è? Non lo vedo, forse se n’è andato! O forse…forse non c’è? Eh, non c’è il tuo ragazzo, vero? Non hai il ragazzo, stronzetta! Non ti vuole nessuno!»
«Zitta!» Eh, no, questo per Temari era troppo. Ok, l’aveva insultata, tipico di quella lì, ma essere presa in giro…no, quello proprio no!
«Tem, dai, andiam-» Ma Shikamaru non ebbe il coraggio di continuare, quando vide lo sguardo dell’amica.
Stranamente, non aveva un’aria furiosa, anzi, guardava quasi divertita Tayuya, come se avesse qualcosa in mente, come se avesse in serbo per lei la giusta vendetta.
«Mpf» disse Temari, guardando negli occhi l’altra ragazza «Sapevo, sapevo che saresti arrivata a questo punto…»
Non fece nemmeno in tempo a finire la frase, che girò i tacchi, dirigendosi verso Shikamaru. E mentre si avvicinava sempre di più al ragazzo, che aveva sempre più l’impulso di rintanarsi in macchina, gli fece l’occhiolino, bisbigliando quasi impercettibilmente un Stai al gioco.
Ora era veramente spaventato. Stare al gioco?! Quale gioco?! Beh, molto presto l’avrebbe scoperto.
«Scusa, ma…» esclamò Temari, rivolta a Tayuya «chi ti ha detto che non ho il ragazzo?»
E non fece nemmeno in tempo a rendersi conto di ciò che stava succedendo, l’inerme Shikamaru, che le labbra di Temari si stamparono sulle sue.
E, beh, in effetti il ragazzo era un po’ sbigottito, ma poi…
Sarà stata l’aria di quella sera, o magari il lucidalabbra alla cannella di Temari, o forse anche il corpo della ragazza praticamente appiccicato, oltre che avvinghiato al suo…sta di fatto che Shikamaru ci prese gusto. Ma veramente gusto!
E questa volta quella stupita fu Temari, che non si aspettava tale reazione proprio da lui. Beh, non è che fosse tanto dispiaciuta dalla situazione, eh, anzi!
Già, e non dimentichiamoci di Tayuya, che guardava anche lei senza parole la scena. Cioè, aveva sempre avuto una cotta per Shikamaru, ammettiamolo, e vederlo così vicino a quella lì…non poteva crederci!
«Voi due! Stronzetti, dico a voi! Mi ascoltate o no?! Se andate avanti così non vi resterà più niente delle vostre lingue, sa-»
«Dicevi?» la canzonò Temari, voltandsi appena con noncuranza, il che fece andare su tutte le furie Tayuya, che emise un gridolino stridulo.
«Basta, basta! Io non ti sopporto più! Me ne vado! Vieni Sakon!» urlò la ragazza, prendendo per una manica il fidanzato e buttandolo in macchina.
«Ciao Tayuya» disse Shikamaru, ironico.
L’auto rossa sfrecciò via in batter d’occhi, lasciando i due ragazzi soli.
Bene, Temari aveva vinto, eccome se aveva vinto!
Shikamaru era davanti a lei: in silenzio, nessuno dei due sapeva che dire. O cosa fare, beh, stessa cosa, riuscivano solo a guardarsi negli occhi. E poi, a un tratto, i loro corpi si riavvicinarono, così come le loro labbra.
E passarono ancora una bella manciata di minuti così vicini, senza preoccuparsi di come tutto fosse successo così in fretta.
«Ma…avevi programmato anche questo?» chiese il ragazzo, dubbioso.
«Non hai gradito, per caso?»
«Non sto dicendo questo…»
«Beh, comunque sia, no: ho improvvisato»
«Ah…»
E chiarita la situazione, Temari non si fece scrupoli ad improvvisare ancora un po’. 

«Sai, saresti un ottima attrice»

***

Baldi giovani, buon ShikaTema Day a tutti!
Che bello, da quanto non scrivevo su di loro! Sono così magnifici insieme...vero, vero?!
Beh, a dire la verità è da tanto che non scrivevo in generale, ma vabbè. Quest'anno la scuola è brutta e cattiva. ç_ç
Scusate per questa cavolatina di fic, ma non avevo veramente tempo! Spero sia uscito qualcosa di leggibile...Beh, sta di fatto che non potevo mica permettermi di non scrivere qualcosa su questi due!
Sono veramente di fretta (toh, devo studiare -.-"), ma ringrazio sempre e comunque tantissimo chi ha letto e ancora di più chi commenterà la fic!
Dai, fatemi vedere che siete contenti di vedere questi due insieme in ogni situazione! Forza, sosteniamo la ShikaTema!
Dai, se mi lasciate un commentino mi fate anche vedere che siete felici del mio ritorno! ^^ (allora...cavolo...XD yeeeee, autoironia a mille, lo studio mi sta consumando il cervello!)
Bene, mi raccomando, ShikaTema è bene ù_ù
BLACK IS BACK, GUYS!

Stay Rock,
La Fù
  
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