Fanfic su artisti musicali > Got7
Ricorda la storia  |      
Autore: Heart_break    03/12/2017    0 recensioni
Breve e frettolosa fic sulla YugBam in vacanza
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Bambam / Kunpimook Bhuwakul
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Era sempre un piacere per BamBam uscire a fare shopping con il suo compagno durante i loro periodi pausa, quando di nascosto dal mondo venivano separati dal gruppo e spediti il più lontano possibile dalla JYP. Anche se succedeva di essere allontanati per pochi giorni, il thailandese più dolce sulla Terra poteva credere di avere una vita come quella di qualsiasi altro suo coetaneo. Il mondo del kpop, certo, gli piaceva, ma a volte lui e tutti gli altri avevano la percezione di non connettere più con la realtà. E poiché tenere i piedi per terra, per un idol, è altrettanto importante quanto allenarsi e studiare, preparare un concerto o un'intervista, ecco che i GOT7 vennero separati e mandati in vacanza per due settimane circa.
I caldi raggi del sole attraversavano la grande vetrata dell'albergo e riflettevano la loro luce sullo specchio di fronte al quale un irritato BamBam si sistemava il ciuffo, che quel pomeriggio proprio non ne voleva sapere di stare arricciato come avrebbe dovuto. Un'ultima ed esasperata sistemata ai capelli e Bambam uscì dal bagno.
«Kim Yu-gyeom!» sentenziò il piccoletto, mettendo sull'attenti il diretto interessato «non starai mica mangiando le caramelle che abbiamo preso ieri?!»
Il maknae che si era voltato d'istinto in direzione di colui che lo chiamava, si girò subito di spalle e deglutì molto frettolosamente qualcosa
«...n-no no!»
«Come no?» controbatté BamBam osservando una busta rosa, che tanto ricordava quella delle caramelle in questione
«Ti fa male mangiare tutti questi dolci...» proseguì, se non che Yugyeom, afferrando le mani di questi, rispose con tono dispiaciuto «Ti giuro che non ne mangio più!»
Ma Bambam impassibile si scrollò il collega di dosso ed infilò il giubbotto appeso sull'attaccapanni dell'ingresso della stanza «Non lo dico per me di non mangiare più dolci, ma per te. Se poi prendi su qualche chilo, non venire a piangere da me perché ti aiuti con un allenamento intensivo perché non ti entrano più i pantaloni!»
A quelle parole Yugyeom abbassò lo sguardo a terra, dando tutta l'impressione di essere stato ferito, tanto che lo stesso Bambam si sentì in colpa perciò che gli aveva detto. Mosso dal rimorso il thailandese afferrò con garbo le mani che aveva precedentemente rifiutato, portandosi con le labbra all'altezza della fronte di Kim e bisbigliandogli
«Non mi dispiacerebbe affatto se non ti entrassero più i pantaloni, sai?»
I battiti di entrambi accelerarono alla follia fino a far arrossire loro anche le punte delle orecchie. Bambam si distanziò con uno scatto ed uscì dalla camera lasciando la porta aperta e incitando Yugyeom a seguirlo «Dai su! Muoviamoci a fare questo shopping.»
Quest'ultimo con gli occhi lucidi e un sorriso a trentadue denti non disse nulla, ma, preso il giubbotto, uscì dalla camera e chiuse la porta.

Il sole era tramontato da un pezzo e i lampioni accesi assieme alle prime decorazioni natalizie illuminavano Wellington come i brillanti di una preziosa collana. Yugyeom e Bambam si erano fermati su una panchina al centro della piazza principale per riposarsi dopo un pomeriggio di sfrenate compere. Il quantitativo di borse che avevano con sé destava la curiosità di alcuni passanti, i quali senza troppo stupore buttavano un occhio su quei due giovani asiatici e altrettanto disinteressatamente tornavano ai propri pensieri.
«Sai» accennò il più giovane «sono davvero felice di essere qui con te ora.»
L'altro restò lietamente colpito da quella frase, ma non rispose subito, si limitò a voltarsi per guardare Kim, che invece aveva gli occhi puntati difronte a sé, quasi un po' persi ed affascinati dall'atmosfera che si era creata attorno. Dopo qualche istante Yugyeom, accortosi di non aver ricevuto alcuna risposta, si voltò per notare di essere contemplato da un incantato BamBam.
«Cosa c'è?» chiese sorridente il maknae. In quel momento gli occhi dei due si incrociarono, disincantando il più vecchio che, senza indugiare troppo questa volta, portò le proprie mani sul viso di Yugyeom e lo baciò sulle labbra. Fu un bacio intenso che portava con sé tutte quelle cose che Bambam sentiva di non riuscire ad esprimere a parole, come quella spensierata felicità che, per lui, solo Kim era in grado di condividere senza imbarazzo alcuno.            
Staccarono dapprima la lingua e poi le labbra, sorridendosi l'un l'altro. Yugyeom non del tutto soddisfatto si riavvicinò e stampò un bacio sulla guancia dell'altro, che si lasciò coccolare da quel delicato gesto. Nonostante l'intimità di quel momento, Bambam ebbe però, la lucidità di notare un negozio di dolciumi che non aveva visto prima e che invece da quell'angolazione gli si presentava proprio davanti
«Andiamo lì.» affermò indicando il negozio «Te le sei guadagnate.»
Yugyeom, che non era sicuro di aver capito bene esitò prima di rispondere «M-ma non mi facevano male?»
Bambam si alzò in piedi, prese più della metà delle borse, che i due avevano lasciato attorno alla panchina su cui erano seduti, e allungò il passo verso la vetrina con le caramelle.

EXTRA
Meanwhile – International airport, Alaska
Fuori dall'aereoporto una bufera di neve rendeva tutto il paesaggio uniforme e non lasciava intravedere nulla all'orizzonte, solo due ombre si distinguevano a malapena in mezzo alla tormenta.
«Come ho potuto lasciar scegliere a te la meta di questa vacanza?!» urlò esasperato JB verso Youngjae, che a fatica cercava di tenere in mano la brochure con le indicazioni sul viaggio che aveva prenotato.
«Stai calmo, JB. Tra poco dovrebbe arrivare il taxi che ci porterà in albergo. E da domani inizierà la nostra vacanza alla scoperta della cultura eschimese.» Il tono di Youngjae era davvero entusiasta, ma non bastava a placare l'ansia di JB, che rassegnato difronte all'ingenuità del compagno, gli fece notare qualcosa che all'altro era evidentemente sfuggito «Sai che con questo tempo non arriverà nessun taxi, vero?»



Nota dell'autrice: se vi va, lasciate un commento, sono sempre ben accetti, anche le critiche ^_*
Ps: i nostri boys non hanno bisogno di fare alcuna dieta e se prendessero qualche chilo non farebbe loro male (ultimamente mi sembrano molto sciupati), e in ogni caso sarebbero belli lo stesso; quello dei ''chili in più'' è un tema autoreferenziale a questa ff.
Mi auguro di non aver urtato la sensibilità di nessuno e per chiarimento/dubbio/perplessità/altro sono qui.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Got7 / Vai alla pagina dell'autore: Heart_break