04/12/2017
2 recensioniHogwarts, 14 febbraio 1999
Io, Hermione Jean Granger, prefetto Grifondoro, studentessa modello, prima in tutte le materie, stavo mettendo a rischio tutti i punti della mia casa per lui. Avevo infranto le regole miliardi di volte quegli anni, ma per un buon motivo: salvare il mondo magico. Indossavo il mantello dell’invisibilità che il mio migliore amico mi aveva prestato per le emergenze (beh, poteva definirsi un’emergenza quella, no?), ero sgattaiolata fuori dalla sala comune Grifondoro ben oltre il coprifuoco, stavo infrangendo la metà delle regole della scuola solo per lui. E chi l’avrebbe detto, anni prima, che mi sarei innamorata proprio di lui? Proprio di quel ragazzo che mi aveva umiliata, ferita, disprezzata. Ormai tutti credevano che il mio destino fosse quello di stare con Ron, ma poco dopo il bacio all’interno della camera dei segreti, che era stato dettato più dalla paura di morire che da un reale sentimento, avevo capito che tra noi c’era solo una forte amicizia, nient’altro. Ma quando il settembre successivo varcai le porte di Hogwarts da sola, e quando vidi lui da solo, rimasto senza amici, senza famiglia, senza la voglia di vivere, qualcosa dentro di me scattò. Tutti gli anni terribili che mi fece passare furono messi da parte, spazzati via da quell’inspiegabile voglia di stargli vicino. Non fu facile, non fu per niente facile! Lui, il re indiscusso delle serpi, non si faceva avvicinare così facilmente, non dopo che tutti i suoi amici gli voltarono le spalle per gli errori di suo padre, non dopo che si sentiva chiamare “mangiamorte” decine di volte ogni giorno. Ma solo io vedevo il suo sguardo triste? Solo io riuscivo a capire che era stato coinvolto in una cosa più grande di lui? Solo io vedevo il coraggio che aveva avuto nel rimettere piede ad Hogwarts per finire i suoi studi? Solo io vedevo quanto fosse fragile?Mi ridestai da quei pensieri quando arrivai nei pressi dei sotterranei. Lo vidi aspettarmi fuori dall’ingresso della sala comune Serpeverde, poggiato ad una colonna. Si poteva essere tanto belli? Possibile che non me ne fossi mai resa conto prima? Ormai passavo le ore di lezione a guardarlo, era più forte di me. Questo mi costringeva a studiare il doppio, in quanto dovevo prepararmi le lezioni della giornata in anticipo, visto che sapevo già che non sarei riuscita a prestare attenzione ai professori con lui nella mia stessa aula. Ovviamente, tra i corridoi della scuola, fingevamo indifferenza l’uno per l’altra, come era sempre stato, ma notavo i suoi sguardi quando qualche compagno di scuola mi parlava, o quando qualcuno si complimentava con me per qualche voto, o quando qualcuno mi chiedeva aiuto per preparare qualche esame. Draco Malfoy era geloso, chi l’avrebbe mai detto? Mi avvicinai, il più silenziosamente possibile. Ero a pochi centimetri da lui, quando mi prese e mi buttò dietro alla colonna alla quale stava poggiato, togliendomi il mantello di Harry. “Ma come..” cercai di chiedergli, stupita che mi avesse sentita arrivare. “Il tuo profumo, lo sento a chilometri di distanza” rispose, semplicemente. Rimasi a fissarlo, stupita da quelle parole tanto dolci, quando mi diede un leggero bacio sulle labbra. “Buon San Valentino, Granger”.