Ringrazio
anche solo chi legge.
“Questa
storia partecipa al Calendario dell’Avvento
(Ripopoliamo i Fandom!) indetta dal gruppo facebook Il Giardino di
Efp”.
Prompt:
3 dicembre: - obbligo: scrivi una flash nella
sezione “Film”. “Cosa farai questo
Natale?”. Lieto fine.
Babbo
Nachele vi augura buone feste
Erin
si appoggiò contro la parete, facendo
scricchiolare la colonna di legno.
“Cosa
farai questo Natale?” domandò.
“Pensavo
di sfondarmi di raviolini qui, aspettando
qualche chiamata interessante. Ti immagini un Babbo Natale fantasma?
Sarebbe
troppo forte” rispose Abby. Sorrise, nel piegare le labbra si
crearono delle
fossette nelle sue guance paffutelle. Si sporse in avanti, era
accomodata dietro
la scrivania.
Erin
si massaggiò il collo.
“Pensavo
avresti preferito un bel film in televisione.
Ti ricordi quando da ragazzine guardavano Nightmare Before Christmas la
notte
di Natale? I nostri genitori erano troppo impegnati a
lavorare” borbottò.
“Guarda,
potessi scegliere, passerei il Natale a
guardare Kevin. Purtroppo quel fustacchione era già
impegnato” si lamentò Abby.
Erin
sospirò.
“S-sì,
capisco. Ti lascio ai tuoi ravioli in brodo
cinesi e al fissare il telefon…”.
S’interruppe e guardò l’apparecchio
dentro l’acquario,
i pesciolini tropicali nuotavano intorno alla cornetta. “Come
riceverai le
chiamate?” domandò alzando la voce.
Abby
si alzò in piedi e avanzò verso di lei,
strisciando i piedi per terra.
“Ho
passato le chiamate sul cellulare, tanto Kevin non
era ugualmente in grado di rispondere.
Senti,
negli ultimi anni non lo sento più lo spirito
natalizio. In realtà non sento lo spirito di niente, ma
certo che mi ricordo le
nostre serate insieme. Come mi ricordo che da un giorno
all’altro mi hai
lasciato da sola. Hai mollato i nostri sogni. Ed ora sei qui, ne sono
felice,
ma non voglio fidarmi con il rischio che mi lascerai di nuovo
sola” disse,
indurendo il tono.
Erin
si grattò la testa.
“Eppure
abbiamo realizzato i nostri sogni. Non lo
trovi un piccolo miracolo?” chiese.
“Quanto
pensi che durerà? Siamo donne, non ci
lasceranno mai fare questo lavoro. Il sindaco o chi per lui ci
toglierà il
ruolo e lo darà a degli uomini. O peggio, non lo
darà a nessuno perché
negheranno i fantasmi che gli sfuggono sotto al naso”
ribatté Abby.
Erin
si mordicchiò il labbro e annuì lentamente.
“Hai
ragione” sussurrò, dirigendosi verso la porta, su
cui risaltavano delle effigi scritte in cinese e la figura di un
dragone
orientale.
Abby
le afferrò la mano.
“Senti,
scusami. Mi spiego sempre male, per una volta
che non fai tu la disfattista la sto facendo io.
Ci
sarebbe qualcosa che potrebbe farmi credere nei
miracoli natalizi” le disse.
Erin
si voltò verso di lei.
“Ossia?”
chiese, arrossendo.
“Se
ci vedessimo al computer Nightmare Before
Christmas in cd, mangiano ravioli e aspettando una chiamata
fantasmagorica che
speriamo non arrivi?” le propose Abby.
“Con
piacere” rispose Erin. Si piegò in avanti e le
posò un bacio sulle labbra. “Vado a casa a
prendere il cd”. Aggiunse.
Abby
lasciò andare la presa e sorrise, i suoi occhi
brillarono mentre vedeva la giovane allontanarsi.
“Yay!”
gridò, saltando. Il suo corpo prosperoso
ondeggiò al suo movimento. Riatterrò e si
massaggiò con una mano il collo e con
l’altra la schiena.
“Ahi, ahi,
pessima idea. Pessima idea” si lamentò piano.