Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: isina4everyoung    24/06/2009    5 recensioni
Molto semplicemente è la morte di Silente e i fatti subito seguenti visti dal punto di vista di Piton. Ho provato a immaginarmi cosa avrò provato e pensato il Principe durante uno degli eventi più importanti di tutta la saga.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

La Fuga Del Principe.

 

 

 

Non pensavo di poter soffrire così, ancora.
Evidentemente mi sbagliavo.

 Salire sulla torre, muovere i passi che mi portano inevitabilmente verso Silente e la morte mi sembrava impossibile. Ero convinto che dopo la morte di Lily niente avrebbe potuto causarmi dolore, un dolore minimo messo a confronto con il più grande rimpianto della mia vita, ma mi sbagliavo e anche molto. Tutto l’anno ho cercato un modo per convincere Silente a cambiare idea, poteva esserci un altro modo, una soluzione ma io stesso sapevo che non c’era. La maledizione che l’aveva colpito era forte e io non avevo potuto fare altro che cercare di bloccarla per un po’. Non avrebbe resistito a lungo, potevo accettarlo, ma chiedermi di ucciderlo era un’altra cosa.

Per questo mentre salgo i maledetti gradini, dietro agli altri mangiamorte verso Draco vorrei urlare di rabbia.

Poi è un incubo.

Draco è davanti a Silente, disarmato, con un aria spiazzata. So che non è in grado di farlo e ne sono felice. Quel ragazzo non è un assassino. Greyback parla, ma non sento neanche cosa dice un’altra voce attira la mia attenzione.
“Severus…”
Mai avevo sentito il mio nome pronunciato in quel modo, con amore e compassione ma anche come un monito, io ho promesso e Silente aspetta.
“Severus…ti prego…”
Lo guardo ancora una frazione di secondo poi pronuncio le parole che mai vorrei pronunciare verso di lui, l’unico che mi abbia mai creduto.
“Avada Kedavra!”
Un lampo verde parte dalla mia bacchetta e colpisce il petto di Silente che cade giù, fuori dalla finestra e atterra sull’erba sotto la torre.
Gli altri mangiamorte esultano felici, uno dei più grandi nemici di Lord Voldemort è morto, ma io non posso esultare.
“Fuori di qui, sbrigatevi”
Afferro Draco per il colletto della camicia e corro giù, per le scale fino in mezzo alla battaglia. Un grido mi esce da petto.

“E’ finita.”
I miei compagni esultano e corrono fuori dal castello per loro quelle parole racchiudono gioia ma per me sono tutto il contrario. È finita, io sono finito.

 

                                        Corro nel prato. L’aria fredda mi colpisce il viso ma l’unica cosa a cui riesco a pensare è correre. Sto correndo per 
salvare Draco e per non permettermi di affrontare la terribile verità.
Poi lo sento, Potter è dietro di noi.
“Stupeficium!” Sento l’incantesimo mancarmi e mi volto verso il bambino che è sopravvissuto dopo aver urlato “Corri, Draco!”.
“Cru..” schivo la maledizione e contraccambio. L’odio che provo verso quel ragazzo scorre nel mio corpo con più forza, adesso.
“Cru..” il ragazzo ci riprova ma io gli sorrido beffardo.
“Niente Maledizioni Senza Perdono da te, Potter!” Sorrido ancora verso quell’orribile fotocopia di James Potter. “Non ne hai il coraggio né l’abilità…”
“Incarce…” Il ragazzo prova ancora ed io ancora una volta sorrido beffardo mentre blocco la maledizione senza fatica.
“Reagisci!” Harry urla e io mi pietrifico. “Reagisci, vigliacco…”

Vigliacco. Questa parola mi fa esplodere di rabbia, come osa lui, il cui padre non mi attaccava mai se non era circondato, darmi del vigliacco? Dopo tutto quello che sto facendo, per il mondo magico, per Lily…
“Mi hai chiamato vigliacco, Potter?” Grido. “Tuo padre non mi attaccava mai se non erano quattro contro uno: mi chiedo come lo definiresti…”
“Stupe…”
Non si rende conto di quanto è ridicolo?
“Bloccato ancora, e ancora e ancora, finché non imparerai a tenere la bocca sigillata e la mente chiusa, Potter!”
 Ancora con il tono beffardo mi giro verso il biondo mangiamorte dietro di me.
“Adesso vieni! È ora di andare, prima che arrivino dal Ministero…”
“Impedi…” Sento Potter provare a lanciare un altro incantesimo che posso benissimo bloccare quando  un urlò esce dalla sua bocca. Vedo il figlio di Lily in terra che si contorce e ansima.
“No!” urlo, quasi ruggisco verso l’incredibilmente stupido biondo. “Hai dimenticato gli ordini? Potter appartiene al Signore Oscuro…Dobbiamo lasciarlo stare…Via, via!”
Mi giro e seguo i mangiamorte verso il cancello. Nonostante tutto una parte di Lily è in quell’orribile creatura, è quella parte che cerco di tenere in vita…solo quella. Lei, Lily è dentro di lui e io cercherò di salvarla, almeno adesso…
Poi però lo sento, cocciuto e stupido quanto suo padre il ragazzo si è rialzato e mi segue. Riesco a capirlo da una parte, io ho ucciso Silente,  anche io mi odio…ma la compassione passa fulminea quando lo sento usare il mio incantesimo.
“Sectum…”
Agito la bacchetta e cerco di ignorare l’odio furente che sale nei confronti di quell’odioso ragazzo…

“Levi…”
Questa volta sta cercando di eseguirlo mentalmente. È così stupido. Non riesco più a trattenermi. Sta usando i miei incantesimi contro di me, lo fa con la stessa arroganza del padre e per un secondo tutto quello che ho promesso a Silente si cancella dalla mia mente, vorrei solo girarmi e finirlo, ma è solo un secondo. Quando mi giro gli occhi di Lily mi fissano, la più grande tortura in tutti questi anni, i suoi occhi…
Lo scaglio indietro quasi senza accorgermene, preso dalla rabbia e dal dolore…
“No, Potter! Tu hai il coraggio di usare i miei incantesimi contro di me, Potter? Sono stato io ad inventarli…Io, il Principe Mezzosangue! E tu rivolti le mie invenzioni contro di me, come il tuo schifoso padre? Non credo…no!”
Vedo Harry guardarmi con rabbia e disprezzo, molto probabilmente gli stessi sentimenti impressi sul mio viso…
“Mi uccida, allora.” Ansima. “Mi uccida come ha ucciso lui, vigliacco…”
Il dolore che mi assale è immenso. Lui sa…
Lily è morta a causa mia, ho cercato di rimediare, lo sto facendo adesso e quel ragazzo presuntuoso continua a chiamarmi vigliacco.
“NON…” Urlo, il volto contratto in un espressione disumana. “…CHIAMARMI VIGLIACCO!” lo colpisco con tutta la rabbia che mi ritrovo in corpo. Improvvisamente un uccello è addosso a me, quel’odioso ippogrifo. I suoi artigli mi graffiano la faccia, le mani ma io corro. Non posso rischiare di farmi vedere, non posso rischiare che tutto vada in fumo. Non adesso…

…Non dopo quello che ho fatto…

…Silente non ci sarà più.

 

 

Angolo Autore:
Allora per prima cosa gli eventi e le conversazioni non appartengono alla mia penna ma bensì a quella, straordinaria, di J.K.Rowling.
Non so come mi sia uscita, ansi si.
Ho appena finito di leggere Harry Potter e il Principe Mezzosangue per prepararmi al film e rileggendolo dopo il settimo ho iniziato a pensare a cosa Piton abbia provato o sentito. Lo so che non è un grande capolavoro, ma non è stato facile. D’altra parte avevo la sera libera e noiosa…vi prego ditemi cosa ne pensate.

  
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: isina4everyoung