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Autore: Liveandlove    12/12/2017    0 recensioni
Da un po' per Min Yoongi, il tragitto Daegu-Soeul sembra essere diventato il momento più interessante della giornata. Una ragazza dai capelli scuri ed aria indifferente avevano da poco iniziato a solleticare il suo interesse. Finalmente aveva trovato pane per i suoi denti.
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altri, Min Yoongi/ Suga, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Good morning Snow White!


 

I.

L'orologio segna le 6:00 del mattino ed io sto già varcando la soglia di casa.
E' la prima volta in vita mia che mi ritrovo fuori di casa per quell'ora. La notte prima quando avevo impostato la sveglia per il mattino seguente, mi era quasi venuto un colpo. 
"La sveglia sarà attivata tra 5 ore".

Recentemente i miei genitori avevano deciso di traslocare nella provincia di Daegu per motivi di lavoro e così le opzioni erano: svegliarmi alle 5 del mattino per continuare a frequentare la scuola a Seoul o frequentare una scuola di provincia.
All'ultimo anno delle superiori, chi mai avrebbe deciso di cambiare scuola?

Nonostante fossi una ragazza socialmente selettiva, anche etichettata come introversa, solitaria o asociale, non avevo voglia di cambiare ambiente e ricominciare tutto da capo per un paio di mesi. Ormai finite le vacanze di Natale, dovevo iniziare ad adattarmi agli orari.

Per quanto Daegu possa essere fuori dalla civiltà, fortunatamente vi è un pullman che porta direttamente a Seoul e che casualmente mi porta a pochi chilometri dalla mia scuola. Una delle pecche, è che oltre ad essere ad un ora e mezza di viaggio, il pullman passa una volta ogni ora. 
Il primo pullman parte alle 6:10, così a 5 minuti dalla partenza prendo posto sui sedili posteriori vicino al finestrino, così da avere un bel paesaggio da ammirare durante il viaggio.

Nella vettura oltre all'autista, ci siamo io ed un vecchio anziano sulla sessantina seduto sui sedili anteriori. Suppongo che ogni mattina sarà questa la mia compagnia. Perlomeno potrò godermi un'ora e mezza di pace e relax ogni mattina.

6:10

Sento la vettura sbuffare, segno che le porte si stanno per chiudere. Preparo gli auricolari per ascoltare della musica e la colazione è lì pronta sul sedile al mio fianco. Improvvisamente le porte cigolano e si riaprono, e dalla porta che affianca l'autista, un ragazzo con i capelli neri sbuca ed entra nella vettura scusandosi con l'autista. Di statura media, ha una pelle così chiara che in confronto Biancaneve gli fa un baffo. Scuote la chioma per scacciare via le goccioline di sudore e lentamente si avvia verso la fine del pullman. Nel frattempo il veicolo è ripartito e questo non aiuta per niente il ragazzo stanco che cerca di raggiungere i sedili posteriori. Con espressione esausta ed infastidita, di tanto in tanto sbanda e nel frattempo lo sento imprecare a bassa voce.

Non lo biasimo. Avrei avuto la stessa reazione. Spero davvero che non decida di sedersi all'ultima fila, ma con tutte quelle sedie vuote dubito. Dubito bene poiché si siede a due file di distanza da me, ma prima di posare la sua roba mi guarda dritto negli occhi. Il suo sguardo è come un'incudine che mi piomba addosso. Capisco che non è decisamente contento della mia presenza e che probabilmente questo è il suo posto. Oltre alla ferocità nel suo sguardo, noto le iridi color nero pece che insieme ai suoi capelli creano un bellissimo contrasto con la sua pelle. E' un ragazzo oggettivamente di piacevole aspetto ma spero davvero anche che sia silenzioso.

Dopo aver posato la sua roba ed essersi seduto, piega un fazzoletto e se lo posa sulla fronte sudata. Lo vedo di spalle e lievemente anche di profilo. Mi accorgo che ho continuato ad osservarlo da quando è arrivato, così scuoto il capo e ritorno in me concentrandomi sulla mia musica e sulla mia colazione. Quando ho finalmente deciso la canzone con cui iniziare la mattinata, sento delle voci rumorose al di fuori dei miei auricolari. Mi accorgo che il ragazzo dai capelli neri ha deciso di ascoltare anche lui della musica, senza auricolari. Riconosco subito la canzone, "Fly" degli Epik High. Nonostante il buon gusto in musica non permetto a nessuno di rovinare il mio momento di pace e calma. Mi giro verso la sua direzione con un sopracciglio inarcato ed immagino di dar fuoco al dispositivo che emette la musica. Vedo leggermente di profilo, l'angolo della bocca inarcato in un ghigno e le spalle che si muovono a ritmo di musica. Nonostante i nervi che mi stanno per scoppiare dal nervosismo, cerco di non dargli corda ed ignoro il casino, aumentando il volume della canzone nei miei auricolari cercando di coprire l'altra canzone. Cerco di rimanere indifferente con la speranza che prima o poi si stufi, e cerco di gustarmi la colazione nel sacchetto.

Finalmente alle 7:42 il pullman arriva a capolinea ed ormai nella vettura siamo rimasti solo io ed il ragazzo. Il vecchio è sceso un paio di fermate prima.

Mi alzo e con la borsa in spalla lo supero e mi dirigo verso l'uscita, cercando di non lasciar trapelare il mio fastidio nei suoi confronti e mantengo un'espressione neutra.


Min Yoongi's POV

Come al solito mi sono svegliato tardi. Se le 5:40 si può definire tardi. Riesco a fermare il pullman per Seoul e l'autista con un sorriso mi apre la porta anteriore, come sempre. Per raggiungere la vettura ho fatto uno sprint che mi ha richiesto più energie di quante ne impiego per allenarmi con le coreografie. Già, le coreografie.

Saluto l'anziano che come ogni mattina mi sorride e mi saluta, e cerco di raggiungerei il mio solito posto. Purtroppo oggi non bastavano il fiatone, ne le scosse del pullman poiché vedo anche che la mia sedia è occupata. Vedo una ragazza con i capelli lunghi e scuri, seduta sul mio posto. E ora chi cavolo è quella? Con tutte le sedie esistenti in quel pullman, proprio lì doveva andarsi a sedere. Mentre per la prima volta da quando prendo quel pullman, analizzo dove sedermi, vedo con la coda dell'occhio che la ragazza mi osserva. In realtà è ciò che sto facendo anche io, ma lo faccio solo perché sono infastidito. E' una bella ragazza, potrei dire quasi che è diversa dalle solite ragazze che si vedono ogni giorno. Ma che importa. Irrilevante come il resto.

Prima di sedermi la fulmino con un'occhiataccia che anche lei ricambia, ma nonostante l'espressione risoluta e gli occhi infuocati, riaffermo la teoria che sembri davvero diversa dalle solite ragazze.

Mi levo questi pensieri dalla testa e finalmente mi siedo in una zona strategica dove il sole non colpisce e dove posso ammirare il panorama in pace. Solitamente ascolto la musica con i miei auricolari e mi immergo in questa totale sensazione che è la musica. A volte mi immergo nei rap degli Epik High e talvolta nelle note melodiche suonate al pianoforte di Chopin.

Ho deciso di far capire all'estranea che dalla prossima volta in poi sarà meglio sedersi altrove. Dalla playlist riproduco una delle canzoni per cui ho deciso di perseguire questa carriera e me la godo a volume abbastanza alto. Sicuramente l'anziano sordo non ne sarà disturbato.

Eppure la mia strategia non sembra scalfirla. La osservo con la coda dell'occhio e sembra sempre indifferente, concentrata sulle sue cose. Durante tutto il viaggio ascolta la sua musica e sembra vivere nel suo mondo, proprio come me. Sento il fastidio crescere dentro di me ma allo stesso tempo sono quasi incuriosito. Finalmente arriviamo e la mia schiena è a pezzi. L'istruttore mi ucciderà. Sono le 7:42, probabilmente mi prenderò il mio tempo per arrivare all'agenzia.

La ragazza mi passa davanti, diretta verso l'uscita. Rimane indifferente alla mia strategia e alla mia presenza, proprio come lo è stata per tutto il viaggio. Do' un'occhiata al sedile posteriore e vedo che ha dimenticato il cellulare sul sedile. Un ghigno mi nasce sul viso e lo prendo velocemente. "Ehy tu!" La ragazza si ferma sul posto evidentemente sorpresa, ma quando si gira verso di me inarca solo il sopracciglio "Hai qualcosa da dirmi?". Le sorrido in modo malefico e le mostro il telefono. Finalmente la sua espressione trapela della sorpresa ma in un millisecondo assume un'espressione stizzita e si avvicina lentamente. Tutto questo mi diverte e quando la sua espressione lascia trapelare un qualche sentimento la trovo quasi carina. Strano. La devo smettere di pensarci troppo.

"Ricorda che quel posto è occupato." Le dico, passandole il telefono. Le nostre mani si sfiorano e rabbrividìsco lievemente al contatto con le sue mani così gelide.

"Non più a partire da oggi." Mi sorride e scende dal pullman.

Non sono più infastidito, anzi sono quasi sono divertito. Involontariamente sul mio viso nasce un sorrisetto. Sento che le mie mattinate non saranno più le stesse.

E' la mia prima storia sui BTS, in particolare su Yoongi :) Spero vi piaccia!

 
 
 
  
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