Unexpected.
Era un pomeriggio piovoso, eppure nella stanza di Bakugou risplendeva il sole. Come ogni giorno, Kirishima era venuto ad importunarlo con le sue solite cazzate, ma, a differenza di quanto volesse dare a vedere, non trovava queste visite inaspettate noiose, anzi era piuttosto piacevole passare del tempo con lui. Si lasciava trascinare volentieri nei lunghissimi racconti del ragazzo, non che fossero interessanti di per sé, ma il modo in cui si esprimeva lo assorbiva completamente. Non lo infastidiva neppure la sua turbolenza o la totale confidenza che si prendeva nei suoi confronti, merito forse del suo buon carattere o della sua vitalità contagiosa. Non esisteva nessuno all’interno della scuola, nella città e probabilmente nel mondo intero che non lo infastidisse, ad eccezione di Kirishima. In fin dei conti, lui era speciale. Era l’unico che fin da subito era riuscito a trattare il suo terribile caratteraccio, l’unico che sapeva sempre quali parole usare per calmarlo e spronarlo, l’unico che lo sopportava realmente e che decideva, ogni giorno, di spendere del tempo in sua compagnia, l’unico che riusciva ad irraggiare quelle quattro pareti col suo sorriso luminoso, l’unico a cui sentiva davvero di essere legato.
Sorrise tra sé e sé dopo aver ascoltato, per l’ennesima volta, di come Kirishima fosse riuscito a battere Tetsutetsu e, con un movimento inaspettato, afferrò il colletto della camicia del ragazzo attirandolo a sé. Delicatamente posò le sue labbra su quelle del compagno. Era il suo primo bacio.