La guerra ci piombò addosso come l'afa di una notte di luglio:
implacabile, inevitabile...
Partire come volontario,
mi sembrava il modo migliore per morire,
poiché a dirla tutta, non mi aspettavo di tornare.
Non so cosa mi spinse,
forse la consapevolezza che un giorno, vicino o lontano, sarebbe divenuta l'ambizione di chi aveva già visto più di quello che avrebbe dovuto vedere;
o forse, per abbandonare quella donna che
allora
già sapevo di non esser mia...
Solo dopo mi accorsi che compì questo gesto per amore
non quello di un'amante né quello di una madre,
ma per qualcosa di più forte:
quel senso di profonda lealtà che mi teneva avvinghiato a ciò che mi apparteneva
e che mi appartiene tutt'ora:
la mia patria!
Nessuno è padrone del futuro,
distante, intoccabile,
forestiero che giunge dalla nebbia di un presente che già è passato.
Ignaro,
pensai di raggirarlo,
scegliendo da me la mia morte...
Forse, per scongiurare la sicurezza di ciò,
la mia Patria ne sacrificò altri
e custodì me,
cosicché
quanto ho amato lei,
in egual misura
essa ha tanto amato me...