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Autore: iced_swan    18/12/2017    2 recensioni
Isabella Swan è appena arrivata a Forks, ha scelto di vivere con il padre nella speranza di poter vivere una vita quantomeno tranquilla. Non ha molte speranze, però ha la sensazione che li sarà felice.
Poi abbiamo Edward Cullen, vampiro centenario che vive con la sua famiglia in una villa immersa nella foresta. Frequenta la scuola per salvaguardare le apparenze e non ha ancora perso la speranza di trovare la sua lei.
Cosa succederà quando si incontreranno?
Per scoprirlo dovete leggere...
Elena
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cullen, Edward Cullen, Emmett Cullen, Isabella Swan, Rosalie Hale | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward, Carlisle/Esme, Emmett/Rosalie
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Il Dono – Oltre la morte

Strano incontro

 

Pov Alice

“ Alice amore cosa c’è? Sono giorni che sei strana ” ah il mio Jasper, è un amore. Non potrei desiderare un compagno migliore di lui con cui dividere la mia eternità.

“ sto bene amore… è solo una visione che mi tormenta ” dico continuando a sistemare la mia adorata cabina armadio.

“ vuoi parlarmene? Ti posso aiutare? ” mi raggiunge abbracciandomi da dietro e baciandomi il collo

Sorridendo mi giro e mi alzo sulle punte per baciarlo “ no tranquillo ” gli bacio serenamente il volto passando dalla sua bella fronte ampia, alle sue favolose labbra “ e ora lasciami lavorare ” aggiungo sfuggendo alla sua presa ridendo

Lui sorride dolcemente ed esce, non prima di avermi baciata ancora.

Mentre sono immersa tra abiti e maglie, la solita visione mi sorprende, solo che adesso vedo chiaramente il luogo e chi devo incontrare.

Una ragazza molto carina con lunghi capelli marroni e viso a cuore. Non so come e chi sia, ma una cosa è certa, devo conoscerla. Recupero dalla cabina pantalone, canotta, scarpe e borsa e mi preparo accuratamente.

Mentre sto uscendo incontro mio fratello Edward “ Ed puoi dire tu a Jasper che sono uscita? ” recupero le chiavi della porche

“ certo ” infilo tutto nella borsa ed esco.

 

Pov Isabella

“ …ti ”

“ …gliati ”

Una voce insistente mi tormentava le orecchie “ …svegliati ” mi giro nel letto dando le spalle alla voce fastidiosa

Per un paio di minuti regna il silenzio assoluto, tanto che stavo per riprendere sonno quando…

“ ISABELLA ” salto letteralmente giù dal letto andando a finire sul pavimento duro

“ merda che male ” mugugno massaggiandomi la schiena indolenzita “ che modi ” mi alzo piano da terra e mi siedo sul materasso

Mio padre forse richiamato dal rumore della mia caduta, irrompe in camera con la classica espressione da poliziotto sospettoso ‘ ci mancava che entrasse che un mitra puntato ’ penso mentre lo guardo

“ Bella cosa è successo? ” si rilassa quando vede che sono sana e salva

“ ehm ” mi alzo e raccolgo le coperte che mi sono trascinata durante la caduta “ sono sola caduta dal letto papà ” lo guardo mentre cerca di trattenere una risata

“ vai ridi pure ingrato di un padre ” mugugno mentre lo supero e scendo in cucina

“ dai Bella ammetterai che come scena era comica ” ridacchia mentre si riaccomoda alla tavola e beve il suo caffè

“ certo è comico… se non sei tu ad essere li per terra ” e così dicendo mi preparo la colazione e mi siedo di fronte a Charlie

E mentre mangio mi perdo tra i miei pensieri.

Sono arrivata da una settimana a Forks e per i primi giorni, tutto è andato bene ma il terzo giorno…

 

Inizio Flashback

Ero in un negozio e stavo facendo la spesa per la cena. Stavo scegliendo la frutta ed ero indecisa se prendere le mele o le arance quando l’ho sentito.

“ mi vuoi sentire ” era la voce di una donna molto arrabbiata “ non ci devi stare con quel ragazzo, ti farà soffrire e basta ”

Mi sono girata e la scena che ho visto mi ha fatto venire i brividi. C’era una giovane donna che spingeva un carrello della spesa e quella che doveva essere la madre le parlava.

Beh voi mi direte ‘ cosa c’è di male in una mamma che rimprovera la propria figlia? ’. Di male non c’è niente, tranne per il fatto che la figlia non le rispondeva, perché non la poteva vedere.

Mi sono girata subito come scottata. Sono cose come questa, che mi hanno fatto diventare pazza. Ho pagato in tutta fretta e sono scappata via prima che quella donna si accorgesse che io potevo vederla.

Cammino a passo sostenuto e non mi giro a guardare nessuno. Quando in lontananza scorgo casa, tiro un sospiro di sollievo. Percorro il vialetto e inserisco la chiave nella toppa, sto per far scattare la serratura quando “ tu mi vedi? ” mi blocco un attimo e il cuore sembra mi esca dal petto.

Cerco di far finta di niente e entro in casa. Mi dirigo in cucina e inizio a svuotare le buste.

“ dai so che mi vedi, ti ho vista prima ” cerco di ignorarla e continuo a fare le mie cose “ non potrai ignorarmi per sempre e lo sai bene ” deglutisco rumorosamente e alzo gli occhi al cielo

Salgo in camera ripetendomi mentalmente ‘ non farti abbindolare, non farti abbindolare ’

“ io posso stare anche per sempre qui con te sai? ” quella domanda mi fa rabbrividire e a quella prospettiva alzo gli occhi al cielo ‘ un ultima volta Bella, poi ti butterai tutto alle spalle ’

“ oh va bene cosa vuoi? ” domando esasperata ormai in camera mia

“ allora è vero… tu mi vedi e mi senti!! È un miracolo ” esclama felice

 

Fine Flashback

 

Da quel giorno Gianna mi sta sempre intorno e non vuole andarsene, almeno fino a quando non avrò consegnato un messaggio alla figlia.

Per chi ancora non l’avesse capito, io posso vedere i morti come mia nonna. Lei dice che noi abbiamo il compito di guidare le anime bloccate verso la luce. Lei insiste col dire che è un dono, invece io lo considero una maledizione.

“ Bella tutto bene? ” la voce di papà mi risveglia dai miei pensieri

Annuisco mentre sparecchio la tavola “ oggi vado a fare compere a Seattle per l’inizio della scuola ” e tra me e me aggiungo ‘ e andare a farmi dare della pazza dalla figlia di Gianna ’ ma questo me lo tengo per me

“ va bene stai attenta mi raccomando ” esce dalla cucina e recupera il giaccone. Dopo che papà va a lavoro, io salgo di nuovo in camera e tiro fuori dall’armadio quello che devo indossare.

Jeans, maglietta e scarpe possono andare bene.

“ allora andrai? ” per poco non mi ceco un occhio quando Gianna appare all’improvviso

Respiro profondamente e mi calmo “ si basta che poi non mi dai più il tormento ” recupero tutto quello che mi serve telefono, chiavi della macchina e cartina stradale ed esco di casa.

 

 Non potevo ancora sapere che quel giorno avrei conosciuto colei che, sarebbe diventata per me una sorella.

 

 

 

  
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