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Autore: Diana Abigail    25/06/2009    6 recensioni
Renesmee è come una bambola. Una bambola profumata. Risveglierà i sensi di uno dei suoi zii. Chi? Questo dovrete capirlo voi. E' la mia prima storia fatta...beh, così! xD
05/08/2010 lo zio è stato svelato :)
Genere: Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Renesmee Cullen, Sorpresa
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Nephew



Avete mai sentito parlare di adorazione?
Io si e la vivo, giorno per giorno.
La mia adorazione è per lei, l'essere più affascinante della Terra e dell'Universo, una creatura metà umana e metà leggendaria, una creatura che nemmeno noi, che da secoli viviamo questa vita, potevamo immaginare potesse esistere.
Eppure così capitò, non era voluto ma non era nemmeno respinto, perciò tennero la loro pargola e per me iniziò una lunga vita di dolore e agonia.
Amavo mia moglie, senza alcun dubbio, e prima della nascita della mia adorata ero più che sicuro che l'eternità con la mia irriverente mogliettina sarebbe stata la cosa più bella, ma ad un tratto le mie certezze caddero, come un castello di carte con un soffio.
I suoi boccoli bronzei che ondeggiavano ritmicamente assieme i suoi fianchi mi facevano ribollire il sangue che non avevo, il suo profumo mi pareva quello di una Dea e mi mandava su di giri, i suoi occhi profondi mi guardavano con assoluta innocenza e io sparivo completamente di fronte a lei.
Quando mi chiamava “zio” il mio stomaco, per così dire, mi faceva strani rumori, come se un esercito di api volesse uscire dalla mia pancia, e io rimanevo lì a fissarla come un ebete, chiedendomi perché tutto questo doveva capitare proprio a me.
Edward, ciò che io chiamo fratello, mi parlò dicendomi che non dovevo avere certi pensieri su sua figlia perché era mia nipote e io come una furia incontrollata mi avventai su di lui dicendogli chiaramente che non c'era nessun tipo di parentela tra di noi.
Così iniziò una battaglia, tra morsi e arti staccati; lui mi disse che se avessi sfiorato anche solo con l'unghia sua figlia, mi avrebbe smontato in così tanti pezzi che nemmeno il miglior giocatore di puzzle avrebbe potuto rimettermi a posto.
Ma purtroppo non mi spaventò nemmeno un po', magari poteva essere anche più veloce di me, ma ero sicuro che probabilmente avrei vinto io.

Sciocco. Cosa ti fa pensare che le tue parole mi spaventino?” gli dissi io, stringendo gli occhi a due fessure.
La battaglia continuò, finché qualcuno non ci venne a riprendere, dicendoci di smetterla.
Quella battaglia, quel giorno, terminò, ma di certo la guerra rimaneva aperta a vita, a meno che non avessi trovato un diversivo adatto.
E così, i giorni e i mesi successivi, pensai in continuazione a come avrei potuto arrivare al cuore della mia adorata nipotina, ma il tempo a mia disposizione era solo quello in cui Edward scompariva.
Ogni volta che me la trovavo davanti faticavo a non pensare a tutto ciò che le avrei fatto, ad esempio perdermi completamente nei suoi boccoli, oppure stare ore ed ore ad accarezzarle la pelle candida, mentre lei dormiva beatamente.
Ci pensavo, forse un po' troppo, però cercavo di contenermi. In ogni caso, però, non pensavo a lei come una compagna a livello sessuale. Per me lei era come una bambola, una bambola da accudire, amare e sopportare.
Ero disposto a tutto, ma mia moglie se ne accorgeva giorno dopo giorno, così come gli altri membri della famiglia, ma proprio non sapevo cosa fare.
Non potevo fare finta di niente e continuare la mia vita di vampiro-marito quasi perfetto, semplicemente perché non riuscivo a resisterle. No, davvero!
Tormentato, passavo intere giornate cercando di evitarla, cercando qualcosa da fare, ma alla fine lei veniva da me per chiedermi qualsiasi cosa e tutto si sgretolava.
Notavo che Edward cercava di intercettare le mosse di Renesmee evitandole di venire da me, come, ad esempio, rispondere ai quesiti che lei voleva porgermi.
Ogni volta che me ne accorgevo lo insultavo e minacciavo, ma lui semplicemente mi sorrideva soddisfatto.
Capii anche che Bella non sospettava nulla, meglio così perché di lei un po' di timore ce l'avevo, così come di mia moglie.
Le sue occhiate divennero, giorno per giorno, sempre più sospettose e accusatrici, sapevo che mi teneva sotto controllo e piano piano iniziava a capire.
Temevo la sua reazione, perciò lei sapeva che mai e poi mai avrei confessato, anche se avrebbe potuto avvalersi di Edward, lui voleva proteggere sua figlia e tenere all'oscuro Bella, quindi non per forza avrebbe confessato lui.
Stavo giocando con il fuoco e rischiavo di scottarmi, in più ci si metteva di mezzo quel cane, che andava in giro con la convinzione di avere dei diritti in più su Nessie, solamente per una vecchia leggenda di alcuni indiani-lupi.
Mi mandava in bestia come la guardava, come la toccava, come la baciava.
Lui mi mandava in bestia per qualsiasi cosa. Soprattutto se di mezzo c'era lei, la mia dolce nipotina innocente in tutto e per tutto. Almeno speravo per il lupo che lei fosse ancora
innocente. Se così non fosse stato, non so come avrei reagito.

Lei è sua. È ora che lo capisci pure tu” mi disse Edward, un giorno durante la caccia.
Non dire cazzate, fratellino” gli dissi io pulendomi la bocca dal sangue del grizzly che avevo appena ucciso.
Sei solo un illuso. Ricordati che lei non sarà mai tua, perché ci sarà qualcuno che lo impedirà. Per sempre” mi disse Edward, serio.
Non avevo voglia di ascoltare le sue patetiche insinuazioni e le sue convinzioni che non stavano né in cielo, né in terra.
Ma poi, un giorno, casualmente rimanemmo soli.
Non so come, né so perché, so solamente che quella sarebbe stata la mia occasione per scoprire se poteva diventare la mia bambola personale.
Sì, quel giorno lo avrei scoperto.

Zio?” mi chiese lei scendendo dalle scale di casa mia.
Dimmi piccola” le dissi alzando lo sguardo verso di lei.
Lei si avvicinò a me e si sedette sulle mie gambe.

Zio, perché papà ce l'ha con te? L'ho capito, sai? Veramente lo hanno capito tutti, ma nessuno vuole entrare in argomento. So solo che mi allontana da te ogni volta che può e io non voglio. Ti voglio bene, zio” mi disse lei guardandomi negli occhi.
E lì iniziò la mia fine.
Tutto accadde velocemente
La strinsi a me e inspirai il suo profumo. Lo amavo. Come amavo lei.

Edward mi allontana da te, beh...Perché ultimamente ho capito di non considerarti solo più una...Ecco...Nipote” confessai io.
Lei inorridì. Il suo viso si contrasse in una smorfia di paura e terrore.
Cosa avevo detto di male? Mi stava rifiutando? Ma perché con quel viso?

Pi-piccola, cosa succede?” chiesi io.
All'improvviso capii.
La mia voce, incrinata, era quella di un mostro.
Mi voltai verso lo specchio e guardai il mio riflesso: quello di un vampiro.
Niente era più umano in me, la bocca spalancata mostrava i miei denti bianchi e i miei occhi erano neri.
Non avevo mai accettato nessun tipo di fallimento o perdita, a quanto pare la mia natura non aveva intenzione di accettare nemmeno questa.
Cercai inutilmente di tenere a freno i miei istinti, ma proprio non ci riuscivo. Da neonato spesso avevo perso il senno e la ragione, ma sempre in momenti opportuni, se così si potevano chiamare.
Ma quel momento non era quello adatto. Non doveva essere una mia vittima.
Ma come qualunque vampiro che si rispetti, il profumo del suo sangue mi inebriava i sensi e metteva a tacere la mia coscienza, facendo vincere gli istinti e la mia sete.
Un balzo, e fui sopra di lei.
Poi il mondo mi cadde addosso.
No. Un lupo gigante mi cadde addosso, lanciandomi chissà dove.
Iniziò una lunga battaglia, cercai di morderlo più volte, ma alla fine fu lui a vincere.
Il mio braccio volò via, poi un urlo. Quello di mia moglie.
Si avventò contro il lupo che scaraventò via anche lei.
Riuscii a divincolarmi dalla sua morsa, perdendo un pezzo di fianco, quello in cui una volta abitava un rene.
Lo guardai e capii.

Sarà per sempre tua” constatai, amaramente.
Lui ringhiò e si avventò su di me.
Smisi di combattere, avevo perso.
Ma questa volta era per sempre.

Uuuuuh! Una nuova One Shot! Questa volta su Nessie e suo zio. Secondo voi di quale zio di tratta? Ci sono dei particolari che lo fanno capire, sisi. ^^
Come sempre scrivo, ultimamente, spero di non aver fatto un bel buco nell'acqua, perciò ditemi seriamente cosa ne pensate!!!^^
Tranquilli, la mia long fic originale l'aggiornerò, ma ho sentito la voglia di scrivere questa *______* uhauhauhauha!
P.S. del 05/08/2010: lo zio era Emmett!

Erika <3

   
 
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