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Autore: Violetta_    22/12/2017    1 recensioni
Sequel di "Gelosia fraterna -Entropia-"
Dopo aver quasi celebrato un matrimonio-disastro, dopo aver evitato una guerra, dopo aver scoperto le dolci metà dei rispettivi fratelli, il trio Sabaku adesso dovrà adattarsi alla sua nuova vita... di nuovo.
E non saranno i soli.
***
Gli ultimi capitoli saranno composti da una raccolta di one-shot/ flashfic in modo da tornare alla situazione di equilibrio della prima ff della trilogia.
Genere: Comico, Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kankuro, Matsuri, Nuovo Personaggio, Sabaku no Gaara, Temari | Coppie: Gaara/Matsuri, Shikamaru/Temari
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Gelosia fraterna '
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Ritorno a Suna










Quella mattina Temari si svegliò prima del solito e iniziò a sistemare le sue cose dentro i rotoli da viaggio.
Erano passati ormai quattro giorni dal suo arrivo, e secondo i suoi calcoli le gemelle sarebbero tornate a breve.
Guardò l'orologio e uscì dalla locanda per un breve allenamento.




*




Yoshino stava lavando i piatti della colazione appena consumata.

<< Shikamaru? >>
<< Eh? >> emise lui ancora assonnato.
<< Non rispondere “eh” sii più educato >> lo ammonì << Io vado a trovare papà... >>

Il ragazzo alzò lo guardo diventando immediatamente serio. Quell'argomento era ancora molto difficile da affrontare.

<< … vorrei chiedere a Temari di accompagnarmi >>

Nonostante potesse sembrarlo quella non era un permesso ma l'ennesima prova che la madre considerava ormai la dinamica ragazza di Suna una di famiglia.

<< Vado a chiamarla >>




*




Quando vide Shikamaru in lontanza aveva appena sfoderato una tecnica a tre lune col suo ventaglio.
Posò la sua arma pronta a sfoderare la sua ancor più letale lingua quando le parole del ragazzo la fermarono.

<< Vorresti venire? Ovviamente non sei obbligata >>

Lei posò il ventaglio sulla schiena con un movimento veloce e poi si avvicinò al ragazzo rispondendo con tono serio.

<< Certo che vengo >>




*




Circa una ventina di minuti dopo i due componenti della famiglia Nara e la Sabaku si trovarono di fronte la tomba di Shikaku.

A capo chino, con gli occhi chiusi ed in assoluto silenzio i tre porgevano il loro saluto al Jounin.

Temari socchiuse gli occhi avvertendo un nodo in gola che non riusciva a sopprimere, tentò di deglutire ma il gesto le risultva molto difficile.
Nutriva un rispetto incondizionato per il defunto Nara, forse se ne avesse avuto l'occasione di frequentarlo avrebbe nutrito un affetto che non aveva potuto rivolgere al padre.

Shikamaru poggiò una mano sulla sua spalla e la ragazza si voltò specchiandosi nei suoi occhi castani.
Era uno sguardo comprensivo e grato, evidentemente aveva capito cosa le stesse passando per la testa.
Fece un mesto sorriso e poggiò una mano sulla sua.

<< Arigatou >>
<< A te... >>

Yoshino guardò la scena con la coda dell'occhio e poi spostò la sua attenzione verso la foto del marito.

Sicuramente anche lui avrebbe approvato quella ragazza.




*




Le gemelle Murasaki arrivarono verso sera e si recarono immediatamente nella locande dove alloggiava la caposquadra.

<< Allora? >> chiese Temari con tono autorevole e con le mani poggiate sui fianchi.

Matsuri prese la parola mettendosi sull'attenti.

<< La missione è stata svolta con successo Temari-sama >>

Lei inclinò la testa ed annuì.

<< Bene. Partiamo immediatamente >>

Shikamaru aggrottò la fronte.

<< Da loro il tempo di respirare >>
<< Non ti intromettere nelmio lavoro >> soffiò.
<< Wakatta >> rispose mestamente il ragazzo, poi si girò e fece un cenno col capo alle ragazze in segno di saluto.
Sumire lo salutò agitando la mano mentre Matsuri fece un educato inchino.
Temari si schiarì la voce e fece loro cenno di seguirla, immediatamente dopo sfrecciò per le vie del villaggio in direzione del cancello principale.




*




Impiegarono tre giorni per tornare a Suna ed una volta a casa andarono subito a fare rapporto.

<< Avanti >>

Le due sorelle entrarono e si inchinarono rispettosamente davanti a lui.

<< Salve Gaara-sama >>

Il ragazzo rimaneva sempre sorpreso nel vedere quanto le due erano simili.
Matsuri gli consegnò i fogli col rapporto per la missione ed il rapporto riguardo il comportamento delle due ragazze.

<< Temari-sama ha detto che potevamo consegnarla senza la sua presenza >>
<< Arigatou. Mi sono dimenticato dei documenti importanti nella sala del consiglio. Andresti a prendermeli? >>
<< Certo >>

Rimasti soli Sumire incrociò le braccia al petto ed alzò un sopracciglio.

<< Perchè l'hai mandata via con quella ridicola scusa? >>

Come facesse a beccarlo ogni volta era un mistero per lui, ma non si scompose ed aprì un cassetto e prese una busta e una piccola scatola.

<< Questo è per te >>

La ragazza portò una mano al petto e parlò con enfasi.

<< Oddio Gaara non dirmi che hai nuovamente deciso di chiedermi in moglie? >>

Gaara sbuffò.

<< Non ci penso minimamente tranquilla >>

Sumire rise ed aprì la scatola: dentro c'era una chiave, corrugò la fronte perplessa.

<< Che è? >>

Lesse il foglio di carta e spalancò gli occhi completamente senza parole.

<< No. Non ci credo >>

Quelli che teneva in mano erano le chiavi di casa Nekoi ed il contratto che attestava che le proprietarie dell'oasi erano lei a Matsuri.

<< Ma come hai fatto? >>
<< Ti ricordi che dopo la guerra i Daimyo si erano accorti che si erano formate delle zone neutre e avevano cominciato a discutere per decidere chi doveva impadronirsene? >>
<< E chi se lo scorda, è stato uno dei motivi per cui ero stata quasi costretta a sposarti >> disse con una punta di ribrezzo.

Gaara finse di non accorgersi di quella reazione esagerata.

<< Ho ottenuto buoni risultati con la suddivisione dei territori, il Daimyo è rimasto soddisfatto e mi doveva ancora alcuni compensi e basi militari. Ho rinunciato a parte del compenso per ottenere l'oasi >>

Sumire era completamente rossa per l'emozione e non riusciva quasi a parlare.

<< L'hai fatto davvero? >>
<< Hai >>
<< Io... >> non riuscì a controllare un sorriso gioioso << io non so cosa dire >>
<< Sarebbe la prima volta >>

Era convinto di averle risposto a tono quando lei fece una cosa che lo spiazzò: gli era andata incontro e lo aveva abbracciato.

<< Grazie. Grazie davvero Gaara >> era così commossa che sentiva gli occhi inumiditi.

Il ragazzo si sentì a disagio e rispose in modo un po' burbero.

<< In realtà l'ho fatto più per Matsuri che per te >>
<< Ah questo lo so, ma hai comunque accettato una mia richiesta >> Si allontanò di due passi ed assunse un'espressione molto seria << E ovviamente ti ripagherò di tutto >>

Gaara non si aspettava nemmeno quella frase.

<< Non è necessario >>
<< Oh si che lo è. Non ho intenzione di approfittarmene >>

Sumire poteva anche essere irritante e insofferente agli ordini ma quando si trattava di correttezza e responsabilità non si tirava certo indietro.

<< Ho dei fondi messi da parte e per quanto riguarda il resto svolgerò anche le missioni di livello inferiore >>

Dopo un momento di sorpresa il kage fece spallucce.

<< Wakatta. Come preferisci >>



*



Il marionettista, com'era solito fare quando aveva del tempo libero, lavorava chino sulla sua scrivania.

<< Ciao Kanky >>

Com'era solito negli ultimi tempi Sumire irrompeva nel suo laboratorio spezzando quel perfetto silenzio e quel clima di concentrazione che prima regnava incontrastato.

<< Che fai? >>
<< Ssh... sto lavorando >>

La ragazza si avvicinò quatta quatta con le mani dietro la schiena.

<< E' una bambola >> disse sorpresa.
<< Hai >> rispose distrattamente.
<< Ed è di porcellana... >> aggrottò la fronte confusa << Non è pratico né sicuro costituire e utilizzare come arma una marionetta del genere >>
<< Ho una mia idea e quando sarà pronta sarà una delle mie armi migliori >>

Sumire si grattò una tempia.

<< Credevo che Sasori fosse una delle tue armi migliori >>
<< Lo era >>
<< Perché? Si è danneggiato? >>

Lui aprì un cassetto estraendo un rotolo e porgendolo alla ragazza.

<< Perché adesso è tuo >>

Lei spalancò gli occhi.

<< Ontoni >>
<< Hai. Solo per due settimane però >>
<< Ecco lo sapevo che c'era la fregatura >>

Quando aprì la marionetta vide che lo sportello sulla pancia era stato modificato, lo aprì ed invece di trovarci la corda d'acciaio ci trovò delle bottiglie.

<< Ohmmiodio birra! >>

Ne prese una aprendola.

<< Che figata il mio Sa-bar personale >>

Quando lo aveva modificato si era scusato mille volte con lo spirito del vero maestro marionettista per quella modifica, ma doveva pur trovare una scusa plausibile per togliergli il veleno e gli ingranaggi più pericolosi.

Inoltre internamente era convinto che persino il Sasori originale averebbe approvato, trovando quella ragazza dannatamente simpatica.

<< Grazie micione >>
<< Di nulla neko >>

Certo che quel giorno la ragazza aveva ricevuto regali come se fosse il suo compleanno...














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Immagine realizzata da Dark Gaara per la sottoscritta un po' di tempo fa e non vedevo l'ora di usarla. Grazie ancora Gaby.


*Angolo dell'autrice*

Spero che il capitoletto vi sia piaciuto, che ne pensare di questa Sumire "un filino più gentile" con Gaara?
Ne approfitto anche per augurarvi buone feste, un bacione a tutti.
Buon Natale.

Violetta_



   
 
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