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Autore: Eclisse Lunare    24/12/2017    1 recensioni
Qualcuno stava per stravolgere il suo Natale
(Romanogers)
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Natasha Romanoff/Vedova Nera, Steve Rogers/Captain America
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Piccolo Aquila 

 

Il freddo e la neve, forse erano le due cose con cui mi sentivo veramente parte. 

Probabilmente a causa delle mie origini. 

Chiunque sia nato nella grande Madre Russia ne sa qualcosa, quello é un luogo che non perdona. 

Proprio adesso stavo camminando lungo le vie di Central Park mentre i fiocchi bianchi scendevano copiosi e il terreno scricchiolava sotto i miei piedi. 

Era il giorno di Natale ma non ero in vena di festeggiare. 

Questa ricorrenza aveva perso valore per me, e non mi erano rimasti molti ricordi felici a riguardo se non qualche vago barlume di quando ero una bambina normale che giocava coi suoi fratelli. 

Alla Stanza Rossa il Natale passava completamente inosservato. 

Non ostante le cose fossero cambiate, regalandomi una parvenza di famiglia grazie ai miei compagni, non ero mai andata alle feste dello Shield. 

Le trovavo noiose e preferivo starmene a casa da sola, esattamente come faceva Rogers. 

Il nonnetto detestava le feste, un’altra cosa in comune tra noi, dopo gli incubi costanti e i rimorsi del passato. 

Forse era per questo che andavamo tanto d’accordo...

Ero talmente presa dai miei pensieri che non mi resa conto che ormai stava calando sera, perciò decisi di andarmene.

 

Una volta tornata a casa rimasi sorpresa dal vedere che la porta non era chiusa a chiave, il che era parecchio strano dato che é una cosa a cui prestavo sempre molta attenzione. 

Decisi di entrare cercando di fare meno rumore possibile e tenendomi pronta ad afferrare la pistola nella mia borsa.

Non feci in tempo a svoltare l’angolo che portava al soggiorno che Steve sbucò fuori da chissà dove facendomi sobbalzare. 

 

“Rogers che accidenti fai in casa mia?!”

Chiesi un po irritata.

 

Lui mi guardò cercando di trattenere una risata.

“Scusami volevo farti una sorpresa” 

 

Alzai leggermente il sopracciglio incrociando le braccia. 

“E tu la chiami sorpresa intrufolarti come un ladro?” 

 

“Be ti ricordo che ho una copia delle chiavi di casa tua” 

Mi disse con tutta naturalezza incurante di una mia possibile reazione.

 

Sospirai rassegnata e risi 

“Be di questo passo me le riprenderò” 

 

Dopo questo ci sedemmo sul divano e caló un lungo silenzio, a momenti quasi imbarazzante.

I suoi occhi azzurri erano troppo forti per me e riuscivano sempre a mettermi in difficoltà. 

 

“Sentiamo quale sarebbe il motivo di questa sorpresa?” 

Dissi per rompere il ghiaccio. 

 

“Conoscendoti sapevo che avresti snobbato la festa alla Torre, perciò ho pensato di venire a farti compagnia 

Sempre se ti fa piacere” 

 

Rimasi spiazzata per qualche secondo ma subito dopo tirai fuori uno dei miei sorrisetti maliziosi.

 

“Di la verità, il grande Captain America aveva paura di andare alla festa 

E quindi hai preferito fare visita alla temibile Vedova Nera” 

 

Feci una lieve risatina in segno di rassegnazione 

“Tu non la pianti mai di mettermi in difficoltà non è vero?” 

 

“Indovinato” 

 

Rimanemmo li a guardarci senza sapere cosa dire. 

Mentre la osservavo mi convinsi di essere molto fortunato a poter assistere a questo spettacolo. 

Era già da un po che avevamo instaurato un rapporto stabile che ogni giorno cresceva un po di più, ma ogni volta ero meravigliato. 

Lei era li davanti a me, semplicemente se stessa, senza nessuna barriera. 

Lasciava spazio alla felicità e al suo lato più dolce. 

Era la cosa più bella del mondo. 

 

Ero talmente perso a guardarla che non mi resi conto che mi stava fissando con aria perplessa, quasi come si stesse chiedendo se mi fossi perso o meno. 

 

“Ehm scusami io...ero sovrapensiero” 

Articolai in fretta cercando di ridestarmi. 

“Allora che ti va di fare?” 

 

Ella stava per rispondere quando la sua attenzione si spostò su un grosso pacco con un fiocco rosso posizionato vicino all’albero di Natale. 

 

“Steve quello da dove viene? 

Chiese indicandolo 

“Prima non c’era, l’hai portato tu?” 

 

“Oh si quasi me ste stavo dimenticando” 

 

Lentamente mi prese per mano e mi condusse verso di esso. 

 

“È una cosa che ho preso per te, spero ti piaccia” 

 

Ero un po’ sorpresa dalle sue parole, mi aveva davvero preso un regalo? 

 

Rimossi il fiocco e aprì quella grande scatola. 

Quello che vidi mi lasció senza parole 

C’era un cucciolo di Golden Retriever che mi guardava con un faccino dolcissimo e scodinzolava allegramente. 

 

“Mio dio Steve è...è bellissimo...” 

 

Lo tirai fuori prendendolo in braccio e iniziò subito a leccarmi la faccia con la sua piccola lingua mentre il suo nasino freddo mi picchiettava sulla guancia. 

 

Steve mi guardava sorridendo 

“Lo so é un regalo insolito ma sapevo che non avresti saputo resistere” 

 

Mi sentivo strana, come sotto shock e una sensazione di calore si faceva piano piano strada in me. 

Era forse la cosa più bella che mi fosse capitata negli ultimi anni. 

Una palla di pelo calda e soffice. 

 

“Io...non so che dire...insomma è adorabile...

Ma come ti è venuto in mente?” 

 

“So che passi parecchio tempo da sola e ho pensato che un cane ti facesse bene, almeno hai qualcuno che ti faccia compagnia. 

Inoltre i cani fanno molto bene per lo stress e chissà, magari non avrai più incubi.” 

 

Mi sfuggì una piccola lacrima per la felicità. 

“Direi che hai pensato bene, é un pensiero bellissimo da parte tua” 

 

“Di nulla Nat, l’ho fatto con piacere.”

 

“A proposito è un maschio o una femmina?”

 

“È un maschietto, e naturalmente il nome lo scegli tu.” 

 

Riflettei un attimo 

“Che ne dici di Adler? È tedesco e significa Aquila. 

Ho pensato a questo perché il logo dello Shield è un’aquila e lui potrebbe essere una sorta di mascotte.” 

 

“Wow gran bel nome, d’accordo chiamiamolo Adler.” 

 

Come se avesse udito il suo nome si mise ad abbaiare e correre intorno a noi 

 

Lo accarezzai ridendo 

“Sembra che gli piaccia.” 

 

“Si è vero” 

Si fermò per un momento a guardarmi 

“Buon Natale Nat”

 

“Buon Natale Steve”

 

 

 

 

Note 

Ebbene...dopo 2 anni eccomi qui 

Scusate ma ho passato dei periodi molto pieni e in generale non avevo ispirazione 

Ma quest’anno sono riuscita a buttare giù qualcosa e spero possa piacervi 

 

P.s 

Il personaggio del cane è frutto della mia mente e non escludo di riprenderlo in qualche storia futura 

 

Eclisse

  
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