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Autore: valechan91    24/12/2017    1 recensioni
Il Natale. E Oikawa deve affrontare qualcosa di inaspettato.
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Aoba Johsai, Hajime Iwaizumi, Tooru Oikawa
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Salve ragazzi e Buone Feste! Eccoci di ritorno con una IwaOi tutta natalizia. Ci sono veramente pochissime IwaOi qui, e bisogna rimediare per quella che è “The Most Superior Ship in Haikyuu”.
Tanti Auguri di Buon Natale e di Buone Feste e buona lettura!

 
 
 
 
Natale all’Aoba Johsai. Oikawa in difficoltà
 
 
 
Fine dicembre, e Oikawa era davvero accigliato. Non bastava la sconfitta al torneo di primavera, contro quella squadra di stramboidi della Karasuno. Ci mancava che all’improvviso… Bah.
Oikawa Tooru, capitano ormai quasi ex capitano dell’Aoba Johsai, non avrebbe mai pensato di trovare irritante proprio quello: le ragazze.
Le sue fan le trattava bene, in fondo lo ammiravano e lo apprezzavano, seppur nell’apparenza. E aveva pur sempre il suo orgoglio. Ma non avrebbe mai immaginato nemmeno lontanamente che, dopo la sconfitta, una parte delle ragazze del loro liceo privato notasse la bellezza di Iwaizumi.
Lo aveva sempre trovato carino, di una bellezza particolare, che non spicca immediatamente. Ma la bellezza di Iwaizumi Hajime era anche quella interiore, sempre pronto ad essere il sostegno dei compagni. Oikawa, a volte, ci finiva di mezzo, visto che a volte Hajime usava le maniere forti su di lui.
Non lo aveva mai irritato, sapeva che ci teneva a lui. E dopotutto, per essere in grado (benchè fosse più basso), di sollevare il suo metro e 84 come nulla, non era di certo debole. In fondo, aveva sempre sperato che le ragazze non lo notassero.
La bellezza di quello che era il suo migliore amico di una vita si poteva, magari, definire acerba, e di sicuro non era bello quanto lui. Ma bastava vederlo sorridere sinceramente, vedere quei muscoli tendersi sotto la maglietta, le gambe tornite e muscolose muoversi e tendersi, per capire. Iwaizumi Hajime aveva una bellezza tutta particolare.
Ricordava ancora che aveva iniziato a notarlo, da bambino, quando con quella ridicola canotta nera con la scritta “Re”  gli aveva fatto scoprire la pallavolo. Lo aveva notato quando, sin da bambino,  per qualche anno era l’idolo degli altri bambini, poi venne isolato, piano piano. Perché nessuno riusciva a comprenderlo, con quel carattere un po’ burbero. Solo Tooru gli era sempre rimasto accanto.
 
Ed ecco le dolenti note.
Dopo la sconfitta, Iwaizumi aveva iniziato a ricevere lettere d’amore dalle ragazze.Di  facciata Oikawa lo prendeva in giro con “Oh, Iwa-chan, ora hai anche tu hai le ammiratrici? Se la daranno a gambe quando ti conosceranno. Perché non saranno mai come le mie”, ottenendo solo dei pugni da parte dell’interessato. Dentro di sé, era irritato.
Quasi da subito, dalle medie, aveva notato che ciò che sentiva andava ben oltre, e aveva fatto dei progetti: dichiararsi al diploma, ed essere felice con il suo Iwa-chan.
Non avrebbe perso contro delle ragazze… sempre sperando che fosse lo stesso per Hajime.
 
 
 
 
Iwaizumi, nel frattempo, si divideva tra l’imbarazzo e l’orgoglio. Per una volta, aveva rubato la prerogativa, almeno in parte, a Oikawa.  Ancora si chiedeva come facesse quel cretino ad essere il più bravo nello studio tra loro de terzo anno, mentre lui aveva fatto fatica in alcuni test.
Ma ora, aveva un problema. Come rifiutare quelle ragazze senza che soffrissero?
Non si vedeva in una relazione e soprattutto… provava sentimenti contrastanti verso Oikawa.  
Qualcosa era cambiato. Ma di sicuro, le cose erano diverse per Oikawa, per come la pensava Hajime.
 
 
Furono Hanamaki e Matsukawa, che facevano coppia fissa dopo la sconfitta al torneo, a prendere in mano e redini della situazione, decisamente irritati ed imbarazzati per la situazione tra quella che avevano soprannominato “la coppia sposata dell’Aoba Johsai”. Ancora ridevano, e anche i ragazzi del primo anno conoscevano la storia. Era tutto nato grazie ad una battuta di Hanamaki, una volta che Oikawa si fece male ed Iwaizumi lo aiutò a medicarsi.  E i fist che si scambiavano rendevano evidente che, anche se inconsciamente, c’era dell’altro dietro quella solida e duratura amicizia.
Erano in perfetta sincronia, interiormente, mentalmente e fisicamente, e ne erano convinti.
 
 
Organizzarono una festa con tutta la squadra, ma non si sarebbero mai aspettati dei risultati simili. I due coach avevano declinato l’invito, quindi c’erano solo i giocatori.
Watari, seduto vicino a Kunimi e Kindaichi, che fissava tutto in disparte con un eterno sorriso stampato in volto.
Kyoutani si era trascinato tutta la serata un cucciolo, che non voleva saperne di staccarsi da lui.  Sorprendentemente,  avevano scoperto che Kentarou attirava animali come le api al miele, suscitando l’ilarità generale. Matsukawa affidò il compito a Yahaba di aiutarlo con il cane, e i due, alla fine della festa, andarono via. Yahaba rideva sotto i baffi nel vedere quel ragazzo tanto burbero in quella situazione.
La sorpresa fu vederli mano nella mano la mattina dopo…
Kindaichi e Kunimi, sobri e in disparte, parlavano di come avrebbero fatto al prossimo torneo scolastico e di impegnarsi per onorare i senpai. E avevano ancora i conti da regolare con Kageyama.
 
E tra regali e qualche bibita leggermente alcolica comprata da Hanamaki di nascosto, il problema maggiore era risolvere tra Iwaizumi e Oikawa.
La palestra era stata tutta decorata a festa, con addobbi e un grandissimo albero di Natale sul palco.
Oikawa si era impuntato nel mettere la stella di Natale. “Io sono una stella, tocca a me”.
E Iwaizumi si divertì nel tentare di farlo cadere, aiutato da Matsukawa e Hanamaki.
Ma Tooru si era vendicato, spargendo qua e là delle decorazioni brillanti a forma di alieno. Da dove le tirasse fuori, non lo sapeva nemmeno Hajime.
 
Stanchi della situazione, i due ragazzi del terzo anno portarono i diretti interessati su un lato isolato della scuola, al riparo da occhi ed orecchie indiscrete, e andarono via. Avevano l’enorme tentazione di origliare, ma erano loro amici, ed era più importante che risolvessero.
Fu Oikawa che ruppe il silenzio che scese, alla fine tra di loro.
Le stelle brillavano sopra di loro e lanciavano scie di luce sulle fronde degli alberi. L’atmosfera era davvero particolare. La luce soffusa dei lampioni incrementava il tutto.
“A dire il vero, Iwa-chan, non mi andava giù che ricevessi quelle lettere. Perché… Mi piaci, Iwa-chan” esordì Tooru, all’improvviso, con un profondo sospiro e con gli occhi fissi al cielo
Iwaizumi rimase sorpreso. Si soffermò a fissarlo, se stesse dicendo o meno una delle sue solite cazzate, era sempre in grado di decifrarlo.
Ma quando Oikawa voltò lo sguardo verso di lui, lesse sincerità in quelle pozze scure.
Forse era quello il sentimento che sentiva per Oikawa: amore.
Oikawa si sentì smarrito, e fece spalluce. “Non sei obbligato a… ad assecondarmi, Iwa-chan”
Iwaizumi inarcò un sopracciglio, e prima di rivolgergli brutte parole decise di agire. Lo tirò per il colletto della camicia e lo baciò lentamente.
Si staccò poco dopo, leggendo sorpresa nelle iridi di Oikawa.
“Provo…la stessa cosa. Era cambiato qualcosa già da un po’, ma non me ne rendevo conto”
Oikawa lo guardò stupito, non si aspettava di essere ricambiato. Certo, era bello e aveva successo, ma Iwa-chan era Iwa-chan.
Come per avere una conferma, fissò lo sguardo negli occhi smeraldo dell’altro, e vi lesse sincerità.
Il suo Iwa-chan lo amava, lo ricambiava.
Oikawa inclinò gli angoli della bocca in un leggero sorriso, avvicinandosi all’altro e poggiando la fronte sulla sua spalla. “Mi hai contagiato con la tua stupidità, Iwa-chan”
“Semmai sei tu che hai contagiato te, cretino” bofonchiò l’altro, cingendogli la vita con le braccia, mentre con una mano andava ad accarezzargli leggermente la cervice castana.
Poco dopo, suggellarono tutto con un altro bacio.
 
 
 
La festa si concluse, e i due più felici erano loro due, oltre ad Hanamaki e Matsukawa.
Arrivò il nuovo anno e i due giovani della Seijo ridacchiarono sommessamente al vedere come si era sviluppata la situazione. Si erano incontrati al tempio per le annuali preghiere di ringraziamento, ma mai si sarebbero aspettati tanto.
Kyoutani che teneva per mano Yahaba, entrambi un po’ rossi, per l’imbarazzo. Kindaichi con il volto del tutto rosso, che teneva la mano di Kunimi.
“Ehi, ma quei due quando si sono messi insieme?” chiese Hanamaki a Matsukawa, sottovoce
“E chi lo sa” rispose l’altro
E infine, oltre a loro, la coppia d’onore della loro squadra. Risero nel vedere Oikawa che chiedeva in prestito una moneta ad Iwaizumi, ormai suo fidanzato. L’espressione irritata di Hajime era impareggiabile.
“Beh, una Seijo di gay” commentò infine Issei
“A parte Watari” completò Takahiro
“A parte Watari” annuì l’altro
Si avvicinarono ai loro amici, sghignazzando.  Erano il regalo migliore che potessero desiderare.
Oikawa ed Iwaizumi si erano regalati tazze e magliette di Godzilla e con degli alieni, cosa alquanto scontata. Si erano ripromessi che avrebbero atteso i risultati degli esami di ammissione, ma in ogni caso restavano una coppia d’oro insieme.  Era da vedere, stessa università o meno, ma erano sicuri. Non sarebbe cambiato nulla.
Con grande sorpresa per tutti, aveva fatto un regalo anche a Kageyama, una palla nuova. Hanamaki aveva sghignazzato, visto che il solo a cui si era rifiutato di fare anche gli auguri era stato Ushijima. Ma nessuno della Seijo glieli aveva fatti.
Il regalo più bello per Issei e Takahiro, però, era vedere che la loro amicizia sarebbe durata, nonostante la distanza  e nonostante la fine del liceo.





 
Alla prossima IwaOi!
   
 
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