''Tony, lo sai che mi preoccupo sempre per te''.
Bugiardo.
''Tony, cosa sarei senza di te?''.
Bugiardo.
''Tony, ti amo così tanto''.
-''BUGIARDO. BUGIARDO. BUGIARDOOOOOO!!!''.
Continuo ad urlare alle solite voci, quelle che sono come un tarlo il giorno, ma che esplodono e gridano la sera, quando l'alchool si mischia alle lacrime e io non posso far altro che crollare a terra, distruggermi, farmi a pezzi come la bottiglia che cade insieme a me, mischiandomi con i cocci che ne rimangono, desiderando di affogare nel rum sparso sul pavimento. Perchè continui a farmi innamorare di te nonostante io ti odi così tanto, quando dovrei solamente accettare che ormai non siamo più insieme? Perchè continui a parlare nella mia mente quando cerco di scappare dai miei pensieri? Perchè ti desidero così tanto, Steve Rogers?
Sei sempre tu, qualsiasi mia emozione, qualsiasi mio pensiero, qualsiasi mio respiro, sei sempre e solo tu. Ma tu hai scelto, tu hai deciso di abbandonarmi, mi hai riempito il cuore di felicità e di sogni e poi hai accartocciato tutto e l'hai gettato via, lanciandolo talmente lontano così che tu potessi stare con lui, con quel Barnes. Hai deciso di mentirmi, di nascondermi la verità, nonostante tutte quelle volte in cui sono crollato fra le tue braccia ricordando il dolce sorriso di mia madre, ricordando ogni sua carezza, struggendomi anche per Howard e la sua freddezza, Howard e la sua assenza, Howard e il suo abbandono. Hai seguito il suo esempio. Hai raccolto più informazioni possibili, così da potermi colpire nella carne viva e Dio solo sa quanto l'hai saputo far bene. Se solo tu potessi guardarmi adesso, mentre mi agito freneticamente sul pavimento della cucina, in preda all'ennesimo attacco di panico. Probabilmente mi distruggeresti di nuovo, voltandoti e andandotene via, ancora, mentre annego nei rimpianti e nel dolore, mentre il terrore ha le briglie del mio corpo. O forse mi raccoglieresti da terra, prendendo di nuovo fra le tue calde braccia questa foglia tremante. Qualsiasi opzione tu scegliessi, io non potrei smettere di piangere, qualsiasi tua decisione, io sarei sempre qui, a piangere e ad aspettarti con gli occhi chiusi, gli occhi che mi hai fatto chiudere, luccicanti d'odio e disperazione, bramosi di riaverti qui. Sono di nuovo solo quando la notte trabocca di dolore, nel silenzio del mondo che mi guarda impassivo, come un dio indifferente, sono di nuovo lo strozzino di me stesso. Accatasto mali sulla pelle, volendo sempre più interessi, ma anche se dovessi durare degli anni, non riuscirei mai a ferirmi come hai fatto tu. Potrei fendere la mia pelle con questi pezzi di vetro e sfregiare le ferite col sale, potrei pugnalarmi mille volte al cuore o spararmi cento volte alla tempia, sembrerebbero tutti una carezza paragonati alle botte che mi hai dato, alle ossa che hai distrutto, al muscolo più importante che hai soffocato...
Sono passati mesi, Steve, sono passati interminabili mesi dall'ultima volta che ti ho visto e non faccio altro che sentire freddo.