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Autore: Van_Horstmann    27/12/2017    0 recensioni
[Warhammer Fantasy Roleplay]Sono anni che la famiglia Van Horstmann soffre per il terribile tradimento perpetrato da Egrimm ai danni dell'Impero, reputazione e alleanze sono state distrutte e così l'unica cosa che il barone Wilhelm Van Horstmann può fare è resistere e attendere che il tempo faccia svanire il ricordo del traditore.
Ma le forze del Caos sono in movimento, un culto forse vicino proprio a Egrimm sta tramando di rapire i due più giovani membri della famiglia Van Horstmann per motivi sconosciuti ma sicuramente terribili.
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Mark si rialzò in piedi, si tolse il guanto imbrattato di sangue, carne e cervella, estrasse la spada dal cadavere della donna e si voltò senza prestarle più attenzione, il cuore batteva all’impazzata e la rabbia era ancora tanta, ma non c’era più nulla da fare se non una cosa.
Raggiunse il corpo di Karl, la terra sotto il suo collo era imbevuta di sangue così come la sua camicia, si inginocchiò di fianco.
Provò vergogna, senso di fallimento, non era riuscito a salvarlo, non sapeva che fine avessero fatto Hermann e Bastian, era stato tutto per niente?
Mise il corpo disteso e lo prese con le braccia sotto le scapole e le gambe, lo sollevò e si alzò in piedi, almeno Ferdinand avrebbe avuto una tomba su cui piangere il figlio.
Camminò tra gli alberi finché non sentì voci di uomini, sbucò fuori dalla boscaglia e una ventina di soldati si voltarono verso di lui.
«Karl!»
Riconobbe la voce di Ferdinand che correva verso di lui, Wilhelm lo seguì, Mark passò il corpo di Karl nelle braccia del padre il cui volto era di marmo.
«Mi dispiace mio signore. Quando l’ho trovato era troppo tardi, ho solo potuto vendicare la sua morte.»
Ferdinand annuì, poi si voltò portando Karl con sé, Wilhelm si avvicinò a lui:«Mark, sai qualcosa di Hermann?»
«Era con noi nel covo dei cultisti, sottoterra, era fuggito con Karl e Bastian… ma, signore, perché non mi ha chiesto di Bastian?»
Wilhelm si concesse un sorriso:«Lui è vivo.»
Mark si sentì sollevato, almeno un po’:«Erano fuggiti mentre io coprivo loro le spalle, credevo fossero insieme.»
«Chiederemo a Bastian, appena smetterà si piangere. Cos’è successo là sotto?»
«Un gran casino» disse Mark «il capo del Culto aveva creato una specie di labirinto infestato da demoni, i cultisti erano quasi tutti mutanti, anche se non sembrava, credo che il capo del culto volesse fare un qualche esperimento con Bastian e Karl. Siamo riusciti a sfuggirgli solo perché un demone è apparso e ha cominciato ad attaccarlo.»
«Cosa da aspettarsi quando si gioca con quel genere di cose. Manterremo altre pattuglie, anche questa notte, forse Hermann è riuscito a uscire da qualche altra parte.»
Wilhelm gli appoggiò la mano destra sulla spalla sinistra e gli fece un cenno d’assenso, poi si voltò e tornò dal fratello.
Jorn giunse di corsa:«Mark!»
«Padre.»
«Temevo di non rivederti più.»
«Sono tutto intero. Ma Karl è morto e non sappiamo dove sia Hermann.»
Jorn annuì:«Hai portato in salvo Bastian da uno stramaledetto culto del caos, da solo, nessuno può biasimarti.»
«Non da solo, padre, ma fino a poco fa speravo di rivedere Karl e Hermann. Li avevo lasciati andare avanti, speravo…»
Jorn sorrise amaro:«Figlio mio, per quanto abili, forti e tenaci, non possiamo controllare tutto. Ora andiamo, di sicuro dovrai riposarti.»
Mark annuì.
Sentì la tensione calare e all’improvviso tutta la stanchezza, le botte e le ferite di quella giornata lo colpirono come un macigno, si sedette per terra e si passò una mano sul volto e sui capelli.
Nel bene e nel male era finita.
   
 
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