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Autore: Monkey D David99    27/12/2017    0 recensioni
Archiviato ormai il suo viaggio nella regione di Sinnoh, Ash si rilassa a Biancavilla... fino a quando non viene a sapere di una prestigiosa competizione al confine tra Kanto e Sinnoh!
Ma è veramente così che stanno le cose? Oppure c'è una ragione ben precisa se, nel bel mezzo di una lotta, il gruppo di Allenatori partecipanti viene catapultato in un altro mondo, pieno di pirati e personaggi inverosimili?
Una nuova avventura, ricca di misteri come non ne avete mai viste, si staglia davanti al giovane Allenatore di Biancavilla e dei suoi amici, che dovranno sopravvivere nell'Era della Pirateria affrontando mille ostacoli!
E ben presto... il potere arcano si risveglierà...
P.S: Ritorno dopo tanto tempo con una nuova fanfiction, ma non preoccupatevi per le altre due incomplete. Sono appena tornato dalle vacanze, perciò non ho pubblicato nulla per molto, però nei prossimi mesi riuscirò a terminare almeno la mia prima fanfiction Pokèmon: potetene starne certi.
Genere: Avventura, Commedia, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ash, Brock, Lucinda, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Anime, Manga
Capitoli:
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Il discorso dei nostri eroi era durato molte ore, tanto che
ormai stava già per calare il sole. Una volta sentite le
loro parole, comunque, i nove pirati erano rimasti completamente
scioccati.

"Quindi, se ho capito bene...- disse Nami.

Voi avreste bisogno dell'aiuto del Saggio di quest'isola... per tornare
in un mondo parallelo dal quale siete venuti qui?".

"Esattamente- le rispose Paul.

Rayleigh e gli altri ci hanno accompagnato affinché
potessimo giungere sull'Isola Rossa, superare la Prova del Saggio
locale e ottenere così un Prisma dell'Equilibrio".

"Da non credere..."- commentò Franky ancora sconvolto.

"Già- aggiunse Zoro, seduto sul divano a braccia conserte.

Ne abbiamo viste di tutte le salse da quando il nostro viaggio nella
Rotta Maggiore è cominciato, ma argomenti come  style="font-style: italic;">dimensioni parallele,  style="font-style: italic;">prismi mistici...
mi sembra impossibile da credere!

Per non parlare dei Nokémon...".

"Si chiamano Pokémon-
lo corresse Sanji.

Presta maggiore attenzione, testa muschiata. Sei imbarazzante...".

In quel momento lo spadaccino puntò verso il cuoco uno
sguardo intriso di rabbia e frustrazione. I sette Allenatori ne
rimasero colpiti in quanto non sapevano cosa stesse per accadere, ma i
pirati invece ne avevano piena consapevolezza, e reagirono dunque tra
sospiri e mani sulle fronti mentre tra il verde e il biondo
cominciò un litigio a dir poco assurdo:

"Che cosa hai detto?".

"Ho detto che sei imbarazzante,
perché non ascolti bene ciò che ti dicono".

"Io ascolto benissimo ciò che gli altri mi dicono, solo che
questa storia era così strana che assimilarla mi
è stato difficile!".

"Non dire sciocchezze, per te tutto è difficile da
assimilare vista la tua stupidità!".

"A chi hai dato dello stupido, razza di  style="font-style: italic;">Sopracciglia Arrotolate?!".

"Non darmi soprannomi così ridicoli,  style="font-style: italic;">Imbecille dai Capelli Verdi!".

"Senti tu, vedi di darci un taglio il prima possibile, altrimenti...".

"Altrimenti cosa?".

"Altrimenti ti taglio direttamente io, cuoco da strapazzo!".

"Provaci! Se tu mi farai assaggiare
le tue spade, io ti farò assaggiare la potenza delle mie
gambe e te le sbatterò dritte in fa...
".

"Datevi una calmata, maledizione!".

Nami si intromise con prepotenza nella loro discussione e li
tramortì con due pugni micidiali sulle teste; i nostri eroi,
assistito a tale spettacolo, rimasero estremamente sconcertati e senza
parole.

"Rayleigh...- cominciò a chiedere Barry.

Che tu sappia, queste scene...".

"Avvengono continuamente, si"- rispose subito l'anziano con imbarazzo.
Ben presto il cuoco e lo spadaccino finirono sul pavimento esanimi,
mostrando ai nostri eroi a dir poco scioccati dei visi che, in seguito
alle botte prese, si mostravano fumanti e sanguinosi.

Terminata questa parentesi Ash, che per un attimo aveva ancora uno
sguardo sconcertato, riprese a parlare rivolgendosi al pirata con il
cappello di paglia:

"Allora Rufy, dici che potreste aiutarci a trovare questo  style="font-style: italic;">Futoshi quanto
prima possibile?".

Il giovane, che aveva ancora lo sguardo abbassato e le braccia
conserte, alzò la testa e mostrò subito un
sorriso non troppo grande davanti all'Allenatore.

"Stamattina ha detto che sarebbe andato ad assolvere ai suoi doveri
nella Piazza Centrale-
disse lui.

Volete che vi accompagniamo lì?".

Il ragazzo di Biancavilla e il suo Pikachu sorrisero di cuore a tale
proposta e i loro occhi si illuminarono leggermente, atteggiamento che
immediatamente ebbero anche gli altri sei Allenatori assieme ai loro
Pokemon.

"Ti ringrazio moltissimo, sei un amico!"- esclamò Ash con il
sorriso sulle labbra.

"Pika-pika chu!".

"Aspettate...".

In quel momento Lucinda attirò l'attenzione di tutti i
presenti, mostrandosi leggermente perplessa riguardo la situazione
corrente.

"Scusa Rufy, ma quando è andato a fare la spesa?".

"Beh, è andato via da qui...".

Il pirata si interruppe improvvisamente, avendo come la sensazione che
qualcosa non tornasse. Tale sensazione però colpì
anche i suoi compagni, e nessuno se ne sapeva spiegare il motivo;
questo finché, d'un tratto,  style="font-style: italic;">Brook non diede
un'occhiata a un orologio appeso al muro che indicava le 18:45.

"Santo Cielo!- esclamò lo scheletro
sbigottito.

Il signor Futoshi manca da quasi sette ore!".

"Sette ore?!"- fecero i ragazzi sbalorditi.

"Aveva mangiato prima e ci ha affidato la casa verso ora di pranzo-
spiegò Sanji.

Certo che il tempo è davvero volato...".

"Dal momento che si tratta del "capo" di quest'isola- intervenne  style="font-style: italic;">Franky-, mi
è difficile immaginare che a quel vecchietto possa capitare
chissà cosa. Però tutto questo tempo è
decisamente sospetto...".

"Allora andiamo a cercarlo!- esclamò improvvisamente Ash,
attirando l'attenzione di tutti.

Non importa se tra poco farà buio, usciamo di qui e andiamo
alla Piazza Centrale!".

Rufy sorrise.

"Sai Ash, mi piace questo tuo atteggiamento. Allora tutti in marcia
verso...".

Il ragazzo tuttavia si bloccò non appena sentì
qualcuno aprire la porta. Davanti a ciascuno dei presenti apparve
così una figura alta e dalla pelle abbronzata, anche se
tuttavia molto avanti con gli anni, che indossava una camicia arancione
a fiori, dei pantaloncini color blu oltremare e un paio di sandali di
gomma neri; non appena lo riconobbero, i nove pirati rimasero
totalmente di stucco- tranne Nico Robin, che si limitò a
fare un'espressione scioccata e nient'altro.

"È lei, Futoshi!"- gridarono
all'unisono tutti i membri dell'equipaggio.

I nostri eroi, da parte loro, caddero a terra per lo shock.

"Come sarebbe a dire?! Arriva adesso?!"- si chiese Ash stravolto.

"Pika?!".


L'anziano aveva appena intrapreso una conversazione con i
nostri protagonisti, spiegando loro ogni dettaglio riguardo la sua
assenza e scoprendo anche, a sua volta, la storia degli stessi
protagonisti.

"Signor Futoshi, come mai ha ritardato così tanto il suo
ritorno?"- chiese Nico Robin.

"Ho concluso le mie mansioni circa un'ora e mezzo fa- spiego l'anziano.

Prima di tornare però mi sono diretto verso la foresta
perché, stando ad alcune voci, diverse ore fa c'è
stata un'esplosione; e quando sono arrivato, decine di  style="font-style: italic;">Dugonghi erano
stesi a terra".

Mentre il gruppo dei pirati era visibilmente sbalordito da tale
informazioni, Ash e i suoi amici invece ne rimasero leggermente
perplessi.

"Dugo-che?"-
chiese il giovane Allenatore. Rayleigh gli si avvicinò
subito per rispondere:

"Il Dugongo
è un animale dall'aspetto piccolo e tondo. Non pensavo
però se ne trovassero qui, di norma vivono nei deserti".

"Infatti di norma è così, però, stando
a quanto detto dal signor Futoshi, le Isole Arcane si sono sviluppate
nel corso dei secoli proprio grazie alla penetrazione di esseri umani e
animali del nostro mondo. Inoltre, su quest'isola in particolare la
vegetazione e il clima sono favorevoli per molte specie animali e
vegetali- disse Chopper,
per poi tornare all'argomento principale con evidente preoccupazione:

"Davvero erano tutti feriti?".

"Si. Sono riuscito a medicarli grazie a delle erbe curative, tuttavia
erano davvero messi male; la cosa strana è che nell'aria si
sentiva una sensazione particolare, come se si fosse diffusa una
qualche sorta di carica
elettrica
".

"Carica elettrica? Non sarà mica stato un fulmine a
colpirli..."- intervenne Nami perplessa.

In quel momento Ash e Pikachu iniziarono a sudare freddo pensando allo
scenario peggiore e al tempo stesso più verosimile: era
possibile che i Dugonghi fossero quelle creature che li avevano
attaccati prima nella foresta? La descrizione di Rayleigh si avvicinava
molto al loro aspetto, e parlare di elettricità non lasciava
molto spazio all'immaginazione.

Mentre tratteneva il rospo in gola, il ragazzo fu notato da Rufy:

"Che c'è Ash?".

Tale domanda gli fece subito rizzare i capelli e senza smettere di
sudare freddo il giovane Allenatore girò lentamente il
proprio volto verso il resto del gruppo, mostrando anche un'espressione
a metà tra lo spavento e l'imbarazzo; prima però
che potesse aprire bocca, Paul intervenne:

"Ash, ora che ci penso prima avevamo sentito un esplosione mentre ti
cercavamo... Non è che sai qualcosa di questa storia dei
Dugonghi?".

Tale domanda fece in modo che tutti gli sguardi presenti in quella casa
puntassero dritti verso l'Allenatore di Biancavilla, il quale
così si sentì ulteriormente pressato. Ma dopo un
profondo respiro, riuscì a proferir parola con sicurezza e
serietà davanti a tutti.

"È inutile nasconderlo- disse.

Stamattina, mentre cercavo i miei amici, sono stato sorpreso da un
gruppo di Dugonghi che hanno attaccato me e Pikachu; non sapevo che
cosa fossero, e così ho reagito combattendo. Mi dispiace di
averli feriti tanto".

Allenatore e Pokemon conclusero tali scuse con un inchino alla figura
di Futoshi, il quale rimase in silenzio con il volto in basso e le
braccia conserte per qualche secondo, lasciando i presenti curiosi
riguardo il suo stato d'animo.

A un certo punto questi fece finalmente un sorriso e alzò il
volto, mostrando al giovane Allenatore un paio di occhi azzurri che
esprimevano perdono e tranquillità, dopodiché
mise la propria mano destra sulla spalla di quest'ultimo e gli
parlò con un tono molto pacato.

"Non ti preoccupare, figliolo. Insegnerò ai Dugonghi una
disciplina più ferrea".

Ash sorrise e fece un secondo inchino, stavolta di ringraziamento.
Tuttavia, l'ultima frase lo lasciò visibilmente confuso:

"Cosa significa che lei insegnerà ai Dugonghi la
disciplina?"- chiese con un'espressione curiosa sul volto.

Prima però che qualcuno potesse aprir bocca...

"Significa solo che il Maestro
Futoshi
addestra personalmente i Dugonghi nelle arti
marziali".

I presenti si girarono immediatamente verso la porta d'ingresso,
facendo così la conoscenza di un nuovo personaggio. Questi
si presentava come un uomo di circa trent'anni alto,  style="font-weight: bold;">magro sia nella corporatura che
nel viso e con dei corti capelli bianchi pettinati a regola d'arte,
tanto che nessuno di essi riusciva minimamente a coprire gli  style="font-weight: bold;">occhi color  style="font-weight: bold;">verde smeraldo;
indossava una tunica di
seta rossa con delle spalliere dorate
, la quale lo copriva
dalla punta del collo alla fine delle gambe, lasciando in evidenza solo
un paio di sandali
bianchi ai piedi
(più o meno dello stesso
modello di quelli indossati dal Saggio); infine  style="font-weight: bold;">reggeva con la mano destra un bo
bianco e nero.

Egli si avvicinò ai protagonisti adagio e sorridente.

"I Dugonghi vivono su quest'isola da molti secoli ormai, ma le nuove
generazioni mostrano una maggiore lentezza nella crescita sia come
animali che come combattenti- spiegò lui.

Ragion per cui il maestro, possedendo
una forza di molte volte superiore rispetto a quella di un normale
essere umano
, si dedica da circa dieci anni al loro
allenamento".

Futoshi si avvicinò improvvisamente all'uomo e intervenne
nel suo discorso con serietà:

"Kazami,
non attribuirmi tutti i meriti. Capisco la stima che hai nei miei
confronti, ma ti ricordo che l'allevamento dei Dugonghi è
anche tuo compito, altrimenti io non riuscirei a gestire tutti i miei
compiti".

"Sempre modesto, eh?"- fece il giovane lasciandosi scappare una
risatina, dopodiché si rivolse al gruppo di Ash.

"Comunque, chi sono questi ragazzi? Non mi sembrano del posto".

"Ah, giusto!"- esclamò Futoshi, per poi indicare il gruppo
formato dai sette Allenatori e fare le dovute presentazioni.

"Ragazzi, vi presento il mio allievo e Guardiano dell'isola  style="font-style: italic;">Kazami.

Kazami, loro sono Allenatori di Pokemon e soprattutto i nostri prossimi
sfidanti".

"Il Guardiano dell'Isola Rossa?!"- domandò Paul sorpreso.

"Siamo già riusciti a incontrare entrambi?!"- fece invece
Barry. Di fronte alle reazioni dei ragazzi, i due adulti non poterono
trattenere delle risate di gusto.

"Immagino che tutti questi eventi in una volta sola siano difficili da
assimilare con calma- disse il più anziano.

Perché non restate qui questa notte? Così
discuteremo approfonditamente di ogni cosa".

I protagonisti si guardarono rapidamente negli occhi, e annuirono alla
proposta.

C'erano davvero tante cose da fare e di cui parlare, e visto che si
stava anche facendo buio trovare un posto per la notte era l'ideale.


         
       
           
       
           
       
         
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"Dunque, signorina Shirley... Lei ha raccontato di questo posto ai
suddetti ragazzi, ho capito bene?"- chiese Kazami alla sirena indovina,
che rispose annuendo.

"Si, ho illustrato ad Ash e i suoi amici la leggenda delle Isole Arcane
perché pensavo sarebbe stato loro d'aiuto".

"Noi invece siamo venuti per assisterli"- intervenne Rayleigh,
riferendosi sia a se stesso che a Shakki.

Il Guardiano sospirò e chiuse gli occhi per un attimo,
dopodiché si girò verso il suo maestro; questi si
girò a sua volta e così i due si scambiarono gli
sguardi per pochi istanti, annuendo infine l'uno all'altro con la testa.

Futoshi alla fine sorrise rivolgendosi al gruppo dei protagonisti,
dando loro una sensazione rincuorante e proferendo dunque parola:

"Va bene Ash. In quanto Saggio dell'Isola è mio dovere
offrire un'adeguata assistenza a tutti coloro che ne hanno bisogno,
ragion per cui accetto la sfida tua e dei tuoi amici".

"Abbiate fede anche nel mio appoggio, giovani intraprendenti"-
affermò invece Kazami, mettendosi una mano sul petto e
mostrando anche un tono più cordiale del suo maestro.

I nostri eroi erano al settimo cielo per la notizia appena ricevuta, e
anche i loro nuovi amici mostravano di essere contenti per essi pur non
essendo tecnicamente coinvolti in tale situazione.

"Perfetto, allora...".

L'Allenatore di Biancavilla si interruppe bruscamente quando
sentì un rumore fin troppo famigliare provenire dal suo
stomaco. Per lui esso fu motivo di imbarazzo, mentre il resto dei
presenti prese tale evento con una grande dose di ironia e umorismo:

"Hahahaha, a quanto pare qui c'è qualcuno che ha appetito!"-
esclamò Franky divertito. Ash invece si mise una mano dietro
la testa per l'imbarazzo, anche se una piccola risata scappò
anche a lui e a Pikachu.

"Amico, tu sei davvero...".

Rufy dovette interrompersi all'istante quando tutti quanti sentirono il
medesimo suono di prima, stavolta dalla sua direzione.

Immediatamente le risate aumentarono a dismisura.

"Rufy, anche tu!"- esclamò Ash continuando a ridere come un
matto assieme a Pikachu.

Futoshi si rivolse dunque al suo allievo:

"Come ci vogliamo regolare per la cena?".

"Non vi preoccupate, penso a tutto io"- disse Sanji. In quel momento
però si alzò dal proprio posto anche Brock, d'un
tratto estremamente curioso riguardo ciò che aveva appena
proferito il ragazzo biondo più grande.

"Aspetta, vuoi che ti dia una mano?".

Sanji sorrise.

"Perchè no?".


Dopo circa tre quarti d'ora il gruppo si era spostato nella
cucina, e sotto i propri occhi estasiati di ergeva un gigantesco tavolo
imbandito con le più succulenti, invitanti e deliziose
leccornie che ciascuno avesse mai visto: c'erano pasta ai frutti di
mare, riso ai frutti di mare, bistecca al sangue, filetto di salmone,
zuppa di carote e frittata di patate come contorno, aragosta e infine
diversi dolci tra cui Millefoglie, Chiffon Cake e Ciambellone alla
Crema.

E il merito di una preparazione tanto abbondante andava esclusivamente
a Brock e Sanji, che avevano unito le loro abilità culinarie
dando vita a qualcosa di sublime e magnifico.

"Complimenti ragazzi, siete stati grandi!"- li ringraziò
Barry ancora in estasi.

"Sembra addirittura meglio del buffet che ci ha offerto Re Nettuno
l'ultima volta!"- esclamò invece Ash, rimpinzandosi a non
finire di tutto quello che gli passasse sotto gli occhi e davanti alla
bocca.

"Da quando la ciurma di Cappello di Paglia è qui, Sanji ha
lavorato continuamente per preparare da mangiare a tutti noi, anche
quando io e Kazami gli dovevamo di non sforzarsi troppo-
spiegò Futoshi.

Sono contento di vedere che ora ha trovato un valido aiutante!".

"Già, devo ammettere che Brock potrebbe seriamente far gola
a Sanji con le sue abilità!"- affermò Nami
sorridente. Tale commento tuttavia non fu molto "benefico" per lei, in
quanto proprio lo stesso Brock si gettò euforico ed
estasiato in mezzo alle sue braccia, sorprendendola decisamente in
negativo:

"Grazie Nami, grazie!- esclamò il giovane con gli occhi a
cuore.

Sentire certe cose da una donna così gentile e meravigliosa
quale sei tu è una sensazione talmente paradisiaca... Aaaaaaaaaaah!".

Brock si interruppe subito quando sentì un veleno fin troppo
famigliare penetrare in mezzo alle sue chiappe e percorrere tutto il
corpo, fino a quando egli non stramazzò a terra lamentevole
e lacrimevole.

"...però oltre al Paradiso a quanto pare
bisogna fare i conti anche con l'Inferno...
"- fece mentre
Croagunk lo trascinava chissà dove sul pavimento.

Un velo di imbarazzo si distese così sull'ambiente.

"Roba da non credere..."- commentò Zoro sbalordito da quel
che aveva visto.

"Temo che la cucina non sia l'unico ambito in cui potrebbe fargli
gola..."- disse invece Usopp con una lieve ironia, sorridendo
nonostante la strana situazione.

Improvvisamente però si sentì un urlo femminile
riecheggiare per la cucina. Lucinda
era infatti terrorizzata
dalla presenza di un
braccio lunghissimo che era avvinghiato attorno al suo corpo
,
e le strappava il cibo dalle mani:

"Aiutatemi!".

"Pi... plu-plu-plu!"- Piplup corse verso la sua Allenatrice e
lanciò una serie di potenti  style="font-style: italic;">Bollaraggio verso
il braccio misterioso, che fortunatamente si allontanò e
lasciò libera la ragazza. Tuttavia, quando il gruppo si
girò verso la fonte di tale  style="font-style: italic;">attacco misterioso
le sorprese erano solo all'inizio.

"Rufy?!"- gridarono all'unisono i sette
Allenatori, mostrando sguardi a dir poco sconvolti e spaventati (Piplup
si premeva anche le zampe anteriori sulle guance) nel vedere che il
pirata dal cappello di paglia aveva letteralmente allungato e poi
ritirato il braccio come se non fosse umano. Barry e Kenny,
addirittura, non riuscirono neppure a contenersi e  style="font-weight: bold;">svennero con le facce nei piatti
facendo preoccupare i loro amici.

Da parte sua Rufy stava agitando il braccio bagnato come se nulla
fosse, totalmente noncurante dello stato d'animo di chi lo circondava;
quando si accorse dei due ragazzi con la faccia nel piatto, disse:

"Ehi, se fate così poi non è più
buono!".

I presenti a tavola caddero a terra per lo shock. Una volta rialzatosi
Ash, ancora sconvolto per quel che aveva visto, si avvicinò
al ragazzo.

"Rufy, mi vuoi spiegare cosa...".

"È tutto merito del suo Frutto del Diavolo-
spiegò Rayleigh, attirando l'attenzione dell'Allenatore.

Rufy ha mangiato il Frutto
Gom Gom
, ed è diventato un uomo di gomma".

"Un uomo... di gomma?"- fece Paul confuso.

Il ragazzo dal cappello di paglia fece un sorriso a trentadue denti e
mostrò le sue capacità: prese entrambe le guance
e le tirò, estendendole di vari centimetri senza sentire
alcun dolore, dopodiché allungò il collo fino a
raggiungere il tetto della cucina.

Ash era così passato, da una prima sensazione di stupore
negativo, a una sensazione di stupore positivo, tanto che  style="font-weight: bold;">i suoi occhi brillavano come fari
intermittenti.

"Wow, che forza!"- esclamò sbalordito, e anche i suoi amici
e i
loro Pokémon non poterono fare a meno di mostrare stupore.

Solamente due erano gli Allenatori a non sentirsi così:

"Ah... Ragazzi, non crederete al sogno che ho fatto...- fece Kenny, il
quale aveva appena ripreso i sensi e, assieme a Barry, si massaggiava
la testa mentre parlava.

Stavamo cenando in tranquillità, quando improvvisamente Rufy
ha...".

Il Coordinatore di Duefoglie s'interruppe bruscamente quando, alzando
la testa, vide proprio ciò che era successo nel suo "sogno";
sia lui che Barry gridarono così per lo spavento e si
alzarono di scatto dalle sedie, scatenando le risate generali nei
confronti delle quali i due mostrarono una certa perplessità.

"Mi sembra di aver capito che in questo mondo divertimento e sorprese
non mancano mai!"- disse infine Zoey sorridendo.

La serata
proseguì con quel medesimo clima di gioia e spensieratezza
,
tra: Franky, Brook e Barry che mangiavano del salmone in allegria;
Zoro, Paul e Rayleigh che mangiavano e bevevano con compostezza; Brock
e Sanji che tentavano delle avance alle ragazze solo per finire punti
in lacrime da Croagunk; Ash e Rufy che facevano a gara tra chi mangiava
di più solo per arrivare a strozzarsi in modo imbarazzante
con il cibo; lo stesso Rufy che allungava le braccia per rubare le
pietanze agli altri; Chopper che tentava di assaggiare il Cibo Pokemon
ma rimaneva comicamente disgustato da esso; e infine le ragazze che
chiacchieravano in tranquillità divertite.

La serata passò dunque velocemente, e  style="font-weight: bold;">giunse così la luna
piena che diede a tutti i presenti il segnale per andare a dormire.


         
       
           
       
           
       
           
 
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Quella notte i sette Allenatori furono costretti a dividere le stanze
con i pirati. C'erano due camere per gli ospiti come al Palazzo del
Drago, una per gli uomini e l'altra per le donne, ed erano da dieci
letti ciascuna: nella camera maschile quindi dormirono Rufy, Zoro,
Sanji, Usopp e Franky da un lato e Ash, Paul, Brock, Kenny e Barry
dall'altro; nella camera femminile, invece, risiedevano Nami, Robin,
Shirley e Shakki da un lato e Lucinda e Zoey dall'altro- era presente
però anche Chopper.

Rayleigh e Brook, infine, avevano deciso di condividere i letti
rispettivamente con Futoshi l'uno e Kazami l'altro.

"Aaaaah, era davvero tutto squisito!"- disse Ash stendendosi sul
proprio letto e pensando ancora alla cena appena conclusasi.

"Sono davvero sorpreso che tu sia tanto bravo come cuoco"-
commentò Brock rivolgendosi al ragazzo biondo, il quale
sorrise accettando il complimento:

"Anche tu mi hai colpito, si vede che pratichi cucina da parecchi anni
proprio come me".

"Voi due sembrate davvero essere molto in sintonia!"-
esclamò infine Franky, e così il gruppo si mise a
ridere allegramente. Successivamente il giovane Allenatore di
Biancavilla spense la luce nella stanza e si mise a dormire, seguito da
tutti gli altri e con Pikachu che si sedeva tranquillo sul suo petto.

Dopo qualche ora, però, un fortissimo rumore fece saltare in
aria tutti: sembrava che qualcosa fosse esploso fortemente.

I protagonisti scesero subito dai loro letti e si diressero verso il
soggiorno, raggiunti poi dagli altri; tutti alzarono lo sguardo verso
il cielo stellato, notando come il tetto ora fosse distrutto e
presentasse un enorme buco al proprio centro.

"Cosa diamine è successo?!"- si chiese Nico Robin, sorpresa
quanto il resto dei presenti attorno a lei. Il gruppo decise quindi di
uscire per dare un'occhiata all'esterno e scoprire la fonte del
misfatto, ma una volta fuori...

"Pika-pi!".

"Pikachu!"- gridò Ash quando vide che
il suo migliore amico era stato acciuffato con una strana gabbia
metallica apparsa dal nulla. Fortunatamente riuscì a
salvarlo in tempo, tuttavia lui e i suoi amici rimasero sbalorditi
quando, alzando lo sguardo, scoprirono chi aveva azionato tale arnese:

"Non è possibile, ancora voi?!"- fece il giovane Allenatore
infuriato.


         
       
           
       
           
       
           
       
       style="font-style: italic;">"Sentite sentite, c'è
una voce nell'aria...

   
     
           
       
           
       
           
       
           
  Parla con me, è
molto chiara e veloce...


   
     
           
       
           
       
           
       
           
  Fluttua nel vento!
 style="font-style: italic;">
   
     
           
       
           
       
           
       
           
  Al di là delle
stelle!


   
     
           
       
           
       
           
       
           
  E sarà il tuo
tormento!


   
     
           
       
           
       
           
       
           
  Porta il terrore a
chiunque la senta,


   
     
           
       
           
       
           
       
           
  quando la ascolti ogni
speranza è spenta...
 style="font-style: italic;">
   
     
           
       
           
       
           
       
           
  Ben presto la rosa
perderà il suo dolce profumo...
 style="font-style: italic;">
   
     
           
       
           
       
           
       
           
  Con le nostre azioni,
il mondo andrà in fumo...
 style="font-style: italic;">
   
     
           
       
           
       
           
       
           
  Jessie!


   
     
           
       
           
       
           
       
           
  James!


   
     
           
       
           
       
           
       
           
  Meowth!


   
     
           
       
           
       
           
       
           
  Ogni benefattore
uscirà sconfitto e pesto,
 style="font-style: italic;">
   
     
           
       
           
       
           
       
           
  siamo il Team Rocket...
 style="font-style: italic;">
   
     
           
       
           
       
           
       
           
  ...e lo capirete
presto!


   
     
           
       
           
       
           
       
           
  Wobbuffet!".


"Non ci credo!"- esclamò Brock.

"Come diamine hanno fatto a giungere qui?!"- domandò invece
Paul.

Il resto dei presenti però era rimasto piuttosto confuso
dalla
situazione, e si avvicinò ai ragazzi per chiedere
spiegazioni:

"Ragazzi, voi conoscete quelle persone?"- chiese Brook.

"Ecco, loro...".

Zoey dovette interrompersi non appena vide che Rufy, Usopp e Chopper
erano sdraiati a terra e si dimenavano con le mani sul petto, ridendo
fragorosamente senza in apparenza un motivo preciso:

"Cos'era quello, un ballo mal riuscito?!"- fece il cecchino dimenandosi
qua e là.

"Ridicoli!"- esclamò invece la renna.

Il Team Rocket rimase profondamente offeso e seccato da tale
atteggiamento, mostrando anche visi furiosi ai tre pirati.

"Ehi voi, come osate prenderci in giro?!"-
gridò James ribollendo di rabbia.

"Già, dateci un taglio!"-
esclamò invece Meowth digrignando i denti.

La più furibonda tra i tre, tanto da incutere timore anche
solo con il suo sguardo, era ovviamente Jessie; tuttavia, quest'ultima
non riuscì a dire una parola in quanto, prima che potesse
aprire bocca, qualcosa le saltò addosso facendo spezzare il
ramo su cui lei e i suoi compagni si trovavano in quel momento.

Una volta a terra, la giovane donna alzò la testa e vide un
giovane biondo sorriderle in maniera preoccupante.

Si trattava ovviamente di Sanji.

"O, mia dea, non so chi tu sia ma la tua vista in questo momento mi
abbaglia come non ma...".

"Levati di dosso, stupido!"- gridò
ella, dandogli un calcio che lo stese a terra.

In quel momento però sia il Team Rocket che i nostri eroi
notarono un dettaglio particolare: a seguito della caduta dal ramo, la
gabbia che tratteneva Pikachu si era infranta cadendo e ora il Pokemon
era libero!

Ash corse subito ad abbracciare il suo amico, dopodiché si
congratulò (?) con il cuoco biondo:

"Grazie Sanji!- esclamò avvicinandosi al ragazzo ancora a
terra.

Hai finto di innamorarti di Jessie per andarle addosso e liberare
Pikachu, sei stato geniale!".

I compagni pirati del biondo però non erano molto contenti
riguardo ciò che era successo- piuttosto ne erano
sconcertati.

"Io avrei qualche dubbio sul fatto che stesse fingendo..."- disse
Franky, per poi rivolgersi al giovane Allenatore:

"Comunque, posso sapere che sta succedendo?".

"Quei tre fanno parte del Team Rocket- spiegò lui.

Si tratta di un'organizzazione criminale il cui scopo è
rapire i Pokémon per compiere azioni malvagie; e quei tre,
come potete vedere, cercano da sempre di acciuffare il mio Pikachu".

A sentire tale spiegazione tutti i presenti rimasero inorriditi, anche
i tre pirati che, nientedimeno, erano ancora impegnati a sganasciarsi
dal ridere e che solo ora avevano riacquistato un po' di
serietà.

"Eh?! S-sono dei ladri?!"- fece Chopper, abbastanza spaventato assieme
a Usopp.

Rufy invece era indignato:

"E come hanno fatto questi a finire dal vostro mondo su quest'isola?"-
domandò all'Allenatore di Biancavilla.

"Vorrei saperlo anch'io!"- gli rispose lui.

Jessie sorrise:

"Se ci tenete, vi racconteremo la storia...".


         
       
           
       
           
       
           
       
           
     Inizio
Flashback


Il Team Rocket si
svegliò circondato da strani alberi e bolle di sapone che
galleggiavano attorno a loro. Dopo essere stati risucchiati dal "buco
nero" di prima, ora giacevano a terra senza sapere minimamente dove si
trovavano ne come comportarsi.
 style="font-style: italic;">
"Che diamine ci
è successo?"- chiese Jessie massaggiandosi la fronte.
 style="font-style: italic;">
"Non ne ho idea, ma
questo posto non mi sembra per nulla famigliare..."- fece invece James,
visibilmente il più preoccupato di tutti.
 style="font-style: italic;">
Meowth, infine, era
impegnato a
tenersi la testa con le zampe barcollando di qua e di là-
aveva
inoltre gli occhi a spirale.
 style="font-style: italic;">
"Mi sento veramente
male..."- disse.


All'improvviso, il
gruppo sentì delle voci e, stando attento a non farsi
scoprire, sbirciò dalla cima degli alberi scoprendo la
presenza di un gruppo di Allenatori facilmente riconoscibile:
 style="font-style: italic;">
"I Bambocci!"-
esclamarono i tre all'unisono, per poi notare accanto a loro uno
sconosciuto anziano. Senza neanche il tempo che loro potessero
chiedersi chi fosse, quest'ultimo se ne andò improvvisamente
seguito proprio dai sette ragazzi.
 style="font-style: italic;">
Il trio decise allora
di seguirli, e giunsero così a un Bar; li, da dietro dei
cespugli situati presso le mura dell'edificio, Jessie piazzò
su quelle stesse mura un cavo collegato a una macchina che avrebbe
permesso loro di registrare e quindi captare ogni singolo discorso.
 style="font-style: italic;">
Essi si drizzarono in
piedi, scioccati e allibiti, quando sentirono una frase sconcertante da
parte del vecchio:


"Credo che voi non
siate di questo mondo, ragazzi miei...".
 style="font-style: italic;">
Il resto della
conversazione proseguì fino al tramontare del sole, quando
il gruppo di Ash andò a dormire. In quel momento, il trio di
ladruncoli confabulava nel tentativo di prendere una decisione.
 style="font-style: italic;">
"Se questo è
un mondo parallelo..."- iniziò Jessie.
 style="font-style: italic;">
"Allora noi che cosa
facciamo?!"- concluse James, apparentemente disperato e con le mani tra
i capelli.


Meowth, a braccia
conserte, stava
invece ponderando una riflessione terminata la quale si rivolse con
serietà ai suoi compagni:
 style="font-style: italic;">
"Da quel che abbiamo
capito, domattina i Bambocci partiranno per cercare il modo di tornare
indietro; quindi propongo di nasconderci sulla loro nave prima che si
sveglino, e seguire passo passo ogni loro mossa fino a quando non
torneremo a casa anche noi".
 style="font-style: italic;">
I due ragazzi sorrisero
alla proposta del Pokemon Graffiamiao:
 style="font-style: italic;">
"Grandioso, ottima
pensata!"- esclamò James.
 style="font-style: italic;">
"Sei un vero genio,
Meowth!"- lo
seguì Jessie, che sorprese però i suoi compagni
assumendo
subito uno sguardo più malizioso.
 style="font-style: italic;">
"Inoltre... Se
veramente questo mondo è così diverso dal nostro,
pensate a quanto potremmo guadagnarci!".
 style="font-style: italic;">
I due iniziarono a
fissare il cielo, estasiati nel pensare a quanti soldi, quante
ricchezze e quanto cibo avrebbero potuto scoprire unicamente dove si
trovavano adesso.


"Benissimo, allora
è deciso!"- esclamò Meowth alzando il pugno.
 style="font-style: italic;">
"Verso un nuovo mondo,
il Team Rocket va a tutto tondo!"- fecero all'unisono tutti e tre.
 style="font-style: italic;">
"Wobbuffet!".

           
       
           
       
           
       
           
       
           
   Fine
Flashback


"Quindi è andata così!"-
esclamò Brock.

"Questo è stalking bello e buono, ma fanno spesso in questo
modo?"- chiese invece Nami.

Lucinda fece spallucce:

"Direi di si".

"Basta con le chiacchiere!- esclamò Jessie arrabbiata.

Prendiamoci Pikachu con la forza! Vai,  style="font-style: italic;">Seviper!".

"Sono d'accordo: qui ci vuole un aiuto anche da  style="font-style: italic;">Carnivine!"-
esclamò invece James. I due Pokemon furono così
mandati in campo assieme, anche se tuttavia il tipo Erba ebbe altri
programmi per la mente; di fatto, il povero Allenatore dai capelli
viola venne morso sulla testa dalla creatura, lamentandosi per il
dolore.

In seguito a un generale clima di imbarazzo e perplessità,
il trio si riprese e diede veramente inizio alla lotta:

"Usa Velenocoda!".

"Colpisci con Morso!".

Pikachu e Piplup si
erano già messi in posizione di guardia
, e
aspettavano solo di contrattaccare al momento più opportuno.

Ma sorprendentemente...

"Non permettetevi!".

Sotto gli occhi increduli sia del Team Rocket che dei nostri eroi, una
figura si mise in mezzo ai due Pokemon avversari e li calciò
via entrambi con il minimo sforzo. Una volta constatato di chi si
trattasse, Ash sgranò gli occhi:

"Rufy!"- esclamò. Il ragazzo dal cappello di paglia si
voltò e gli sorrise.

"Stai tranquillo, Ash- lo rassicurò.

Quando si tratta di difendere i miei amici, nessuno mi ferma!".

"E tu chi ti credi di essere?!"- esclamò Jessie.

"La pagherai per aver ferito il mio povero Carnivine!-
gridò invece James accasciato accanto al suo Pokemon.

Forza amico, diamogli addosso con Semitraglia!".

Carnivine aprì la sua enorme bocca e sparò una
serie di proiettili verso il giovane pirata. Questi tuttavia rimase
fermo al suo posto, e quando
essi lo raggiunsero finirono sorprendentemente "assorbiti" dal suo corpo

senza danneggiarlo minimamente; nessuno poté credere ai
propri occhi, neanche Ash che vide il proiettile assorbito "estendersi"
anche attraverso la schiena, fino ad arrivare davanti al suo viso
sconvolto:

"Non ci credo..."- fece con un volto impallidito.

"Pika...".

"Sono un uomo di gomma, quindi i proiettili non funzionano!"-
gridò Rufy, dopodiché espirò
cosicché la mossa ricevuta poté tornare al
mittente: ancora a bocca aperta per quel che aveva visto, il Team
Rocket fu bombardato dalla sua stessa  style="font-style: italic;">Semitraglia, che
riuscì a evitare con estrema fatica.

"E ora Gom Gom...-
fece il ragazzo caricando il braccio sinistro all'indietro, per poi
sferrare un pugno allungato dritto in faccia a Seviper.

"...Pistol!".

Il povero Pokémon
Zannaserpe
venne così scaraventato via e
investì Carnivine, cosicché i due ruzzolarono
fino a sbattere contro un albero di bacche; dopodiché, da
quello stesso albero caddero immediatamente numerose bacche sulle teste
dei due, che persero così i sensi e costrinsero i loro
Allenatori, ancora scioccati ed esterrefatti, a richiamarli nelle
Pokéball.

"Chi diamine è quel tipo?!"- si chiese Jessie. Nonostante
fosse nel panico almeno quanto i suoi amici, tuttavia, Meowth si fece
avanti per risolvere la situazione e cacciò fuori una sorta
di dispositivo di comando:

"A questo punto, attiviamo quella cosa!"- disse azionando il
dispositivo.

Subito si sentì un fortissimo rumore in mezzo agli alberi,
come se qualcosa di grosso si stesse muovendo; e infatti, dal fulcro
della foresta spuntò fuori, sotto gli occhi di tutti, un
gigantesco robot bianco, con braccia e gambe rosse e dagli occhi blu.

"Pazzesco!"- esclamarono estasiati Rufy, Usopp, Chopper e Franky-
evidentemente il nuovo congegno di quei tre gli interessava parecchio.

Ma proprio un attimo dopo, la
renna assunse un'espressione terrorizzata e afflitta al tempo stesso

nel vedere, all'interno di una teca di vetro posizionata al centro
dell'automa, cosa nascondevano i tre ladruncoli:

"Dugonghi!"- gridò, attirando
l'attenzione di ognuno dei presenti e in particolar modo di Futoshi e
Kazami, che si
dimostrarono i più preoccupati tra tutti
.

"Quelli sono i Dugonghi feriti!"- esclamò Nico Robin.

"Questi strani esseri ci interessavano, così abbiamo usato
il robot per catturarli"- spiegò James.

"E adesso lo useremo anche per Pikachu!"- aggiunse poi Jessie con fare
battagliero. Meowth azionò così il robot che,
immediatamente di risposta al comando del dispositivo, tirò
un pugno destro ad altissima velocità verso i protagonisti.

Ma in quel momento...

"...Come avete osato..."- disse una voce. Era quella di Futoshi che,
sotto gli occhi increduli di tutti, aveva
bloccato l'attacco con la semplice mano sinistra e non faticava
minimamente a tenere fermo il robot
, il quale invece non
riusciva, nonostante i comandi del Team Rocket, a staccare via il
pugno; intanto, l'espressione
sul viso del vecchio si faceva sempre più seria e minacciosa
,
evidenziando la sua rabbia.

"Come avete osato... fare questo ai Dugonghi?!".

Con un'incommensurabile forza fisica  style="font-weight: bold;">l'uomo strinse il braccio
robotico fino a spaccarlo completamente in un attimo,
dopodiché lo staccò dal robot stesso e  style="font-weight: bold;">lo lanciò via
facendolo atterrare ai piedi dei tre, ancora sbigottiti e
a bocca aperta per ciò che avevano appena visto; da parte
loro, anche Ash e i suoi amici mostravano
un notevole stupore nel vedere tanta potenza
, solo che il
ragazzo di Biancavilla si accorse anche di qualcos'altro:

"La mano di Futoshi è diventata nera!"- esclamò
egli, lasciando alquanto perplessi i suoi compagni.

"Quella è l'Ambizione
dell'Armatura
- spiegò Kazami a braccia
conserte, per poi continuare a parlare con un sorrisetto sul volto.

Tuttavia, non è l'unica cosa che sa fare il Maestro...".

Inizialmente confusi su quest'ultima affermazione, presto i
protagonisti e il gruppo di ladruncoli videro come, davanti a loro e
visibilmente in preda all'ira più funesta, l'anziano Saggio
eseguì un piccolo
cambiamento della sua persona...

"Raaaaaaaaaaaaaah!".

In seguito a questo potente grido, che li costrinse inizialmente a
coprirsi le orecchie con le mani, i presenti assistettero a un evento a
dir poco terrificante. La pelle di Futoshi iniziò infatti a
diventare velocemente coriacea e marrone, fino a quando non
mutò del tutto l'intero corpo; inoltre, lo stesso corpo  style="font-weight: bold;">aumentò notevolmente
sia le dimensioni che la massa muscolare, raggiungendo
un'altezza complessiva di circa tre metri e  style="font-weight: bold;">una costituzione decine di volte
più robusta del normale sia per gli arti
superiori che per gli arti inferiori, i quali ora  style="font-weight: bold;">presentavano anche mani e piedi
privi di artigli ma comunque molto grossi e carnosi;
infine sulla testa erano rimasti i capelli, tuttavia  style="font-weight: bold;">erano spuntate un paio di
orecchie piccole e, solo sulla schiena,  style="font-weight: bold;">un enorme e durissimo guscio verde.

I tratti facciali erano rimasti invariati.

"M-m-m-ma che sta succedendo?!"- balbettò Barry tremante di
paura.

"Si è trasformato in una creatura gigante!"-
esclamò invece Kenny.

"È il potere di un Frutto del Diavolo"- affermò
Shakki. I sette Allenatori ne rimasero sbalorditi.

"Questo è quello che fanno i Frutti del Diavolo?!"- si
domandò Brock tra paura e curiosità.

In ogni caso, il più spaventato di tutti era indubbiamente
Ash, che tremava davanti a questa creatura salvo poi riconoscerne le
caratteristiche fisionomiche:

"Ma è un Dugongo gigante!- esclamò esterrefatto.

Ehi Futoshi, perché si è appena trasformato in
un...".

"Non vi perdonerò mai!-
gridò a squarciagola l'anziano, rompendo nuovamente i
timpani a tutti.


I Dugonghi che vivono qui sull'Isola Rossa sono dei figli per me,
esattamente come gli abitanti della stessa isola! Non
perdonerò mai chi ha osato fare loro del male, neanche se mi
pregasse in ginocchio!

Ambizione
dell'Armatura: Dugon' Destro
!
".

Con tali parole cariche di determinazione, furia e altruismo l'ormai
"uomo Dugongo" caricò il braccio destro all'indietro, per
poi sferrare un singolo
pugno dalla potenza devastante
: esso infatti non solo fu
sufficiente a distruggere il robot davanti, ma  style="font-weight: bold;">generò un onda d'urto
tale da travolgere sia le macerie di esso che i tre criminali.

Quando il fumo si diradò, questi ultimi erano letteralmente
finiti in orbita, ancora avviliti da ciò che avevano visto.

"Ma si può sapere cosa diamine sta succedendo?!"-
esclamò
Jessie in preda alla disperazione e con le mani tra i capelli.

"Devono essere quei frutti speciali di cui parlavano i Bambocci a  style="font-style: italic;">Zabaody..."-
ipotizzò James.

"Lo sai, credo si pronunci Sabaody..."-
riflette infine Meowth a braccia conserte.

"Stiamo decollando di nuovo!"

"Wobbuffet!".


Terminata questa parentesi, i sette Allenatori erano ancora
senza parole per ciò che avevano visto. Tuttavia, Pikachu
però dovette far tornare tutti coi piedi per terra:  style="font-weight: bold;">i Dugonghi stavano cadendo dal
cielo!

"Kazami!"- urlò prontamente l'anziano
al suo discepolo. Questi, con uno sguardo freddo,  style="font-weight: bold;">spiccò un balzo
fortissimo atterrando da un ramo all'altro degli alberi e
afferrando così tutti i Dugonghi tra le braccia un attimo
prima che potessero finire al suolo; la sua
agilità e i suoi riflessi si dimostrarono a dir poco
sovrumani
, quasi come se fosse in grado di  style="font-style: italic;">cavalcare il vento
che soffiava in quel momento.

Una volta a terra, le bestioline ringraziarono il giovane e il suo
maestro sfrusciandosi contro le loro gambe.

"Wow...- fece Ash ancora scioccato. Quindi è questa la forza
di un Saggio e di un Guardiano!".

"È davvero sbalorditivo- disse invece Lucinda.

I loro livelli non sembrano neppure umani...".

Tutto a un tratto i due ragazzi dovettero interrompersi, quando videro
ai loro piedi il gruppo di Dugonghi con degli sguardi tutt'altro che
cordiali.

Alcuni sembravano piuttosto arrabbiati, altri invece davano l'idea di
avere paura; in entrambi i casi, Ash si sentiva come se  style="font-weight: bold;">sapesse perfettamente cosa stesse
accadendo in quel momento.

"Credo siano ancora arrabbiati con me per averli attaccati stamattina"-
ipotizzò il ragazzo.

"Lo credo anch'io- disse Futoshi, e mentre continuava a parlare
mostrò come il suo corpo stesse tornando alla
normalità, passando dalla  style="font-style: italic;">forma Uomo-Bestia
alla forma umana
originaria
.

Di norma i Dugonghi prendono facilmente in simpatia i propri avversari,
ma solo se questi li battono in degli scontri leali. Nel tuo caso
invece, dal momento che tecnicamente li hai  style="font-style: italic;">assaliti, non mi
stupirei di una congiura di massa".

"Congiura di massa?"- chiese il giovane Allenatore cominciando a
spaventarsi, e fissando gli animali alle sue gambe con evidente
preoccupazione.

In quel momento, tuttavia, accadde qualcosa di molto più
preoccupante. Come volse lo sguardo ai suoi compagni, il capo dei
Dugonghi vide infatti che, purtroppo,  style="font-weight: bold;">uno di loro era ancora rimasto
incastrato tra i due rami di un albero; e come se non
bastasse, sembrava essere il
più piccolo del branco
.

"Maledizione!- esclamò il vecchio Saggio.

Kazami, recupera subito quel...".

"Vado io!".

Sotto gli occhi sbalorditi del branco di Dugonghi, dei pirati e dei due
nativi dell'Isola Rossa, Ash
si gettò senza timore verso l'albero e si
arrampicò per salvare il cucciolo
, ancora
terrorizzato per ciò che gli stava accadendo. Purtroppo,
nonostante gli sforzi, l'albero
era fin troppo alto e ripido
, e il giovane Allenatore
cadde facilmente a terra.

"Ash, tutto bene?!"- domandò Brock all'amico, che
annuì mentre cercava di togliersi la polvere dai vestiti.

Subito riprovò a salire sull'albero, ma il risultato fu lo
stesso.

Gli altri lo guardavano tra un misto di ammirazione e preoccupazione,
in particolare Futoshi e Kazami.

"Bisogna ammettere che quel ragazzino ha coraggio..."- disse il
Guardiano.

"Non solo...- aggiunse il suo maestro.

Si sta dando da fare per salvare una creatura vivente di cui, fino a
oggi, ignorava totalmente l'esistenza, dimostrando
generosità. Inoltre, anche se rischia di ferirsi continua a
rialzarsi, dando prova di grande determinazione".

Futoshi fece così un grande sorriso:

"Quel ragazzo sta già affrontando una Prova, Kazami. La
Prova... per ottenere il rispetto dei Dugonghi!".


         
       
           
       
           
       
           
       
        0000000000000000000000000000

Pur provando e riprovando, non c'era storia per Ash: continuava a
scivolare dall'albero e a farsi male.

"Accidenti...- si lamentava il ragazzo.

Di questo passo non lo salverò mai prima che i rami si
spezzino e lui si sfracelli al suolo!".

E mentre diceva queste cose, egli era anche costretto a massaggiarsi la
spalla sinistra dolorante.

Nel frattempo gli altri, mentre lo osservavano, parlavano con Futoshi
in quanto colpiti dalle sue parole:

"Secondo lei quindi Ash dovrebbe riuscire a sistemare i rapporti con i
Dugonghi una volta salvato quel cucciolo?"- chiese Lucinda.

"A me sembra un pò "forzata" come idea- commentò
invece Zoey.

E' vero che aiuterebbe il branco così, ma non tutti gli
animali si affezionano facilmente alle persone".

Futoshi, di sua risposta, scosse la testa.

"Capisco quel che dite, ma dovete fidarvi delle mie parole: ormai
conosco questi Dugonghi da molto tempo.

E poi... date un'occhiata lì!".

L'anziano Saggio aveva ragione.
Infatti, parlando proprio dei Dugonghi,  style="font-weight: bold;">anche loro erano rimasti senza
parole: colui che li aveva attaccati solo poche ore prima,
adesso si
stava mettendo in gioco per aiutare un loro amico.

In particolare, il capo-branco fissava l'Allenatore di Biancavilla con
occhi estremamente
lucidi
, e di questo tutti rimasero colpiti.

"Forza Ash, non
mollare...
"- pensò Brock.


Dopo essere caduto l'ennesima volta con il sedere per terra,
il
giovane tutto impolverato cominciò a stufarsi e
sbatté un
pugno per terra. In quel momento Pikachu, che si stava preoccupando
sempre di più per il proprio Allenatore, gli si
avvicinò
e gli leccò il gomito leggermente graffiato; quando
volse
lo sguardo verso il suo Pokémon, Ash si fermò per
un
attimo a fissare la sua coda.

In quel momento ebbe un'illuminazione:

"Pikachu, adesso sali sulla mia spalla mentre mi arrampico!".

Pikachu obbedì immediatamente, così Ash si
avvicinò di nuovo all'albero e, con una determinazione
ancora
più grande di prima, si arrampicò di nuovo su di
esso con
estrema velocità e tenacia, tanto da sorprendere i presenti:

"Che rapidità tutt'a un tratto!"- esclamò Barry.

"Sembra quasi una scimmia..."-
commentò invece Zoro.

Il giovane di Biancavilla non smetteva di aggrapparsi ai rami e di
muovere le mani sulla corteccia per nessun motivo, continuando a
stringere i denti.

E una volta raggiunta la cima, per evitare di scivolare e cadere...

"Pikachu, Codacciaio
nella corteccia!".

Il Pokémon Topo saltò dalla spalla di Ash e  style="font-weight: bold;">affondò prontamente la
propria coda bianca e irrobustita nel tronco, bloccandosi
a mezz'aria e permettendo al suo Allenatore di afferrarlo per
mantenersi- fu difficile per Pikachu reggere il peso di Ash, ma si
sforzò comunque e cercò di stringere i denti.

"Come fa la coda a stare in mezzo al tronco?!"- domandò
Chopper esterrefatto.

"Si chiama "Codacciaio"-
gli rispose Paul.

E' una mossa grazie alla quale Pikachu indurisce la sua coda,
rendendola appunto forte e resistente come l'acciaio".

"Usare una mossa simile in un momento del genere... Bella pensata!"-
commentò Shakki fumando una sigaretta.

In questo modo il ragazzo di Biancavilla riuscì finalmente a
tendere la mano verso il cucciolo, il quale tuttavia non riusciva ad
avvicinarsi. Non tanto per la paura di un estraneo, che comunque era
visibile, quanto piuttosto per il fatto che  style="font-weight: bold;">i rami erano davvero stretti e
non poteva passare.

Neppure usando l'unico braccio disponibile, il giovane Allenatore
riuscì a fare qualcosa per romperli.

"Maledizione!- esclamò arrabbiato.

Allora che ne dici di questo?!".

Con queste parole Ash arrivò addirittura a  style="font-weight: bold;">mordere i rami per
staccarli, facendosi anche aiutare da Pikachu che, sebbene
"bloccato"
in una posizione fissa, provava a raggiungere con la bocca i rami
più vicini e a dare dei morsi piccoli.

Tuttavia, nonostante gli evidenti sforzi,  style="font-weight: bold;">l'unico risultato fu trovarsi in
bocca dei pezzetti di legno e sputarli successivamente.

"Accidenti!"- gridò il ragazzo dimenandosi in preda alla
rabbia.

Ma nel momento in cui lo fece...


"whoop"


Purtroppo dimenarsi fu fatale per Ash, in quanto
scivolò
dalla posizione in cui si trovava e cadde giù dall'albero;
anche
Pikachu, sporgendosi troppo verso il suo amico, commise un errore e
perse l'equilibrio, cosicché anche la sua coda
uscì dalla
corteccia.

Sia Pokemon che Allenatore, dunque, precipitarono sotto gli occhi
terrorizzati di coloro che si trovavano a guardare.

Fortunatamente, Nico Robin intervenne in aiuto di entrambi con una
prontezza sorprendente:

"Cento Fiori!".

Numerose mani cominciarono, quasi magicamente, a sbucare dal terreno, e
si unirono insieme fino a formare una sorta di "rete" che
catturò in tempo Ash e Pikachu. Questi rimasero senza
parole, come del resto anche gli altri, ma invece di fare qualche
domanda il ragazzo di Biancavilla ebbe un'idea su come sfruttare lo
"strano" potere della donna a suo vantaggio.

"Pikachu, ascolta..."- disse egli al suo amico, cominciando a dirgli
nell'orecchio una serie di cose. Una volta terminato, il
Pokémon
Topo ebbe inizialmente una reazione confusa, ma poi annuì;
mentre ciò accadeva, i
due vennero osservati con
un certo
interesse da parte di Futoshi
, il quale fece uno strano
sorriso a
riguardo.

"Robin, usa queste mani per lanciare me e Pikachu dritti verso il
tronco!".

"Cos'hai detto?!"- domandò la donna sconvolta.

"Fallo e basta, ti scongiuro!".

Nico Robin, inizialmente titubante, alla fine di decise di assecondare
la richiesta tanto azzardata del giovane Allenatore, che venne
così scagliato assieme al suo Pokémon verso
l'albero.

E fu in quel momento che, quando raggiunsero un punto poco
più in basso a dov'erano prima...

"Adesso!".

In totale sintonia Ash e Pikachu sferrarono rispettivamente  style="font-style: italic;">un calcio e
una testata
sul tronco, scuotedolo in maniera sufficiente da far
traballare anche i rami in alto e permettere così al piccolo
di
cadere giù; e in quel momento, prima che fosse troppo tardi,
il
giovane di Biancavilla lo afferrò con le braccia sorridendo.

I tre vennero infine afferrati dalle mani di Nico Robin, e portati in
salvo dolcemente.

"Ash!"- esclamò Lucinda correndo verso il suo amico,
dopodiché gli diede un fortissimo abbraccio.

Anche gli altri si avvicinarono sorridenti al ragazzo, oltre che
estremamente sorpresi dalle sue azioni:

"Avete colpito un albero a mezz'aria, è straordinario!"-
commentò Barry.

"Penso che tu non smetterai mai di stupirmi, Ash- disse invece Brock.

Ovviamente però i più sorpresi erano i Pirati di
Cappello
di Paglia, il gruppo di Rayleigh e i due nativi dell'Isola Rossa:
nessuno di loro si sarebbe mai aspettato una mossa simile
così
all'improvviso e in maniera così azzardata, né
soprattutto che avrebbe funzionato tanto bene.

Tra faccie stupite, faccie contente anche solo per lo stato del
cucciolo, e le faccie estasiate di Rufy, Usopp e Chopper per
ciò
che avevano visto (i loro occhi luccicavano come diamanti),
Futoshi si mostrò in assoluto il più
meravigliato; lui e
Kazami si avvicinarono infatti a braccia aperte verso l'Allenatore di
Biancavilla, e il vecchio gli parlò con un tono di voce
sereno
e orgoglioso:

"Devo dire, ragazzo mio, che sei stato davvero stupefacente-
affermò lui.

Ora però... penso ci sia qualcuno a cui tu e Pikachu
dobbiate chiedere scusa".


Ash infatti si voltò verso destra, e vide l'intero branco
dei
Dugonghi che, con in testa il proprio leader, ora lo fissava
nuovamente. Rispetto a prima, però, i loro sguardi non erano
di
rabbia
né tantomeno di paura:
non erano sguardi che
trasmettevano un sentimento in particolare, bensì  style="font-weight: bold;">erano sguardi
che trasmettevano parole.

Erano sguardi attraverso cui i
Dugonghi stavano chiedendo il loro
cucciolo indietro
, e al tempo stesso  style="font-weight: bold;">si scusavano con Ash
per
ciò che avevano pensato nei suoi confronti; ovviamente,
questo
lo si poteva leggere in
particolare nel capobranco
, i cui occhi erano
ancora lucidi.

Il giovane Allenatore quindi, una volta posato il cucciolo a terra,
fece un inchino assieme al suo Pokémon:

"Chiedo scusa per tutto".

"Pika-chu".

E prima che potesse alzare la testa, il giovane fu raggiunto dal
Dugongo leader, che gli
porse la sua zampa sinistra.
Il ragazzo sapeva
perfettamente a cosa alludeva quel gesto, e sorridendo  style="font-weight: bold;">si
inginocchiò e gliela strinse con la rispettiva
mano; Pikachu
concluse il tutto poggiandoci sopra la zampa.

Infine, mentre tutti sorridevano calorosamente di fronte a tale scena,
in paticolare Futoshi,
una luce venne da Ovest. Quando Ash si voltò,
scoprì che
essa era la luce dell'alba: il sole oramai era sorto,  style="font-weight: bold;">segnando la fine
della notte e l'inizio della giornata successiva.

           
           
 

           
       
           
       
           
       
           
       
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Dopo diverse ore, il gruppo di Ash e gli altri era giunto presso il
cuore una foresta accompagnato da Futoshi e Kazami. C'erano numerosi
alberi grandi e a occhio resistenti, che li circondavano lasciando un
enorme spazio vuoto e tondo nel quale si trovavano adesso.

"Sarebbe questo il posto?"- chiese Paul.

"Sì- rispose l'anziano Saggio.

Secondo la tradizione, coloro che vogliono ottenere i Prismi
dell'Equilibrio sfidando i Saggi delle Isole devono, innanzitutto,
superare una o più Prove contro i Guardiani. E qui,
sull'Isola
Rossa, questo è il luogo dove si svolge la Prova di Kazami:
la Foresta del Vento".

"Noi qui non c'eravamo ancora stati"- commentò Brook.

"Mi scusi, perché è chiamata "Foresta del
Vento"?"- chiese Usopp.

Prima che qualcuno potesse rispondergli, però, un vento
fortissimo cominciò a soffiare dal nulla e a investirli
tutti.

"Io credo che questa sia una spiegazione sufficente!-
esclamò
Lucinda, per poi avvicinarsi a Futoshi quando la folata
terminò
una manciata di secondi dopo.

Mi scusi, ma i venti sono sempre così forti?".

Kazami intervenne:

"In questa foresta le folate di vengo avvengono molto più
spesso
delle altre zone dell'isola, ma non sempre hanno questa forza"- le
rispose lui, dopodiche si voltò verso Ash:

"Bene. Dal momento che il Guardiano sono io, se vuoi combattere tu
dovrai farlo contro di me: sei pronto?".

Il ragazzo di Biancavilla annuì con determinazione,
però si mostrò leggermente confuso su un
dettaglio:

"Come combatteremo?"- chiese.

"Dovrai attaccarmi con uno dei tuoi Pokémon"- gli rispose.

Il ragazzo, assieme agli altri sei Allenatori,  style="font-weight: bold;">si pietrificò
all'istante e guardò l'uomo davanti a sé con uno
sguardo
scioccato. Quest'ultimo rimase piuttosto perplesso da tale
atteggiamento di risposta, come del resto lo furono anche il suo
Maestro e il gruppo composto dai pirati.

"Dovrei attaccare... una persona?".



Kazami notò immediatamente che anche gli altri Allenatori erano senza parole,
tanto da
restare con la testa abbassata e mostrare un'aria mogia. Egli guardò
così per un attimo il suo maestro e, voltatosi nuovamente
verso
Ash, chiuse gli occhi, fece un profondo respiro e si
avvicinò al ragazzo con le mani sui fianchi.

"Dimmi... Cosa pensi di dover fare adesso, secondo quanto ho appena detto?".

"Eh?".
"Rispondi, per favore".
Ash era ora passato da un senso di shock a uno di confusione, assieme anche ai suoi amici.
Il ragazzo pensava che la risposta a una simile domanda, in realtà, fosse anche fin troppo ovvia... ma forse per Kazami non lo era.
"Ecco... dovrei attaccarti?"- chiese con estrema incertezza.
Sorprendentemente, il Guardiano reagì chiudendo gli occhi e scuotendo la testa a destra e a manca, dando quindi una risposta negativa.
"Immagino che siate tutti giunti qui senza sapere nulla..."- egli commentò.
"Ha ragione, ragazzo- intervenne all'improvviso Futoshi.
Se tu e i tuoi amici credete che una prova debba essere necessariamente una battaglia vera e propria, allora state andando fuori strada. Decisamente".
La perplessità generale cresceva sempre di più:
"Mi scusi... Ma allora cosa dovremmo fare?"- domandò a questo punto Paul.
"Vedete... Le prove a cui vengono sottoposti coloro che giungono qui non hanno mai un singolo obbiettivo- rispose Futoshi.
Essere semplicemente bravi a combattere non è mai sufficente nella vita. A volte occorre mostrare anche altre doti, che si abbia a questo punto dimestichezza con esse o meno.
Quando i Guadiani e i Saggi sottopongono qualcuno alle loro prove, perciò, essi cercano non solo di fare emergere la sua forza, ma anche di insegnargli altro.
Caro Ash, per questa prova il tuo obbiettivo non sarà sconfiggere il mio allievo... ma il suo potere".
"Devo sconfiggere un potere?".
"Pika?".
"Quello che il Maestro ti sta dicendo è che non devi pensare all'attacco come qualcosa di necessariamente collegato a una battaglia vera e propria.
Cerca di pensare a come contrastare le abilità del tuo avversario, e dimentica l'obbiettivo di vincere a tutti costi; se riuscirai a trovare i miei punti deboli e a sfruttarli anche solo una volta per fermarmi, allora avrai superato a tutti gli effetti la prova.
E' chiaro adesso?".
Il giovane Allenatore non rispose subito, ma chinò il capo per riflettere, mentre tutti i presenti, ormai coinvolti anch'essi nella conversazione, lo osservavano in attesa.
Dopo una manciata di secondi, egli alzò finalmente la testa e mostrò, sorprendentemente, un sorriso.
"Sono pronto... possiamo cominciare"- affermò il ragazzo.
Dunque i due si misero ai due lati opposti della foresta, mentre Futoshi si mise in posizione per fare da arbitro.



"Sta per avere luogo qui, sull'Isola Rossa, la Prova del Guardiano
Kazami.

Lo sfidante è un giovane giunto qui da un mondo diverso, che
aspira a tornare nel proprio ottenendo i Prismi dell'Equlibrio.

Qual è il tuo nome, sfidante?".

"Mi chiamo Ash Ketchum e vengo da Biancavilla, nella regione di Kanto...
Sono un Allenatore di Pokémon".

"Sotto gli occhi del Dio che ha creato le Isole Arcane e che tuttora
veglia su di noi, io, il Saggio dell'Isola Rossa Futoshi, autorizzo i
due contendenti a combattere.

Scegliete le vostre armi, guerrieri!".

Kazami assunse uno sguardo estremamente serio in volto, e
impugnò con entrambe le mani il proprio bastone.

"Kazami non ha specificato di che tipo di potere sia in possesso... Ma considerati quelli di Futoshi, probabilmente parla di un qualche Frutto...
Non ho ancora dimestichezza con quest'ultimi, però, stando a quanto ha spiegato Rayleigh, chi li ingerisce diventa debole all'acqua. Quindi...".
"Ecco la mia scelta. Buizel, vieni fuori!".

Dalla sfera appena lanciata in cielo venne fuori il fidato
Pokémon Donnola del protagonista.

"Forza Buizel, metticela tutta!"- esclamò Lucinda, seguita
da un incitamento di Piplup.

"Dal momento che non abbiamo mai visto né una Prova Arcana,
né come lottano un Allenatore e il suo Pokémon,
non vedo l'ora di assistere a questa sfida!"- disse Usopp.

"Anch'io! Sarà sicuramente emozionante!"- esclamò
invece Franky.

Futoshi riprese immediatamente a parlare, mentre la tensione per
l'inizio dello scontro si faceva sempre più presente e
intuibile:

"Siete pronti? Allora... che la Prova abbia inizio!".

"Cominciamo Buizel, usa Sonicboom!".

Buizel rispose all'ordine del suo Allenatore lanciando un'onda di vento
a rasoterra.

Tuttavia, la figura di Kazami svanì
letteralmente nel nulla
un attimo prima di venire colpita
dalla mossa, lasciando di sasso i presenti.

"È sparito!"- esclamò Ash con uno sguardo
scioccato.

"Com'è possibile?!"- fece invece Lucinda.

Il Pokemon Donnola,
da parte sua, si mise all'erta e mosse gli occhi da una parte all'altra
cercando di individuare il suo avversario. Ma pochi secondi dopo,  style="font-weight: bold;">qualcosa lo colpì
violentemente allo stomaco; Buizel venne così
respinto e cadde ai piedi di Ash con il muso a terra.

"Buizel! Ma cos'è successo?!"- si chiese il ragazzo
guardandosi attorno, ancora sconcertato.

Subito, però...

"Bui!"- gridò il Pokemon di Ash,
quando avvertì una
fortissima onda d'urto
procedere verso di lui. Egli
riuschi a scansarsi per un pelo, cosicché essa si
andò invece a dirigere verso un albero dietro ad Ash e
lasciando così, scolpito nella corteccia, un segno molto
simile all'impronta di un pugno.

L'Allenatore e il Pokemon erano senza parole.


E così, Ash sta
affrontando il suo primo ostacolo per permettere a se stesso e ai suoi
amici di tornare a casa, ma le cose non sembrano mettersi troppo bene.

Come reagirà il nostro eroe?

Il viaggio continua...




   
 
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