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Autore: Shiroryu no Jun    27/12/2017    2 recensioni
"Dovrai scegliere da che parte stare, prima o poi. Scegliere cosa ritieni giusto."
"Mi dispiace, Zer, ma non sempre è tutto bianco o nero."
Cari miei venticinque lettori, questa è la prima fanfiction che pubblico e narra di un giovane fan di Death Note che viene catapultato ad opera di uno shinigami combinaguai nel mondo del manga, e si troverà ad affrontare la scelta in cui ci siamo trovati un po'tutti: schierarsi con Elle o con Kira? Riuscirà a cavarsela con solo il suo ingegno e la conoscenza del manga ad aiutarlo? Lo scoprirete solo leggendo! Buon divertimento!
P.S. accetto qualunque critica vogliate farmi, ma se sarete distruttivi ricordate che ho un Quaderno, una pala e un alibi.
Genere: Azione, Mistero, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: L, Light/Raito, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Light Yagami aprì il suo quaderno ridendo come un folle, estrasse dalla manica una penna e scrisse il mio nome sul Quaderno della Morte.

"Sei stato bravo, è stato divertente sfidarti," disse "ma il gioco finisce qui. Addio."

Sorrise febbrilmente, convinto ormai della sua vittoria. Fu allora che il suono di Ryuk che sghignazzava catalizzò la sua attenzione. Un brivido di dubbio sconcertante lo percorse, mentre il sorriso si spense sul suo volto quando vide il mio sguardo di sfida. Perché sapevo perfettamente cosa sarebbe accaduto di lì a pochi secondi.



6 anni prima



Capitolo 1 - Noia



Nel mondo degli Dei della Morte regnava la noia, come al solito. Gook e Dellidublly giocavano d'azzardo, e Dalil Guillohrtha impilava teschi. Zerhogie invece era chino sulla soglia del mondo degli umani, ad osservare dall'alto l'operato di Ryuk, invidiandolo.

"Sapete," disse agli altri Shinigami "l'umano che ha raccolto il Quaderno di Ryuk ha deciso di uccidere tutti i malvagi del suo mondo, ha già  scritto centinaia di nomi."

"Interessante, davvero. Un teschio coricato e due ossa. Ho vinto io." replicò apatico Gook.

"Maledizione, è il tuo giorno fortunato." esclamò Dellidublly. "Piuttosto, Zerhogie, hai visto Rem in giro?"

Lo Shinigami piumato rispose: "Sì, ha detto che doveva sbrigare un affare nel mondo umano. Ed è scesa. "

Poi sbuffò, invidiando i suoi due simili che possedendo due quaderni potevano accedere facilmente al mondo degli umani.

"Dovresti smetterla di autocommiserarti." gli disse a un certo punto Dalil seccata dai suoi sospiri "Se sei davvero così curioso del mondo di sotto, scendi."

"Hai ragione," rispose lui "ma lo sai...il Vecchio..."

"Al diavolo il Vecchio!" esclamò Dalil "Se perfino quell'idiota di Ryuk è riuscito ad ingannarlo ci può riuscire chiunque."

"Forse hai ragione..."si rincuorò lui "Sì, andrò laggiù e darò del filo da torcere a Ryuk! Anche a costo di barare, il mio umano riuscirà  a sconfiggere il suo! E finalmente, dopo tanti secoli, mi divertirò come e più di quel truffatore con due quaderni!"

Detto questo, spolverò la copertina bianca del suo Quaderno della Morte e si diresse verso il portale. Ma una volta arrivato sull'orlo del baratro, lo aggirò, e si diresse verso un ponte di ossa. Dalil Guillohrtha alzò lo sguardo dai suoi teschi:

"Dove stai andando, razza di idiota?"

"Avevo detto che pur di far vincere il mio umano avrei barato, no? Ed è quello che farò. D'altronde, finchè il vecchio non se ne accorge, non sarò punito per essere andato in un'altra dimensione. Bene, arrivederci a tutti! E Dellidublly, Gook ha un teschio nascosto nelle ali, è per questo che continua a vincere."

Detto questo, aprì un vecchio portale inutilizzato ormai da secoli e vi si gettò dentro. Dalil scrollò le spalle, convinta che il Re lo avrebbe ucciso per ciò che stava per fare, e tornò disinteressata a impilare i teschi.



Era l'una di notte ormai, e stavo guidando verso casa. Ero stato a cena da un amico, e chiacchierando si era fatto davvero tardi. Per combattere il silenzio decisi di mettere della musica, e cercai tra le playlist del mio telefono il disco Meteora dei miei amati Linkin Park, saltai subito alla traccia 13 e mi misi a cantare a squarciagola:

"I've become so numb, I can't feel you there, become so tired, so much more..."

Fui di colpo interrotto dal fatto che la canzone cambiò in Battle Symphony, cosa davvero strana visto che non era neppure in quel disco. Dopo un attimo di sbigottimento mi resi conto che era solo la suoneria del mio telefono. Vidi il nome di Michele, il mio amico, sullo schermo, risposi e misi il vivavoce.

"Hey Martino, sei il solito stordito, hai lasciato quà il portafogli."

Mi trattenni dal colpirmi violentemente per non perdere il controllo dell'auto, non solo stavo viaggiando senza patente, rischiando la galera, in quanto la polizia avrebbe senza dubbio fermato un diciannovenne che viaggiava da solo all'una di notte, ma per di più ero già arrivato a metà  strada, e l'idea di dover tornare indietro mi seccava da morire. In ogni caso decisi che non era saggio continuare senza documenti, invertii la rotta e proseguii verso casa del mio amico. Parcheggiai nel viale del suo palazzo e suonai al citofono.

"Sono qua sotto, scendi tu?"

"Uff...che palle...arrivo."

Pochi secondi dopo la figura allampanata di Michele si palesò al portone, con ai piedi delle buffe ciabatte di lana con i ponpon e gli occhialetti tondi indossati storti. Intuii che si fosse addormentato nell'attesa. Mi diede il portafogli e ci salutammo. Mentre tornavo alla mia auto, notai un oggetto a bordo strada. Sembrava essere un quaderno. Mi avvicinai per osservarlo meglio. Aveva la copertina bianca e dei caratteri incomprensibili sulla copertina. Lo raccolsi, aprii la prima pagina. La prima facciata era vuota, ma si vedeva che erano stati strappati dei fogli. Fu però la seconda di copertina ad attirare subito la mia attenzione. Su fondo nero, erano riportate delle frasi in inglese. La prima recitava:

"The human whose name is written on this note shall die."

Capii subito di cosa si trattava: era una meravigliosa riproduzione del quaderno della morte del manga Death Note! Ne possedevo già  una, ma era una replica del quaderno di Ryuk/Shidoh, e non ne avevo mai vista una con la copertina bianca! Doveva essere una vera rarità! Ero al settimo cielo, adoravo alla follia quel manga, avevo letto tutti i volumi più e più volte, sia in italiano che in giapponese, ed ero perfino riuscito a far autografare il primo numero dal leggendario disegnatore Takeshi Obata. Certo che il modo in cui l'avevo trovato mi aveva lievemente inquietato...Ad ogni modo entrai in auto raggiante e accesi il motore. Per un momento mi parve di scorgere un'ombra nera fluttuare poco lontano dalla mia auto, ma scomparve subito dopo, dunque non ci feci molto caso e mi diressi verso casa.

   
 
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