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Autore: smile_tears    28/12/2017    1 recensioni
«La prossima settimana partiremo per le Hawaii, dobbiamo girare la seconda stagione del Bon Voyage». Fu così che esordì Namjoon, lasciandomi abbastanza sorpresa.
«Uh, ok. Avete bisogno che vi aiuti a preparare le valige? Con tutti gli impegni che avete non farete mai in tempo da soli.»
«Non hai capito- mi interruppe il leader- con “partiremo” intendevo che anche tu verrai con noi.»
A quelle parole spalancai gli occhi: non poteva essere serio.
«Aspetta, cosa? No, hyung, non esiste che io venga con voi. Non c’entro niente, preferisco aspettarvi qui.»
«Forse non ti è chiara una cosa. - A parlare fu Yoongi. Mi fissò con uno sguardo glaciale, al punto che mi immobilizzai, non riuscivo a fare più nulla. - Non si accettano obiezioni, tu verrai e basta.»
Genere: Fluff, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jeon Jeongguk/ Jungkook, Min Yoongi/ Suga, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti. Mi dispiace disturbarvi con le mie note anche all'inzio, ma volevo dirvi una cosa. Anche se credo si capisca, volevo segnalare che la prima parte in corsivo è un flashback, mentre la seconda è un cambio di narratore, dalla prima persona si passa ad un narratore esterno. Ci vediamo giù. 


Bon voyage
 
Faceva caldo, terribilmente caldo. Erano ore che mi rigiravo nel letto, non riuscivo proprio ad addormentarmi. Ancora non capivo come mi fossi ritrovata in quella situazione.
 
Una settimana prima ero tranquillamente seduta sul letto che condividevo con Yoongi, quando quest’ultimo, seguito dagli altri, mi raggiunse perché doveva parlarmi.
«La prossima settimana partiremo per le Hawaii, dobbiamo girare la seconda stagione del Bon Voyage». Fu così che esordì Namjoon, lasciandomi abbastanza sorpresa.
«Uh, ok. Avete bisogno che vi aiuti a preparare le valige? Con tutti gli impegni che avete non farete mai in tempo da soli.»
«Non hai capito- mi interruppe il leader- con “partiremo” intendevo che anche tu verrai con noi.»
A quelle parole spalancai gli occhi: non poteva essere serio.
«Aspetta, cosa? No, hyung, non esiste che io venga con voi. Non c’entro niente, preferisco aspettarvi qui.»
«Forse non ti è chiara una cosa. - A parlare fu Yoongi. Mi fissò con uno sguardo glaciale, al punto che mi immobilizzai, non riuscivo a fare più nulla. - Non si accettano obiezioni, tu verrai e basta.»
Il suo tono non ammetteva repliche, quindi mi limitai a sospirare sconfitta.
Jungkook dovette accorgersi del mio entusiasmo praticamente inesistente, perché mi passò un braccio intorno al collo, facendomi poggiare dolcemente la testa sul suo petto. «Dai, non mettere il muso, sono sicuro che ci divertiremo tutti insieme.»
Il dolce sorriso che mi rivolse mi sciolse il cuore. Se non gli avessi voluto un bene dell’anima lo avrei ammazzato, sapeva che non riuscivo a negargli niente quando mi sorrideva in quel modo. Ricambiai il sorriso e mi accoccolai maggiormente a lui. «Ne sono convinta anch’io, Kookie.»
 
Continuai a rigirarmi tra le lenzuola, quella situazione stava diventando insostenibile. Mi sdraiai a pancia in su, incrociando le braccia sotto la testa, e mi lasciai andare ad un profondo sospiro. Già normalmente avevo molte difficoltà a dormire, ma con tutto quel caldo era impossibile. Indossavo un semplice paio di pantaloncini e una maglietta bianca presa dall’infinita collezione di Kookie, ma nonostante tutto stavo sudando tantissimo. Sentivo i vestiti aderire come una seconda pelle e non era proprio una bella sensazione.
Mi voltai su un fianco, trovandomi faccia a faccia con Yoongi. Aveva un braccio piegato sotto la testa e l’altro sotto il cuscino, mentre le gambe erano piegate contro il suo stomaco. Mi venne spontaneo sorridere, non riuscivo a capire come facesse a dormire in quella posizione. Allungai timidamente una mano, portandola ad accarezzare i suoi capelli. È così bello da sembrare irreale.
Per quanto stessi compiendo quel gesto con delicatezza estrema Yoongi se ne accorse. Senza neanche aprire gli occhi, tolse il braccio da sotto il cuscino e mi prese la mano con cui lo stavo accarezzando, facendo intrecciare le nostre dita. «Dormi.»
Arrossii per l’improvviso gesto, per poi sorridere. Cercava sempre di dimostrarsi freddo e distaccato, ma alla fine era quello che si preoccupava maggiormente per tutti noi.
Chiusi gli occhi e, cullata dalle lievi carezze che il suo pollice stava compiendo sul dorso della mia mano, cercai di addormentarmi.
 
Ero quasi sul punto di addormentarmi quando un urlo proveniente dal salotto mi fece ridestare del tutto. Mi sedetti subito sul letto e guardai Yoongi, che stava ancora dormendo. Per fortuna aveva il sonno abbastanza pesante. Mi alzai cercando di fare il meno rumore possibile e attraversai il corridoio, constatando che anche gli altri stessero ancora dormendo. Ero preoccupata, che diavolo era successo a Jungkook per farlo urlare in quel modo?
Mi bloccai poco prima di entrare in salotto, ricordandomi di un dettaglio importante: le telecamere. Non volevo che mi riprendessero mentre di notte sgattaiolavo da Jungkook e far aumentare le voci che dicevano che io tradissi Yoongi con lui, ma non potevo neanche lasciare il mio migliore amico da solo. Aish, al diavolo le teorie dei media, non lascerò Kookie da solo.
Corsi verso il divano, trovando Jungkook con il respiro affannato, una mano sul petto cercando di regolarizzare il respiro e l’altra poggiata sulla spalliera, per cercare di mettersi seduto. «Jungkookie.»
Lo chiamai dolcemente e lui alzò la testa, portando i suoi occhi nei miei, mostrandomi le guance solcate dalle lacrime. Sbarrai gli occhi e subito lo abbracciai, stringendolo forte a me. «Va tutto bene, Kookie, ci sono io adesso. È stato solo un brutto sogno.»
Annuì appena, ma nonostante questo continuò a tremare. Sembrava così piccolo in quel momento. Di solito era lui a farmi sentire tremendamente piccola prendendomi tra le sue forti braccia e stringendomi al suo petto, la grande differenza di altezza ad aumentare quella sensazione.
Gli passai delicatamente una mano tra i capelli, sapendo quanto quel gesto riuscisse a rilassarlo, e presi a lasciargli una serie di innocui baci sulla fronte. Dopo poco mi accorsi che si era evidentemente calmato, per cui lo allontanai di poco da me per poterlo guardare in viso. Automaticamente i miei pollici andarono ad asciugare il residuo delle lacrime sotto i suoi occhi e gli rivolsi un lieve sorriso. «Va meglio adesso?»
Lui ricambiò il sorriso, annuendo leggermente con la testa. «Si, grazie. E scusa se ti ho svegliata.»
«Non devi chiedermi scusa, Kookie, non ti avrei mai lasciato da solo. E poi non stavo dormendo, non riuscivo a prendere sonno.»
Sul suo viso si dipinse un’espressione accigliata. «Come mai?»
«Avevo troppo caldo. Pero adesso dobbiamo andare a letto entrambi, o domani non riusciremo a stare in piedi. Dammi due secondi per prendere il telefono e torno.»
Alle mie parole rimase evidentemente confuso. «Perché devi tornare qua?»
Gli sorrisi, mentre mi alzavo per tornare in camera. «Ho detto che non ti lascerò da solo, dormirò qui con te.»
Non gli diedi il tempo di ribattere, andai a prendere il mio telefono e un libro, consapevole che non avrei chiuso occhio, e tornai in salotto. Lo trovai seduto, la testa china e gli occhi chiusi, segno evidente che avesse davvero sonno. Sorrisi intenerita e dopo aver poggiato libro e cellulare sul tavolino accanto al divano mi sedetti anch’io, premendomi il più possibile contro il bracciolo. Gli toccai il braccio, facendolo sussultare, e dopo che ebbe aperto gli occhi gli feci segno di sdraiarsi, posando la testa sulle mie gambe. Lui, mezzo addormentato, cercò di protestare. «Non riuscirai mai a dormire in questa posizione, torna in camera con Yoongi-hyung.»
Le parole gli vennero fuori in un borbottio confuso, che mi fece sorridere teneramente, e approfittando della sua stanchezza lo tirai giù a forza, mettendogli una mano sulla bocca per farlo tacere. «Buonanotte, Kookie.»
Un lieve sospiro lasciò le sue labbra. «’Notte.»
Gli accarezzai dolcemente i capelli e continuai finché non sentii il suo respiro farsi più pesante, segno che si fosse addormentato. A quel punto presi il libro e cominciai a leggere, preparandomi all’ennesima notte insonne.
 
La mattina seguente quando Yoongi si svegliò era da solo. Sospirò sconsolato, quella ragazzina non poteva non dormire per così tanto tempo. Si alzò svogliatamente e si diresse in cucina alla ricerca della sua ragazza, le avrebbe fatto una strigliata indimenticabile.
O almeno era convinto di questo prima di entrare nel soggiorno, dove trovò una scena che gli fece sciogliere il cuore. La ragazzina era addormentata sul divano, in una posizione tutt’altro che comoda. Era seduta, la testa reclinata sullo schienale; con una mano teneva un libro premuto sul petto, mentre l’altra era tra i capelli neri di Jungkook. Quest’ultimo aveva le braccia avvolte intorno alla vita di lei e il viso seppellito nel suo grembo, sembrava un koala. Si avvicinò ai due il più silenziosamente possibile e sfilò il libro dalle mani di lei poggiandolo sul tavolino, per poi passare una mano tra i capelli del maknae e lasciare un dolce bacio sui capelli di lei. Rimase a guardarli dormire ancora per un po’, poi andò in cucina a preparare la colazione con un sorriso dipinto sul viso, consapevole che per una volta le telecamere li avrebbero aiutati a zittire le voci infondate dei media. 




Hola!

Salve a tutti. Per una volta sto pubblicando ad un'ora decente, siate fieri di me!
Comunque, a parte questo, sono tornata con un'altra storia senza senso. Anche questa come "An irritating little girl" è tratta dalla famosa storia che è ancora solo nella mia mente. 
Non credo di avere altro da dire, se non che spero apprezziate questa piccola OS. Mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate e se avete qualche domanda da farmi scrivetemi dove e quando volete. 
A presto, spero. 
Miky.

 
  
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