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Autore: _thelionking_    28/12/2017    0 recensioni
[Il Re Leone]
E se nel "Re Leone II", che noi tutti conosciamo, Kiara avesse un fratellino? Probabilmente la maggior parte della trama originale cambierebbe.
In questa storia, Kiara e Kopa sono fratelli gemelli, figli dei due sovrani della savana, Simba e Nala. Nonostante abbiano un aspetto simili, i loro caratteri sono completamente differenti l'uno dall'altro: Kopa, attento e responsabili, Kiara, istintiva e giocherellona, intraprenderanno due strade tra loro molto diverse, ma equamente difficili e tortuose. Riusciranno a cambiare i lor destini?
N.B: la storia non è altro che un "ampliamento" della trama originale del film, per quanto possa esserlo. Spero di averlo scritto, almeno, decentemente, ma, soprattutto, spero che possa piacere un po' a tutti.
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Movieverse, Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1- Kopa e Kiara

-Oh padre... Ancora mi chiedo se avrò fatto la cosa giusta...- Come spesso faceva, Simba contemplava il cielo stellato, quella sera particolarmente sereno e lumioso, disteso sulla cima della Rupe dei Re, quella stessa cima, tanto imponente e sacra, dalla quale avevano dominato i più grandi Re del passato, tra cui suo padre, Mufasa.
Nessuna parola, solo uno scroscio di vento che per Simba valse molto; la criniera gli si scompigliò al contatto con l'aria fredda, ma non in modo violento, anzi, era come se qualcuno lo stesse dolcemente accarezzando.
-Insomma, e se li avessi giudicati troppo in fretta? Giuro che non era nelle mie intenzioni uccidere Scar...- Simba abbassò lo sguardo, sospirando. -Avrei voluto solo fare la cosa giusta...- guardò nuovamente il cielo, che nel frattempo si era fatto ancora più luminoso e ricco di stelle.
-Mio Simba, tu hai fatto la cosa giusta- una voce, che lo fece sussultare, lo richiamò da dietro. -Ci hai salvati tutti- sorrise Nala, permettendo di farsi vedere e stendendosi accanto al marito.
Simba la fissò per un attimo, malinconico, ma subito si allarmò a vedere sua moglie in quelle condizoni fuori, al freddo. -Nala! Che ci fai qua fuori? Dovresti essere dentro a riposare!- la rimproverò, alzandosi di scatto, come se avesse appena avvertito un pericolo.
-Tranquillo, calmati, sto bene, altrimenti non sarei uscita- sorrise la leonessa, guardandolo negli occhi, dolcemente. Simba sorrise di rimando e si stese nuovamente, più tranquillo, avvicinando il capo al ventre gonfio della moglie. -Ehi, tu lì dentro. Va tutto bene? Quando hai intenzione di venire fuori, eh?- scherzò il re, facendo ridacchiare di gusto, Nala.
-Rafiki dice che tra qualche settimana, se non tra qualche giorno, potrebbe decidere di farsi conoscere da tutti noi- sorrise la regina, guardando con occhi pieni di amore Simba. -Non ci resta che aspettare- concluse, tenendo ancora il suo sguardo incatenato a quello del marito. -Allora aspetteremo...- sentenziò, dolcemente, Simba.
-Che ne dici di rientrare? Inizia a fare freddo- riprese, poco dopo, proccupandosi per Nala che, prontamente lo seguì, fianco a fianco, all'interno della Rupe.

Il giorno tanto atteso, finalmete, era arrivato. Quella mattina, Nala si era svegliata con dolorose fitte al ventre e quasi non riusciva ad alzarsi. Simba, per restare accanto alla moglie, in quel momento sofferente, aveva mandato  i suoi due amici, Timon e Pumbaa a chiamare Rafiki, che già era dentro la grotta, insieme ad un gruppo di leonesse.
A Simba era toccato rimanere fuori e l'ansia lo stava lentamente divorando; pregava i più grandi Re affinchè andasse tutto bene e che, al termine di tutto, sia Nala che il cucciolo stessero in salute.
-Ehi amico, non ci pensare, andrà tutto bene- a distrarlo dai suoi pensieri fu Timon. -Già, Rafiki sa quel che fa. Ti ricordo che ha fatto nascere i più grandi e le più grandi Regine del passato; anche tuo padre- si intromise Pumbaa, sorridendo. - Perciò, Hakuna Matata- continuò, ridendo e facendo sorridere anche il re, suo amico.
-Lo so, ma non vorrei che qualcosa andasse storto, non si sa mai...- sospirò Simba, camminando avanti e indietro come se servisse a smaltire l'ansia e la preoccupazione. E proprio mentre Timon stava per replicare qualcosa, la voce del saggio e anziano mandrillo si fece spazio tra di loro.
-Simba, vieni dentro, è andato tutto benissimo!- sorrise Rafiki, permettendo l'ingresso al re, che fremeva di felicità. Non appena fu dentro, le leonesse si fecero da parte e Simba, per poco, non rimase sconcertato.
-Simba, congratulazioni! Sei il padre di due bellissimi leoncini! Una femminuccia e un maschietto- sorrise, ancora, Rafiki con quella sua solita enfasi che lo contraddistingueva e che contagiava sempre tutti, circondando il collo di Simba con un braccio.
-Che c'è, Simba? Non sei felice?- Nala iniziò a preoccuparsi data l'espressione pallida sul volto del marito che, fortunatamnte, riprese subito colore. -No, no, no, è-è che sono sorpreso, tutto qui- sorrise Simba, avvicinandosi, finlmente ai suoi due cuccioli.
-Come si chiamano?- azzardò Pumbaa, che proprio in quel momento era entrato insieme a Timon.
-Non saprei... Tu, Simba, hai delle preferenze?- Nala spostò lo sguardo su suo marito. -In realtà per la cucciolina mi piacerebbe Kiara- sorrise lui. -Kiara, la futura regina. Suona bene- ridacchiò Nala, facendo intendere a Simba che sarebbe stata proprio lei ad ereditare il regno e il padre, non potette fare a meno di sorridere e di strusciare il muso, dolcemente, sul corpicino esile della figlia.
-Il maschietto vorrei chiamarlo Kopa- propose Nala e il marito annuì con la testa, per poi girarsi verso Timon e Pumbaa.
-Timon, Pumbaa, cercate Zazu e radunate la savana, tra poco Rafiki presenterà i nuovi arrivati a tutti- sorrise Simba e i tre scattarono.
-Sono splendidi, prorio come la mamma- sussurrò Simba, una volta che lui e la moglie rimasero soli. -Sono tutti il padre- sorrise Nala, per mascherare il rossore provocato da quel complimento, ma che Simba notò lo stesso.

Tutta la savana era presente sotto la grande ed imponente Rupe dei Re, che fin dai tempi antichi era stata la casa dei più grandi e lontani sovrani. Elefanti, zebre, giraffe, antilopi, non mancava proprio nessuno.
Rafiki si avvicinò a Nala e Simba, i due sovrani, che portavano in braccia i loro due cuccioli e prese in braccio prima Kiara, alzandola al cielo e poi Kopa, imitando le sue stesse azioni precendeti, per poi benedirli con un miscuglio di erbe.
Simba osservava la scena stretto alla moglie e i mille ricordi di quando era piccolo, delle lunghe chiacchierate e passeggiate col padre e dei pomeriggi passati a giocare con Nala, che, in quegli anni, mai avrebbe pensato potesse diventare la sua sposa, gli offuscarono la mente e un sorriso sincero si fece spazio sul suo volto.
Mentre Rafiki teneva ancora in alto Kopa, Simba e tutti gli abitanti della savana che si trovavano lì, poterono avvertire la presenza di Mufasa, quel vecchio sovrano, all'apparenza severo e rigido, ma che in realtà era disponibile e premuroso con tutti, che se n'era andato troppo presto.
Il solito scroscio di vento pervase l'intera Rupe dei Re e tutti coloro presenti, rendendo quel momento ancora più unico e speciale, magico.
-Grazie Rafiki- gli sorrise Simba, a fine cerimonia, con gratitudine. -Di tutto-
-No, amico mio. Grazie a te per essere il sovrano buono e giusto quale sei- e detto ciò, se ne andò.
   
 
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