Ringrazio
anche solo chi legge.
"Questa
storia partecipa al
Calendario dell’Avvento (Ripopoliamo i Fandom!) indetta dal
gruppo facebook Il
Giardino di Efp.”
17
Dicembre. DICIASETTESIMA
CASELLA.
-
Obbligo: “A propone a B di
passare il Capodanno insieme, senza accennare al fatto che
sarà presente anche
C – l’ex di A…”.
Commedia,
comico, demenziale, romantico, slice-of-life, missing
moments.
Quiproquò
di Capodanno
“Cosa
ci fa lui qui?!” l’urlo di Vegeta
risuonò per tutto il corridoio,
mentre il principe dei saiyan indicava Yamcha nel corridoio.
“È
Capodanno, dobbiamo passarlo tutt’insieme” rispose
Bulma.
“Quando
mi hai invitato a passarlo insieme a te, non hai
accennato al tuo ex” ringhiò Vegeta.
Yamcha
ghignò.
“Come
se potessi passarlo altrove, tu vivi qui”
bisbigliò.
“Ti
prego, scimmione. Non ti ho mai chiesto di fare niente, ma
cercate di andare d’accordo. Siete le persone a cui tengo di
più, almeno durante
le feste non litigate” gemette Bulma.
<
Sembra che la donna stia per scoppiare a piangere >
pensò.
“Tsk, il principe dei
saiyan sa essere così superiore agl’insetti, da
ignorare la presenza di insulsi
scarafaggi” disse.
Yamcha
gli avvolse le spalle con il braccio, sorrise chiudendo
gli occhi e piegò di lato il capo, facendo ondeggiare i
lunghi capelli mori.
“Saremo
amiconi, vedrai” promise.
“Bene,
questo è lo spirito giusto” disse Bulma. Si
allontanò e
andò a recuperare un vassoio d’argento, con
appoggiata di sopra la bottiglia di
champagne.
“Togli
quella mano da lì, verme, o ti faccio esplodere”
bisbigliò Vegeta a Yamcha, con voce inudibile, continuando a
sorridere.
Un
rivolo di sudore scivolo dalla guancia di Yamcha che
lentamente si allontanò da lui, mantenendo un sorriso.
<
Sarà un anno col ‘botto’, speriamo non
il mio > pensò.
“Vado
a bermi qualcosa, voglio festeggiare” disse.
*******
Yamcha,
con gli occhi liquidi, stringendo la bottiglia nella
mano, vide Bulma entrare in bagno. Fu colto da un conato di vomito e
si piegò
in avanti, vomitando sui propri piedi.
Bulma
si voltò a guardarlo sospirando e negò con il
capo, uscì
dal bagno e si diresse in cucina.
<
Devo andare ad attivare i robot pulitori… perché
Yamcha
non regge nemmeno lo spumante? > si chiese.
Vegeta
entrò in bagno e si chiuse la porta alle spalle.
Yamcha
si rizzò, colto da una serie di capogiri e con gambe
tremanti si diresse al bagno, si accasciò contro la porta.
“Ti
prego, esci, ti devo parlare” supplicò.
Vegeta
sbuffò, intento ad urinare.
“Ti
supplico, i miei sentimenti sono forti” gemette Yamcha.
Vegeta
schioccò rumorosamente la lingua sul palato.
“Perché
mi respingi?” gemette Yamcha, tra i singhiozzi.
“Vattene
via” gl’intimò Vegeta.
“Io
ti amo” si dichiarò Yamcha.
Vegeta
sgranò gli occhi e si volse così bruscamente che
delle
ciocche larghe tre dita gli finirono davanti al viso, dando vita a una
frangetta.
“Che
diamine stai dicendo?” esalò.
“Non
te lo dovrei dire. Il tuo cuore non mi appartiene, ma non
posso trattenerlo ancora” mugolò Yamcha.
Vegeta
si lavò le mani.
“Yamcha
vai a casa, sei ubriaco” borbottò.
“Manca
pochissimo allo scoccare del capodanno. Sta per iniziare
un nuovo anno, ti prego, apri” gemette Yamcha.
Vegeta
aprì la porta di scatto.
“Senti
tu…”. Iniziò a dire.
Yamcha
lo baciò appassionatamente, Vegeta lo raggiunse con un
pugno facendolo ricadere a terra.
“Questa
sì che è una donna!” gridò
Yamcha, svenendo.
Bulma
entrò nella stanza e trovò Vegeta rosso in viso,
dinanzi
al terrestre incosciente.
“Oh,
si perderà il brindisi. Deve aver bevuto troppo”
gemette
Briefs.
Vegeta
le avvolse un fianco con il braccio e la trasse a sé,
baciandola. Bulma ricambiò al bacio, stringendogli il viso
tra le mani, mentre
scoccava la mezzanotte.