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Autore: tsukuyomi_    29/12/2017    0 recensioni
Kaizoku no kazoku, letteralmente "Famiglia di Pirati".
Questa vuole essere una semplice raccolta senza molte pretese sulla famiglia ( decisamente allargata ) che un po' tutti amiamo.
In costante aggiornamento!
[ Capitoli:
# Attimi da ricordare
# Differenze sostanziali – Un giro in bici!
# Pulizie casalinghe
# Buon compleanno!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Portuguese D. Ace
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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[ PERSONAGGI : Monkey D. Garp, Portuguese D. Ace - accenni a Gol D. Roger
PROMPT: Sorriso
GENERE: Slice of life, introspettivo, generale.
RATING: Verde ]







L'eroe della Marina. 
Il Genkotsu (*), pronto a dar manforte ai propri compagni.
 
L'uomo che, più di tutti, nel corso di gran parte della sua vita aveva dato filo da torcere al Pirata più famoso e conosciuto, l'unico che era stato proclamato il re dei Pirati, il re di quella banda di uomini di mare che continuavano imperterriti a dare problemi al Governo Mondiale.
E lui, Monkey D. Garp, padre del ragazzo che stava porgendo i suoi primi passi nel mondo della rivoluzione, viceammiraglio, uomo di parola e d'onore, non poteva non mantenere la promessa fatta. 
Non era certamente mai stato - e mai lo sarebbe diventato - fan dei Pirati, ma nel corso dei anni passati a scontrarsi e inseguire quel re, si era ritrovato a creare uno strano, stravagante, ambiguo rapporto con quell'uomo. 
Tanto ambiguo da spingerlo ad accettare la richiesta di Gol D. Roger; avevano creato senza volerlo un rapporto che era diventato tanto importante e a tratti essenziale da spingerlo a prendersi cura del figlio del pirata, incolpevole di essere suo discendente diretto. 
E così un po' per l'onore, un po' per il rapporto che avevano formato e un po' per il bambino - che aveva inevitabilmente fatto breccia nel suo cuore- si era ritrovato con un nuovo pargoletto di cui prendersi cura. Un uomo di mare, di battaglie, di scontri, prendersi cura di una nuova e minuscola creatura, incapace di badare a se stessa senza l'intervento di un persona matura. Per quanto lui, detto in tutta franchezza, potesse risultare maturo.


Era passato già qualche tempo da quando nelle sue mani era giunto il pargoletto, discendente del più forte e temuto pirata che avesse mai deciso di cavalcare i sette mari. 
E per lui ogni singolo giorno era una missione; da anni ormai suo figlio era cresciuto intraprendendo la propria strada, distanziandosi da lui e dalla Marina, dal mondo che aveva desiderato con tutto il cuore per il figlio, ma che non aveva mai preso in considerazione e, ogni giorno per il Marin più considerato e riconosciuto per le grandi imprese, era un viavai di pannolini, notti trascorse senza chiudere occhio, latte, pianti e gioie incastonate nella mondanita. Tutto per via di quel re dei Pirati: Gol D. Roger.
Ma quel giorno ogni cosa era diversa. 
Il piccolo Ace da cinque ore a quella parte era irrequieto, in bilico tra il mettersi a piangere o urlare. E l'eroe della marina, osservando quel figlioccio acquisito, non riusciva a trovare un motivo valido per decifrare e comprendere quel muso lungo stampato a regola d'arte sul viso paffuto del pargoletto. 
Perchè si sta comportando così?
A conti fatti Ace era sempre stato un bambino sorridente, che cercava ogni qual volta ne avesse l'occasione delle attenzioni da parte del viceammiraglio della Marina. Ma quel giorno il piccolo non aveva dato la minima qualsivoglia intenzione di cercare l'uomo, di attirare la sua attenzione con le idee più innovative, stravaganti e sorprendenti per un piccoletto della sua portata. 
E questo preoccupava non poco Garp.
" Ehi! Ace-chan!" lo richiamo l'uomo, stanco di vedere quella espressione così orribile su un viso così fanciullesco, che doveva essere solo pieno zeppo di vitalità. "Guarda qui! Chi è?" continuò con voce infantile, assumendo l'espressione più buffa che gli passasse per la testa, riuscendo a captare un fugace, splendido sorriso apparire sulle labbra del piccolo. 
Così, preso da quell'istante e da quell'imput che produceva bene, continuò. 
"Ma sì! Sì, è il tuo vecchio zio Gapu!"
E il piccolo, vedendo tutte quelle buffe espressioni passare sul viso cosparso qua e la da nuove rughe, rise.
Il piano rapido e indolore dell'uomo aveva funzionato a meraviglia: Ace sorrideva di nuovo. 
Ace era tornato il solito, normale e dolce bambino di sempre.





















 
NOTE AUTRICE : Dopo essere temporaneamente scomparsa a cercare con ansia delle nuove idee e liberarmi dal blocco che mi aveva attanagliata, mi sono ritrovata a scrivere ciò, presa dal nuovo amore che ho riniziato a provare per questa famiglia. 
So, spieghiamo alcune cose : 
Genkotsu è il soprannome del vecchio Garp, che significa "Il pugno". 
In secondo punto non so se il figlio, ossia Dragon, a quel tempo fosse già un rivoluzionario ma per necessita di trama, in questa cosuccia con cui me ne sono uscita, ne ho sentito il bisogno. 

 




 
   
 
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