-Kurt, amore, ho bisogno di cantare una cosa-
Ho bisogno della nostra canzone. E non importa se Kurt non ne capirà il significato, il perché io stia cantando proprio questa canzone, tanto lo saprà a momenti. Lo capirà, ovviamente. Non potrei mai nascondergli nulla, tanto meno una cosa del genere.
La nostra canzone, così la identifico io. Perché già dalla prima volta che l’ho cantata di fronte a lui, la prima volta che ci siamo incontrati, sentivo che c’era qualcosa di speciale, come una connessione, qualcosa che mi faceva pensare che lui sarebbe in qualche modo diventato importante per me.
Ora eccomi di nuovo qui, a cantare di nuovo questa canzone, in circostanze abbastanza diverse.
L’ho tradito. Ma come ho potuto? Come una cosa del genere ha potuto anche solo sfiorare la mia mente.
Kurt è la persona più pura che io abbia mai conosciuto, non so se me lo perdonerà mai.
Ecco, probabilmente lo sta leggendo sulla mia faccia il disgusto che provo ora verso me stesso, perché il suo sorriso si è appena spento. Forse lo ha capito e non ho neanche bisogno di spiegare.
Devo solo riuscire a portare avanti le ultime strofe, dopodiché devo spiegargli tutto. Ha il diritto che io gli dica la verità, anche se lo distruggerà, e distruggerà anche me, ma è solo colpa mia in fondo.
È preoccupato, lo vedo dalla sua espressione. La fronte aggrottata e gli occhi che hanno lo strano potere di sembrare sempre più dolci ogni volta che incontro il loro sguardo, i pugni chiusi sotto al mento e le guance arrossate dal freddo invernale.
Dio, lo amo così tanto.
Uno stupido, stupidissimo errore, e ora è finito tutto. Vorrei poter tornare indietro nel tempo, in questi casi. Probabilmente riuscirei a rovinare tutto di nuovo.
Ecco, scendo dal palco e Kurt mi viene in contro.
-Bee c’è… c’è qualcosa che non va?
-Kurt, mi dispiace tantissimo, ma devo dirti una cosa…-
È finita.